martedì 5 aprile 2011
Croccante alle amarene
Interno pasticceria, non una pasticceria qualsiasi ma una delle più amate a ridosso di tre o quattro quartieri. Domenica mattina, una folla incontenibile. Ognuno con il suo bigliettino ad aspettare il turno per poter avanzare le proprie golose pretese. L'atmosfera è concitata ma serena, tutti gli sguardi sono persi sui ripiani del bancone a vetro dove campeggiano facendo bella mostra di se dolci conosciuti per la loro bontà. Il personale gentile e capace come sempre. Arriva il turno quindi della ragazza-con-il-pancione che chiede una guantiera da dodici di pastarelle. Lei:"Non vedo i bignè al caramello, li abbiamo presi la settimana scorsa ed erano squisiti..." Commesso-anziano:"Ha ragione signora...in verità non sono più stati preparati da allora...ed onestamente nemmeno me lo spiego visto che hanno avuto un gran successo..." Lei sorridente e con tono accennatamente confidenziale:"Eh no, questo non lo si fa a dei clienti affezionati...e poi (indicando la pancia con gli occhi) me la vuole far nascere proprio con la voglia di caramello?!"; Il commesso-anziano guarda attraverso i dolci del bancone, si fa strada deciso tra pastierine, babà e zuppe-inglesi, intravede la pancia e subito sbotta con aria complice ed un pò paterna:"Eh no! qui qualcosa si deve fare!...". Si allontana quindi velocemente facendo segno al proprietario in piedi vicino all'ingresso del laboratorio a vista, un ragazzone fisicamente "bello cresciutello" famoso per essere anche attore in una nota fiction, che c'è un problemino. Da lontano la discussione a toni bassi si percepisce a tratti. Alla fine il proprietario, guardando anche oltre il proprio collaboratore, verso la ragazza con il pancione appunto, alza le spalle a mò di scuse aggiungendo con tono più alto, adesso anche verso l'involontaria e chiassosa platea:"mi dispiace...quei bignè al caramello sono stati un errore ecco perchè non li trovate oggi...pur volendo adesso (rivolto poi solo alla ragazza)...davvero mi creda non saprei proprio come accontentarla...". Il commesso-anziano è un uomo 'distrutto' dalle circostanze. La ragazza gli sorride ed anzi quasi si scusa di essere stata motivo di ulteriore attesa per gli altri clienti che invece contrariamente alle aspettative avevano preso parte alla questione con un sincero trasporto, qualcuno manifestando parimenti il medesimo dubbio amletico sul perchè quel bignè al caramello fosse invece contumace sui vassoi della Domenica mattina. Il commesso-anziano però proprio non la manda giù la faccenda. Prima ancora di chiedere alla ragazza-con-il-pancione quali altri dolci volesse, sfila con un tovagliolo di carta uno choux al cioccolato dalla vetrinetta e le dice:"...se il caramello non c'è almeno mi faccia contento...si mangi questo...è ovviamente offerto da noi, ci tengo la prego...(adesso ridendo) 'sta creatura non può avere st'affronto!" ('la piccola non può subire questo torto'). La ragazza-con-il-pancione arrossisce, biascica qualcosa del tipo:"...mah no! la prego...stavo scherzando prima..." poi accetta sorridendo di vergogna ed a sguardo basso. Si intuisce che acconsente per chiudere la questione ed eludere l'evidente imbarazzo. E' olivastra di carnagione, occhi verdi, capelli castani luminosi lunghetti, il viso pulito e schietto. Tutti gli sguardi puntati su di lei ora, sono come sospesi quasi come se tutti avessero trattenuto all'unisono il respiro. Le persone presenti infatti, partecipi come onestamente non mi sarei mai aspettato, avevano