Di recente per una serie di ragioni non del tutto frivole frequento una palestra vicino casa. Inutile dettagliarvi le motivazioni, mi risparmio righe inutili che possano riportare liste di acciacchi ricche di tedio anche al solo accenno verbale, basta sapere che non vi sono arrivato per scelta personale quanto per esigenza.
Confesso di essere sempre stato allergico all'ambiente "palestra" o meglio ho sempre preferito alternative a me più congeniali che nel corso degli anni si sono alternate inserendosi come esperienze (pallavolo, tennis, bicicletta, corsa) in rinnovate esigenze quotidiane. Questo chiaramente conciliando sia la naturale decadenza fisica che anno dopo anno segna inesorabile la sua avanzata, sia quella intellettuale per la mia prematura demenza sempre meno occultabile in quel "senso di svagato" che tanto mi ha aiutato come alibi fino ad ora.
Premetto che non svolgo attività inerenti ai pesi, quel famoso "body building" che negli anni '80 ebbe un boom modaiolo anche in Italia, ma mi limito ad attività correttive e/o natatorie che diano un senso ad alcune direttive serie (da rispettare) e che d'altra parte servono anche a dare un limite alla circonferenza della mia panza...o meglio forniscono scuse valide per continuare a sfondarmi di dolci nel fine settimana.
Lo spogliatoio maschile è quindi un passaggio obbligato e devo dire che con il tempo si è rivelato una fucina di spunti e di personaggi che insieme mi ricordano sempre le irriverenenti e paradossali panoramiche "nasute" di Jacovitti, non so se avete presente. Una galleria umana appunto, variegata quanto avariata, me compreso in prima fila.
Ricordo con estrema precisione infatti la prima volta che ho incrociato nelle doccie il "tipo che ansima". Sulla quarantina, calvo, fisico asciutto, sguardo remissivo ed una propensione spiccata all'atto dell'ansimare ad intervalli regolari per tutta la durata della (sua) permanenza nello spogliatoio a fine allenamento. Far notare che l'impegno fisico ci sia stato è (al limite) comprensibile, magari eviterei sotto le doccie perchè l'audio si presta ad interpretazioni sconce e "sfrogoliare"(stuzzicare) qualche nerboruto toro diversamente attratto (che pure non manca) può diventare pericoloso in ambienti con poche vie di fuga come quello degli spogliatoi appunto. Ma lui ansima, lo fa ancora, sprezzante del pericolo e dell'inopportunità fino a quando chiaramente non entrerà di diritto nella pagina di cronaca rosa locale per aver involontariamente adescato qualche omone carico di ormoni inespressi sulla panca degli attrezzi... D'altra parte non è nemmeno apprezzato l'esibizionismo di "er cicletta", un simpatico ometto dal marcato accento romano chiamato così perchè proprio non riesce a pronunciare la parola "cyclette" in modo corretto...per lui quella bicicletta fissa al pavimento è "a'cicletta". Lo conosco tutti perchè quando arriva si annuncia sempre allo stesso modo:"e'famose sta passeggiata ca a'cicletta và..." e poi perchè dopo la doccia ama asciugarsi con il phon a disposizione completamente nudo (e con infradito gialle) indipendentemente dalla temperatura dello spogliatoio (che chiaramente a volte è più confortevole altre meno). "Er cicletta" ha quasi 70anni (ce lo ricorda un giorno si e pure l'altro), portati indubbiamente bene, tanto nel fisico quanto sotto il profilo intellettuale. Risposta pronta, grande ironia e capacità di osservazione, parla con tutti anche con le mura all'occorrenza, peccato per questo suo "difetto" di rimanere troppo a lungo ignudo in fase di asciugatura capelli che però (va detto per dovere di cronaca) ha ancora tutti, bianchi ma ci sono, tutti, proprio come la sua logorrea. E'altrettanto chiaro quindi che la gravità nel frattempo gli ha prolungato fino alle ginocchia quanto un tempo (addietro) gli ha procurato gioia&soddisfazioni lasciando quindi a noi la poco edificante immagine del bump-jumping della libido senza veli fatto con l'elastico della mancanza di pudore sotto il vento di un phon che oramai è l'unica causa di movimento a quelle latitudini.
"Er cicletta" è tuttavia senza saperlo il gemello mai dichiarato del "Signore del Phon", un attempato quanto carino ometto che ricorda (fisicamente) in tutto e per tutto il protagonista del cartoon-film Up, "Carl Fredricksen". Non ne conosco il nome e nemmeno l'età posso solo dire che analogamente a "er cicletta" ama destreggiarsi a lungo con l'asciugacapelli a fine piscina ma rispetto al primo ha un asso nella manica che solo in pochi, se non lui, possono sfoggiare. Come il più talentuoso ed elegante atleta del 'Cirque du Soleil' riesce puntualmente (quelle rare volte che lo incrocio) "a passarsi" il phon in quel limbo inesplorato epidermico che dalla grotta del suo posteriore ritrova la luce poco sotto la pancia. Un gesto che resta perplessi, quale mai potrà essere la necessità di incanalare del vento bollente li dove invece con l'asciugamano (mai visto con l'accappatoio) ci si arriva molto più facilmente...
Che poi mi chiedo ma quest'uomo sotto le chiappe, perchè è li che punta il getto, come si farebbe con una pistola capovolta per spararsi alle palle...ma cosa ha...l'amianto...
Resta il fatto che con un movimento snello, fluido, lui, da quelle parti si asciuga così prima di indossare un largo mutandone grigio. I gemelli del phon non penso si conoscano e per orari non si incrociano mai in ogni caso sono una vera attrazione per la classe di nuoto agonista under (ragazzini tra i 13 ed i 17 anni) che ci manca solo che facciano dei video in HD ai due supernonnini e poi l'ospitata dalla D'Urso non ce la leva nessuno.
C'è infine l'"attastatore", esemplare umano che vive con le mani impegnate in attività ludico sensoriali con la propria area inguinale e questo in qualunque luogo lo si incroci, dalla sala pesi, allo spogliatoio, dall'ingresso alla sala fitness prima, durante e dopo la lezione di zumba, dalle doccie al parcheggio. Non è un tic, sarebbe evidente altrimenti. Quel ravanare sulle due miunscole rotondità del proprio corpo e sul birillino innestato sopra è una sorta di reminescenza infantile non rimossa, uno smanettamento che perpetua indipendentemente da chi incrocia o dalla situazione. Per lui la palestra penso che sia soprattutto questo, una conferma tattile della propria mascolinità perennemente ricercata e strizzata sopra qualunque cosa indossi, pantaloncini, jeans, accappatoio... Che poi una certa curiosità la suscita, perchè essendo l'esemplare umano non molto alto, ma muscolarmente messo molto bene, per una sorta di illogico riflesso fa pensare ad un tipo al quale la natura ha donato una arma di distruzione di massa che durante l'attività fisica gli crea qualche comprensibile fastidio...ed invece no...trattasi di birillino da biliardo...e nemmeno di un tavolo professionale...
