martedì 14 dicembre 2010

Crostata con ciliege














Lavora in un ambiente prettamente maschile.
Piglio severo, rughe decise ed occhi piccoli e chiari a disegnare sguardi esigenti di tanto in tanto benevoli. Capelli crespi e spessi sempre pettinati a delinearle intorno al capo un casco scuro e compatto con taglio geometrico privo di concessioni curvilinee. Mani curate, smalto trasparente alle unghie, corporatura media qualche volta con degli occhiali da vista squadrati ambrati, sulla cinquantina o giù di lì. Mai una virgola fuori posto. Tuta da lavoro e come unica concessione alla femminilità (non sempre) un paio di scarpe basse lucide nere più eleganti.
Tutti la cercano con lo sguardo. Niente e nessuno fa un passo oltre il dovuto se non ha avuto prima una sua silente conferma con gli occhi. Sette persone, qualche volta otto che le ronzano intorno senza mai intralciarla. Gestisce ma lavora all'occorrenza come l'ultimo arrivato. La cassa la gestisce lei, solo lei anche quando c'è il marito.
Nessuna avidità nei gesti, quando può fare un regalo o una gentilezza non lo sottolinea mai.
Un pò di tempo fa l'ho incrociata al supermercato, eravamo vicini allo stesso scaffale. Mi ha salutato perchè sovrapensiero nemmeno l'avevo messa a fuoco, poi con poche chiacchiere ho rimediato alla mia involontaria gaffe appellandomi alla mancanza di lucidità tipica come scusa ma anche reale visto che erano le 8:03 di Domenica mattina ed eravamo forse gli unici clienti presenti nello store. Lei per esigenze lavorative io perchè stavo rimediando all'ennesima dimenticanza per una ricetta.
Poche battute scarne, inizialmente con tono di circostanza da parte mia, poi virate sul confidenziale generico. Lei con figlia accanto e marito poco distante stupita di trovarmi in quel posto mi accennava al fatto che abitava in quel quartiere da quando ancora dovevano essere completate le strade principali e il supermercato era solo un sogno insperato. Un ragù ed un dolce da preparare in mattinata, il compagno intento al banco del pane, i turni da incastrare per il giorno seguente. Io invece che le confessavo di non aver calcolato bene la dose di panna e latte che mi occorrevano per una crema e che avevo puntato il primo supermercato aperto. A giudicare dalla faccia che ha fatto sono convinto che non ha creduto che potessi essere io quello impegnato nella preparazione di un dolce, probabilmente ha pensato che era la mia ragazza...o peggio mia madre che mi aveva spedito per quella commissione.
Quella mattina ero poco più di un nerd assonnato ed incattivito dalla dimenticanza che incede tra un reparto all'altro cercando la lucidità prima ancora che l'ingrediente mancante.
Non sarebbe la prima volta che vado per una esigenza, compro qualsiasi cosa ma dimentico di acquistare il prodotto per il quale vi ero entrato.
Dieci minuti dopo comunque c'eravamo anche piacevolmente salutati tornando ognuno per la propria strada ad inseguire appunti e note invisibili di una mattina festiva iniziata sotto le luci oniriche ed artificali di un ipermercato vuoto come non avevo mai visto prima. Irreale la scenografia, irreale l'incontro.
Pochi giorni dopo l'ho nuovamente incrociata ma questa volta sul suo territorio. L'ho salutata da lontano cercandola con lo sguardo perchè distante da dove ero io. Ha ricambiato amichevolmente senza tuttavia mai ammorbidire lo sguardo. Il sorriso e la serenità della Domenica precedente erano del tutto assenti nel ritrovato piglio mascolino infrasettimanale. Nel tornare in auto riflettevo su quanto fosse vario il mondo delle maschere che siamo costretti ad indossare.
Lei per inciso è la gestrice di una pompa di benzina di 8 postazioni con officina, punto vendita ed autolavaggio. Il suo, un sorriso rassicurante.


