martedì 11 gennaio 2011

Sformatini di patate e ricotta














Giornata limpida e tiepida di un giorno infrasettimanale di Ottobre. Il sole filtra dagli alberi di uno spiazzo semivuoto adibito a parcheggio di un discount di periferia. Sulla parte antistante c'è la fermata dell'autobus dove transitano solo 2 linee, entrambe l'unico modo per avvicinarsi al centro.
Poche auto attraversano a velocità sostenuta quella via secondaria. Tutto intorno villette, alcune ben rifinite, altre in costruzione, in lontananza tra il verde si intravedono delle costruzioni a due, massimo tre piani che recintano l'arteria a scorrimento veloce che collega il quartiere satellite al resto della città.
Le strade, quelle, tipiche dell'hinterland italiano di fresca fattura: carreggiate dall'asfalto nuovo delimitate da cantieri semivuoti, piccoli varchi sterrati, pozzanghere, piste ciclabili incomplete, collinette di materiali per costruzione ammucchiati a casaccio e prefabbricati di ditte addette alla prevendita. Sullo sfondo qualche gru e poi solo strade bianche impolverate, strade abbandonate o recintate per imminente apertura che disegnano i quartieri e la vità che verrà ancor prima del tempo. Il resto è affidato all'immaginazione, quella che alla luce del giorno si rispecchia fertile e speranzosa nel verde dei dintorni ma che vira in timore e ritrosia sotto le illuminazioni artificiali arancioni della sera che tratteggiano invece vuoti ed assenze poco rassicuranti.
Pochi minuti dopo le 14. Fisso con lo sguardo, prima l'orologio poi quella macchia scura sull'asfalto del disadorno parcheggio del supermercato senza capire inizialmente cosa fosse. Pian piano i contorni si delineano, i colori si fanno vivi, la scena diventa reale nel suo essere surreale.
Una tovaglia a quadri stesa per terra tra la zona adibita alla sosta delle auto ed il cartello dell'azienda municipalizzata di mobilità. La strada è separata dallo spiazzo del parcheggio da un terrapieno di erba profondo all'incirca mezzo metro.
Il vero distacco però non è dato da quel complemento urbano fondamentale in zone di recente costruzione per evitare allagamenti durante le pioggie invernali ma da ciò che fisso con gli occhi. Su di un lato di quella spianata di asfalto appunto una tovaglia colorata pulita stesa con cura segna una linea di demarcazione immaginaria con tutto quanto c'è intorno. Sopra, seduti a mò di picnic con le gambe spostate sui lati, una famiglia le cui carnagioni mi rimandano alla nazionalità filippina. Certamente non sono europei. Madre, padre e figlio con un piccolo zaino sullo spalle.
Quest'ultimo sembra, e suppongo lo sia, appena uscito dalla vicinissima scuola. Su un lato della tovaglia due buste della spesa piene, al centro invece qualche piattino di carta, le posate di plastica, del pane, del cibo che non riesco ad inviduare e certamente vicino alla figura femminile della frutta ed una bottiglia di coca-cola aperta.
Mangiano tranquillamente lasciandosi alle spalle la poca vita che scorre in quell'angolo di quartiere, compreso me che non rallento il passo anzi una volta colto quel piccolo evento accellero per non disturbare.
Loro sono sulla strada in pratica ma non hanno nulla della strada che a sua volta li sfiora ma non scalfisce quella improvvisata intimità famigliare dall'alone decisamente solido. Vestiti in modo ordinato, più che dignitoso, la cartella del piccolo di un recente cartoon alla moda tra i ragazzini. Il sole scalda quella mattina e fa da collante a ciò che ad un occhio poco allenato all'umanità è ai confini della realtà.
Non vado oltre nella descrizione perchè realmente non appena ho messo a fuoco, nell'istante esatto in cui ho capito, anche se capire è ua parola grossa, ho distolto gli occhi per rispetto, per pudore forse. Una volta lontanto ho chiamato subito la mia ragazza per raccontarle quel quadro dal soggetto quasi onirico con il duplice fine di essere certo di non averlo sognato e soprattutto per fissarlo quanto meglio potevo in quella circostanza.
Avessi avuto una macchina fotografica invisibile l'avrei usata, forse no, sta di fatto che quella "quotidianetà" effimera nel suo essere contemporaneamente precaria e dignitosa, fuori contesto ma non stonata, fragile ed ineccepibile allo stesso tempo l'ho avuta sotto gli occhi e niente potrà rendere il senso di momentaneo equilibrio che si portava dietro.
Un piccolo miracolo di straordinaria umanità, di fugace e labile serenità che fa sperare ma altresì non elude il retrogusto amaro che solo certe realtà sanno evocare.
I miracoli esistono così come le periferie...qualche volta fortunatamente si incontrano anche.