Eh si perchè noi "uomini" quando ci troviamo in uno spogliatoio siamo irrimediabilmente coinvolti tutti, anche quelli che fanno i disinvolti, nella gara della prestanza fisica. Questa solo in minima parte si limita al numero di piegamenti che si è in grado di fare continuativamente o a quanti Kg abbiamo sollevato poco prima, la vera competizione è a mutande-calate. Quando lo slip, il costume o il boxer va giù, analitici sguardi matematici indagano con rigore geometrico comparativo questa sfilata di panzerottini "fritti" dall'attività fisica recente, generando paragoni, (rara) ammirazione mista a complessi di inferiorità o il più delle volte 'educata' derisione dei volumi minimali che non lasciano speranze ai miracoli. Non importa quale sia il tono fisico, è inessenziale avere l'addominale evidente piuttosto che la panza cadente, nello spogliatoio regna la democratica legge del "birillino" il che poi spiega quella forma di riverenza o soggezione che si prova nei confronti di certi nerd, fisicamente sottodotati, che però camminano in palestra come dei piccoli signorotti nel feudo dei piccoli baccelli tartarugati.
Non è inusuale tra l'altro guardare con un certo sospetto chi preferisce lavarsi munito di costume e chi non si spoglia nemmeno sotto la doccia. Non aver reso partecipi gli astanti della "Cartà di Identità" più importante tra maschietti è una macchia ancor più grave dell'avere un apparato di riproduzione dimensionalmente inoffensivo anche per un insetto. Di mio non pensate che non contribuisca a dare un tocco di delirio al contesto già da centro di igiene mentale. Confesso che a fine doccia mi soffermo sempre ad osservare il ciambellone che mi è spuntato sulla fascia renale conferendo al mio profilo la silouette svasata di una damigiana da vino. Un tempo l'avrei buttata-giù con faciltà, oggi invece ne coltivo i contorni al fine di renderla una florida svasatura di ottocentesca bellezza da rimirare con soddisfazione indovinandone il profilo dal pantalone della tuta di ascellare chiusura, quasi a simulare una brocca su natura morta (purtroppo non rientro nemmeno in quella categoria nerd tanto rispettata). Eh si, soprattutto dopo la piscina odio il colpo di freddo con l'esterno e quindi sul tutone da espatrio forzato innesto una felpa del secolo precedente (e non scherzo), chiudo con un giubbino bianco da neve degli anni 90, quando "andavano", pur non avendo mai visto io una pista di sci nemmeno per sbaglio e completo il tutto su un fantastico cappellino, definito "rumeno", perchè uguale a quello economico usato da molti operai dell'est quando dediti a lavoro fisici all'aperto. Il mio è a striscie orizzontali con tonalità sul verde-non-di-moda-nemmeno-per-sbaglio con qualche interruzione fluò sempre verde per catarifrangere meglio il visino da chiulo che settimanalmente "indosso" soprattutto in palestra. Confesso che anche nel condominio qualche volta mi hanno guardato male pensando ad un estraneo, figuratevi in una palestra dove i fighetti non mancano mai... Resto quindi un punto colorato di quella panoramica Jacovittiana, dove nasi, panze, sguardi inebetiti, surreali esseri parlanti o subumani interdetti ma dotati, qualcuno ansimante qualcun'altro con il phon in mano, la fanno da padrone e dove non manca mai il classico salame in bell'evidenza come la migliore firma della follia umana :)
PS
La prossima volta magari vi descrivo anche i "baccelli umani", istruttori di fitness che ragionano solo con il neurone addetto alla riproduzione che li porta in giro per la palestra a seguire negli esercizi esclusivamente donne dall'estetica accettabile, uomini nerboruti che profumano di riso&tonno (l'unico piatto di cui si cibano ad orari regolari), dalle ciglia disegnate come la Francesca Pascale che si guardano allo specchio anche quando pensi che siano impegnati in altro...quelli che hanno una targhetta al collo che gli ricorda con nome e cognome chi sono...:)
Passiamo quindi alla ricetta.
Si lo so, ho dei piatti di pasce da condividervi epperò tornare al blog ha anche significato iniziare nuovamente a sbirciare nelle vostre cucine-web. Da sempre sapete chi sono i miei amici, virtualmente e non, più stretti e quindi vedi che ti rivedi un "infamissimo amico toscano" al quale dovrò menare prima o poi, perchè le amicizie vere sono così, prima o poi ci si mena :P mi ha messo un tarlo in testa così ficcante che ho dovuto dargli libero sfogo accontentandolo.
Parlo di Nanni (La Vetrina del Nanni), un vero esperto di cioccolato, un gran conoscoscitore di tecniche di pasticceria professionali, un amico che mi ha insegnato a leggere le etichette degli ingredienti dei prodotti legati al cacao, un compagno di brevi&rare passeggiate con le quali una volta abbiamo anche "rischiato" per i nostri commenti ad alta voce un incidente diplomatico con un PasticciereTelevisivo, un giovane toscanaccio che mi ha fatto degustare tipologie e qualità di cioccolato differenti per aromaticità e incisività per provare ad affinarmi (senza risultato) il gusto, un "infame" insomma perchè ancora una volta non ho saputo resistergli quando ho visto la sua "semplice ciambella alla moka".
Perchè Nanni non è mai banale nemmeno per le preparazioni cosiddette di base, tutto quello che lui mi ha accennato relativamente alla pasticceria lo leggo di recente su un libro stupendo più tecnico della media inerente questa arte matematica del gusto che nulla ha di semplice se non la degustazione e forse neppure quella...
Sapevo che quel ciambellone sarebbe stata una piccola perla da cogliere e quindi l'ho fatto subito mio, modificando l'equilibrio di alcuni ingredienti un pò per andare incontro alla mia inclinazione "fognosa", un pò per sperimentare quello che da autoditatta sto imparando, un pò per darmi una inutile aria di originalità visto che i bilanciamenti di Nanni sono già perfetti di loro :P ehehehheheheehe
Sotto la sua ricetta con le modifiche mie e i riferimenti originali in parentesi.
Ciambella Moka&Fondente
Ingredienti
100 gr. di burro;
100 gr. di Zucchero semolato;
20 gr. di miele di acacia (ricetta originale:zucchero invertito);
3 uova(ricetta originale: 2 uova) ma le mie erano più piccole della media;
200 gr. di Farina;
10 gr. Lievito per dolci;
60 gr. Cioccolato fondente al 70%(ricetta originale: 50 gr. cioccolato al 64%);
50 gr. Caffè (della moka) (ricetta originale: 100 gr);
50 gr. di liquore al caffè;
2 cucchiaini di caffè liofilizzato;
Burro e farina per lo stampo;
Procedimento
Pesare e preparare gli ingredienti: setacciare assieme farina e lievito, separare le uova in tuorli ed albumi.
Preparare il caffè e nel frattempo che raffreddi bene, con un grosso coltello (io una grattuggia apposta per il cioccolato) tritare il cioccolato a granella fine.
Montare il burro morbido assieme agli zuccheri(zucchero+miele), quando sbianca incorporare un tuorlo alla volta.
Con una spatola incorporare infine la farina col lievito alternandola al caffè, cercando di mantenere sempre l'impasto legato uniformemente (né troppo liquido, né troppo duro).
Incorporare infine la granella di cioccolato ed infine gli albumi montati a neve durissima.
Imburrare ed infarinare lo stampo, versarvi l'impasto e livellare se necessario.
Cuocere a 180° per 30' circa in forno già caldo.
