martedì 5 ottobre 2010

Champignon ripieni scamorza e luganega














Fine della scuola elementare. Io e mia sorella due piccoletti pronti all'estate, finalmente le tanto sognate ed ambite vacanze!
Solo un ostacolo tra noi e i tre mesi di mare che ci restituivano alla città neri come il carbone e i capelli schiariti: il viaggio che ci separava appunto dalla casa presa in fitto per l'occasione.
Quello che per noi infatti era solo una "nottata" in macchina trascorsa a dormire, giocare, mangiare o ad implorare una sosta in piena autostrada per un bisognino non fatto 10 minuti prima all'autogrill per mio padre era invece la pianificazione dell'ESODO, una sorta di sbarco in Normandia al quale si dedicava come nemmeno Churchill aveva fatto molto tempo prima per l'invasione sulle coste francesi durante la SecondaGuerraMondiale.
La meta esotica e lontanissima era in Calabria, un paesino nella fattispecie affacciato sul mare, all'epoca preso di mira solo dal turismo 'famigliare' visto il deserto commerciale (in termini di divertimento) che regnava nei dintorni durante quegli anni.
I ragazzi preferivano altro ma noi eravamo piccoli e quindi era l'optimum.
A Gennaio si contattava con l'interurbana del mese il proprietario della casa e si prenotava il soggiorno dal quindici Giugno fino alla prima metà di Settembre in virtù di un calendario scolastico certamente più permissivo. "Erano altri tempi!" verrebbe da esclamare e se non fosse che l'affermazione mi fa sentire troppo grande la sottoscriverei anche :P
Da fine Maggio quindi mio padre era lì che cominciava a meditare con fare preoccupato non tanto sul 'dove' e sul 'quando', le cui soluzioni erano immediate quanto sulle modalità di quella dipartenza.
Il 'come' quindi la difficoltà in essere da affrontare.
La Opel Kadett C 1000 bianca che avevamo all'epoca non era una macchina ma una sorta di trattore in acciaio blindato. Adesso di simile ci sono solo i carriarmati.
Per chi non la ricorda non importa, basta immaginarsi però un sorta di tram dalla difficile messa in moto ma che una volta accesa era una nave non speronabile, un vero e proprio mezzo corazzato adattato all'uso spartano familiare. La sicurezza non era prevista a bordo perche l'unica cosa "insicura" era essere all'esterno di quell'incrociatore.
La messa a punto dell'auto era tuttavia un passaggio obbligato e non certo perchè non vi fosse manutenzione ordinaria ma quello era "il" viaggio e niente poteva essere bollato come scontato.
Si procedeva a seguire quindi al calcolo dei volumi e dei pesi ma soprattutto ci si apprestava a montare l'ultimo modello di portabagagli sul tetto dell'auto. Corde elastiche e funi di attraccaggio delle navi completavano il set per caricare la macchina in modo sicuro.
Il giorno prima della partenza era il fatidico D-Day. Nervi a fior di pelle, un milione di vaffa silenti dipinti sul volto rosso dalla fatica e dal sudore di mio padre. Portava tutto giù in garage e poi risolveva un problema di volumi, aerodinamica, densità e pesi specifici secondo per difficoltà solo all'irrisolta congettura di Riemann: rendere compatibili o "amici" una decina di metri cubi di masserizie di diversa natura con un cofano praticamente irrisorio ed una pur limitata bagagliera ancorata tuttavia al tettuccio dell'auto in modo sì solido da pensare anche di poterci costruire sopra un primo piano abitativo comprensivo di servizi igienici, terrazzi e zona notte. Una volte che si era posizionato tutto si procedeva quindi a fissare con funi e corde elastiche.
Piu volte abbiamo rischiato di perdere la vita nel tirare all'inverosimile quegli elastici, qualche altra volta invece siamo stati oggetto di studi emulativi da parte di analoghi vacanzieri in procinto di dedicarsi alle proprie salmerie stile emigrante.
E'pur vero che la macchina dopo, schiacciata dal peso della bagagliera "caricata" assumeva il profilo e l'assetto di una super-car, quelle appunto il cui fondo piatto è a meno di 5 cm dall'asfalto con il muso leggermente rialzato. Se la cosa suscitava stupore ed ammirazione nel bambino che ero, agli occhi di un adulto invece era rilevabile solo la muta preoccupazione per non dire paura, di quelle che si risolvono esclusivamente con una preghiera di devozione a Nostro Signore Gesù terminata con l'esclamazione:"...eh speriamo che Dio ce la mandi buona!...".
Per capire la portata di quel carico però è doverosa una premessa.
Durante la settimana che anticipava il D-Day infatti anche mia madre dava il suo decisivo contributo alla fase preparatoria.
Cominciava quindi solertemente ad impacchettare le varie stoviglie e non perchè non ne trovassimo nella piccola villettina presa in fitto ma senza quelle di casa, quelle con il fondo di 3 cm per intendersi, quelle che sembrano fatte di piombo, quelle che se cascano per terra ammaccano anche il pavimento di marmo, eh no senza quelle no!
E poi...le buste giganti da cappotto delle boutique della città, anche quelle cominciavano a proliferare nel corridoio riempendosi progressivamente di asciugamani, asciugamanini, accappatoi, lenzuola, copriletti, copertini, plaid di qualsivoglia dimensione e spessore...andavamo al mare è vero ma vuoi mettere se per un giorno avesse dovuto fare più fresco o addiruttura piovere...la copertona di lana quella doveva esserci, per sicurezza certo, ma non se ne poteva fare sicuramente a meno!
Non mancavano quindi le valigie personali con biancheria intima ed indumenti in quantità e di varia stagionalità da poter 'coprire', senza acquistare altro anche il più rigido inverno in montagna. Insomma dal costume al maglioncino di lana, forse solo i guanti mancavano.
Gli ultimissi giorni prima della partenza appariva magicamente anche lo scatolone con le provviste di prima necessità. Se fossimo andati nel deserto forse forse...ma la ragione imponeva che con dei ragazzini la prudenza non fosse mai troppa. Ecco quindi la scorta di olio extraverginedioliva, quello buono che se ci fossimo portati un paio di ulivi secolari la cosa sarebbe stata più agevole, la cassetta di legno con dentro i pelati SanMarzano preparati in casa perchè senza quelli che sughi avrebbe mai potuto cucinare mia madre nonchè la scatola con i detersivi, quelli ad-hoc per sgrassare, pulire e disinfettare e poi a seguire svariati barattoli home-made (confetture, conserve, biscotti, taralli, qualche bottiglia di vino...).
Certo non mancava la busta con i giochi. Per la verità anche quelli li portavamo tutti compresa la collezione di palle, palline e palloni che avevo io. Sola eccezione il camper di Barby di mia sorella che al momento della partenza era l'unica cosa forse che restava in casa insieme a pochi mobili, alle enciclopedie ed a qualche vecchia bomboniera sulle mensole.
Si dice che una estate ci fossimo portati anche i comodini ma forse quella è veramente solo legenda.
Fatto sta che una volta trovata quindi la quadratura al cerchio, la notte stessa del D-Day si partiva.
Sì, ho detto si partiva ma non mi riferivo solo al mio nucleo famigliare o a parenti disclocati per le vacanze nello stesso luogo ma al fatto che realmente si partiva 'tutti', noi e 'tutti' quelli che come noi avendo i figli più o meno piccoli preferivano le ore fresche per farlo. Occhio e croce alle 2:30-3:00 ci si trovava realmente 'tutti' e per tutti intendo proprio 'tutti', all'ingresso del casello della tangenziale e ci si lasciava solo dopo aver fatto, sempre 'tutti' insieme ovviamente, tutta la Salerno-ReggioCalabria a passo d'uomo, stringendo quasi per esigenza lungo il percorso le prime amicizie quelle che di solito si fanno i primi giorni di vacanza sulla spiaggia tra vicini di ombrellone ma che noi per contingenza anticipavamo anzitempo nella più evidente delle constatazioni che i "nostri" vicini di finestrino, sempre loro altro non eravamo che noi...più o meno le stesse famiglie, gli stessi valori, le stesse priorità, le stesse "balle" raccontate quando si diffondeva volutamente la falsa notizia che partivamo ad ora di pranzo...le stesse estati serene da condividere in riva al mare.