Passiamo ora alla ricetta.
Quella descritta di seguito non è una portata raffinata ma solo lo spunto per dare un pizzico di brio alla cucina quotidiana, per rendere diversa la cena a fine giornata virando il "già visto" di precedenti rifacimenti in una semplice ma altrettanto efficace alternativa che non lascia di certo senza sorrisi di approvazione.
Come spesso accade, l'idea in questo caso cioè lo 'Sformatino di patate e ricotta' l'ho ripreso pari pari dal blog di quella che ritengo una amica di quelle un tantinello speciali, Lydia di Tzaziki a Colazione :) La provenienza potrebbe sembrare una discriminante della mia scelta ed invece Lydia merita stima ed affetto indipendentemente da tutto ciò. Le ricette che pubblica sono una certezza proprio come la seguente mentre l'affetto invece quello nasce dalla sua linea 'editoriale' dalla quale traspare una persona corretta e di spessore che sa approcciarsi agli altri con indubbia sensibilità.
Va detto in aggiunta che malgrado la sua evidente bravura nel campo food&affini mai e dico mai l'ho vista fare lezioncine o trattati autoreferenzianti...il che non è proprio poco guardandosi attorno :P ehehehehe
Insomma la vicina della porta accanto del quale fidarsi ad occhi bendati :)
Se vi piace la ricotta quindi rifate lo sformatino senza pensarci su ulteriormente...e poi mi direte o le direte :P
Ecco la sua ricetta che riporto sotto di pochissimo modificata ripetto all'originale per quanto riguarda alcune quantità, ma parliamo comunqe di variazioni davvero minime:

Sformatini di patate e ricotta (2 sformatini)

70 gr. di patate;
150 gr. di ricotta;
1 uovo codice 0;
2 cucchiai di parmigiano reggiano;
Sale;
Pangrattato;

Procedimento
Lessate le patate,sbucciatele e passatele nello schiacciapatate. Aggiungete la ricotta, il parmigiano, il sale, ed il tuorlo e mescolate fino ad ottenere un composto liscio.
Aggiungete alla fine l’albume montato a neve (non necessariamente ferma).
Versate il tutto in 2 stampini monoporzione imburrati e spolverati di pangrattato e cuocete in forno caldo a 180° per una ventina di minuti circa.
Sformate e servite ancora caldi.



32 commenti:

  1. Ma lo sai che succede anche qui la stessa cosa, e mi lascia sempre basita?
    Parliamo di strade a scorrimento veloce all'interno di Jeddah, a 4 corsie per intenderci, e ti farei vedere a che velocita' ci sfrecciano...ebbene, sul lato della strada, in genere con prato ma anche senza, famiglie di filippini ed indiani a fare un picnic. QUando provano ad accendere anche il barbecue pero' in genere la polizia interviene e li fa desistere...della serie accontentarsi ed essere felici con poco :-)

    Quanto alla ricetta, la faccio molto simile e mi piace da morire. Ma conosci qualcuno a cui non piacciano le patate???
    Buona giornata :-)

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  2. Caro Gambetto, sono a letto con l'influenza,non ho dormito nulla, mi fanno male tutte le ossa,non riesco neanche a parlare,insomma una mattinata orribile, grazie per avermi rallegrato la giornata con tutte queste cose carine che hai scritto sulmio conto, immeritate, tu sei sempre troppo buono con me.
    Scusa la sgrammaticità del commento ma ho la testa che mi scoppia.
    Grazie davvero per la stima e la simpatia che mi dimostri sempre.
    Un abbraccio forte

