domenica 20 maggio 2012

Non meritiamo la democrazia














(19 Maggio 2012)

Non meritiamo la democrazia.
Su un asettica autostrada di notte che va da una prima candelina alla mia ansia mi affianca il pensiero della vendetta.
Mi sorpassa l'idea della scelta cruenta per non dover mai accostarmi ad alcuna forma di immedesimazione.
Che sia riscatto dalla fragilità? Forse.
Eppure non c'è ristoro in alcuna area di servizio della mente, continuo a mantenere costante la velocità interiore pagando di persona la scelta di contare solo sulle mie forze.
Magari mi fermo un pò.
Lascio a chi mi affianca la guida, magari solo per qualche chilometro. Potrebbe chiarire, osservare i pensieri scorrere lato passeggero.
Continuo a scorgere dal retrovisore, aspettando che una rapida vendetta lampeggi chiedendo strada.
Non ho sonno ma sono stanco. Seguo la linea di mezzeria, contando i metri ed i minuti che mi separano da casa.
Il Tutor mi redarguisce dall'accellerare il respiro, controlla la dinamica fisica ma non quella del pensiero che autonomamente sfugge ad ogni forma di disincentivazione.
Desidero cambiare e non da meno vorrei che stanotte qualcuno che non conosco maturi una coscienza per soffrire ogni secondo della sua vita fino a desiderare il suicidio.
Sono arrivato a casa finalmente.
Le chiavi nella toppa, una TV a dare un volto a chi non c'è più, un pezzo di fondente a sopire l'adrenalina, le guancie tronfie di mia nipote da una foto ad assicurarmi il primo sonno.
Quanto è stata dura arrivare al casello oggi.
Non meritiamo la democrazia.

22 commenti:

  1. ce la meritiamo invece. perchè è una cartina tornasole della nostra umanità e della nostra consapevolezza. non è il miglior sistema ma è il meglio di quanto abbiamo potuto inventarci finora (parafrasando non mi ricordo chi)

    irene

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  2. non la meritiamo perchè ci siamo assuefatti e non sappiamo assolutamente cosa voglia dire non averla. Ed è proprio questo che mi preoccupa!

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  3. Sono ancora in tempo a meritarsela i nostri figli, i nostri nipoti.
    Se non ci faremo intimorire mai e se avremo il coraggio di applicare le leggi che già esistono, evitando buonismi e voglie di inutili e, spesso, false redenzioni, facendo si che la pena per chi uccide sia il carcere a vita A TUTTA LA DURATA DELLA LORO MISERA VITA, saremo in grado di batterli con un arma forte per chi non ci si nasconde dietro. Quell'arma è la Democrazia... che vuol dire coerenza, cultura, imparare dai propri errori e NON RIPETERLI.
    Vuol dire punire i rei e affiancare i giusti.
    Vuol dire scegliere di essere onesti e non come loro perchè ci fa comodo. Chi sbaglia paghi senza se e senza ma.
    A mio figlio, che a 9 anni mi chiede perchè hanno fatto una cosa così odiosa ho risposto sinceramente: perchè glielo abbiamo permesso.
    NON VOGLIO PERMETTERGLIELO PIU'!
    Nora

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  4. Noi no, ma voglio sperare che le generazioni dopo di noi riacquisteranno la consapevolezza di averla, e tenerla cara.
    Come sempre, apprezzi quello che hai solo quando non lo hai più: miseria dell'animo umano.

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  5. Sono distrutta e affranta e non riesco a pensare... sento solo tanta rabbia e angoscia e sto cercando di concentrarmi solo sul pensiero di voler e di poter cambiare...

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  6. Solo poco tempo fa guardavo un pò stupita chi mi diceva : "è odioso dirlo, ma ci meriteremmo un pò di dittatura, per cominciare subito a lavorare per buttata giù, ma c'e la meriteremmo!" ...forse allora è proprio così. Forse per cominciare a vivere in pieno la democrazia, dovremmo provare a non averla più. È triste.

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  7. Io vado un po' controcorrente.

    Non ci credo alla matrice mafiosa. Non credo neppure a qualche servizio segreto deviato.

