martedì 28 settembre 2010
Girelline di zucchine e cipolla di Tropea
La brevissima e recente frequentazione di una spiaggia 'cittadina' ad Agosto che non conoscevo mi ha reso testimone in un lido attrezzato di stampo famigliare di un nuova tipologia di personaggio, probabilmente a voi nota ma che a me mancava.
Il fighetto da spiaggia versione evoluta con famiglia.
Arriva allo stabilimento poco prima delle 12 in quanto la ostentata disponibilità economica gli consente di riservarsi un parcheggio all'ombra pagato a peso d'oro. I comuni mortali come me hanno invece le occhiaie di chi ha puntato la sveglia alle 5:30 per poter accedere al bagnasciuga senza dover parcheggiare in un comune limitrofo rispetto a quello dove si trova la meta balneare, pur sempre pagando off-course :)
Sguardo assonato e di sufficienza, polo firmata, colletto alzato, orologio colorato eccentrico che i cinesi non hanno ancora falsificato e quindi ancor più da evidenziare, smartphone a portata di mano, scarpe da ginnastica fashion alla moda tra i ragazzi con 15 anni di meno, calzate con noncuranza tipica solo del migliore TomCruise in MissioneImpossbile quando scala una montagna a mani nude, borsa tecnica in spalla divisa equamente tra i giochi dei piccoli ed attrezzatura per sport a me tutt'ora del tutto sconosciuti. Con una mano spinge il carrozzino 4x4 da trekking ma convertibile all'occorrenza al parapendio o al bump-jumping estremo con dentro un fantastico pargolo sonnacchioso. Dimenticavo, lui, il padre, depilato e minimalmente tatuato in punti studiatissimi secondo il paradigma "sembra nascosto ma sotto al naso te lo sventolo lo stesso!".
Dietro la moglie con in braccio l'altro figlio. Lei, magra, emaciata, truccata waterproof in modo leggero ma tale da darle una pur degna evidenza, occhiali da sole calzati in testa che fa tanto approccio "friendly" nella pur apparente contraddizione di uno sguardo insofferente a dover condividere con tanta plebaglia una Domenica mattina da traghettare nel modo più indolore possibile in attesa di partire per lidi esclusivi e maggiormente confacenti al loro status.
Lei in bermuda e tshirt, bikini con i colori in voga, bottiglietta d'acqua da 1/2 litro perennemente in mano di tanto in tanto portata alla bocca pur senza che ci sia l'evidenza di un sorso deciso. Il sospetto che non l'abbandoni non per paura di disidratarsi ma solo di perdere la dose di antidepresivo sciolta si fa sempre più largo.
Prendono posto sotto l'ombrellone, prenotato anche quello, lei si dedica da subito ai figli, lui osserva intorno il materiale umano potenzialmente adatto alla proiezione del proprio ego al quale dispensare il proprio splendore intellettuale e fisico.
Libro finto consumato mai-letto preso dalla tracolla di pelle ed appoggiato sul lettino.
I bambini cominciano a giocare tranquilli dopo il rito delle creme protettive, poi tocca a loro i genitori. Lui pesca dalla sacca una tubetto particolare, sembra gel per i suoi piccoli tatuaggi e non senza darne evidenza dell'operazione comincia a spalmarla. Il bip-bip del palmare segnala l'arrivo di una mail o di un sms o di nuovo messaggio messenger qualunque esso sia...intravisto con scioltezza e disinvoltura.
Idem lei con minitatuaggio finto nascosto poco sopra i glutei.
Entrambi freschi freschi di un bell'anno passato in palestra.
I bambini ad onor del vero sono belli come il sole ed anche buoni. Mi sa che la tata l'hanno trovata davvero brava :P
Insieme (genitori e figli) completano una dicotomia esistenziale quasi virante al paradosso per il contrasto tra spontaneità ed artificiosità.
Poi arrivano i suoi monologhi a voce, non alta bensì a quella giusta misura di decibel che li rende chiaramante percepibili nel giro di almeno due o tre ombrelloni.
La telefonata del parente o il soliloqio fatto con i figli piccoli non ancora in età per parlare compiutamente quando dal telefono non arrivano segnali di vita, sono quindi il pretesto ideale per mettere a conoscenza anche le famiglie distanti su:
- quale appagante lavoro di responsabilità fanno...