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  3. Splendide parole e grande umanità nell'apprezzare uno spaccato di vita quotidiana così lontano dal nostro modo di vivere.
    Pgni tanto bisognerebbe proprio fermarsi.
    Io sono fortunata perchè vivendo in montagna ogni piazzola, anche se vicina ad un supermercato, offre una vista incantevole, l'ideale per un pic nic!
    Questi sofrmatini sono .. slurp!
    Buona giornata ^^

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  4. mantenere abitudini della propria terra in Paesi stranieri provoca sempre effetti importanti: ricostruzione della propria identità familiare o sociale in contrapposizione allo straneamento provato verso l'esterno per chi vive questi gesti rassicuranti, sbigottimento, rifiuto o, come nel tuo caso, nuova consapevolezza ed ammirazione negli osservatori.
    Chissà quanto consapevole di tutto ciò fosse la tua famigliola e quanto semplicemente si stesse solo godendo una pausa soleggiata in quello spicchietto di "natura", ai loro occhi umili il solo accessibile.

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  5. Adoro le patate..
    e oggi che sono malato ho una maledetta voglia di patate!!!! :-)

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  6. bellissima storia e bellissima ricetta: entrambe mi hanno colpito per la loro semplicità e genuinità. grazie!

    p.s.: caro gambetto, pochi scrivono bene come te, limando le frasi e cesellando le parole e proprio per questo ho notato ancor più la piccola stonatura grammaticale in "ho chiamato subito la mia ragazza per raccontargli...". sono allergica a questo errore, che ormai purtroppo si trova dappertutto!! come mai è così difficile aver qualcosa da raccontarle? un abbraccio

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  7. Un quadretto dai tratti onirici, surreale eppure vero: un fiore che sboccia su un "terreno" che non è il suo, una rarità bella e preziosa colta con garbo e stupore sensibile :D
    Grazie per avermi ricordato questa ricetta che può trasformarsi in un jolly gustosissimo :D

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  8. @Arabafelice
    Come dicevi prima la cosa realmente suscita stupore ed inizialmente spiazza un pò. Mi sono dovuto realmente imporre di passare velocemente senza guardare per rispetto e pudore appunto quasi come se avessi sbirciato dentro casa di qualcuno.
    La trovo una grande dimostrazione di carattere quasi a voler dimostrare che una famiglia può essere tale ovunque senza perdere di identità. Una gran lezione dal retrogusto amarognolo ovviamente...sarei stato molto più contento se avessero trovato uno spazio verde attrezzato.
    Grazie sempre del tuo contributo mai scontato, sempre sentito :)

    @Lydia
    Ma che buono e troppo buono...qui a casa non lo pensa nessuno :P ahahahhahahaha ho solo detto ciò che evidente ai più nulla altro ;P
    Grazie invece a te per sopportarmi in svariate circostanze :P
    Adesso mi raccomando, riposo, riposo e riposo in modo da eludere quanto prima questa influenza che so di per certo non essere molto indulgente con i suoi "simpatici" sintomi.
    Rimettiti presto. Un abbraccio al paracetamolo ed a presto :)

    @MeggY
    Immagino quanto possano essere belle le piazzole in montagna...quelle si che riservano degli scenari incantevoli per una sosta. Forse il miracolo di cui parlavo è anche in questo...quella famiglia dava lei dignità all'ambiente circostante e non il contrario, davvero una bella lezione non c'è che dire :)
    Grazie come sempre a te ;)

    @Acquaviva
    Non saprei dirti il grado di consapevolezza che avevano e forse a questo punto non è poi tanto importante se sono, anche solo per un attimo, riusciti a darmi una bella lezione di 'identità' culturale e famigliare.
    Come dicevo prima il vero miracolo era che loro riuscivano a nobilitare l'ambiente intorno e non il contrario...per la serie facile essere carini su dello spazio attrezzato vicino ad un panorama mozzafiato, vicino ad un lago, al mare....il contrario quasi impossibile o almeno credevo lo fosse poi invece...:))

    @Taty
    Allora è un piatto da provare assolutamente. Non so se crea dipendenza a me lo fanno solo i dolci ma ti assicuro che si fa ripreparare con piacere però! :)))