Passiamo ora alla ricetta.
Il piatto presentato l'ho provato per la prima volta questa estate e da allora l'ho rifatto più volte. L'ultima per mia suocera due sabati fà.
Penso che almeno come spunto vada tenuto in considerazione perchè rispetto a preparazioni analoghe risulta notevolmente più leggera (cosa che per una cena potrebbe rivelarsi un difetto visto che poi bisogna ricalcolarne il quantitativo per 'capoccia'!) per via di un piccolo accorgimento sulla scelta degli ingredienti :P ehehehehe
Il tipo di carne. Infatti in molti comprano le salsicce 'classiche' per poi sbiciolarle sui funghi. Ho preferito virare invece su un insaccato decisamente a minore contenuto di grassi la luganega appunto (acquistabile in alcune macellerie anche preparata con carni di pollo o tacchino, la denominazione similare in quel caso è un evidente abuso linguistico) con la seccatura aggiuntiva che preparare i cestini è leggermente più difficile, la luganega infatti va in aggiunta tagliata in piccoli cerchietti e quindi è più difficilmente manipolabile rispetto alla alternativa classica della 'sbriciolata'.
Come formaggio invece ho scelto la scamorza di bufala fresca perchè la sua base leggermente più acida è un ottimo 'gradino' per apprezzare meglio la luganega. Gli champignon quindi chiudono al palato senza mai risultare invadenti rubando la "scena" come potrebbero fare altrimenti funghi più decisi al palato.