- su quale berlina, jeep o SUV ultimo modello sono arrivati...
- quale magnifica ed esotica meta vacanziera li attende a breve...
- a quale brunch hanno partecipato il giorno prima...ed a quanti altri inviti hanno dovuto rinunciare...
- quali amici di un certo calibro hanno. Stranamente nelle chiamate compare in modo scherzoso ma pur sempre comunicativo il titolo di chi è dall'altra parte dello smartphone o il suo ruolo aziendale (mai sotto la dirigenza, chiaramente...) e...soprattutto su quante alternative avevano quella mattina stessa rinunciando a gite in barca a vela o ad esclusivi party in piscina per preferire un normale lido familiare dove trovare un pò di pace...che poi era quella che c'era prima che arrivasero loro con le loro presenze glorificanti e nobilitanti.
Poco dopo lui guarda il campetto di beachvolley e capisce che l'età media di chi vi gioca in quel momento è troppo bassa ma che soprattutto per uno come lui che "certamente" ha militato nei professionisti non ci sarebbe storia...poi guarda in rapida sequenza prima i racchettoni e poi la moglie che ricambia prontamente la muta domanda con un altrettanto silente "vaffa" lungo quanto una quaresima, si gira quindi verso il campo di calcetto sulla sabbia poco distante ma un "marcantonio" da un metro e novanta tutto muscoli e slang dialettale con i suoi amici di pari caratura bruciati dal sole gli fanno intuire che da quelle parti non è aria, le bocce nemmeno a parlarne...guarda un paio di belle ragazze che gli passano vicino ed esclama che è dispiaciuto di non essersi portato l'attrezzatura da surf perchè avrebbe potuto sgranchire i vecchi fasti sportivi acquatici dell'anno precedente dove aveva dato spettacolo in non meglio precisate zone del basso mediterraneo.
Gli manca solo di affermare che è medaglia d'oro di shangai, sensei nella raccolta delle telline, gran-maestro di pesca d'altura, cavaliere jedi e pilota acrobatico di acquilone e poi le cazz...castronerie le abbiamo ascoltate proprio tutte per oggi!
La fortuna vuole però che...
...la moglie si perda tra le cuffiette dell'ultimo modello di i-pod, la bottiglietta d'"acqua" di cui prima, rigorosamente all'ombra e con VanityFair a farle da compagnia nel mentre osserva i ragazzini giocarle davanti
...alla sua destra ci sia una famiglia bella rustica che ha preferito ai soliloqui del nobile vicino una bella teglia di pasta al forno, aperte e servita dalla mamma ai figli adolescenti e a del parentame in esilio su avanposti dello stesso lido poco distanti
...alla sua sinistra ci sia un ombrellone la cui ombra è tappezzata a mò di puzzle da adolescenti addormentati certamente reduci da una nottata insonne che non se lo sono 'filati' nemmeno di striscio.
Alla fine gli è toccato prendere lo smartphone e mettersi a giocare seduto sul lettino anche lui all'ombra. Non l'ho sentito in verità ma il mugugno che aveva scritto sulle labbra era:"...vabbè stavolta è andata così...ma alla prossima..."
Ecco non posso raccontarvi altro perchè in quel preciso istante pur di non sentire cosa avrebbe fatto mi sono andato a tuffare felice&fetente in mare!!
PS
La mia ragazza quella mattina guardandomi per un attimo ha capito subito che prima o poi avrei scritto di quel tipo eheheehhe :)
Passiamo ora alla ricetta...che questa volta ho rubacchiato da un bel blog "ProfumoDiMamma" al quale giro i ringraziamenti di tutti coloro che hanno provato questo bel lievitato. Grazie quindi ancora per l'ottimo spunto e complimenti per il sito :)
Tornando invece alle girelline spero che le immagini possano rendere degnamente la bontà di quello che io ho definito un "sfizio salato" buono come pochi, visto l'indubbio contributo che il lievito naturale conferisce all'impasto.
Croccantelle fuori, morbide-morbide dentro e poi con una digeribilità senza eguali.