    @Cristina b.
    Hai perfettamente ragione sono un CIUCCIO e me ne vergogno. Potrei dire che rileggo poco quello che scrivo e soprattutto che butto giù le righe in orari dove la lucidità è davvero al lumicino ma ciò non toglie il mostro grammaticale partorito che dovrebbe essere assente a prescindere :P
    Grazie mille per la segnalazione subito corretta :)
    Se ti dico che mi sono fatto rosso della vergogna ci credi?!...probabilmente chi mi conosce dal vivo non ha alcuna difficoltà ad immaginarsi la mia faccia spiazzata del momento :)
    Graziemille ancora e se ti capita provali questi sformatini...non toglieranno il giustissimo segno di matita rosso sul mio post ma ti assicuro mettono il sorriso! :)) ehehhhehehe

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  9. @Milen@
    Di mio sono stracontento di vederti on-line :)
    Qui si domanda e si chiede poco ovviamente ma certe assenze per quanto preannunciate si fanno sempre sentire soprattutto quando si instaura un rapporto quotidiano di stima ed affetto.
    Insomma spero ti sia arrivato il msg ;P ed il sorriso :D
    PS
    La ricetta è un buon salvacondotto dalla normale routine...nella tua cucina poi diventerà ancora più speciale ne sono certo. Ah dimenticavo...solo per la cronaca...ho rifatto una delle tue ricette il 31 Dicembre...si stanno ancora leccando i baffi :P ehehhehehehe

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  10. che bei sformati non gli ho mai fatti co la ricotta e patata devo fare una cena mercoledi sera, mi hai dato un bello spunto, ovviamnet lydia è un più che ottimo punto di riferimento. Io noto che in Italia colpisce fare il pic nic la gente non è abituata mentre per nmoi è abbastanza comune trovare un posto sedersi e mangiare qualcosa, sono abitudini che uno si porta dietro, certo è che non tutti i posti sono adatti o solo quelle persono si sono ambientate con quello che c'era

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  11. Gli sormatini nella loro semplicità sono supremi... anche perchè assolutamente gluten free!!!
    E cos' anche il racconto (e non mi riferisco a gluten free!) ;)

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  12. Mario eccomi come detto prima: stupendi gli sformatini!!! Certo la provenienza da Lydia è una garanzia (è bravissima l'ho toccato con mano!) ma tu li hai realizzati assai degnamente, e io sono golosa di ricotta!!! Sei stato bravissimo anche tu insomma, e il tuo racconto, come sempre mi ha toccato!.... ah a proposito ho appena finito di asciugarmi le lacrime per avere inopinatamente letto il post precedente a questo, che mi ero persa!!! magico gambetto!!! Un abbraccio anche a Gambetta omonima, microbo, sorella cognato e genitori...insomma al parentado tutto:-)))
    Un abbraccio
    Dani

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  13. GAmbetto...te lo dico sempre sempre.... quando leggo i tuoi post...vedo...vedo i colori, i volti..sento se è freddo o è caldo... insomma... scrivi in un modo incredibile...non ci credo che non hai ancora scritto un libro...e che non riesci a fare un Pan di Spagna!!!!

    Gli sformatini li adoro...ma non avevo mai pensato a ricotta e patate ...e pensare che sono due ingredienti che in cucina uso spesso!!

    Buona giornata, ciao Flavia

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  14. @Gunther
    Già :)
    E'assolutamente vero quello che dici anche se credimi che fare un picnic in periferia sullo spiazzo asfaltato di un parcheggio è davvero un bel cazzotto allo stomaco, un pugno che poi alla fine fa anche bene ma nel frattempo è arrivato lo stesso però :)))))
    Per gli sformatini Lydia è una garanzia quindi vai di sformatini che sono una idea molto carina :)))))

    @Fantasie
    Grazie sempre :)
    Ma se ti mando un pò di questi sformatini non è che mi incarti e mi spedisci un pò dei tuoi pani ca'meusa?!?!
    Pleaseeeeeeeeeeeeeee :))))))))))))))))

    @Daniela
    Troppo buona con me! heheheheeh
    Salutami tutta la banda della tua famiglia e bentrovata :))))
    PS
    Anche tu conosci Lydia quindi...qui mi sa che sono l'unico a non averla mai incontrata...che mi stesse evitando di proposito visto come gli riduco le ricette?! :P hahaahahahahhah

    @EliFla
    Al massimo scrivo la lista della spesa credimi e nemmeno a ben pensarci perchè la mia ragazza dice che non si capisce nulla e quindi ci pensa lei a buttare nero su bianco che almeno non rischiamo di guardare in un super unfoglietto cercando di capire cosa volessi appuntare!!! ahahahaha :DDDD
    Grazie davvero e fammi sapere se li rifai gli sformatini...io ovviamente ti tengo aggiornata su quanti pandispagna ho bruciato! :P eheheheh

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  15. Mario, vorrei davvero avere le tue capacità narrative, quell'abilità di dipingere con le parole che è di pochi, e che fa sorgere davanti agli occhi del lettore il quadro, tale e quale lo vedi tu.