Champignon ripieni scamorza e luganega

Ingredienti per 4 persone
8 funghi champignon grandi;
25 cm. di luganega;
100 gr. di scamorza di bufala fresca;
poco Parmigiano Reggiano;
un mazzetto di prezzemolo;
1 foglia di alloro secco;
vino bianco secco;
pangrattato (meglio quello fatto in casa a maggiore granularità);
olio evo;

Preparazione
Probabilmente la maggiore seccatura è nella pulizia dei funghi che deve essere fatta con una certa perizia per eliminare tutte le tracce di terreno. Una volta fatto si tagliano tutti i gambi (tenendoli da parte su un piatto asciutto) raschiando nel cappelletto con un coltellino qualora questi non venissero via con facilta con le sole mani (onestamente sono abbastanza rari i casi) creando quindi un incavo alquanto pronunciato.
A parte invece si fa rosolare in un velo di olio evo la luganega con la foglia di alloro. Appena si colora con decisione si aggiunge un bicchiere di vino bianco secco e si fà sfumare l'alcool procedendo poi a fiamma più tranquilla fino a completare la cottura. Una volta terminata si prende la sola luganega sgocciolata e la si riduce a piccole rondelline.
Nel fondo di cottura della luganega invece si fanno cuocere i gambi degli champignon precedentemente messi da parte aggiungendo qualora occorresse pochissima acqua calda.
Si procede quindi a riempire le cappelle dei funghi mettendo un dadino di scamorza sul fondo (io uso ridurla in lamelle in modo da sfruttare al meglio lo spazio e penso si capisca anche dall'ultima foto) dopodichè completo con i tondini di luganega e con poco pangrattato addizionato nel totale di un paio di cucchiaini di Parmigiano rasi. Non aggiungo olio e così come sono passo in forno (in teglia con cartaforno) preriscaldato a 180° statico per 30'-40'.
Con i gambi invece cotti nel fondo della luganega, li sollevo dall'olio di cottura e li frullo con prezzemolo e qualche pinolo (purtroppo ho dimenticato la foto con la ciotolina della salsa, ecco perchè non compare nel titolo...).
Quando i funghi sono pronti li servo condendo con un filo di olio evo a crudo sopra ed un cucchiaio della salsa sul bordo del piatto. Procuratevi anche un panello di pane cafone...credetemi...è necessario in questo caso ehehehehe
Dalle foto penso sia chiaro che i funghi restano belli umidi ma mai grondanti di olio, così come la crosticina che avrete sulla superficie sarà tanto più buona con un pangrattato fatto in casa e non con quello troppo raffinato (come granularità) che si acquista.
Un buon morellino di Scansano di media forza completa alla grande...anche se noi per la sera incriminata abbiamo optato per una birra tedesca di frumento :P per la serie...rustici fino in fondo! ahahhahhaaha :DD
PS
E'inutile dire che per la foto della sezione ho usato uno degli ultimi funghi...tra i più piccoli, sapientemente scartati nel porzionare inizialmente! Questo il prezzo da pagare ma suppongo che dalle prime istantanee si intuisca comunque la differente grandezza dei primi :)















42 commenti:

  1. Gamby, i tuoi racconti - sempre caratterizzati da ironia e sensibilità - mi fanno sentir nostalgia delle cose di una volta...

    In questa tua frase, a mio avviso, è racchiusa l'essenza:

    "A Gennaio si contattava con l'interurbana del mese il proprietario della casa e si prenotava il soggiorno..."


    Grazie
    (anche di avermi fatto sentire vecchiarello!!!) :))))

    RispondiElimina
  2. ZioPiero se mi consenti...mi permetto una libertà ma sentita perchè constatata quotidianamente nel (tuo) blog ed anche una volta di persona. Se avessero tutti il tuo fisico, la luce viva della curiosità negli occhi e la voglia di vivere/divertirsi che hai, l'età sarebbe per tutti solo una nota biografica su qualche documento stropicciato. Per te è certamente così per molti altri non lo è! Non aggiungo altro! :P
    Grazie come sempre :))))
    Firmato
    Un partenopeo che si sente un catorcio umano! ahahhahaahahaha

    RispondiElimina
  3. Gambetto, un dubbio amletico: ma secondo te la luganega e la nostra cervellatina sono la stessa cosa?

    RispondiElimina
  4. Dipende sempre dal macellaio ma nel 90% dei casi sono la stessa cosa!
    Considera che la prima volta che ho scritto una ricetta con la cervellatina sono stato più tempo a spiegare che era luganega che altro per cui adesso preferisco puntare direttamente sulla seconda e più conosciuta denominazione eheheheeh
    La cosa fondamentale è la quasi assenza totale di granularità grasse. Tra l'altro dovrebbe avere anche meno pepe rispetto alla preparazione classica ma come dicevo prima dipende sempre dalla mano di chi le fa ;P

    RispondiElimina
  5. Ah ah hai proprio ragione anche i miei organizzavano la partenza come se dovessimo emigrare...mi ricordo ancora che la mia mamma preparava panini su panini con roastbeef e con uova sode e salsa verse..e te pensa che nemmeno uscivamo dalla Toscana saranno stati sì e no 2 ore di viaggio!!! Che dire di questi strepitosi champignon...una carica di gusto e sfiziosità!!! bravissimo

    RispondiElimina
  6. Ma che buoni!! visto che ci sei, perchè con questa ricetta non partecipi al mio contest sui funghi? ecco il link http://pandiramerino.blogspot.com/2010/09/il-mio-primo-contest-marios-mushroom.html
    ti aspetto!!