    Colpire dei ragazzi che entrano in una scuola può essere solo il gesto di uno squilibrato a cui è sfuggita la mano, come i ragazzi che gettano sassi dai cavalcavia dell'autostrada e ammazzano autisti casuali.

    E dunque non è un problema di eccesso di democrazia ma, concordo pienamente con Tata Nora, di mancata applicazione della democrazia, dove chi sbaglia non sempre paga e chi paga non sempre è chi ha sbagliato.

    Mi ha alleggerito il cuore la manifestazione di Milano, che dimostra come non tutti i lombardi sono figli dì acqua dolce e come davanti alla follia di un pazzo che attenta ai nostri figli l'orgoglio di un popolo che crede nella famiglia torni a farsi sentire.

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  8. Chiunque sia stato, associazione mafiosa, terrostisti, folli: che sia maledetto....

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  9. La democrazia è la nostra più grande conquista, ma non la sappiamo usare, sembra scontata perchè tanto se la sono guadagnata i nostri nonni a lacrime, sangue e miseria, qui ci siamo assuefatti, sembra tutto sia dovuto e nel contempo ci trinceriamo dietro un falso buonismo, che è solo comodità di vivere e puro interesse, si vive solo per se stessi e non si hanno gli attributi per rivoltarsi contro chi ci manca di rispetto: è più semplice fingere di essere buoni, compassionevoli, caritatevoli, comprensivi...e intanto ce la mettono tutti in quel posto! Connazionali, svegliatevi...tirate fuori palle ed intelligenza, fate valere un po' di carattere, siate compatti perchè solo uniti si può ottenere il meritato rispetto, finchè si vive di retorica non si porta la pagnotta a casa! Io sono una ribelle di natura, ma non mi sono fatta mai insultare da nessuno... questa sera sono più agitata del consueto, ma è giusto così!

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  10. sarebbe facile pensare che non ce la meritiamo.
    ma ce la meritiamo si, così come se la meritano molte persone che non ne hanno accesso.

    solo che spesso ci dimentichiamo che la democrazia non è data, la democrazia è un processo.
    che si costruisce, costantemente.

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  11. Premessa di risposta a tutti e poi qualche singola aggiunta.
    Non credo che l'attentato sia di origine malavitosa, chi conosce un pò da vicino quest'ultimo il fenomeno sa che non è possibile. Addirittura paradossalmente posso dire che camorra, mafia, laddove potranno "daranno una mano" per far luce sull'avvenuto e questo non sarebbe nemmeno la prima volta e la sottile logica della convenienza propria è facilmente leggibile.
    In merito alla democrazia invece, mi riferisco a questo tipo di democrazia, quella che ci ritroviamo in questo paese, non all'istituzione della stessa che trovo intoccabile. Quando "rifiuto" la democrazia è perchè mi riferisco a quella che elegge Orlando a Palermo (chi non ricorda di quali invettive si rese protagonista contro Falcone), quella del Partito della Libertà che ostacola l'inasprimento contro i falsi in bilancio (per non far torto ai proprio tesserati), quella della sinistra 'milionaria' con i soldi dei contribuenti, quella della Lega marcia che ancora si fregia di idealismi, quella che vuole l'informazione imbavagliata che trova solo nel leccaculismo dei giornalisti la sua miglior espressione, quella che usa la Chiesa per farsi forte con i deboli e muta e vigliacca con i potenti...
    Democrazia è partecipazione, diceva un tizio a cui tengo in particolar modo, ma partecipazione è anche scendere in strada ed abbattere a pietrate le sue finte e malevoli forme. Onestamente mi sembra più di vivere una piccola e putrida 'dittatura' che altro...
    Spero che adesso sia chiaro sotto quale luce ho scritto le mie considerazioni :)

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  12. @grEAT
    Sulla democrazia ho già accennato sopra e quindi non posso che essere d'accordo con te soprattutto se la si vuole definire cartina tornasole della nostra umanità e della nostra consapevolezza. Convergerai che quella che abbiamo è incline al degrado più che ad altro :)

    @Giulietta
    Assuefazione ed impunità aggiungerei io. Entrambi aspetti preoccupanti.