    Delizioso il picnic suburbano di periferia e deliziosa la ricetta (concordo con te, Lydia è sempre una garanzia). Peccato che, come già detto da Alessandra, la bellezza dei tuoi racconti facia spesso passare in secondo piano l'eccellenza delle ricette che pubblichi.

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  16. ...in realtà la macchina fotografica l'avevi... e le foto che hai "scattato" sono di gran lunga più belle di quelle che fai con la digitale :))

    p.s. per gli altri lettori: Gamby mi concede sempre il privilegio di prenderlo in giro per le foto che pubblica perché sa che gli sono affezionato e non c'è cattiveria, solo un sano sfotto' tra amici :))

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  17. :-)))) mah.... magari si!!!!!!!!!!! Ma no, scherzo, tu sei veramente bravisssimo! bacioni

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  18. @Mapi
    :))))
    Troppo buona con me. Non so come dirlo, non trovo espressioni analoghe per sottolinearlo ma è vero in ogni caso :))))
    Le parole per fare il rompiballe di professione le trovo sempre...solo quelle per ringraziare vengono sempre meno...dici che è l'età?! :P eheheheheheh
    PS
    Guarda il piatto non è per nulla pretenzioso...però il suo perchè lo ha e come dicevo pocanzi Lydia è una garanzia!

    @Lo Ziopiero
    ZioPiero tu sei stato uno dei pochi attenti osservatori che hanno scoperto non i cerchi nel grano...ma bensì le striscie blu sulle pareti!! Altro che Voyager e chupacabra! :D ahahahahahaha
    PS
    Il 'post scriptum' che hai aggiunto è un gesto di grande gentilezza e cortesia ma i commenti a firma tua non ne hanno bisogno soprattutto in questo piccolo mio spazio :)
    Casomai qualcuno dovesse fraintendere è perchè non sa 'leggere' e quindi eventualmente di quelli ne facciamo anche a meno :P eheheheheheehe

    @Daniela
    Ah ah ecco la verità affiorare alla grande!! :DD
    Post registrato e stampato come testimonianza ufficiale e comprovata...chiederò numi all'autrice di TzazikiAColazione! :P ahahahhahahahaah

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  19. Una semplicissima idea, ma davvero gustosa e invitante! ricotta e patate ci dà l'idea di un impasto delicato e morbido!
    tutta da copiare insomma!
    baci baci

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  20. mi hai quasi fatto commuovere e mi sono riconosciuta nel tuo pudore di fronte a questa immagine. no, non sarei riuscita a scattare la foto ma l'immagine mi sarebbe rimasta in testa per parecchio tempo...
    gli sformatini? hanno un aspetto delizioso, ma che vi siete messi d'accordo te e lo zio? un'altra ricettina FoodOffice da scaldare sul fan-coil?...

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  21. cerrrrto che li provo questi sformatini e ti farò sapere come sono venuti! grazie, a presto

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  22. @Manuela e Silvia
    Ne vale la pena! :)))
    Grazie a voi, sempre :)

    @Cristina
    Si hai ragione, in realtà hai anche centrato il motivo per il quale ho scritto il post e cioè fissare ulteriormente l'episodio, niente altro.
    Relativamente allo sformatino con lo Zio non ci siamo messi d'accordo :P ehehheehe ma devo dire che ultimamente è capitato di incrociarci senza saperlo su qualche preparazione. Ovviamente lui è sempre più veloce e bravo di me e questo non è detto per semplice forma ma lo penso davvero.
    ZioPiero il bonet ti ricorda qualcosa?! :PPP ahahahhaha
    PS
    Pensa che una volta senza entrare troppo nei dettagli che sono davvero ininfluenti...l'ho chiamato per dirgli:"...ma non è che pubblichi quella ricetta domani mattina?!...guarda che finisce dall'avvocato eh?!" :DD ahhahahhahahahahah

