Ogni giorno se ne inventano una.
E' una sottile penitenza invasiva, fisica, a volte mediatica e se in alcuni casi ha anche un buon fine e serve a porre l'attenzione su temi altrimenti poco visibili in altri invece è solo una seccatura comunicativa che induce quattro politici 'convinti' o l'associazione di turno a far cassa con l'iniziativa folcloristica ma di spessore intellettivo formalmente (ma solo tale) non trascurabile.
Oramai anche queste manifestazioni hanno tutte la stessa architettura. Puntano sullo stile minimal-approssimativo che induce all'approccio affettuoso, a stringere le distanze con gli avventori chiedendo fondi in cambio di cadeau-simbolo idealizzati che giustificano il contributo richiesto.
Parlo della "Giornata del...". Si perchè che abbia una portata nazionale se non addirittura mondiale ogni giorno in qualche modo veniamo a sapere nel modo più disparato possibile, ma non per questo non serioso e meno convinto, che oggi è la giornata mondiale...della lentezza o del teatro, della poesia o dell'acqua, della terra o delle energie rinnovabili, dei gatti o dei cani, dell'alimentazione o della sostenibilità agroittica, del commercio equo&solidale o dell'artigianato...dell'intestino pigro o di quello irritabile, della tazza o del bidet...
Io ogni volta senza nemmeno ascoltare il tema del giorno tra me e me esclamo sempre: "Che palle!!".
So di essere passibile di giudizio, nella fattispecie almeno di superficialità ma in questo caso voglio correrlo tutto il rischio.
Perchè è facile ricordare che sono tutti temi più o meno seri se non addirittura dolorosi, qualche volta anche legati ad una maggiore introspezione o ad un modo di fare divulgazione informativa più incisivo, vedi ad esempio la giornata della memoria, quella della gioventù, quelle destinate alla prevenzione di mali incurabili o quelle per alcune malattie rare il che di per se le giustifica tutte...ma a lungo andare ho l'impressione che si stia annacquando un pò troppo il brodo trovando in questa forma di comunicazione sociale il modo per batter cassa facendo leva su quello che il buon senso ravvisa come giusto e pulito. Questo anche per temi la cui drammaticità è solo presunta da dati la cui provenienza è paragonabile per credibilità alla fonte leggendaria del cugino, del tipo appunto:"...ha detto mio cugino...".
Senza accorgermene prima ho adottato parzialmente lo slogan di una altra associazione (giusto e pulito) ma in questo caso non v'è alcun riferimento voluto se non per l'uso condiviso di un paio di aggettivi non sostituibili con altri sinonimi.
Si, perchè la macchina organizzativa della cosiddetta "Giornata del..." basa puntualmente l'evento su un claim identificativo che per convenzione è valutabile come "giusto", dando di se quindi, di riflesso, una immagine pulita e chiara. Nel caso di quelle campagne informative-interventiste a carattere nazionale poi si assiste al cosiddetto incontro con il pubblico nei vari chioschi approntati in tutte le piazze delle città arruolando all'occorrenza, per gli staff coinvolti, anche minori e bambini.
Tutto bello, tutto bellissimo, tinte pastello, sorrisi distesi, palloncini e clowns, altruismo preconfezionato venduto a fette, buonismo monoporzione in carta riciclabile impilato in cassette di polistirolo non biodegradabile che a fine giornata darà vita alla torre di monnezza più alta della città. Questo quando ci imbattiamo nel presidio di turno. Peggio ancora in televisione o attraverso la carta stampata dove il tono usato è di quello che ti fa sentire in colpa di non averlo saputo prima, di non averlo mai sospettato che l'associazione Cip-end-Trip ha bisogno di fondi per dimostrare che gli sciacquoni dei nostri water fanno uno spreco indicibile di acqua mentre da qualche parte nel mondo si muore per l'aridità del terreno.