Nota: se si raddoppia la quantità facendo lo stampo pieno, conviene abbassare la temperatura del forno di 10° e tenercelo 40' circa, verificare comunque con lo stecchino.
Sfornare, attendere qualche minuto e poi capovolgere la ciambella su una griglia lasciandocela raffreddare.
Spolverizzare con zucchero a velo e mettere sul piatto di servizio.
Questa ciambella è solo una ciambella ma con carattere e non si lascia dimenticare tanto facilmente. Al momento sono al terzo rifacimento...:P
Lo spogliatoio maschile è quindi un passaggio obbligato e devo dire che con il tempo si è rivelato una fucina di spunti e di personaggi che insieme mi ricordano sempre le irriverenenti e paradossali panoramiche "nasute" di Jacovitti, non so se avete presente. Una galleria umana appunto, variegata quanto avariata, me compreso in prima fila.
Ricordo con estrema precisione infatti la prima volta che ho incrociato nelle doccie il "tipo che ansima". Sulla quarantina, calvo, fisico asciutto, sguardo remissivo ed una propensione spiccata all'atto dell'ansimare ad intervalli regolari per tutta la durata della (sua) permanenza nello spogliatoio a fine allenamento. Far notare che l'impegno fisico ci sia stato è (al limite) comprensibile, magari eviterei sotto le doccie perchè l'audio si presta ad interpretazioni sconce e "sfrogoliare"(stuzzicare) qualche nerboruto toro diversamente attratto (che pure non manca) può diventare pericoloso in ambienti con poche vie di fuga come quello degli spogliatoi appunto. Ma lui ansima, lo fa ancora, sprezzante del pericolo e dell'inopportunità fino a quando chiaramente non entrerà di diritto nella pagina di cronaca rosa locale per aver involontariamente adescato qualche omone carico di ormoni inespressi sulla panca degli attrezzi... D'altra parte non è nemmeno apprezzato l'esibizionismo di "er cicletta", un simpatico ometto dal marcato accento romano chiamato così perchè proprio non riesce a pronunciare la parola "cyclette" in modo corretto...per lui quella bicicletta fissa al pavimento è "a'cicletta". Lo conosco tutti perchè quando arriva si annuncia sempre allo stesso modo:"e'famose sta passeggiata ca a'cicletta và..." e poi perchè dopo la doccia ama asciugarsi con il phon a disposizione completamente nudo (e con infradito gialle) indipendentemente dalla temperatura dello spogliatoio (che chiaramente a volte è più confortevole altre meno). "Er cicletta" ha quasi 70anni (ce lo ricorda un giorno si e pure l'altro), portati indubbiamente bene, tanto nel fisico quanto sotto il profilo intellettuale. Risposta pronta, grande ironia e capacità di osservazione, parla con tutti anche con le mura all'occorrenza, peccato per questo suo "difetto" di rimanere troppo a lungo ignudo in fase di asciugatura capelli che però (va detto per dovere di cronaca) ha ancora tutti, bianchi ma ci sono, tutti, proprio come la sua logorrea. E'altrettanto chiaro quindi che la gravità nel frattempo gli ha prolungato fino alle ginocchia quanto un tempo (addietro) gli ha procurato gioia&soddisfazioni lasciando quindi a noi la poco edificante immagine del bump-jumping della libido senza veli fatto con l'elastico della mancanza di pudore sotto il vento di un phon che oramai è l'unica causa di movimento a quelle latitudini.
"Er cicletta" è tuttavia senza saperlo il gemello mai dichiarato del "Signore del Phon", un attempato quanto carino ometto che ricorda (fisicamente) in tutto e per tutto il protagonista del cartoon-film Up, "Carl Fredricksen". Non ne conosco il nome e nemmeno l'età posso solo dire che analogamente a "er cicletta" ama destreggiarsi a lungo con l'asciugacapelli a fine piscina ma rispetto al primo ha un asso nella manica che solo in pochi, se non lui, possono sfoggiare. Come il più talentuoso ed elegante atleta del 'Cirque du Soleil' riesce puntualmente (quelle rare volte che lo incrocio) "a passarsi" il phon in quel limbo inesplorato epidermico che dalla grotta del suo posteriore ritrova la luce poco sotto la pancia. Un gesto che resta perplessi, quale mai potrà essere la necessità di incanalare del vento bollente li dove invece con l'asciugamano (mai visto con l'accappatoio) ci si arriva molto più facilmente...
Che poi mi chiedo ma quest'uomo sotto le chiappe, perchè è li che punta il getto, come si farebbe con una pistola capovolta per spararsi alle palle...ma cosa ha...l'amianto...
Resta il fatto che con un movimento snello, fluido, lui, da quelle parti si asciuga così prima di indossare un largo mutandone grigio. I gemelli del phon non penso si conoscano e per orari non si incrociano mai in ogni caso sono una vera attrazione per la classe di nuoto agonista under (ragazzini tra i 13 ed i 17 anni) che ci manca solo che facciano dei video in HD ai due supernonnini e poi l'ospitata dalla D'Urso non ce la leva nessuno.
C'è infine l'"attastatore", esemplare umano che vive con le mani impegnate in attività ludico sensoriali con la propria area inguinale e questo in qualunque luogo lo si incroci, dalla sala pesi, allo spogliatoio, dall'ingresso alla sala fitness prima, durante e dopo la lezione di zumba, dalle doccie al parcheggio. Non è un tic, sarebbe evidente altrimenti. Quel ravanare sulle due miunscole rotondità del proprio corpo e sul birillino innestato sopra è una sorta di reminescenza infantile non rimossa, uno smanettamento che perpetua indipendentemente da chi incrocia o dalla situazione. Per lui la palestra penso che sia soprattutto questo, una conferma tattile della propria mascolinità perennemente ricercata e strizzata sopra qualunque cosa indossi, pantaloncini, jeans, accappatoio... Che poi una certa curiosità la suscita, perchè essendo l'esemplare umano non molto alto, ma muscolarmente messo molto bene, per una sorta di illogico riflesso fa pensare ad un tipo al quale la natura ha donato una arma di distruzione di massa che durante l'attività fisica gli crea qualche comprensibile fastidio...ed invece no...trattasi di birillino da biliardo...e nemmeno di un tavolo professionale...
Eh si perchè noi "uomini" quando ci troviamo in uno spogliatoio siamo irrimediabilmente coinvolti tutti, anche quelli che fanno i disinvolti, nella gara della prestanza fisica. Questa solo in minima parte si limita al numero di piegamenti che si è in grado di fare continuativamente o a quanti Kg abbiamo sollevato poco prima, la vera competizione è a mutande-calate. Quando lo slip, il costume o il boxer va giù, analitici sguardi matematici indagano con rigore geometrico comparativo questa sfilata di panzerottini "fritti" dall'attività fisica recente, generando paragoni, (rara) ammirazione mista a complessi di inferiorità o il più delle volte 'educata' derisione dei volumi minimali che non lasciano speranze ai miracoli. Non importa quale sia il tono fisico, è inessenziale avere l'addominale evidente piuttosto che la panza cadente, nello spogliatoio regna la democratica legge del "birillino" il che poi spiega quella forma di riverenza o soggezione che si prova nei confronti di certi nerd, fisicamente sottodotati, che però camminano in palestra come dei piccoli signorotti nel feudo dei piccoli baccelli tartarugati.