    RispondiElimina
  7. E' un vero piacere leggerti ed apprezzare le tue specialità. Anch'io proprio in questi giorni ho "postato" ricette con la Luganega, ma quella di Monza....
    Buona giornata.

    RispondiElimina
  8. @Le pellegrine Artusi
    Ehehehehe...insomma non siamo stati i soli!! :PPPPP
    Grazie davvero :)

    @Federica - Pan di Ramerino ha detto...
    Ok...però se mi è consentito penso di farlo non con questa ma con una altra che prossimamente dovrei preparare/pubblichare che ho in testa da un pò;)
    Ho visto in quanti siete e quindi probabilmente tocca pensarci davvero bene! heheheeheheh :PPP
    Grazie in ogni caso di avermi segnalato l'iniziativa :)

    @Virgikelian
    Cambia la latitudine ma non la bontà a quanto pare...la rustisciada è davvero un asso nella manica per giornate fredde e piovose, vero?! ehehehehe :P
    Grazie anche a te :)))))))

    RispondiElimina
  9. L'auto delle vacanze della tua infanzia mi ha ricordato tanto la A 112 di mio suocero quando rientrava dalla Sardegna dopo le ferie estive: ovviamente veniva accolto con golosità da tutti noi pronti a far razzie di tutte quelle meraviglie...c'era proprio tutto: il portabagagli, le corde (delle tapparelle!) per rendere stabile il carico (che doveva affrontare il viaggio in nave!), i cinque (forse 4!) centimetri da terra dell'assetto "sportivo", le latte d'olio e tutto il resto...che malinconia mi hai fatto venire!

    Poi in realtà le nuove generazioni hanno un aspetto forse un po' più raffinato ma l'idea del trasloco enogastronomico ad ogni viaggio tutto sommato è rimasta!

    La ricetta che proponi mi piace molto e condivido anche il fatto che la pulitura dei funghi è un po' noiosa e delicata...nel mio indefinibile e caotico cassetto degli aggeggi da cucina, tuttavia, ho uno spazzolino delicato acquistato in Valtellina (e lì di funghi se ne intendono!)... quando ci torno vedo se riesco a ritrovarne un altro!

    RispondiElimina
  10. @Virò
    Le corde delle tapparelle già!...si sfilacciavano ma non si rompevano quasi mai altro che tela dell'UomoRagno! ahahahaahah
    Il trasloco gastronomico in ogni caso persiste e devo dire che la cosa non dispiace affatto. Considera che oltre al trasloco gastronomico esiste anche l'omologo nel pendolarismo di chi lavora.
    Ogni Lunedì mattina alla stazione centrale di Napoli puoi assistere ad un andirivieni interminabile di pendolari (quelli che partono per lavoro appunto...) con scatole di polistirolo con mozzarelle, cartocci di sfogliatelle o babà da portare ai colleghi, borse frigo...e non parlo ovviamente di cibo portato per esigenza economica quanto per condivisione di un gusto 'locale'.
    Eheheheh per i funghi penso che comprendi bene la rottura! In ogni caso fortunatamente non dovendoli mai cucinare (fino ad ora) per 30 persone la cosa è più che gestibile! eehheeheh :PPP
    Se ti capita preparali perchè salsetta a parte restano davvero gustosi e leggeri sula qual cosa ad onor del vero anche io dubitavo la prima volta :P

    RispondiElimina
  11. Che flash... vacanze di gioventù in auto con un fidanzato dotato di auto "d'epoca", che alla partenza era soprannominata Opel "Cadet per térat" dato il suo perfetto stato di conservazione, mentre al ritorno si era decisamente trasformata in una "Opel Tamarro", data l'altezza "rasoterra" (come dici tu da perfetto "assetto sportivo") dovuta al carico di alimenti e masserizie varie che raccoglievamo nel nostro giro, con la speranza che potessero poi sfamarci durante il lungo inverno in quella landa gastronomicamente desolata che era la nostra città...
    Per la luganega: qui si chiama così la salsiccia a nastro, che sinceramente non mi sembra particolarmente meno grassa di quella a "salamella", ha semplicemente la grana dell'impasto più fine. Ma magari qui si tratta di una devianza locale!