Ed allora che si fa quando li si incontra nella piazza più trafficata del proprio quartiere con in mano un aggeggino dimostrativo per raccogliere, filtrare e riciclare l'acqua piovana...ovvio si fa la donazione fissa di un tot di euro, si riceve in regalo lo stupido manufatto, memo della buona azione fatta poi si torna a casa e per 15 giorni di seguito qualcuno (e non scherzo) che fortunatamente non sono io fa anche tutte le conseguenze di quel mini-lavaggio-del-cervello che ha subito nel frattempo.
Eh si perchè c'è anche stato chi, avvilito dal fatto che ha saputo che sul pianeta noi abbiamo l'acqua ma altri due miliardi di persone no, è passato direttamente (e temporaneamente) alla fase operativa e cioè:
- il discarico del WC lo tira in modo oculato non più di una paio di volte al giorno incurante del fatto che il proprio nucleo famigliare è composto da 4 persone di cui due ragazzini molto attivi sul piano alimentare (non dico altro) senza percepire quel leggero degrado igienico che vive il suo bagno da quel momento in poi, puntando nel tempo a somigliare alla più famosa fogna di Calcutta di leggendaria memoria...
- ha ridotto il numero di docce incrementando parimenti l'uso di deodorante per coprire quel delicato afrore di capra che emana non accorgendosi però che le verdure biologiche con ancora gli insettini attaccati sulle foglie che fanno tanto très-chic comprate al triplo del prezzo dalla cooperativa bio di turno a Km0 (in cassette di plastica bio-eterna piuttosto che degradabile/riciclabile) le continua a lavare, ma meglio sarebbe dire 'a lasciare', sotto il getto d'acqua corrente potabile per ore ed ore...perchè se fa trendy tornare a casa con la lumachina sull'insalata fa altrettando schifo trovarsela nel piatto.
Ci sarà quindi chi mangerà una insalata con la coscienza pulita, i servizi al limite della ispezione dell'ufficio di igiene ma con un meraviglioso suppellettile tristanzuolo sulla mensola a ricordo della intrapresa strada del consumo consapevole delle risorse del nostro pianeta. Tra un pò ci sarà la giornata delle energie alternative...non oso immaginare se quella stessa persona penserà di alimentare la tanto cara e trendy stufa a pellet con gli escrementi delle mucche...che poi vallo a comprare in città il letame! Sorry dimenticavo che le aziende bio a Km0 consegneranno anche quello se verrà chiesto...
Ovviamente non sempre è così e non tutte le associazioni che si fanno carico di iniziative simili sono uguali. In questo marasma rievocativo ed evocativo lo spunto decente lo si trova sempre basta far solo attenzione se si sta "acquistando" delle pigne per evitare la scomparsa della tigre siberiana (ammesso che si stia estinguendo eh) o per sovvenzionare la ricerca sul morbo di Alzheimer.
A prescindere le ovvie e stereotipate riflessiono in merito...quando sento o vedo le medesime iniziative, io, continuo a ripere anche ad alta voce:"Che palle!!".
Perchè è facile ricordare che sono tutti temi più o meno seri se non addirittura dolorosi, qualche volta anche legati ad una maggiore introspezione o ad un modo di fare divulgazione informativa più incisivo, vedi ad esempio la giornata della memoria, quella della gioventù, quelle destinate alla prevenzione di mali incurabili o quelle per alcune malattie rare il che di per se le giustifica tutte...ma a lungo andare ho l'impressione che si stia annacquando un pò troppo il brodo trovando in questa forma di comunicazione sociale il modo per batter cassa facendo leva su quello che il buon senso ravvisa come giusto e pulito. Questo anche per temi la cui drammaticità è solo presunta da dati la cui provenienza è paragonabile per credibilità alla fonte leggendaria del cugino, del tipo appunto:"...ha detto mio cugino...".
Senza accorgermene prima ho adottato parzialmente lo slogan di una altra associazione (giusto e pulito) ma in questo caso non v'è alcun riferimento voluto se non per l'uso condiviso di un paio di aggettivi non sostituibili con altri sinonimi.