Non è inusuale tra l'altro guardare con un certo sospetto chi preferisce lavarsi munito di costume e chi non si spoglia nemmeno sotto la doccia. Non aver reso partecipi gli astanti della "Cartà di Identità" più importante tra maschietti è una macchia ancor più grave dell'avere un apparato di riproduzione dimensionalmente inoffensivo anche per un insetto. Di mio non pensate che non contribuisca a dare un tocco di delirio al contesto già da centro di igiene mentale. Confesso che a fine doccia mi soffermo sempre ad osservare il ciambellone che mi è spuntato sulla fascia renale conferendo al mio profilo la silouette svasata di una damigiana da vino. Un tempo l'avrei buttata-giù con faciltà, oggi invece ne coltivo i contorni al fine di renderla una florida svasatura di ottocentesca bellezza da rimirare con soddisfazione indovinandone il profilo dal pantalone della tuta di ascellare chiusura, quasi a simulare una brocca su natura morta (purtroppo non rientro nemmeno in quella categoria nerd tanto rispettata). Eh si, soprattutto dopo la piscina odio il colpo di freddo con l'esterno e quindi sul tutone da espatrio forzato innesto una felpa del secolo precedente (e non scherzo), chiudo con un giubbino bianco da neve degli anni 90, quando "andavano", pur non avendo mai visto io una pista di sci nemmeno per sbaglio e completo il tutto su un fantastico cappellino, definito "rumeno", perchè uguale a quello economico usato da molti operai dell'est quando dediti a lavoro fisici all'aperto. Il mio è a striscie orizzontali con tonalità sul verde-non-di-moda-nemmeno-per-sbaglio con qualche interruzione fluò sempre verde per catarifrangere meglio il visino da chiulo che settimanalmente "indosso" soprattutto in palestra. Confesso che anche nel condominio qualche volta mi hanno guardato male pensando ad un estraneo, figuratevi in una palestra dove i fighetti non mancano mai... Resto quindi un punto colorato di quella panoramica Jacovittiana, dove nasi, panze, sguardi inebetiti, surreali esseri parlanti o subumani interdetti ma dotati, qualcuno ansimante qualcun'altro con il phon in mano, la fanno da padrone e dove non manca mai il classico salame in bell'evidenza come la migliore firma della follia umana :)
PS
La prossima volta magari vi descrivo anche i "baccelli umani", istruttori di fitness che ragionano solo con il neurone addetto alla riproduzione che li porta in giro per la palestra a seguire negli esercizi esclusivamente donne dall'estetica accettabile, uomini nerboruti che profumano di riso&tonno (l'unico piatto di cui si cibano ad orari regolari), dalle ciglia disegnate come la Francesca Pascale che si guardano allo specchio anche quando pensi che siano impegnati in altro...quelli che hanno una targhetta al collo che gli ricorda con nome e cognome chi sono...:)
Passiamo quindi alla ricetta.
Si lo so, ho dei piatti di pasce da condividervi epperò tornare al blog ha anche significato iniziare nuovamente a sbirciare nelle vostre cucine-web. Da sempre sapete chi sono i miei amici, virtualmente e non, più stretti e quindi vedi che ti rivedi un "infamissimo amico toscano" al quale dovrò menare prima o poi, perchè le amicizie vere sono così, prima o poi ci si mena :P mi ha messo un tarlo in testa così ficcante che ho dovuto dargli libero sfogo accontentandolo.
Parlo di Nanni (La Vetrina del Nanni), un vero esperto di cioccolato, un gran conoscoscitore di tecniche di pasticceria professionali, un amico che mi ha insegnato a leggere le etichette degli ingredienti dei prodotti legati al cacao, un compagno di brevi&rare passeggiate con le quali una volta abbiamo anche "rischiato" per i nostri commenti ad alta voce un incidente diplomatico con un PasticciereTelevisivo, un giovane toscanaccio che mi ha fatto degustare tipologie e qualità di cioccolato differenti per aromaticità e incisività per provare ad affinarmi (senza risultato) il gusto, un "infame" insomma perchè ancora una volta non ho saputo resistergli quando ho visto la sua "semplice ciambella alla moka".
Perchè Nanni non è mai banale nemmeno per le preparazioni cosiddette di base, tutto quello che lui mi ha accennato relativamente alla pasticceria lo leggo di recente su un libro stupendo più tecnico della media inerente questa arte matematica del gusto che nulla ha di semplice se non la degustazione e forse neppure quella...
Sapevo che quel ciambellone sarebbe stata una piccola perla da cogliere e quindi l'ho fatto subito mio, modificando l'equilibrio di alcuni ingredienti un pò per andare incontro alla mia inclinazione "fognosa", un pò per sperimentare quello che da autoditatta sto imparando, un pò per darmi una inutile aria di originalità visto che i bilanciamenti di Nanni sono già perfetti di loro :P ehehehheheheehe
Sotto la sua ricetta con le modifiche mie e i riferimenti originali in parentesi.
Ciambella Moka&Fondente
Ingredienti
100 gr. di burro;
100 gr. di Zucchero semolato;
20 gr. di miele di acacia (ricetta originale:zucchero invertito);
3 uova(ricetta originale: 2 uova) ma le mie erano più piccole della media;
200 gr. di Farina;
10 gr. Lievito per dolci;
60 gr. Cioccolato fondente al 70%(ricetta originale: 50 gr. cioccolato al 64%);
50 gr. Caffè (della moka) (ricetta originale: 100 gr);
50 gr. di liquore al caffè;
2 cucchiaini di caffè liofilizzato;
Burro e farina per lo stampo;
Procedimento
Pesare e preparare gli ingredienti: setacciare assieme farina e lievito, separare le uova in tuorli ed albumi.
Preparare il caffè e nel frattempo che raffreddi bene, con un grosso coltello (io una grattuggia apposta per il cioccolato) tritare il cioccolato a granella fine.
Montare il burro morbido assieme agli zuccheri(zucchero+miele), quando sbianca incorporare un tuorlo alla volta.
Con una spatola incorporare infine la farina col lievito alternandola al caffè, cercando di mantenere sempre l'impasto legato uniformemente (né troppo liquido, né troppo duro).
Incorporare infine la granella di cioccolato ed infine gli albumi montati a neve durissima.
Imburrare ed infarinare lo stampo, versarvi l'impasto e livellare se necessario.
Cuocere a 180° per 30' circa in forno già caldo.
Nota: se si raddoppia la quantità facendo lo stampo pieno, conviene abbassare la temperatura del forno di 10° e tenercelo 40' circa, verificare comunque con lo stecchino.
Sfornare, attendere qualche minuto e poi capovolgere la ciambella su una griglia lasciandocela raffreddare.
Spolverizzare con zucchero a velo e mettere sul piatto di servizio.
Questa ciambella è solo una ciambella ma con carattere e non si lascia dimenticare tanto facilmente. Al momento sono al terzo rifacimento...:P
pensavo di leggerti un pò di corsa visto l'argomento diciamo così, ameno, ma per quanto, ci vuole sempre un minimo di concentrazione..... quindi a stasera!