Passiamo ora alla ricetta.
Quella pubblicata di seguito è la preparazione intermedia con la quale poi sono approdato alla "Tarte fichi e cioccolato".
Nulla di nuovo sotto al cielo solo la prova evidente che anche per una sucree ci vuole esperienza ma soprattutto chi ti sopporta passo passo... Ne approfitto infatti per ringraziare ancora una volta Stefania, l'ArabaFelice, senza la quale una mia precedente esperienza in merito non avrebbe mai avuto un seguito...ma quella è una altra storia, un pò grigia per queste righe con il sorriso :)
Tornando alla sucree che vedete in foto quindi le mancanze estetiche sono evidenti essendo stata questa la prima prova e soprattutto la causa di una mail al minuto con Stefania appunto. Come già accennato il passaggio mai dettagliato che consente ad un impasto del genere di reggere bene in cottura (come tenuta verticale) è la sua pre-sosta in freezer che rende la tarte appunto 'invulnerabile' malgrado l'ampio tenore di burro.
"Perchè quindi riproporvi qualcosa di cui vi ho già parlato?". Semplice, il desiderio di porre nuovamente l'attenzione su un accostamento semplice di poca fatica ma che vi assicuro alquanto stuzzicante sia per la vista sia per gli occhi, crema e ciliege disidratate.
Qui non si parla di alta cucina, nessuna ricercatezza gourmet, solo una crostata casalinga che lascia un piacevole ricordo malgrado le sue esigue pretese.
Mi sento di consigliarla come jolly versatile per qualsivoglia occasione. Forse non è proprio da Natale ma in fondo perchè non essere un pò controcorrente con qualche soluzione robusta e lineare!? :P
Tra le foto c'è anche quella di una crostata più piccola che hanno assaggiato i nostri amici vicini mentre nell'ultima immagine c'è la mia ragazza che mi da una mano in giro per casa alla ricerca delle zone meno scure seguendo la luce...non quella giusta ma quella quantomeno sufficiente a scattare una istantanea...foto è già un parolone per me ;P


Crostata con ciliege

Ingredienti per la pasta sucree

250 gr. di farina;
100 gr. di burro a pezzetti;
100 gr. di zucchero a velo;
un pizzico di sale;
2 uova codice 0 a temperatura ambiente;

Preparazione della sucree (anche in anticipo)
Versare la farina a fontana in una ciotola e mettere al centro il burro a pezzetti, lo zucchero a velo setacciato ed il sale. Mescolare usando la punta delle dita, strofinandole tra loro.
Quando l'impasto ha una consistenza grumosa, unire le uova leggermente battute in precedenza. Amalgamare prima con una forchetta, e poi a mano finche' il tutto sta insieme.
La pasta e' morbida ma si fa lavorare a mano molto meglio di altri impasti.
Avvolgere nella pellicola e mettere in frigo per un paio d'ore.
Con questa dose viene circa mezzo kg di sucree. Una meta' per il dolce è sufficiente con il resto invece o lo si può surgelare o dedicarsi a crostatine e varie...come ho fatto io.
Stendere quindi la prima metà di pasta in una teglia da 20 cm di diametro, bucherellare il fondo e mettere la teglia in frigo per 20 minuti prima e poi per 10' in freezer.
Coprire con carta forno e fagioli secchi, quindi cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 20 minuti. Togliere quindi la carta ed i fagioli, abbassare il forno a 180 e continuare a cuocere altri 5-8 minuti, finhe' sara' dorata.
Far raffreddare completamente prima di farcire.

Ingredienti per la crema pasticcera di Paoletta

400ml di panna fresca;
600ml di latte fresco;
zeste grattugiate di due limoni grandi;
4 uova intere;
80g. di farina;
300g. di zucchero;
1 pizzico di sale;

Preparazione della crema:
Metto in un pentolino il latte, la panna e le zeste grattugiate dei due limoni grandi portando quasi a bollore.
Nel frattempo in un altro pentolino sbatto bene le uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungo la farina setacciata e mescolo ancora un po', poi aggiungo il latte tutto di un colpo versandolo da un passino a maglie fitte per filtrare le zeste. Metto a fuoco bassissimo mescolando sempre con una frusta a mano. In pochi minuti la crema è anche pronta.
In questo caso cuocere qualche minuto in più per ottenere una crema maggiormente densa.

Crostata di ciliege
60 gr. di ciliege disidratate;
gelatina di albicocche;
zucchero a velo;

Comporre quindi il dolce, pennellando la base con un velo di gelatina di albicocche. Riporre quindi la crema e sopra le ciliege disidratate. Lasciare in frigo almeno una oretta.

NOTE:

-Michel Roux suggerisce di usare un coltello bagnato in acqua bollente ed asciugato per tagliare la torta. Ovviamente non l'ho fatto e mi sa che anche questo si vede :PP ahahahah

- la pasta sucree ripeto regge benissimo anche con spessori al limite ma non certo in altezza se non si ha l'accortenza del passaggio in freezer prima della cottura.