già messo in cantiere un bel sorriso. Era chiaro che si preparavano a scioglierlo solo nel momento in cui quel piccolo 'sgarbo involontario' si fosse chiuso con il primo morso allo choux. Il lieto fine richiesto dal copione mai-scritto arrivò quindi senza esitazione. Il morso cremoso al cioccolato chiudeva definitivamente la questione. Nella ritrovata serenità iniziale si poteva quindi procedere con l'ordinativo. La ragazza-con-il-pancione chiede quindi con rinnovato piglio due millefoglie al cioccolato. Il commesso-anziano si volta verso il vassoio che le contiene abitualmente ma proprio in quell'istante un altro commesso, leggermente più giovane, sta prendendo le ultime due per riporle con delicatezza nella scatola cartonata da asporto di un altro cliente. Il commesso-anziano questa volta è risoluto ancor più che nella prima occasione e ad alta voce subito ferma il collega:"...aspetta un momento...non so se queste sono le ultime...chi è la persona?...ok...ci parlo io con il signore ma proprio non posso fare 'sto sgarbo alla mia cliente...è incinta!...". Il commesso-anziano quindi si gira verso il cliente che aveva chiesto le due millefloglie incriminate ed accompagnando le parole con una lieve flessione laterale del viso, gentilmente accenna:"...mi scusi...non è che almeno una millefoglie la può lasciare a quella ragazza lì...si quella con il pancione...sa come è...poi tanto tra una mezz'ora escono le altre dal laboratorio ed io le metto da parte tutto quello che vuole...la prego...". Lui, una persona abbastanza giovane prima solleva leggermente infastidito il busto, in principio chino sul bancone per la scelta, poi inquadra la ragazza con il pancione, oramai viola in volto per quella ennesima ribalta inaspettata, inizia a ridere ed esclama:"...mai potrei fare una cosa del genere!...le dia entrambe alla signora che io scelgo altro senza problema alcuno...ci mancherebbe!". La ragazza-con-il-pancione, ancora con il mezzo choux in mano, oramai aveva assunto il colore dei pomodori maturi a fine Agosto:"...ma assolutamente...per carità...non volevo nemmeno che lo chiedesse (rivolta al commesso-anziano)...la prego non è un problema passo dopo (rivolta all'altro cliente)...". L'altro-cliente invece:"...assolutamente! non lo dica nemmeno è un piacere mi creda...". La folla adesso cominciava a spazientirsi e dal brusio si intuiva che voleva che la la ragazza-con-il-pancione accettasse. E così fù...con un gesto del capo la ragazza-con-il-pancione annuì e finalmente il commesso-anziano travasò soddisfatto gli ultimi due tranci di millefoglie al cioccolato nel suo vassoietto. La strada a quel punto era spianata in pochi minuti la ragazza con il pancione riempì tutta la guantiera di dolci senza ulteriori intoppi. Il commesso-anziano quindi poteva chiudere con tutti i fiocchetti del caso il pacchetto. Nel mentre lo faceva compiaciuto di aver compensato nel migliore dei modi possibile a quella iniziale mancanza fu attraversato da un lampo negli occhi...quello tipico degli scugnizzi per intenderci prima di una azione non proprio consentita. Disse guardando in viso la ragazza con il pancione:"...signora ma quanto le manca al lieto evento?". La folla sempre partecipe con gli sguardi si azzittì nuovamente. La ragazza con il pancione senza perdersi d'animo disse:"...ehm...un pò ci vuole ancora...un paio di mesi mi sa...". Il commesso-anziano con piglio finto serio ma poi scoppiando a ridere:"...no 'signò è troppo!...soprattutto se continuiamo così...io proprio nun 'cià faccio!!".