RispondiEliminaper intanto ti auguro una buona giornata.
irene
Ca te possino, oggi vado in una palestra nuova, piccola ma vicino casa cui mi sono iscritta per portarci irene, e vivro' l'incubo che qualcuno mi possa descrivere cosi' sul suo blog... :DDDD
RispondiElimina/ciambella utilissima per colazione. E Nanni, si sa, è una garanzia. :))
Grandioso post. Negli spogliatoi femminili oltre alla vista di tutta una serie di "personaggi" puoi avere anche l'audio. Prima o poi registro tutto e faccio un CD
RispondiEliminaConcordo anche stavolta con la tua descrizione di certi soggetti che frequentano le palestre mi hai fatto ridere con grande piacere...la ciambella la ricordavo ed ho avuto il piacere di assaggiare quella di Nanni, è stupenda, la rifaccio e poi ti dico, un caro saluto
RispondiEliminaCiao Tamara! Quello che assaggiasti tu al raduno dei "pochi ma boni" era un'altro dolce, simile nella forma (stesso stampo) ma era un lievitato.
EliminaSalutoni a te e alla tua Maremma! ;-)
Nanni pensavo fosse quello, allora copio questa che sarà comunque ottima...saluti anche a te
EliminaNON HO MAI RISO TANTO IN VITA MIA PERCHE' SONO UNA EX ISTRUTTRICE DI FITNESS E TUTTO QUELLO CHE HAI DESCRITTO è' PURA REALTA'
RispondiEliminaMA SCRITTO DA TE NEROSU BIANCO è IL MASSIMO
E LA RICETTA' OVVIO CHE MI PIACE
COMPLIMENTI
Che bontà!!!
RispondiEliminaSto morendo. E devo dire che tutto il mondo è paese visto che alcuni soggetti tipo l'attastatore arrivano pure dalle mie parti :D
RispondiEliminaPerò vedo che ti manca il tizio che, GIURO, si mette la carta nelle mutande perchè sotto i pantaloncini aderenti il tutto sembri più florido :D peccato che poi un bel giorno se la sia dimenticata...
Farò in modo, comunque, che tu non veda mai me :D
La torta, è chiaro, tra te e Nanni non si sa dove si cade meglio...
@grEAT
RispondiEliminaBuonissima giornata anche a te e grazie sempre della attenzione che presti quando passi di qui...ne sono davvero onorato e lo dico con vera schiettezza! :)
@Teresa De Masi
Nanni è una garanzia, davvero mi ha insegnato parecchio, tra l'altro è una delle poche persone che conosco che unisce competenza e disponibilità, chiarezza e cura del dettaglio senza mai perdersi in forme sterili di vanità. Detto ciò se mi descrivessi l'universo femminile di quella palestra credimi rischierei la denuncia, chiaramente non ho idea di come si comportino neglio spogliatoi ma basta e avanza...quello che fanno vedere fuori.
Noi maschietti siamo veramente allo stato brado rispetto alle donne sul piano del narcisismo asservito alla bellezza, o quantomeno iniziamo a muiovere i primi passi adesso... :D
@Silvia M.
Ma magari!!:DDD I maschietti sono tremendi ma sono certo che le donne non sono da meno...tanto più in una palestra laddove la "resa estetica" assume un carattere ancor più accentuato :)))))
@Tamtam
Nanni è una garazia, io mi sono solo divertito a variare di poco per accentuare la resa dei sapori al meglio. Nanni senza la mia versione vive alla grande, io senza la sua ricetta invece non posso giocare a fare il "grande" modificando piccole cose...la differenza è tutta qui, considerando anche che la mia versione non è certamente consigliambile per dei bambini troppo piccoli.
Grazie comunque di essere qui... :)
@Veronica
Grazie davvero e poi sottoscritto da una istruttrice ha ancora di più valore...
Tra l'altro pensavo...sai quanto potresti scrivere tu sull'argomento....magari fai un libro!! :D ehehehehehe
@0Memole
Ma grazie!
@Araba Felice
Ti prego, descrivilo se puoi in un post, l'uomo che si "appallottolava la carta nella mutanda"!!
Dai, please, adesso che lo hai detto come puoi sperare che passi inosservato. Prometto di non chiederti nulla in privato per avere i dettagli ma per favore...se puoi...fagli fare capolina sul tuo blog!
PS
E ci credo che non vuoi che ti vedo, sai che invidia, tu fai l'istrittrice, io ricopro solo il ruolo dell'impedito senza bonus ulteriori come i nerd di cui sopra, quindi meglio star lontani da chi mi farebbe sentire fantozzinamente ancora più una "merdaccia" di quello che sono.
Guarda che le serie di esercizi che posti non passano sottotraccia, quelle schede di fitness per morire che tu esegui per davvero, per me sarebbero LETALI!!! :D ahahahahaha
Sono sempre stato uno sportivo (ok, almeno mi piace pensarla così), ho praticato diversi sport, con più o meno successo, continuo ora con la corsetta e la partitella a calcetto con gli amici (l'unico sport che si può fare dopo i 25 anni), ma mai ho avuto voglia di andare in palestra. Un mondo che non mi ha mai attirato e che dopo la tua descrizione, mi attira ancor meno. Certo, piacerebbe anche a me avere dei braccioli più gonfi ed un salvagente meno evidente, ma è la location proprio che non mi attira. E' chiaro che per necessità si fa questo ed altro e meno male, direi.
RispondiEliminaPerò la parte che mi è piaciuta di più, a parte le esilaranti descrizioni di te e dei tuoi "amici" palestrati :-p, è quella del fine settimana in cui ti puoi scofanare dolci meravigliosi come questo, con un senso di colpa sicuramente più leggero. Grande il Nanni e grande tu.
Fabio
Sei tornato alla grande!! fra il post, la ricetta, le foto, i commenti....sono già alla seconda rilettura e debbo stravolgere il menù per oggi o si mangia chissà a che ora!! mi sono andata anche a riguardare Jacovitti... di illustrazioni nasute sue ho addirittura il libro di Pinocchio... Bravissimo, applausiiiiiii
RispondiEliminaHo cominciato a leggerti in Metrò (con l'accento, da polentona), ed ho dovuto smettere dopo che il mio vicino di sedile mi guardava preoccupato che stessi avendo le convulsioni.
RispondiEliminaHo finito ora, in ufficio nell'intervallo e mi sono andate di traverso le misere falde di un mandarino, mentre mi vedevo scorrere davanti le immagini di *questo stormo*!!
Ho fatto il paragone con lo spogliatoio femminile, dove semi-tardone inguainate in bodi attillatissimi e contenitivi, prima della doccia ansimano nel vano tentativo di imitar le serpi quando cambian pelle.
Da guaine colorate atte a trattener dosi massicce di sottocute mascherata per fascia addominale, vedi uscire rotoli di molliccia cellulite, segni di compressioni esagerati che verrebbero facilmente scambiati per effetti di qualche violenza subita.
Asciugature differenti dalle vostre, ma pure presenti, dove la coda ai phon ha più persone che per gli sconti da Harrods.
Insomma. Leggerti è il mio divertimento, la mia dose giornaliera di buonumore.
Per la ciambella credo finirà essere in competizione con la tua torta con la marmellata e condivido anch'io la tua saggia e preventiva scelta di sostituire lo zucchero *invertito* con il miele...decisamente mento ansiogeno....