    RispondiElimina
  12. Mi ha colpito il dettaglio di cronaca di quell'anno in cui portaste con voi anche il comodino: forse è leggenda! Non lo sapremo mai!
    In quale paesino soggiornavate?
    Tutte quelle foto dei funghi sono un attentato all'immaginazione ........
    A lungo non ho aprezzato gli champignons, ma ultimamente mi sono ricreduta ...

    RispondiElimina
  13. Ahahaaaa bellissimo racconto! Mi ha fatto venire in mente un sacco di situazioni simili vissute da bambina :-DDDD
    E comunque, che voi vi siate portati i comodini o meno, sappi che non siete soli!

    La zia di un mio amico (e quindi tutta la famiglia) quando soggiornava in un qualsiasi Hotel di una qualsiasi città esistente sul pianeta, si portava I MATERASSI e pure i cuscini!

    Una mia amica (e per fortuna da qualche anno ha perso l'abitudine di farlo) quando partiva per le vacanze, si portava dietro tutto l'arredamento superfluo della sua stanza, ovvero: tutti i poster, i soprammobili, i diari, il tappeto, insomma non i mobili, ma solo le cazzate :D
    Che poi a portarsi tappeto nella casa delle vacanze al mare ci vuole solo del coraggio!
    Fa un caldo maiale!!!

    RispondiElimina
  14. Sei sempre molto divertente, è un piacere leggerti!!! Quei funghi devono essere ottimi, come tutte le cose che vedo sul blog ;)))
    Non mi ero ancora iscritta tra i follower, possibile??? Rimedio subito. Buona giornata.

    RispondiElimina
  15. ...Gamby, è bello scoprirsi (o riscoprirsi) attraverso le tue descrizioni...Grazie, come sempre :))

    RispondiElimina
  16. che bei ricordi, eravamo forse più felici? me lo chiedo ogni tanto guaradandomi indietro
    nulla toglie il tuo bel racconto a questi champignon molto gustosi idelai per un antipasto o un bel aperitivo

    RispondiElimina
  17. Ciao Marioo!! Anche per me il tuo racconto è stato un piacevole e nostalgico tuffo nel passato, ma non con i miei genitori, il mio passato è molto più recente, infatti mi riferisco alle vacanze montane di quando avevo i bimbi piccoli. Mamma mia mi portavo via la casaa!! :D
    Un abbraccio e complimenti per la ricetta

    RispondiElimina
  18. @Acquaviva
    Hai ragione per la grana e probabilmente sono io abituato male con un macellaio che (per fortuna!!) la prepara molto più magra rispetto a quelle classiche, solitamente appunto più 'pesanti'.
    Quella dell'Opel "Cadet per térat" è strepitosa...penso sia da fissarla con bel post dei tuoi...che dici...ne accetti di richieste!? :P ehehhhehe
    Pleaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    @Milena
    Per il comodino...preferisco non indagare...lasciamo l'episodio nella leggenda che forse è meglio! ahahahaha
    Per gli champignons invece che dirti hanno una notevole versatilità in cucina io li adopero spesso dalle pizze inbottite alle vellutate, adesso ho anche qualche altro spunto...speriamo vengano buoni come questi sopra ;P

    @Muscaria
    Ahahahahahaha...il tappeto noooooo!!!!!!!!
    Sono contento di non essere da solo in questa vagonata di vacanzieri-emigranti che a ben vedere come sottolinea argutamente Virò è cambiata (come è ovvio che lo sia) nel tempo lasciando forse inalterata la sola componente gastronomica/mangereccia...che è quella poi che io preferisco in assoluto! hehehehe :PPPP
    Grazie per il tuo contributo
    Firmato
    Un emigrante-cialtrone :PP ahahahahha

    @Giulia pignatelli
    Grazie Giulia, contento di trovarti davvero! :)

    @Lo Ziopiero
    Grazie a te ;)

    @Gunther
    Sono già felice di avere quei ricordi poi sul come eravamo, è sempre molto difficile azzardare una risposta.
    Attualmente riesco a chiudere i miei sguardi al passato con un bel sorriso non nostalgico per poi provare a concentrarmi sul presente...se ci riesco o meno lo saprò solo quando sarò "grande"...speriamo mai! :P ehhehehehe
    Grazie come sempre Gunther :)

    @Lory ha detto...
    Ehehehehe allora sei in buona compagnia...di mia sorella che quando parte con il piccoletto solo gli infissi non carica in macchina poi c'è tutta la casa!!
    Grazie a te! ;P

    RispondiElimina
  19. Se c'è una cosa che mi piace tanto sono le cose salate servite come dolcetti..vedi le tue girelle,i tuoi baci di dama, il baccalà e polenta tipo biscotti ripieno!
    Grande inventiva!
    Bravo davvero..

