martedì 16 febbraio 2010
Tortini di cavolfiore, luganega, friggitelli e bufala
Ultimamente per una serie svariata di circostanze che non sto qui a dettagliarvi ho avuto modo di guardare la televisione che 'non conoscevo' o, meglio ancora, quella che intravedevo spesso dietro la lente arguta di programmi come Blob o addirittura radiofonici come Caterpillar.
Mai in versione integrale tuttavia. Questa full immmersion impulsiva (zapping motivato da curiosità) ha dato da subito un gran giovamento alla mia malridotta capacità critica, bypassando in pieno il ruolo che solitamente delego al già citato elettrodomestico...e cioè quella di lobotomizzarmi senza pretesa alcuna.
Di solito infatti guardo in modo mirato, poco varietà da svago, pochissimo intrattenimento informativo con inclinazione al caz...eggio (per gli appassionati del genere i corrispettivi tecnici sono l'entertainment e l'infotainment), cartoons, due o tre serie televisive al massimo (attualmente era solo una ma è anche finita...ahimè...) e qualche film.
La TV invece si è rivelata una vera e propria palestra per la mente o quantomeno una fonte inesauribile di domande a cui non sempre ho trovato risposta. Altro che "La Settimana Enigmistica"! :P
Si comincia con esercizi di riflessi psico motori facendo lo slalom tra i canali nell'utopico tentativo di evitare simpatici cinesi 'acrobati del disgusto' con la bocca, conduttori impersonali e ripetitivi che si contendono l'ultimo miglio della telefonia fissa e che fanno concorrenza ad esilaranti telepromozioni che vogliono invece redimere sempre l'ultimo miglio, ma del vostro tratto intestinale nonchè quelle meravigliose pubblicità dei profumi. Quanto vorrei avere infatti una risonanza magnetica dell'attività cerebrale di coloro i quali hanno pensato certi spot passando con una levità ineffabile dal nonsense evocativo di una fragranza al suo omologo caricaturale (il nonsense ovviamente) che sfocia nel ridicolo. La domanda che mi pongo è sempre la stessa ma il grottesco di questi lanci pubblicitari è più associabile ad un piacevole effluvio o al tanfo intellettivo che lo ha partorito? :P
Tornando invece al mondo dei fornelli, in particolar modo ad una trasmissione della mattina...mi domandavo ancora...quanto quella presentatrice è ingrassata su 'precisa' indicazione dei dati di ascolto per accorciare le distanza con un pubblico che non si identificava più in lei (dopo un recente subentro alla conduzione) abbassando audience e vendite dei prodotti correlati (direttamente ed indirettamente)?! Il gossip tiene per un pò...poi puzza di bruciato, occorre un maggior impegno vero? ;)
Quanto quel famoso cuoco per rimarcare il suo personaggio 'maledetto' e quindi la fama che lo precede (direttamente proporzionale al suo cachet) 'deve' affermare che i funghi in padella non vanno abbinati a fine cottura con il prezzemolo perchè il suo ipotetico cliente/commensale mai dovrà incorrere nel pericolo che un pezzettino gli si infili tra i denti?
Stranezze da prodotto televisivo le chiamo io...e cioè tutto quanto si veste di professionalità nel pur misero tentativo di nascondere mancanza di idee o di personalità vera.
Quanto i reality pomeridiani e serali, nonchè il cosidetto infotaiment, devono puntare su personaggi mediocri per ingannare il pubblico a casa, permettendogli per poche mezz'ore di sentirsi culturalmente adeguato nel discernere più o meno seriamente dell'etica comportamentale e del costume altrui?
Di fatto si pone artificiosamente lo spettatore in posizione vantaggiosa creando la più pericolosa delle poltrone cerebrali...quella appunto che fa sentire 'padroni' di una realtà volutamente dimessa, i cui spunti provocatori hanno già insita la risposta morale. L'illusione di pensare di essere diversi/migliori da quelle realtà proposte è il più subdolo inganno, è la moneta di scambio maggiormente usata da certe trasmissioni che barattano un mondo soft in cui non è prevista l'autocritica ma solo la critica ad un modello comportamentale deplorevole precostituito in cambio di una leva commerciale indotta più o meno forte.
Quanto la mistificazione della vita di Craxi (nel bene e nel male) ad opera di un direttore di telegiornale e malamente controbilanciata in altre sedi da un imbavagliato contraddittorio è paragonabile alla lasciva e viziosa coreografia imposta di recente ad una ballerina adolescente di un talent-show dove nessuno (e dico nessuno) ha supportato le sue ragioni in un contenzioso che non aveva per oggetto solo il buon gusto ma anche implicitamente il 'prezzo' del successo??