La proverò, te lo prometto e poi torno qui (leggila tu come promessa o minaccia....) e ti racconto!
Un abbraccio
Nora
Eccomi. Mi hai convocata via FB? E allora sappi che non frequento palestre da tempo immemorabile, e si vede, ma ho frequentato qualche piscina e il panorama femminile differisce da quello maschile per vezzi e manie, ma nemmeno poi tanto.
RispondiEliminaIo appartengo alla categoria "faladocciacolcostume", perché giudico intollerabile l'initimità forzata con delle perfette sconosciute che spesso non mi sono nemmeno simpatiche :). Spicca la tipa che arriva in piscina con tacco dodici, minigonna e calza a rete, per la serie "chevadoafareinpiscinasepoinonmostrolamercanzia", seguita dalla signora in tutona pesante che al liberarsene mostra perizoma leopardato, con perfetta congruenza.
Confesso: odio gli spogliatoi. Ho spesso la sensazione che siano l'apoteosi delle miserie umane :D
P.S.: Ma tu non odiavi i dolci al caffè?
Di solito leggo ma non commento, questa volta non si può... sono morta dal ridere :DDD Per fortuna non frequento palestre :) ottima la ciambella!!
RispondiEliminaUna ricetta strepitosa! Complimenti!
RispondiElimina@Anna Luisa e Fabio
RispondiEliminaFabio alla palaestra come avrai capito ci sono arrivato più che altro perchè non avevo altre strade percorribili per restare in figura eretta e non "scartellato" e quindi mi ritrovo perfettamente in quello che dici tanto più che non faccio pesi ne altro, insomma sono proprio la schifezza di tutte le schifezze degli iscritti :P eheehehehehehe
Il senso di colpa devo dire si affievolisce ma poi il Lunedì porcapaletta è davvero un percorso in salita riprendere ritmo...mi sento come un camion da demolire che viene rimesso in pista...con gambe e gomme sgonfie ovviamente! :D
@Petronilla
Troppobuona tu...tra l'altro mi sento anche in colpa per il pranzo...non vorrei dover trovare poi degli spilloni infissi nelle mie foto quando vengo a trovarti!! :D
Un abbracciogrande ed a presto :)
@TataNora
E meno male che non leggi camminando altrimenti pestavi la poppò di qualche alano e davi pure la colpa a me! :D
Per le donne effettivamente andrebbe fatto un post a parte, descrivendo nel dettaglio anche maschere di trucco che per quanto waterproof perdono contorni&brillantezza per diventare maschere dell'"orrore" :P ehehhehehhehe
Dal punto di vista del peso però non dico nulla, sono sempre stato sovrappeso e quindi come dire difendo la categoria che si illude di mascherarsi dietro l'elastan che aiuta ma non difende dalle proprie debolezze :)
PS
Grazie sempre per essere qui, in modo mai banale ma sempre disponibile per fornire nuovi spunti o una diversa prospettiva!
@Giovanna
Eccomi...non ti ho convocato per egoismo personale per vedere la tua firma qui, figurati ci mancherebbe, ma solo per distrarti dal forno che ti chiama e ti dice ""biscotti...biscotti...forza prepariamo dei biscotti...dai che gli OroSaiwa possono attendere...dai che Conticini potrebbe aiutare...su su accendimi...dai che c'è anche il burro...lo zucchero non manca mai, la vaniglia pure...." :D ahahahahahahah
Gli spogiatoi sono l'apoteosi delle miserie umane ed è per questo che ci si spoglia, con pudore ma lo si fa per prendere coscienza che non siamo come vogliamo e che non saremo come vogliono perchè il pensiero si arresta sul compiacimento di se o sul rifiuto (di se) solo quando non ha idea del bello, quello (almeno per me) che astrae e sublima ogni spoglia mortale...e bello per me è anche un connubbio semplice-semplice fondente&caffè perchè è vero non amo il sapore del caffè nei dolci ma questa ciambella insiema ad Opèra sono eccezioni per le quali mi smuovo volentieri.
@Giulia pignatelli
Che onore averti qui :)))))))
Grazie davvero!
Va bene. Vado a prendere un libro di Conticini dalla libreria e faccio biscotti mentre sono sotto la doccia col costume :D
Elimina@Kucina di Kiara
RispondiEliminaMa grazie!! :D
Ahahahahah tu sei folle (te lo dico tutte le volte), ma sei anche un abile pittore: hai descritto persone, ambiente e atmosfera così chiaramente che mi sembra quasi di averli visti con i miei occhi... Oddio, forse meglio così, attraverso i tuoi ! :-)))))))) Comunque concordo con Giovanna: negli spogliatoi femminili la situazione non è poi tanto meglio ...Comunque, bando agli orrori che si presentano nella mia mente al solo pensiero, parliamo di qualcosa di meglio: la tua torta!!! Il caffè qui piace a tutta la truppa e penso di poter osare perfino la dose di liquorino che suggerisci....Vedremo se la meriteranno! Baci alla famiglia
RispondiElimina@Daniela Ferri
RispondiEliminaPotenza della mente...ti ho appena commentato con la solita schiettezza...ti rispondo domani ma tu non mi menare per quello che ti ho scritto su MT :P ehehehehe
una fauna! non c'è che dire. accantonata (per ora) la curiosità di vederti prima o poi vista la descrizione che fai di te, mi sento veramente sollevata.nessuno può descrivermi in palestra. ci vado alle 07,00 e siccome è sotto, ma veramente sotto casa, vado praticamente in pigiama come dice mia figlia, torno a casa e faccio la doccia!!!
RispondiEliminairene
ps. mi sta finendo il caffè!!!!
Anche io niente palestra, ma umile piscina comunale in ora non di punta e quindi con poca ma variegata fauna: dalla tipa tatuata e con i piercing, alla nonnina che fa riabilitazione.
RispondiElimina:-)
Ci si diverte anche con pochi esemplari!!
E.. bentornato!!
Ho letto il tuo post rischiando la caduta dal letto visto che ci stavo sdraiata mentre ridevo con le lacrime agli occhi. Non amo il cioccolato ma, in compenso, adoro i dolci al caffè. Apportero' le mie varianti, modificando gli equilibri tra caffè e cioccolato ma questa ciambella avrà un suo spazio nelle colazioni future. Grazia per le risate che mi hai permesso di fare sin dalle prime luci dell'alba.
RispondiEliminaGambetto! Mi sono accorto solo ora - e perchè ho trovato un tuo commneto su un altro blog - che dopo una lunga assenza sei tornato a postare storie e ricette. Che piacere. Mi piace moltissimo leggere sia le tue storie che le tue belle ricette. Anzi, non so come e se è possibile iscriversi a una newsletter tua. Fammi sapere vincenzobellini100@gmail.com e bentornato!!!!
RispondiEliminaAnche se ho dovuto prendere due ore di permesso per leggerti tutto, devo dire che come sempre ne è valsa la pena!
RispondiEliminaLetteralmente piegato in due dalle risate.
Ho riconosciuto tutti i personaggi (che si fotocopiano in tutte le palestre romane e non), ma er cicletta nun ze batte!!!