    RispondiElimina
  20. Effettivamente fanno la loro parte come antipasto o per un buffet!
    Grazie :)))

    RispondiElimina
  21. Gambetto sei sempre cinematografico..hai presente il film l'ingorgo?...Mio padre, quello che spara col bazooka per dipingere sui muri, tipo te, ricordi?, beh lui, lui era un minimalista ante literam..potevamo portare solo 2 cose...(2 bambole, 2 scarpe, 2 costumi...). Mangiare no se no vi viene da vomitare...si mangia quando si arriva (dopo 500 km negli anni '70, manco c'erano le autostrade). Poi te credo che mia nonna diceva: guarda quanto gli piace quello che ho preparato !! Arrivavano i lupi famelici..altroché

    RispondiElimina
  22. ehehehe mi sta scompisciando da 10 minuti.... mi hai fatto venire in mente il mio esodo da infanzia, per me la meta erano i monti, e visto che stavo male come un cane, mia nonna mi guariva a suon di micheta e salam (aka il pane e salame del resto di italia).... io cercavo di dirle che mi faceva vomitare peggio, ma in casa mia tutto si guariva con pane e salame! eheheeh bello questo post amarcord, buona serata

    RispondiElimina
  23. Sono tentata dal raccontarti anche della famiglia (quattro persone) che tutte le estati si faceva Genova-Avellino in treno, e stiamo parlando di treni vecchi quelli che si fermavano in tuttte le stazioni e dove non c'era mai posto a sedere.
    Ecco, loro partivano non solo con i classici bagagli ma anche con una marea di scatoloni pesantissimi pieni di cibo, legati con lo spago. Che inoltre utilizzavano anche come posto a sedere (e questa era una mossa più che intelligente)
    E al ritorno, ovviamente stessa cosa, cambiava solo il contenuto :-DDDDD

    RispondiElimina
  24. PS: ha ragione Virò, la componente mangereccia resiste sempre, se ne frega del cambio generazionale :P

    RispondiElimina
  25. La partenza intelligente di massa allora è un fenomeno con radici antiche ;-) eheheheheheh

    Sai che i funghi ripieni sono stati uno dei miei primi esperimenti quando andai a vivere da solo? Io però li facevo meno "carichi", semplicemente con un battutino di scalogno prezzemolo e pangrattato e bagnandoli col brodo durante la cottura. Per condire olio e pepe, per mangiare invece un filoncino di pane toscano :-P

    Buona giornata carissimo!

    RispondiElimina
  26. @Glu.fri cosas varias sin gluten
    Ahahhahahaha....grande tuo padre!
    Diciamo che anche mia madre a suo modo faceva uguale...solo che lei lasciava a casa solo due cose ed il resto lo portava! :D
    ahahahha

    @n.
    "Micheta&salam" medicina è assolutamente da adottare come filosofia di vita restituisci-sorriso!
    Mi sa che quando posso faccio mio l'approccio :PP eheheheh citandone il giusto copyright ovviamente :))
    Grazie davvero :)))

    @Muscaria
    Perchè non pensi a farci un post in merito please...metto un altro pentolone di crema sul fuoco e compro altre amarene se può bastare...anche perchè tra l'altro qua Zebulon sta facendo razzie senza di te!!! ahahahahahh :PPPP
    PS
    Bella la direttrice Genova-Avellino dall'uva per il Riviera Ligure di Ponente Pigato a quella per il Taurasi, dalle olive alle castagne, dal basilico alla nocciola irpina...gran bel percorso ;)
    PS2
    Mio nonno era di Avellino :)

    @Nanninanni
    Ahahahhahaha...la partenza furba come la chiamavano noi era una delle più grandi minchia....ehm schiocchezze che si potessero fare, ogni anno sempre uguale alla precedente nella speranza che gli altri facessero buon uso della "lezione" dell'anno precedente...ma alla fine ci si ritrovava sempre tutti insieme eehehehehehe
    PS
    Ti confido un segreto...io partenopeo...con il pane-cafone cotto a legna nel sangue...adoro il filoncino di pane toscano!!!
    La mia ragazza in questo più rustica di me quasi stenta a crederci! ehehheehe

    RispondiElimina
  27. Quanti ricordi, e nemmeno tanto lontani!!!
    Cambiano solo pochi dettagli: la marca dell'auto (noi una NSU Prinz verde bottiglia) e le masserizie (noi andavamo a casa della nonna e non c'era quindi bisogno di portare pentole & c.), ma gli ingredienti ci sono tutti: le valigie, le scorte di cibo per il viaggio e il portabagagli sul tetto dell'automobile, con i bagagli in equilibrio più o meno precario tenuti insieme da legacci elastici (ricordo che avevano un gancio)... E quando non era in auto il viaggio si svolgeva in treno.
    Noi in più avevamo il passaggio dello Stretto di Messina... tanto per non farci mancare nulla! :-D

    Grazie per questo delizioso tuffo nel passato, un po' amarcord ma soffuso di tanta dolcezza.

    Mapi

    RispondiElimina
  28. gambetto ma che ricordi che mi hai scatenato... anche noi avevamo la kadett ma color crema... quelle poche volte che siamo andati in vacanza, con tutte le vettovaglie nel portabagagli e sul portapacchi se chiudevi gli occhi ti pareva di stare su un cingolato... ha ragione maria pia, i bagagli erano tenuti dagli elastici coi ganci! basta che sennò mi piglia una botta di nostalgia che mi fa venire il groppo alla gola...