    @TataNora
    Chiunque contribuisce la merita senza distinzione di generazione. Andrebbe piuttosto negata a chi si approfitta delle debolezze altrui, siano queste personali o di sistema.
    Democrazia è partecipazione appunto ma ultimamente mi sembra che questa sia solo vista nell'accezione a delinquere piuttosto che no...ecco il perchè del mio istintivo diniego.
    Il resto sono speranza, se ben riposte non lo so, ma tanto alternative non ne abbiamo :)
    PS
    Il tuo ragionamento non fa una piega nel contesto in cui vivi...credimi che altrove non sarebbe ne così immediato ne così logico, ci sono posti in italia dove è difficile capire cosa è bene e cosa è male. Vale su tutto però la tua onestà intellettuale di espressione.

    @Stefania Orlando
    La defizione di miseria dell'animo umano la faccio mia. E'poco rispetto a come ci si sente ma già circoscrivere con qualche definizione da la stupida convinzione che sia un passo in avanti.
    Grazie.

    @Fantasie
    La frase della vedova dell'agente di scorta a Falcone al funerale del marito racchiude tutto per quanto mi riguarda:"...io vi perdono se cambiate...ma loro non cambiano...".
    La speranza è d'obbligo dire che ci credo una piccola utopia.

    @Franci e vale
    Democrazia non vuol dire non rispettare le regole del vivere comune purchè qualcosa le faccia rispettare quelle norme di convivenza. Basterebbe questo, poi chiamiamola come vogliamo...

    @Virò
    Mai pensato ad una matrice mafiosa o similare l'ho detto sin dal primo momento, anzi come accennavo sopra probabilmente "qualcuno" si darà anche da fare per dare una mano allo stato. E' anche quella la democrazia malata.
    A quel punto ti chiedo:"Sei così certa di distinguere il bene dal male...o bisogna andare alla grossa valutando solo i morti?"
    In questo senso, la parola democrazia perde tutto il suo significato più vero.
    Per sperare c'è sempre tempo per muoversi concretamente, meno, molto meno...

    @Sandra
    Mi associo.

    @Bucaneve
    Mi ripeto ma lo faccio volentieri.
    Democrazia è partecipazione ma nel senso intellettualmente più alto del termine e non solo a delinquere.
    Mi associo alla tua considerazione che molti nostri connazionali non hanno le palle, non le hanno per gesti concreti e nemmeno per quelli virtuali. Scorri oggi i post di molti blogger...sembra quasi che vivano in un altro paese.
    Se la cucina è lo specchio della propria quotidianetà è incredibile di come in tante di queste il senso di partecipazione sia nullo...meglio non vedere, sana e proficua regola.
    Che amarezza...vero?! :P ehehehehehe

    @lefragoledinverno
    Democrazia è rispetto degli altri, oltre che un processo di crescita comunitaria. Di recente mi sembra invece che "gli altri" siano facilmente calpestabili per ragioni fin troppo assoggetate a "percorsi personali o di interessi di parte". Il problema è accorgesene quando "quegli altri" diventiamo noi.
    Grazie per il tuo contributo in merito.

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  13. Gambetto chi non crede nella democrazia non lo ammette... semplicemente se ne frega e tira dritto.
    Il problema maggiore e che oggigiorno si confonde la Democrazia con l'anarchia...
    La rabbia a volte può essere anche positiva.Ci scuote ci fa pensare e reagire...
    Nora

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  14. @TataNora
    Più che condivisibile la tua affermazione. Non aggiungo altro se non...la mia speranza al lumicino :)

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  15. Credo anch'io che un'istante di consapevolezza punirebbe e dilanierebbe più di ogni altra cosa.
    Un'istante di consapevolezza è ciò che auguro di cuore a tutti quelli che in qualunque modo, in modi che a volte fa persino male immaginare e a volte fortunatamente non abbiamo sufficiente fantasia per poter immaginare, devastano, pestano, violentano il mondo e le sue creature.
    Come sarebbe bello e giusto se potessero affacciarsi su loro stessi e restarne inorriditi.