Vedo che non hai fatto alcun accenno ai discorsi del lunedì...che poi si ripetono identici il martedì, il mercoledì... "no pekké aaaa romaaa..." ..."sì però e rigore ce stava..." ...."tummedevidadì quann'è kaa giocato bene sto gnoccolone de.."
:D :D :D
A presto! :)))
appena ho cominciato a leggere, se avessi avuto il tuo numero di telefono ti avrei chiamato immediatamente. che si fa così??? in un blog letto anche da donne non puoi permetterti di scrivere "Inutile dettagliarvi le motivazioni, mi risparmio righe inutili" e non dire PERCHE' vai in palestra, senza dettagliare per filo e per segno!!!
RispondiEliminafortuna che non avevo il numero di telefono, così non ti ho chiamato per farmi raccontare inutili dettagli sulle motivazioni che ti inducono a frequentare la palestra, così ho potuto continuare a leggere e conoscere l'ansimatore seriale, er cicletta elastico, e il mio preferito, l'acchiappafonista!!!
però ora mi domando... ma il nanni.... chissà se ci va in palestra....
Gambetto, sei mittttico!!! (però poi mi dici tutto tutto?:)))))
@Daniela Ferri
RispondiEliminaGuarda la ciambella merita e la garanzia è la firma di Nanni, tutto il resto è davvero un divertissement, oramai anche se non da vicino un pò hai capito quanto mi piace osservare, catalogare e poi riportare divertendomi a canzonare laddove si può fare...
Ogni tanto, pensa un pò, divento leggero anche io...quello che viene definito un "pesantone" da tutti! :DD
Fammi sapere se la rifai...tanto per te questa preparazione è davvero una passeggiata di salute visto quanto sei brava in cucina ;)
@GrEAT
Non ti perdi niente a vedermi da vicino, magari ti metti a ridere perchè intravedi il profilo a damigiana e poi mi sento anche in imbarazzo! :D eheheheheheheeheh
In ogni caso sposo la scelta di andare in palestra in "pigiama", come hai letto io ci vado da "operaio rumeno" e quindi viva la comodità piuttosto che dover anche star li a chiedersi "cosa indosserò? ma questo si abbina?".
PS
Per il caffè credimi andrei volentieri a prendertelo...e sai che non scherzo, Atene la porto sempre con me, per i profumi, per il casino, per i taxi, per la polvere, per...potrei non finire più...:)
@Gaia
Ma viva le piscine comunali, ma magari l'avessi vicina io, la mia è una scelta come dire obbligata tanto più che la palestra "vera&propria" nemmeno la frequento, se non di "striscio" incrociando tutta l'umanità che invece la vive più assiduamente :)
Grazie per il bentornato ma grazie per essere sempre qui :)
@Giulietta
Sono contento che ti sia piaciuto il post ed anche il dolce che penso tu possa modificare usando anche la cioccolata bianca variandone gli equilibri con il caffè per il diverso apporto di materia grassa che la prima porta con se.
E poi che dire...se riesco a strappare una risata sono sempre contento...anche quella è una bella colazione e cioè iniziare la giornata con un sorriso che induce il buonumore.
Graziedavvero!
@Vincenzo Bellini
Vincenzo ti rispondo subito in privato e grazie davvero di essere passato di qui! :)))
@Lo Ziopiero
Hai perfettamente ragione, ma quello calcistico è un argomento ancora più scottante della palestra, sai bene soprattutto come in certe città, la mamma e la squadra del cuore sono argomenti non affrontabili nemmeno per scherzo!
Le frasi sono proprio quelle riportate da te, fossi al posto tuo, quasi quasi penserei a farci un post, mi sa che l'argomento è proprio nelle tue corde, frasi con botta&risposta che tu di certo riesci a cogliere meglio di me...magari ponendoti solo nel ruolo di chi racconta senza sbilanciarti che altrimenti...si verranno a menare pure sul tuo sito! :D ahahahahahaha
@Tamara
Tamara ma figurati...mah si che ti racconto tutto :)
Ho problemi con la schiena e quindi ho bisogno sempre di stretching correttivo, con attività senza pesi e quindi provo ad abbinarci anche la piscina dove il ruolo di paperella non me lo leva nessuno!
Pensa che mentre io mi allungo alla spalliera c'è chi vicino a me solleva 50 Kg...entrambi ci guardiamo negli occhi con puro e vicendevole compatimento, lui di me perchè pensa "ma tu guarda questa mezza-fiasschetta-di-uomo", io di lui perchè penso"ma tu guarda a questo bue depilato con sembianze umane e le sopracciglia di una starlette di serieB"...insomma ci respingiamo con la sola vista, solo che io resto pur sempre gentile perchè non vorrei urtare troppo la sua suscettibilità! :P ahahahahahahaha
Invece il Nanni, posso dire che così quanto è bravo e serio per la pasticceria e per il cioccolato, lo è altrettanto per la corsa alla quale so che si dedica con un certo impegno nel tempo libero.
Altri particolari sulla mia panza decadente chiaramente in privato...magari posto direttamente una foto della damigiana che mi porto dietro e leviamo la curiosità a tutti che dici?! :P ahahahahaahaha
@Giovanna
RispondiEliminaSto ridendo come un deficiente e nemmeno potre....veramente te possino!! :DDD
PS
Una bustarella dei tuoi biscotti però la prenoto...dai fallo per me...anzi no...fallo per il morto di fame dentro di me! :D
Gli spogliatoi che frequento io invece sono quelli delle gare podistiche amatoriali e lì... "ho visto cose che voi umani..."
RispondiEliminaL'ansia da prestazione non potrebbe avere testimonial migliori e il meglio ovviamente lo si vede prima delle gare: chi si tracanna 3000Kcal tra gel e barrette per una gara di 10-12km (in cui se ne consumeranno un migliaio scarse), chi invece tracanna a secco bustine di Aulin per non sentire il ginocchio dolente, chi mette il cerotto per non russare al naso, chi aspira avidamente dalle pipette di farmaci broncodilatatori etc... insomma, qualsiasi cosa poi accada dopo tra doccia e phon, rimane tutto in prospettiva! ahahahah ;-P
Per il resto... "c'aggia a fà' io cu' tté!!!"
Faccio di tutto per rendermi infame, inviso e sparire dimenticato e/o maledetto da tutti e te ne arrivi tu con un post del genere... non si fa così!!!
Ok, prima o poi ci dobbiamo menare... con o senza il noto pasticcere televisivo! ahahahah ;-PPP
Un abbraccio!
P.S.: ora sono curioso di sapere qual'è questo famigerato testo sulla pasticceria che stai leggendo...
Dietro consiglio dell'Araba più italiana del web :), ho fatto una capatina nel tuo blog e ho letto questo post....mi sono piegata in due dalle risate :)...e i miei complimenti più sinceri per questa ciambella! davvero invitante! Buona palestra e buon divertimento con tutti questi homo sapiens! ;)
RispondiEliminaNon vorrei perdere il sonno per colpa della grattuggia per cioccolato, Com'è? Penso di fare questa ciambella domani. Proverò tralasciare il lievito, poi ti racconterò. Non credo di avere il liquore al caffé, con che cosa pensi che potrei rimpiazzarlo? La ciambella della foto é di dose doppia?