Si, perchè la macchina organizzativa della cosiddetta "Giornata del..." basa puntualmente l'evento su un claim identificativo che per convenzione è valutabile come "giusto", dando di se quindi, di riflesso, una immagine pulita e chiara. Nel caso di quelle campagne informative-interventiste a carattere nazionale poi si assiste al cosiddetto incontro con il pubblico nei vari chioschi approntati in tutte le piazze delle città arruolando all'occorrenza, per gli staff coinvolti, anche minori e bambini.
Tutto bello, tutto bellissimo, tinte pastello, sorrisi distesi, palloncini e clowns, altruismo preconfezionato venduto a fette, buonismo monoporzione in carta riciclabile impilato in cassette di polistirolo non biodegradabile che a fine giornata darà vita alla torre di monnezza più alta della città. Questo quando ci imbattiamo nel presidio di turno. Peggio ancora in televisione o attraverso la carta stampata dove il tono usato è di quello che ti fa sentire in colpa di non averlo saputo prima, di non averlo mai sospettato che l'associazione Cip-end-Trip ha bisogno di fondi per dimostrare che gli sciacquoni dei nostri water fanno uno spreco indicibile di acqua mentre da qualche parte nel mondo si muore per l'aridità del terreno.
Ed allora che si fa quando li si incontra nella piazza più trafficata del proprio quartiere con in mano un aggeggino dimostrativo per raccogliere, filtrare e riciclare l'acqua piovana...ovvio si fa la donazione fissa di un tot di euro, si riceve in regalo lo stupido manufatto, memo della buona azione fatta poi si torna a casa e per 15 giorni di seguito qualcuno (e non scherzo) che fortunatamente non sono io fa anche tutte le conseguenze di quel mini-lavaggio-del-cervello che ha subito nel frattempo.
Eh si perchè c'è anche stato chi, avvilito dal fatto che ha saputo che sul pianeta noi abbiamo l'acqua ma altri due miliardi di persone no, è passato direttamente (e temporaneamente) alla fase operativa e cioè:
- il discarico del WC lo tira in modo oculato non più di una paio di volte al giorno incurante del fatto che il proprio nucleo famigliare è composto da 4 persone di cui due ragazzini molto attivi sul piano alimentare (non dico altro) senza percepire quel leggero degrado igienico che vive il suo bagno da quel momento in poi, puntando nel tempo a somigliare alla più famosa fogna di Calcutta di leggendaria memoria...
- ha ridotto il numero di docce incrementando parimenti l'uso di deodorante per coprire quel delicato afrore di capra che emana non accorgendosi però che le verdure biologiche con ancora gli insettini attaccati sulle foglie che fanno tanto très-chic comprate al triplo del prezzo dalla cooperativa bio di turno a Km0 (in cassette di plastica bio-eterna piuttosto che degradabile/riciclabile) le continua a lavare, ma meglio sarebbe dire 'a lasciare', sotto il getto d'acqua corrente potabile per ore ed ore...perchè se fa trendy tornare a casa con la lumachina sull'insalata fa altrettando schifo trovarsela nel piatto.
Ci sarà quindi chi mangerà una insalata con la coscienza pulita, i servizi al limite della ispezione dell'ufficio di igiene ma con un meraviglioso suppellettile tristanzuolo sulla mensola a ricordo della intrapresa strada del consumo consapevole delle risorse del nostro pianeta. Tra un pò ci sarà la giornata delle energie alternative...non oso immaginare se quella stessa persona penserà di alimentare la tanto cara e trendy stufa a pellet con gli escrementi delle mucche...che poi vallo a comprare in città il letame! Sorry dimenticavo che le aziende bio a Km0 consegneranno anche quello se verrà chiesto...
Ovviamente non sempre è così e non tutte le associazioni che si fanno carico di iniziative simili sono uguali. In questo marasma rievocativo ed evocativo lo spunto decente lo si trova sempre basta far solo attenzione se si sta "acquistando" delle pigne per evitare la scomparsa della tigre siberiana (ammesso che si stia estinguendo eh) o per sovvenzionare la ricerca sul morbo di Alzheimer.