    Ciao
    Roberta

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  16. @Pupaccena
    Roberta non potevi dirlo meglio. Lo ripeto in modo da poterlo scrivere è farlo mio in qualche modo:
    "Come sarebbe bello e giusto se potessero affacciarsi su loro stessi e restarne inorriditi."
    Grazie davvero per il tuo contributo e per tutti gli 'istanti di consapevolezza' da augurare a chi non ha coscienza...

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  17. Non passavo da un po' causa periodo incasinato, quindi passo innanzitutto per salutarti. Noto che la verve è sempre la stessa, mi sono aggiornato prendendo anche un passaggio sul Taitanic :-))). Sono tempi duri per tutti e di tragedie, quelle vere, le ascoltiamo giorno per giorno. Non ci resta che farci forza e cercare di cambiare le cose prima nel nostro piccolo se vogliamo che tutta la società diventi migliore. Ma la percezione generale che si ha non è questa, ahimé.
    Fabio

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  18. se serve qualcuno per tirare sassi io ho una mira infallibile!
    Diciamo che oggi il concetto di democrazia si è perso e non solo quello, ci rappresentano solo quelli che non sanno cosa neanche sia, sembra di stare più in una rappresentazione della democrazia.

    in merito alla vicenda di brindisi che non conosco sembra strano la presenza della mafia, che cerca secondo me obiettivi più ambiziosi di una scuola professionale di una città di provincia

    Un buon fondente aiuta tantissimo

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  19. E' triste vedere una parola così bella e alta continuamente infangata e abbruttita. Come un gabbiano intinto nel petrolio, con le ali insozzate dalle brutture umane, i riflessi delle scie chimiche negli occhi umidi, e attorno un oceano di persone inquinate che la spinge verso la cancrena.
    Democrazia è partecipazione.
    Purtroppo, anche non-democrazia è partecipazione. Laddove l'impoverimento culturale ha portato all'atrofia del senso critico indipendente (ammesso e non concesso che sia mai esistito), i media hanno smesso di fare informazione, diventando portavoce di una determinata fazione politica e, quindi, dei loro più infimi ideali, laddove gli altri non siamo mai noi e la capacità empatica umana, tra le doti più alte che abbiamo, è crescentemente mutilata da paraocchi sempre più spessi fatti di ignoranza, miopia, egoismo e materialismo, la Democrazia rimane un intento, una voce nella lista della spesa, un "vorrei ma non posso" appesso ai fili del bucato tra calzini spaiati e camicie irrimediabilmente consunte.

    Io ho 28 anni, sono figlia di un banconiere del supermercato e una dipendente pubblica, figlia del nuovo ordinamento universitario e di "contratti" lavorativi a vicolo cieco, figlia di quella generazione che non s'è dovuta guadagnare niente in termini di diritti, ma che non ha neppure molto fra le mani visto che il modello societario, familiare, economico e di valori è divenuto obsoleto prima che i successivi sistemi più evoluti fossero anche vagamente vicini al profilarsi da quel chimerico futuro che prende il nome di orizzonte.
    Ma io sono anche la figlia della presa di coscienza, di internet e delle sue enormi potenzialità come veicolo di informazione, crescita, comunicazione, figlia della riflessione postuma, dei progressi in ambito genetico che consentono, previa crescita di un paio di palle, di crearsi una spina dorsale del diametro di una quercia secolare, in termini di cultura, intelligenza, apertura mentale, indipendenza di pensiero.

    Io ho 28 anni e credo nella Democrazia, credo nel cambiamento, nelle singole gocce che formano un oceano, nel potere di cambiamento che ognuna di esse può costruire quotidianamente, credo nell'integrità, nell'essere umano, nel senso di giustizia universale come bussola inesauribile, credo nel mandare a fare in culo i miei coetanei che non votano "perché tanto non cambia niente", credo nel senso di responsabilità, nella coscienza etica, nella possibilità di essere il cambiamento invece che di aspettarlo, nel seminare quanto possibile, che se i fiori riescono ad ergersi dal cemento, un motivo ci sarà.
    E credo di potercela fare. Cambierò il mondo? Non lo so, so solo che fare la parte della Svizzerà non porterà a nulla di fatto, perciò faccio semplicemente la parte di me stessa, con tutto l'impegno e il possibilismo di cui sono capace e ci provo, a cambiare le cose. Ho amici, parenti, colleghi, un microcosmo di persone intorno che se lo guardi dall'alto prende il nome di società.
    La società sono le persone, le persone sono il presente, il futuro, il cambiamento; perciò, citando Gene Wilder in Frankenstein Junior "si può fare!".