    @cristina b.
    Grazie a te invece per tutto :))))

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  23. Bravo davvero, sai cogliere, capire,intuire e rendere i tuoi lettori partecipi delle tue emozioni,non posso che ripeterlo ancora una volta. ♫♫♫ Rimpiango di non aver mai provato la sensazione che hai descritto così bene con la tua riflessione“ quella famiglia dava lei dignità all'ambiente circostante e non il contrario”. E adesso vado a raccomandarmi al Consorte per quei 150g di ricotta che mi mancano per la ricetta o vado in crisi ;-DD

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  24. Una scena veramente onirica che ho ricostruito dentro di me con una punta di malinconia e tenerezza.
    La ricetta mi interessa e la foto spiega meravigliosamente la bontà di quel tortino!

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  25. @Petronilla
    Ne bastano 150g di ricotta per due tortini ma ti assicuro che sono i due tortini ad essere insufficienti per il nostro grado di golosità...e conoscendonti un pò mi sa che non ci sono "caduto" molto lontano! :PPP
    ahahahhhaahahah

    @Lauradv
    Grazie come sempre della lettura attenta e sensibile :)))
    La ricetta quella...se non da me nella su aversione originale (Lydia off-course) parla da sola invece :PP

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  26. ciao il tuo blog e golosissimo ti o aggiunto nella mia lista dei preferiti ciao

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  27. @Silvanausa
    Grazie per la fiducia dimostratami :P
    Verrò a trovarti presto ;) grazie ancora :))

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  28. Mannaggiaaaaa sono indietrissimo, cerchero' al più presto di recuperare e leggere tutto quel che mi sono persa, pero' ho visto gli sformatini di patate e ti dico solo: STAI ATTENTO.

    E no, cambiare la serratura non ti servirà proprio a nulla!

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  29. Ero rimasta un po' indietro anch'io ma è stata una buona cosa: mi sono gustata il post, profondo come sempre, e, ancor più tutti i commenti...

    Ma lo sai che hai proprio creato un bel salottino?

    E' proprio piacevole vedere come, con l'ausilio trasversale della ricetta degli sformatini di patate e ricotta, si è riusciti ad oltrepassare l'argomento food per arrivare a disquisire di emigrazione, di identità familiare, di ortografia, di blog intelligenti e, alle cinque di mattina da Parigi, anche di probabili furti con scasso. (Sottolinerei, anche se come sempre hai finto elegantemente di non accorgertene, che c'è stato qualcuno che ha detto di poter credere che tu non abbia ancora scritto un libro!)

    Beh...tra i buoni propositi del nuovo anno ci deve proprio essere quello di continuare a "nutrire" la fantasia, l'ironia e l'intelligenza di questo spettacolare circolo di gambettoaddicted!...

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  30. Arrivo alla fine, domani sarai qui di nuovo con un'altra bella storia di umanita'.
    Ti volevo solo far sapere che ti ho letto e che ho scoperto una meravigliosa ricotta di pienza, sotto casa, che potrei declinare cosi', oltre che gustare al cucchiaio!

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  31. @Muscaria
    Io sono attento e non cambio la serratura...anche perchè Zebulon ha bussato 10 minuti fà ed è qui che ti aspetta :))
    PS
    Anche io sono in ritardo e recupero appena posso ma da buon napoletano ti invito anche a cambiare la serratura...entro lo stesso :P hahahahahhahaha

    @Virò
    Un bel salotto che tra poco verrà scassinato da Muscaria però! :P ahahahahahahha
    Tornando a noi la cosa che mi fa veramente piacere è che spesso l'argomento del post viene preso a spunto ed ognuno dice la propria arricchendolo della propria esperienza. Questa forse la cosa che mi piace di più :)
    Adesso scappo che vado a mettere quache trappola anti-golosa! :D ahahahahahahaha

    @Gaia
    Dal cucchiaio allo sformatino andata e ritorno...mi sembra un ottimo tragitto per della ottima ricotta, nn trovi?! :P
    Grazie come sempre :)))

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