A prescindere le ovvie e stereotipate riflessiono in merito...quando sento o vedo le medesime iniziative, io, continuo a ripere anche ad alta voce:"Che palle!!".
Firmato
Uno che ha comprato quasi tutte le 'arance della salute' per la lotta al cancro, quasi tutte le 'mele per la vita', le gardenie per la sclerosi multipla, le stelle di Natale per la lotta alla lucemie e al mieloma...le...ed ancora le...
Adesso passiamo alla ricetta, muffins dolci. Ebbene si un evergreen già proposto che qui non trova spunti degni di nota se non nel fatto che sono stati un ottimo mezzo attraverso il quale riciclare alcuni cioccolatini "nudi" (si chiamano "nudi" dalle nostre parti i cioccolatini artigianali) regalati avanzati. Questi di fatto stazionavano da tempo nella loro fascinosa scatoletta ma non tutti erano stati mangiati soprattutto per non caricare un fegato già provato di per se da vere e proprie "scorribande" di dolciumi. Non aggiungo grandi particolari, solo che oltre a quanto avevamo già preparato per noi la scorsa settimana (un rifacimento non fuochi d'artificio eh...), mia madre ci ha anche portato la sua pastiera, quella che a Pasqua per vari motivi non eravamo riusciti a mangiare. Volete che "figliuzzu" non mangi la pastiera per un anno rischiando di deperire di 4-5 milligrammi...non sia mai detto! :P In effetti la temperatura esterna ha contribuito non poco a lasciarla in tema malgrado il calendario dica Maggio. In questo clima di sacrificio da dolci quindi non potevano non prevedere il restyling in nuova veste di questi cioccolatini di qualità abbandonati per un pò. L'idea, ad onor del vero l'avevamo già, la conferma di analoghi procedimenti quale quello dell'ottimo ZioPiero l'hanno solo ulteriormente confermata. Il risultato spero si intuisca dalle foto.
Nota
La foto del muffin sezionato aveva come cuore un cioccolatino alle noci con tanto di gheriglio appunto al suo interno. Quelle spezzettate sopra invece le abbiamo aggiunte noi per rimanere in tema.
Dimenticavo una cosa importante...la mano che li ha fatti non è la mia ma quella della mia ragazza :)
In ultimo va detto che la semplicità di esecuzione ed il cuore morbido ne garantiscono il successo. Tra l'altro non sapendo quale cioccolatino vi capita dentro (per noi solo quelli alle noci erano riconoscibili)...avete sempre l'alibi per dire:"...ma nooo questo al caffè non è che sia proprio il mio preferito, quasi quasi provo quello che mi ispira di più...".
Muffins e cioccolatini avanzati in men che non si dica saranno un ricordo :)
Muffins al cioccolatino "nudo"
Uno che ha comprato quasi tutte le 'arance della salute' per la lotta al cancro, quasi tutte le 'mele per la vita', le gardenie per la sclerosi multipla, le stelle di Natale per la lotta alla lucemie e al mieloma...le...ed ancora le...
Adesso passiamo alla ricetta, muffins dolci. Ebbene si un evergreen già proposto che qui non trova spunti degni di nota se non nel fatto che sono stati un ottimo mezzo attraverso il quale riciclare alcuni cioccolatini "nudi" (si chiamano "nudi" dalle nostre parti i cioccolatini artigianali) regalati avanzati. Questi di fatto stazionavano da tempo nella loro fascinosa scatoletta ma non tutti erano stati mangiati soprattutto per non caricare un fegato già provato di per se da vere e proprie "scorribande" di dolciumi. Non aggiungo grandi particolari, solo che oltre a quanto avevamo già preparato per noi la scorsa settimana (un rifacimento non fuochi d'artificio eh...), mia madre ci ha anche portato la sua pastiera, quella che a Pasqua per vari motivi non eravamo riusciti a mangiare. Volete che "figliuzzu" non mangi la pastiera per un anno rischiando di deperire di 4-5 milligrammi...non sia mai detto! :P In effetti la temperatura esterna ha contribuito non poco a lasciarla in tema malgrado il calendario dica Maggio. In questo clima di sacrificio da dolci quindi non potevano non prevedere il restyling in nuova veste di questi cioccolatini di qualità abbandonati per un pò. L'idea, ad onor del vero l'avevamo già, la conferma di analoghi procedimenti quale quello dell'ottimo ZioPiero l'hanno solo ulteriormente confermata. Il risultato spero si intuisca dalle foto.