Lo stesso Blob ha sottolineato gli argomenti suddetti con collage televisivi che si complimentavano con i due supponenti educatori, storico l'uno, di spettacolo l'altro. Differenza sul piano dei contenuti, quasi nessuna.
In entrambi i casi si subisce una forma di violenza (culturale, verbale, commportamentale...) dove a perdere è solo lo spettatore qualora sia privo di riferimenti culturali alternativi.
Ecco quindi che la televisione si pone come la migliore delle palestre per neuroni pigri, dove può essere addirittura divertente evidenziare l'inganno, la depistazione, il marketing nascosto, il ridicolo vestito da serio.
Ed io che fino a poco tempo fa invece pensavo solamente a risolvere il gioco della ghigliottina (L'Eredità di Carlo Conti ), alla Gialappa's (in TV ed in radio), a qualche programmino di nicchia come TVTalk, ai Simpson, alla Littizzetto o alle puntate della prima serie di Lupin3...eh perchè no anche a "Ballando sotto le stelle"...mettendo quasi in 'off' il cervello, quella piccolissima parte che ancora si fregia di essere 'on', off-course...ahahahah :-P
La ricetta che vi riporto invece è stata co-protagonista insieme alla crostata di ricotta e carote della medesima cenetta in occasione del mio compleanno che la mia ragazza aveva 'confezionato' appositamente per lasciare una traccia evidente, anche gastronomica appunto, della suddetta ricorrenza, prendendo sempre spunto da un numero di Sale&Pepe (Ottobre09). Il piatto è di quelli che vivono una palese contraddizione di fondo...e cioè che risulta leggero pur non essendolo nella sostanza. So che è anche difficile da spiegare, ma vi assicuro che questi tortini di cavolo, luganega, friggerelli e bufala non incidono molto sul fronte stomaco poichè la quantità di ingredienti grassi è notevolmente ridotta. Infatti la luganega, i friggerelli e la mozzarella sono solo un top che insaporisce la crema di cavolo (si veda il rapporto in peso tra gli ingredienti), completandola appunto e venandola di sapori energici e decisamente sfiziosi. Un piatto rustico nelle intenzioni ma alquanto fine al palato. Da provare secondo il mio parere (sono stati anche replicati ultimamente ehehehe).
Nota
Il giornale li chiama "nidi", ma penso che la dicitura tortino va ugualmente bene in quanto anche senza cocotte la consistenza della crema di cavolo ben si presta, con un semplice coppapasta, all'assemblaggio a mini tortine appunto forse anche più scenografiche della realizzazione qui presentata.
Tortini di cavolfiore, luganega, friggitelli e bufala
Ingredienti per 4 persone (nelle parentesi le nostre variazioni rispetto all'originale)
Un cavolfiore di buona qualità;
4 cucchiai di pecorino grattuggiato (noi ne abbiamo messi 6 cucchiai);
1/2 bicchiere di latte intero;
20g. di burro;
8 friggitelli, peperoncini verdi dolci;
150g. di luganega;
vino bianco secco;
250g. mozzarella di bufala;
olio extra vergine di oliva;
sale q.b.
Preparazione
Tagliate a cubetti la mozzarella e mettetela in un colino in modo da farle perdere il siero. Diviso il cavolfiore in cimette, lavatelo e bollitelo in acqua salata finchè sarà diventato tenero. Tagliate poi a pezzettini la salsiccia. Fate in quattro quindi i friggitelli eliminando i semi e rosolateli in una padella con un velo d'olio, coprendoli e cuocendoli fino a quando non saranno teneri. A quel punto salateli e toglieteli dalla padella. Nello stesso recipiente ancora caldo senza mettere altro olio rosolate invece le salsiccie, bagnatele con il mezzo bicchiere di vino bianco e fatelo evaporare, aggiungete poi nuovamente i friggitelli saltando tutto insieme per 10' scarsi a fiamma viva.
Passate successivamente il cavolfiore al passaverdura e scaldatelo in una pentola antiaderente con il mezzo bicchiere di latte finchè si addensa, girando delicatamente con una cucchiarella, a fine cottura invece unire il pecorino ed il burro a fiocchetti, incorporando per bene. Aggiustare di sale. Il burro non è essenziale lo si può tranquillamente ridurre o eliminare del tutto.
A seguire abbiamo trasferito il purè in quattro cocotte, aggiungendo le salsiccie, i friggitelli e la mozzarella. Passate in forno a 180° per una 10'...e cercate di evitare di avere a portata di mano una panella di pane casereccio...potrebbe finire senza che ve ne accorgiate!! :))))))
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