RispondiElimina@Nanninanni
RispondiEliminaSerio. Ho letto il tuo commento di sera, l'ho divorato con lo sguardo come farei solo con un tuo cioccolattino ed ho riso di gusto, ho riso come un bambino, me ne sono andato a dormire pensando a te ed al tuo accento fiorentino che esclamava "c'aggia a fà' io cu' tté!!!" :DDDDDD
Io mi sarò rincoglionito lo so, ma quanto cazzarola mi dispiace di non poter frequentare come vorrei certe persone, per carità va bene così, non mi mancano gli amici, non mi mancano le testimonianze di affetto eppure ci sono persone lontane che senti vicine e non solo per il fatto che sono lontane quanto proprio per un certo spirito con il quale si "condivide" la vita, dal momento più bello a quello più grigio, dal saluto a volo al sano&sacro cazzeggio :P ehehehehehe
Allora il libro è quello di Iginio Massari...un testo sacro senza nulla levare alla religione.
In ogni caso la prox settimana ti scrivo in privato se trovo il tempo,così ci facciamo due chiacchiere!
PS
Che il fondente sia sempre con te amico mio, mi raccomando, studia ancora il napoletano che vedrai quando dovrai mandare qualcuno a cagar...ti sarà utilissimo per moltissime espressioni "tipiche" che rendono molto meglio di quelle di altri dialetti!!
Un grande abbraccio!!
@topo lina
L'Araba è stata fin troppo gentile con me e di questo non so veramente come ringraziarla contento anche di non aver deluso le tue aspettative :)))
Grazie davvero...da parte mia...ed anche se non lo sanno anche da parte degli homo sapiens palestris! :D
@Kipepeo
Eccomi. Allora non esiste una grattuggia specifica per il cioccolato ma una che ben si adatta per le caratteristiche a ridurlo in piccole scaglie. Per questa preparazione va benissimo anche quella per il formaggio perchè la riduzione non è propedeutica alla presentazione visto che va nell'impasto. Se poi vuoi ulteriori indicazioni per qualcosa di più specifico, ma che come ti ripeto non occorre in questo caso, in privato via mail ti indico una marca che ne fa di ottime per l'uso specificato sopra. Per il liquore al caffè nessun problema, sostituiscilo con un uguale quantitativo del caffè della moka e va benissimo. La ciambella della foto invece è nella dose indicata che in origine dovrebbe essere doppia, quindi quella che vedi pubblicata in foto, e gli ingredienti segnati sono in realtà la dose dimezzata.
Fammi sapere!! :)))
Ieri sera ho fatto senza lievito la ciambella più gnucca della storia. Tanto per cominciare ho dimenticato il glucosio, poi pretendevo che funzionasse come un quattro quarti senza tenere conto della presenza del cioccolato de di cento grammi di farina di troppo. Per fortuna ho un pubblico grato e sarà spazzolata via in men che non si dica.
EliminaP.S. Leggendo la tua risposta a Nanninanni mi é venuta l'idea che potresti dare una corso accelerato in espressioni idiomatiche per mandare qualcuno ad espletare velocemente una delle sue funzioni fisiologiche fondamentali nella tua lingua dialettale e persino vernacolare. Saremmo in molti ad iscriverci.
A mangiarla non era poi tanto gnucca. Buon sapore di casa, il connubio cioccolato-caffé è assai mitteleuropeo. Comunque non mi arrendo, la rifarò con 100 grammi di farina in meno.
Eliminama non è che frequentiamo la stessa palestra? Nel tuo racconto ho ritrovato più o meno gli stessi stereotipi che ci sono nella mia, con qualche leggera differenza ma i comportamenti sono quelli :-))
RispondiEliminadolce magnifico solo a guardarlo per me che vivo di caffè è unico modo per mangiare un dolce
Ah ah ah! bellissimo! Veramente complimenti per la spassosissima carrellata di avventori, degna del miglior Benni di "Bar Sport"! Saluti da Pisa Daniela
RispondiEliminaSussultavo dal ridere leggendo. Si dice che le donne si vestano soprattutto per le altre donne, qui gli uomini evidentemente si spogliano soprattutto per gli altri uomini. Non ci posso credere che prendano ancora sul serio queste faccende di centimetri!!! Ma non è possibile! Ma davvero siamo nel Medio Evo :- ). Del resto non mancano le donne che ti guardano con perpetuo bisogno di competizione/rassicurazione. Ma credevo che l'ansia da dimensione maschile fosse ormai folklore...
RispondiElimina^_^!
RispondiEliminaBellissimo averti scoperto....sto piangendo dalle risate!!!!! ....e pensa che negli spogliatoi delle donne e' la stessa cosa!!! Questa ciambella mi piace proprio la provero' di certo! Buone feste :)))
RispondiEliminaArrivo qui grazie a tuo cugino di Agerola e sono proprio felice di conoscerti perché trovo un blog divertente, ironico e con tante ricette gustose da provare, piacere di conoscerti io sono Enrica.
RispondiEliminaRicetta che vorrei rubarti... Solo una domanda, se non sono completamente rinco... (Il che peraltro è possibilissimo!) non vedo quando è dove inserire il caffè liofilizzato... E già che ci sono, e' proprio indispensabile? Grazie!
RispondiElimina@Günther
RispondiEliminaLe palestre hanno bene o male personaggi sempre molto simili tra loro, poi certo noi qui in terronia ci impegniamo quel tanto per dare un pò più di colore! :P ehehehehehehe
@Pisa Daniela
Paragone imbarazzante perchè Benni è uno scrittore io un cialtrone che in palestra pur di non fare nulla si sofferma a guardare gli altri! :D Grazie davvero però sei stata molto gentile e soprattutto buona con me :)
@Pellegrina
Ma quando mai...gli occhi degli uomini sono dotati di righello bionico incorporato per effettuare comparazioni dimensionali e prestazionali che nemmeno il più potente dei Pc potrebbe fare così rapidamente! :P ehehehehehehe
Che poi diciamocela tutta...anche io godo come un riccio quando vedo esemplari palestrati con un fisico da urlo, addominali scolpiti, bicipiti di pietra, pettorali di acciaio...ma con uno spillo...e nemmeno da balia! :D ahahhhaahahah
Lo so sono proprio un troglodita.....:)
@cooksappe
:D
@Isabella
Si mi immagino che per le donne ci siano situazioni similari, spero solo non così di basso livello come quelle degli uomini però! :D
@Chiarapassion
Enrica il piacere è mio. Poi con mio cugino chiudo io i conti menandolo...perchè gli ho sempre detto...non svelare che sono tuo cugino per te è solo pubblicità negativa...ma lui nulla! :D
Grazie di trovarti qui però :)
@Elena Zanfino
Elena eccomi e scusa del ritardo ma queste ultime mail non mi erano proprio arrivate o meglio erano tutte nello spam...
Allora il caffe liofilizzato incide sulla persistenza del gusto che risulta altrettanto buono in sua assenza ma non così durevolmente al palato. La differenza secondo me non è del tutto minima se lo provi prima in versione "con" e poi "senza" ma viceversa lo troverai lo stesso un ottima preparazione! :)
Fammi sapere e scusa ancora del ritardo, colpa mia che controllo la posta con troppa superficialità!
Grazie mille della risposta! Allora proverò presto e ti faccio sapere!!! :)
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RispondiElimina