Nota
La foto del muffin sezionato aveva come cuore un cioccolatino alle noci con tanto di gheriglio appunto al suo interno. Quelle spezzettate sopra invece le abbiamo aggiunte noi per rimanere in tema.
Dimenticavo una cosa importante...la mano che li ha fatti non è la mia ma quella della mia ragazza :)
In ultimo va detto che la semplicità di esecuzione ed il cuore morbido ne garantiscono il successo. Tra l'altro non sapendo quale cioccolatino vi capita dentro (per noi solo quelli alle noci erano riconoscibili)...avete sempre l'alibi per dire:"...ma nooo questo al caffè non è che sia proprio il mio preferito, quasi quasi provo quello che mi ispira di più...".
Muffins e cioccolatini avanzati in men che non si dica saranno un ricordo :)
Muffins al cioccolatino "nudo"
Ingredienti
- 3 uova (Codice 0);
- mezzo vasetto (da yogurt) di olio di semi di arachidi;
- 1 vasetto di yogurt bianco (è stato usato il Muller);
- 2 vasetti di zucchero;
- 3 vasetti di farina 00;
- 1 bustina di vanillina;
- 1 bustina di lievito per dolci;
- due cucchiai di cacao amaro per quelli scuri;
- Cioccolatini "nudi" misti al latte e fondenti(con nocciole, noci, al caffè, alla crema...);
- Granella di zucchero per decorare;
Preparazione
Si accende il forno a 180°, si preparano gli stampini da muffins imburrandoli e infarinandoli o rivestendoli con i pirottini di carta. Si mescola tutto nell'ordine indicato, in modo graduale, fino al completo assorbimento dell'ingrediente e si versa poi il composto negli stampi per 2/3 della altezza degli stessi meno poco più di mezzo centimetro. Si ripone il cioccolatino mettendolo con la sua base più ampia a contatto con l'impasto in modo che non affondi. Si versa ancora l'impasto sopra sino ad un dito appunto dall'orlo dei pirottini o degli stampini.
Sulla superficie dei dolcetti si aggiunge la granella di zucchero dopo di che si inforna per 20 minuti.
- 3 uova (Codice 0);
- mezzo vasetto (da yogurt) di olio di semi di arachidi;
- 1 vasetto di yogurt bianco (è stato usato il Muller);
- 2 vasetti di zucchero;
- 3 vasetti di farina 00;
- 1 bustina di vanillina;
- 1 bustina di lievito per dolci;
- due cucchiai di cacao amaro per quelli scuri;
- Cioccolatini "nudi" misti al latte e fondenti(con nocciole, noci, al caffè, alla crema...);
- Granella di zucchero per decorare;
Preparazione
Si accende il forno a 180°, si preparano gli stampini da muffins imburrandoli e infarinandoli o rivestendoli con i pirottini di carta. Si mescola tutto nell'ordine indicato, in modo graduale, fino al completo assorbimento dell'ingrediente e si versa poi il composto negli stampi per 2/3 della altezza degli stessi meno poco più di mezzo centimetro. Si ripone il cioccolatino mettendolo con la sua base più ampia a contatto con l'impasto in modo che non affondi. Si versa ancora l'impasto sopra sino ad un dito appunto dall'orlo dei pirottini o degli stampini.
Sulla superficie dei dolcetti si aggiunge la granella di zucchero dopo di che si inforna per 20 minuti.