    RispondiElimina
  29. Eh chissà che non ci scappi un post un giorno di questi :-DDD
    Tu intanto vai di pentolone e di amarene :P

    AAAARGH Zeb si sta mangiando tuttooooo!!!!
    Ora gli metto su il cd di Carla Bruni così gli passa l'appetito :-DDDDD

    RispondiElimina
  30. @Muscaria: What the hell!! Do you have no shame and no limits? Now my ears are bleeding >___< Well, I'll have to eat twice more to comfort myself :P Ahahahahaaaaa :))

    RispondiElimina
  31. io in questi anni ho capito che la cervellatina e' quella che a Bari si chiama semplicemente "salsciccia" e cioe' carne di manzo tritata e condita (a volte anche con il formaggio!) messa in un budello stretto, diciamo largo un dito e mezzo.

    Le corde elastiche....ossignur, mi hai risvegliato i ricordi della 500 stracarica di cose (e anche di noi, eravamo 5!)

    RispondiElimina
  32. @Mapi: veramente avevi la Prinz verde bottiglia?

    Pensa che la generazione di sciagurati che negli anni Ottanta era ragazzina (appunto la mia!) si "passava" le Prinz verdi bottiglia come gesto scaramantico: altro che rastrelli!

    L'ho sempre detto che tu sei una persona "avanti"!

    @ Gambetto: il tuo blog ha sempre avuto il suo perchè ma ammetto che la saga Amarene/tovagliolo/Muscaria/Zeb/crema/pentolone...lo rende irresistibile!!!

    Per ora esiste solo la ola della settimana di Mapi ma forse sarebbe ora di istituire il premio "Sbriciolata del mese" in onore dei commenti della coppia di cialtroni...

    RispondiElimina
  33. @Maria Pia Bruscia
    Qui il grazie è mio ed anche di cuore perchè è il tuo/vostro contributo a rendere questa memoria collettiva non tanto argomento nostalgico quanto una reale condivisione di una situazione e dei suoi conseguenti stati d'animo vissuti, segno evidente appunto che apparteniamo ad un certo tipo di famiglia. D'altro canto non poteva essere tanto diverso vista anche la sensibilità e le affinità riscontrate a pelle anche solo conoscendo di noi solamente le 4 righe che scriviamo commentando le nostre ricette. Non so se è il caso di dirlo soprattutto per scaramanzia (sono pur sempre un napoletano eh!!) ma adesso sto dando un significato diverso alla parola community soprattutto se ristretta ad un piccolo gruppo di persone che in definitiva va ad allargare una fascia 'famigliare' esterna di un certo spessore, ovviamente non numerico ma qualitativo.
    Come al solito mi sono dilungato molto ma spero si intraveda il msg di stima che certamente potevo darti in modo meno articolato...ma è per questo che la mia lei ha l'aureola, no!? : ahahahhahahah

    @Cristina
    Ahahahaha...fratelli di "tram" insomma!! :DDDDD
    I ganci quelli erano l'ossessione di mio padre che aveva paura che ci facessimo male perchè noi ci giocavano in qualsiasi modo.
    Non vorrei dire una sciocchezza ma una volta mia sorella li ha anche usati per legarmi ad una sedia...appena posso approfondisco! :PPP ahahahaha
    Grazie a te per il tuo bel contributo! :)))

    @Muscaria
    Noooo Carla Bruni noooooo ti prego...comincia con una intervista alla Bellucci...le torture devono essere graduali non puoi arrivare direttamente alle armi di distruzione di massa!!!!

    @Zebulon
    Ok, I've tried to mediate with Muscaria actually CarlaBruni is too much also for me...so I'think that the right balance can be the following:
    Muscaria can propose you only an interview of Monica Bellucci...instead you can face this torture eating three or four times more...but then we have to remember that we have to defend me from "Ale's ira" when I'll write that (perhaps) last proposed book is much below initial expectations! ehehhhehehe
    Hoping that I'll change my opinion...I'll consider your help obvious! eheheheeh
    Promised?!
    Ok, now let me cooking :PPP ahahahaha

    @Ciboulette
    Si penso che siano le stesse a Napoli ecco perchè accennavo ad un ridotto contenuto di grassi rispetto alla sua sorella "classica" più grande anche come diametro
    La 500...ehehhehe quella si che un mito che attraversa intere generazioni ed oggi ancora non ne siamo esenti, aggiungerei fortunatamente. Ultimamente ho avuto modo di incrociarne un raduno...non ne hai idea che sorrisi che mi venivano anche perchè è stata la mia prima macchina!!! eheheheehe

    @Virò ha detto...
    Hai ragione la "coppia di cialtroni"... merita davvero un premio e quello da te proposto e cioè la "Sbriciolata del mese" può essere per loro riconosciuto come tale (vista la farcia crema&amarene)!
    Sono del parere, ma penso che tu sia d'accordo che...siano assolutamente da conoscere...insieme a quel duo 'squilibrato' che risiede a Genova, autrici di un blog che adesso non mi sovviente...forse qualcosa di turistico, vero?! :P hahahahahaha

    RispondiElimina
  34. Ho visto il post quando è uscito,
    ma ho aspettato il momento giusto per godermelo appieno.
    I tuoi racconti sono sempre meravigliosamente ironici e buffi.
    SE non erano i comodini, ricordo di aver visto, una volta, su quelle strade, un carrarmato bianco che aveva sul tettuccio pure i materassi.
    Eravate voi, vero??

