martedì 2 febbraio 2010

Torta di NonnaPapera mandarino e nocciole















Il caso. E' lui che ha governato la mia vita in questi ultimi 60 giorni.
Costretto a ridimensionare la mia naturale tendenza all'approccio analitico per qualsivoglia aspetto ho pagato senza averlo mai richiesto un bel biglietto per le montagne russe.
D'improvviso sono stato soggetto ed oggetto di emozioni forti, paure, apnee, occhi sbarrati, sorrisi nervosi, telefonate affettuose, minuti interminabili, strette di mano salde, sguardi dolci ed abbracci sentiti.
Questo passaggio in un mixer emozionale ha però lasciato inalterata la mia passione per la cucina. Di fatto la scorsa settimana studiavo un paio di ricette in cerca di ispirazione, precisamente 'Le mini sbrisolone di mele' di Daniela di MT e la 'sbriciolata' di mia madre (che prima o poi posterò).
Cercavo infatti uno spunto da seguire per porre giusta fine ad un barattolo di crema alla nocciola DOC che chiedeva a viva voce di essere consumato. Sta di fatto tuttavia che quelle letture matte&disperatissime non avrebbero mai trovato un degno e lineare impiego ai fornelli se non come elementi formativi e condizionanti in modo costruttivo a seguire.
Infatti, al momento di preparare il dolce ho fatto di testa mia, senza alcun canovaccio cartaceo vicino e procedendo invece a 4 mani con la mia ragazza, passo dopo passo, condividendo con lei tutte le incertezze del momento. Niente di tranquillo come possa sembrare, in cucina due cuochi solitamente...si respingono, due cuochi improvvisati come noi invece...si menano direttamente rendendo il soffito sopra il tavolo zona di sorvolo caccavelle contundenti...figuriamoci poi nel procedere con tutti gli interrogativi di una preparazione che non aveva riferimenti precisi se non il buon senso (ovviamente il mio ahahaha....) e qualche solida ricetta adesso troppo lontana perchè avesse un senso seguirla.
Ma non sempre tutti i mali vengono per nuocere, infatti rimandando ad un G2 pacificatorio a posteriori, abbiamo sotterrato entrambi l'ascia di guerra ed abbiamo fatto quadrato verso quella torta con troppi genitori presunti e con pochi padrini a portarla all'altare del forno.
Adattandoci al caso quindi abbiamo tirato fuori queste due gemelline, che la mia ragazza ha battezzato le torte di Nonna Papera, un pò per l'aspetto casereccio e perfettibile, moooolto per il profumo con il quale hanno 'invaso' casa, altrettanto per il sapore delicato fatto di molte sfumature golose al palato.
Mandarino e nocciola, complementari, nell'essere l'uno al servizio dell'altro nell'impasto ancor prima che nella farcia.
Mentre infatti la nocciola connota la crostata (intendo sempre l'impasto) sul versante 'dolce', il mandarino punteggia invece in modo uniforme con un tocco profumato e lievissimamente acidulo, la pasta, dando al palato la giusta base per mettere in risalto le note oleate e tonde della frutta secca.
Meritavano davvero un davanzale su un giardino...un pò per vanità gastronomica...un pò per farle raffreddare.
Non mi piace sottolineare troppo le coincidenze o meglio attribuirgli significati impropri eppure quella miscellanea emotiva
poco imbrigliabile di cui vi accennavo all'inizio ha comunque fatto da motore al tutto, rafforzando pur senza che se ne sentisse la mancanza, la naturale inclinazione a procedere sempre in modo personale.
Di qui alla botta di c... pardòn fortuna il passo è stato brevissimo eppure vi assicuro che queste crostate hanno da subito occupato un posto elevato tra le ricette che ho preparato. Stavo quasi pensando ad assicurargli un copyright aggiuntivo! :PP
Ahhhhhaaaiiiiii!!!
Scusate, era la mia ragazza che mi ricordava con uno scappellotto da muratore che è sbagliata la forma lessicale "che ho preparato" e che meglio si addice "che abbiamo preparato". Si intuisce che il G2 riparatorio non è stato ancora fatto!? Hihihihi
La vicenda delle due torte in fondo altro non è stata che la traslazione in cucina della storia che invece ci portato sull'intrattenimento a maggior suspense del parco giochi della vita quotidiana. Vi auguro affettuosamente lo stesso finale dolce ;P

PS
Il contest di Sabrine d'Aubergine sul blog FragoleaMerenda "Le ricette di nonna papera 40 anni dopo" non è in alcun modo correlato alla ricetta che vi pubblico se non per una affinità elettiva gastronomica a distanza...anche se ad onor del vero lei è stata la prima con la quale l'abbiamo condivisa per una serie di circostanze coincidenti ehehehe.
Colgo quindi l'occasione non solo per salutarla ma anche per invitarVi a partecipare attivamente alla sua iniziativa perchè è uno di quei 'tuffi' nel passato che fanno bene al quotidiano rinnovando un certo approccio minimale e genuino alla cucina ;)
Adesso la preparazione invece...

Torta di NonnaPapera mandarino e nocciole (per due crostate piccole o una grande)

Per la pasta:
270g. farina '00';
70g. Nocciole tostate;
100g. zucchero a velo;
90g. burro;
1 uovo intero medio;
1 bustina di lievito paneangeli;
1 pizzico di sale;
zeste di 4 mandarini bio grattuggiati;
succo di 2 mandarini;

Per la farcia:
700g. di crema di nocciole (è ovvia la versatilità della torta per cui si possono adoperare svariate creme fatte in casa e non);

Preparazione
In primis si passano le nocciole al mixer ottenendo una crema omogenea. Idem per la buccia di mandarini in quanto era così sottile da poter tranquillamente essere passata al mixer, riducendola così in un fitto briciolame.
Si mischiano a seguire nel seguente ordine, la farina e lo zucchero a velo, entrambi setacciati con il lievito in rapida successione, la crema di nocciole precedentemente ottenuta, la zeste di mandarini, il succo di due mandarini, il pizzico di sale ed il burro fatto a pezzettini piccolissimi.
Si lavora con le mani in modo energico fino ad ottenere un impasto omogeneo(15' almeno).
Per renderlo maggiormente lavorabile andrebbe per logica messo una mezz'ora in frigo ma onestamente non l'ho fatto e non ho avuto alcuna difficoltà. In cucina c'erano i pinguini con me e la mia ragazza quindi tutto sommato ecco spiegato perchè la 'cosa' sia andata così liscia ehehehe :))
Ho steso quindi la pasta con il mattarello creando 4 dischi. Due di questi mi sono serviti per foderare 2 stampi rotondi (imburrati ed infarinati in precedenza), poi ho proceduto farcendo con la crema di nocciole (quella confezionata regalatami) chiudendo infine con i restanti due dischi di pasta, sigillando per bene le circonferenze alle estemità.
Pochi buchetti fatti con i rebbi della forchetta a casaccio (in quel momento la mia ragazza si era allontanata...si vede che sono uno zotico in termini estetici eh?! ahahaha) e via in forno statico preriscaldato su ripiano medio a 180° per 40'.
Gli ultimi 18' ho messo sulle torte un foglio di carta d'alluminio perchè non si scurissero troppo.
Che dire se non...rifatela!!