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  20. Un post duro, ma che scuote le coscienze...non quelle di tutti purtroppo.

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  21. che tristezza...se lo sono dimenticati in tanti il significato e il valore della democrazia. Se il tizio che hai citato è lo stesso a cui penso io, diceva anche LIBERTA' non è stare sopra a un albero, LIBERTA' è partecipazione.
    Questa è la chiave di tutto, senza partecipazione non c'è democrazia, non c'è libertà.
    Un'insurrezione popolare in massa da nord a sud, questo sarebbe un segno forte e chiaro che sappiamo indignarci!!
    io sono pronta :-))

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  22. @Anna Luisa e Fabio
    In linea con il tuo stato d'animo. La cronaca di questi giorni nemmeno aiuta però condivido in pieno il fatto che se almeno si vuole dare un tocco di credibilità in più alla speranza tocca essere coerenti con certe idee ed iniziare dal proprio piccolo. Grazie per aver trovato il tempo per essere qui, rischiando di persona con il passaggio sul Taitanic :P ehehehehe

    @Günther
    Allora ti tengo in considerazione anche perchè io non ho una grande mira...magari cerco di compensare con la quantità di sassi! :P ehehehehe
    Per la democrazia invece poco da dire, mi sembra più uno strumento usato per incrementare il privilegio di pochi che altro...magari mi sbaglio ma la sensazione resta quella.
    Su Brindisi perfettamente d'accordo, non penso affatto che sia la mafia.

    @Miwako
    Ho letto più volte il tuo commento che commento non è, piuttosto è voce nitida che esprime carattere e vita, speranza ed intelligenza, sorrisi e concentrazione. A riprova della tua coerenza scrivi qui ai margini della rete da grandi numeri la tua posizione non risparmiandoti nel condividere in toto la matura lucidità che ti caratterizza. Dovrei ringraziarti in primis per esserti spesa così su questo confronto di idee ma non posso che passare la questione in secondo piano per esserti ancor più grato dell'idea sana che porti con te, la stessa che da nuova luce alla parola speranza, cambio, ottimismo, concretezza. Il tuo contributo è un manifesto del coraggio con il quale tutti dovremmo affrontare il quotidiano, anche quelli come me che hanno maturato qualche disillusione in più.
    Ecco perchè dunque un semplice grazie non basta, chiudo con un sorriso che è leggermente meno amaro o contratto del solito lo stesso con il quale ho accolto la seconda e terza lettura della tua posizione.
    Il mondo di certo non cambierà così come sarebbe auspicabile ma almeno con ventottenni come te so che la possibilità aumenta, di quanto non so, ma di certo l'incremento è apprezzabilmente riscontrabile.
    Personalmente avrei pensato all' "addà passà a 'nuttata" di Eduardo de Filippo ma ne faccio volentieri a meno questa volta unendomi ad un più solare e visionario Gene Wilder, "si può fare!" :)))

    @Paola
    Per quelle manca il requisito principale...la coscienza appunto :P ehehhehehehe
    Grazie per esserci.

    @Poverimabelliebuoni/insalata mista
    Sai quanti sarebbero da tirare giù dagli alberi oggi, in tanti, ma non dispero che prima o poi possa anche cadere l'albero senza che nessuno si debba nemmeno sporcare le mani.
    Certo la soddisfazione di tirare qualche pietra l'ho più viva dentro di me e so che questa piccola rabbia inespressa mi affratella a parecchi miei coetanei come te...
    Indignarsi, che bella parola se solo qualcuno sapesse cosa voglia dire! :P ehehehehehehe
    PS
    Credimi che non avevo alcun dubbio che tu fossi pronta, serio :)))

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