Devo pur dire con estrema sincerità che la lievitazione è stata anche assistita dal caldo di questi giorni ideale per la lavorazione meno per la mia salute mentale, visto anche l'uso del forno sconsiderato che ho fatto.
Questa ricetta è stata replicata anche in altre versioni, l'ultima (Sabato appena passato appunto) l'ho riproposta con luganega, zucchine con cipolla di Tropea e scamorza. Domenica era ovviamente finita :))
A seguire la ricetta presa dal blog in questione modificata assecondando i gusti personali sia in termini di lavorazione sia di farcia :)
Le foto sono quelle che sono ma spero che le foto rendino almeno intuitivamente la resa di questo tipo di impasto ;P
Girelline zucchine e cipolla di Tropea
100 gr. di lievito madre;
200 gr. di farina “0“;
150 gr. di latte intero leggermente tiepido;
1/2 cucchiaino di miele;
3 cucchiai d’olio extravergine di oliva;
5 gr. di sale;
Farcia
1 cipolla di Tropea media;
6-7 zucchine romanesche, possibilmente piccole;
concentrato di pomodoro
50 gr. di Parmigiano Reggiano grattugiato;
150 gr. di scamorza di bufala (affumicata o meno secondo gusto personale);
Per il lievito madre, quando devo usarlo, tre ore prima lo rinfresco* e lo lascio a temperatura ambiente fino a quando non devo impiegarlo.
La base di partenza quindi è il lievito madre appunto con un classico profumo di yogurt (non deve assolutamente avere note acidule al naso) che sciolgo nel latte tiepido insieme al miele riducendo al minimo la presenza di grumi. Aggiungo a seguire la farina ed impasto per circa 25-30' incorporando solo alla fine l'olio evo ed il sale. Io procedo sempre manualmente e quindi l'operazione non è proprio immediata data l'impasto alquanto morbido ma se non ci si scoraggia e la farina è di buona qualità in 30-35' otterrette una bella palletta lucida che riporrete poi in ciotola di vetro unta sigillata con pellicola.
La passo quindi in frigo per almeno 24h. Per quanto mi riguarda questo weekend l'ho preparata il Venerdì alle 18 e l'ho tirata fuori il Sabato verso le 16:30 aspettando alle 18 per lavorarla nuovamente.
Alle 18 quindi le ho dato due volte le pieghe del primo tipo (vedere Adriano qui in merito) e l'ho stesa poi alquanto sottile dandole forma rettangolare. Sul piano di pasta ho quindi adagiato tutti gli ingredienti della farcia e cioè le zucchine saltate in padella con la cipolla di Tropea ed un cucchiaio di concentrato di pomodoro, il Parmigiano Reggiano e la scamorza di bufala fatta a dadini lasciando ovviamente un paio di centimetri vuoti dal perimetro.
Ho quindi arrotolato con delicatezza, tagliando successivamente il salame di pasta a rondelle che ho adagiato in teglia con carta forno opportunamente distanziando tra loro le singole porzioni. Ho rimesso tutto nuovamente a lievitare nel forno spento. Dopo circa un paio d'ore (20:30 all'incirca), ho tirato fuori la teglia con le girelline lievitate ho acceso il forno a 200° e le ho cotte sul ripiano medio per circa 30'.
Va da sè che calde sono squisite, croccantelle fuori, morbidissime dentro e con la farcia a completare il gusto rustico eppure la prova che sono davvero riuscite ottime la avrete solo il giorno dopo quando capirete che resistono come non avverrebbe per preparazioni similari ma con lievitazioni più corte.
*"Fresco di rinfresco" per me vuol dire che sono al terzo rinfresco consecutivo. Supponiamo cioè che voglia preparare le gireline il Sabato sera (infornarle intendo).
Il Mercoledì sera faccio il primo rinfresco al lievito e lo metto in frigo.
Il Giovedì sera faccio il secondo rinfresco al lievito e lo metto in frigo.
Il Venerdì faccio il terzo rinfresco ed invece di riporre il lievito nel frigo lo lascio a temperatura ambiente per tre ore dopodichè lo uso per l'impasto che metto a lievitare tutta la notte (sempre in frigo) e che uso il giorno dopo (Sabato)per preparare le girelline appunto.
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