    PS. a parte tutto, ci credi se mi sono immedesimata nella tua mamma? magari, non proprio in tutto, ma se si va al mare, un giorno frescolino ci puo' capitare.. vorrai mica patire freddo?!!??
    ;-)
    un abbraccio!

    RispondiElimina
  35. sono sempre io...
    mi ero dimenticata:
    ma la scamorza di bufala, che bontà deve essere?!??!
    Mai trovata a Fi... cerchero' a fondo!

    RispondiElimina
  36. @Gaia
    Eravamo noi con i materassi....please se hai fatto una foto la compro anche...per la vergogna ovviamente!!! ahahahahahahahahaha
    PS
    Mi credi che non abbiamo mai patito un brivido...avevamo sempre (d'estate) la coperta giustà per tutti i tipi di temperatura e percentuali di umidità!! eheheheheheheh
    PS2
    La scamorza di bufala merita ma è ampiamente sostituibile ;)

    RispondiElimina
  37. Direi proprio di sì...mi sa che prima o poi lo organizzeremo questo raduno cialtronturistico!...

    RispondiElimina
  38. La macchina era un'altra, ma dalla descrizione potevamo essere io, sorella piccina, mamma e papa'.
    Mamma in questione che di nascosto (giuro) caricava cose impensabili , dagli aghi per cucire, a medicinali per rinnovate epidemie di colera, martelli, trapani sia mai si rompe qualcosa...e mio padre con gli occhi fuori dalle orbite :-)))
    Grazie, per aver risvegliato tanti bei ricordi di emozioni, viaggi, e persone che non ci sono piu' :-)

    P.S.: ho un problema alla mail e non riesco ad accedervi, ma appena riesco di rispondo!!!

    RispondiElimina
  39. un racconto favoloso!
    me lo sono goduto dall'inizio alla fine, mi ha fatto venire in mente scene dell'altro mondo (cioè di quando ero piccola io, qualche era geologica fa) unite a scene di film, tipo "quando la moglie è in vacanza".
    troppo divertente.
    gli champignon.... mi piace il ripieno, ma non amo molto i funghi. posso mettere il ripieno dentro un peperone?

    RispondiElimina
  40. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  41. Sono armata e pericolosa!

    In una mano ho il CD di Carla Bruni, nell'altra ho il Dvd dell'intervista integrale (making of compresi) di Monica Bellucci, ma... fra i denti ho il dischetto ORIGINALE con l'inedita intervista di Carla Bruni (ad altissima definizione) che ci parla della sua esperienza cinematografica con Woody Allen.
    Adesso, appoggiate quelle amarene molto lentamente e vedete di non rovesciare nemmeno una goccia di crema.
    Se farete come dico io, non si farà male nessuno...
    (a parte me che con questo materiale fra le mani e fra i denti sto rischiando la salute :P)
    E già che ci siete passatemi anche una fetta della sbriciolata del mese, sempre molto lentamente...

    Cosa dite è solo un premio????

    Oh merde!

    RispondiElimina
  42. @Virò
    Assolutamente si!!! :DDDD

    @Arabafelice
    Grazie come sempre del tuo contributo! :DDD
    E'un piacere leggere i tuoi post ma anche i tuoi commenti sempre sulla stessa linea di condivisione :PP
    Thanks!!! :)))))
    PS
    Hai ragione non ho menzionato lo scatolo medicine di mia madre....ahahahhahaha...più ci ripenso e più sono convinto che prima o poi ci scriverò qualcosa ehheheheeh :PPPPP

    @La Gaia Celiaca
    Ahahahahah il ripieno andrà benissimo nel peperone anzi mo che ci penso potrebbe anche essere meglio...che dici approfittiamo degli ultimi peperoni in giro...quasi quasi!!! :P ehehehehe
    Grazie davvero anche a te...troppo buona con me :)))

    @Muscaria ha detto...
    A te non dico nulla...solo che mi sono letto oggi 4 volte e dico 4 volte il tuo commento ed ho sempre riso come se fosse la prima volta...ma che ste patate Hasselback facessero davvero male a quello che rimane della mia lucidità!!!
    PS
    Il pentolone è sempre li con le amaren, io sono ancora immobile...attenta a Zebulon però!!! :PPPP ahahahahaha

    RispondiElimina