Passiamo quindi alla ricetta. Questa torta è al momento la mia preferita tra quelle che ho fatto di recente. Niente di pindarico, niente riferimenti altisonanti di chef blasonati piuttosto mi sto avvicinando ad un certo modello di dessert con linearità prendendo confidenze con qualche tipo di farcia leggermente più complessa per capirne tenuta e consistenza. La base di partenza è stata la torta tiramisù di Milena dalla quale sono partito per incrociare una mia preferenza personale attraverso appunto una declinazione la cui ispirazione mi è venuta sfogliando una 'collezione' di dessert pubblicata dal Corriere della Sera alcuni anni fà. Ho da sempre una predilezione per i dolci con ripieno di ricotta e la cassata tra questi riveste un desiderio costante. Difficilmente però fuori casa opto per scelte similari perchè solitamente la farcia con ricotta sono in molti a declinarla in versioni troppo zuccherine e stucchevoli che invece di "un buon ricordo" lasciano una piccola delusione al palato. Ecco perchè quando ho letto di una farcia leggermente più lavorata l'ho subito disegnata nella mia mente di 'morto di fame per dolci' nella ennesima versione ritagliata ad hoc per le mie aspettative da fine pasto. Detto fatto. Ora non è che posso fare qui l'elegia di una trovata tutto sommato banale pur nella sua trasversalità di abbinamenti (ricotta&amarene)....eppure concedetemi che sono rimasto davvero molto contento, io ma soprattutto chi la ha provata, per il gioco di consistenza differenti (lo scioglievole strato di ganache al cioccolato con il più spumoso strato alla ricotta nel rimando tra la granella di nocciole e le amarene). Probabilmente il croccante alle amarene (il gelato confezionato di una nota azienda...) rende per sommi capi la diversità di resa al palato di una fetta di questo dolce...con minore complessità off-course :P Al momento è senza dubbio, per mancanza di errori gravi e non, sottolineo, per meriti personali particolari forse il miglior dessert 'da Domenica' che abbia mai preparato, quello dal quale spero di partire per continuare a cambiare fino ad approdare a generi differenti, variando di volta in volta uno o più elementi. Questa volta è stata la farcia la prossima volta gioco sulle consistenze della struttura di tenuta e quindi niente più pan di spagna...:))))
Nota
Sotto trovate varie foto relative alla preparazione delle due torte nei vari passaggi
Croccante alle amarene (gluten free)
Pan di Spagna (Ø 28 cm)
Ingredienti
6 uova codice 0;
195 gr. amido di mais;
190 gr. zucchero;
1 bustina lievito;
1 scorza limone bio grande grattugiata;
Pan di Spagna (Ø 25 cm)
Ingredienti
4 uova codice 0;
130 gr. amido di mais;
125 gr. zucchero;
1 scorza limone bio grattugiata;
Preparazione.
Personalmente ho fatto le dosi per quello da 28 cm di diametro per poi usare al meglio un cerchio da pasticceria fisso da 24 cm. Usando uova a temperatura ambiente, separare i tuorli dagli albumi in due ciotole distinte e montare i primi con metà zucchero. Successivamente montare a neve ferma gli albumi con l’altra parte di zucchero (capovolgendo la ciotola, questi non devono cadere) e unirli alla crema di tuorli. Unire le due preparazioni e montare ancora fino a quando il composto scriverà (sollevando le fruste, queste devono lasciar cadere dei “nastri” che lasciano traccia sulla massa). Aggiungere a pioggia l'amido, la scorza di limone, il lievito (se le uova sono sufficientemente lavorate ed hanno incorporato abbastanza aria, non sarebbe necessario!), e rimestare delicatamente, dal basso verso l'alto per non disperdere l'aria incorporata, fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare il tutto in una teglia imburrata e spolverizzata con farina bianca, quindi passare in forno per 30' (controllare la cottura con lo stecchino: infilzato nel dolce deve uscire asciutto ed inoltre il dolce deve staccarsi dalle pareti dello stampo). Sfornare subito, lasciare raffreddare per pochi minuti e sformarlo, capovolgendolo. Relativamente alla cottura il mio ha cotto per circa 40' ma ovviamente qui entriamo nella questione dei forni diversi da casa a casa.
Ganache al cioccolato
200 gr. cioccolato fondente;
200 gr. panna fresca;
un cucchiaio di glucosio;
2 cucchiai di Cointreau;
Mousse di ricotta
500 gr. di ricotta di pecora;
3 cucchiai di zucchero semolato con buona solubilità;
60 gr. di nocciole tostate e tritate (preferibilmente home-made);
100 gr. di amarene (solo frutti) + 50 gr. di sciroppo di amarene;
200 gr. di panna con 3 cucchiai di sciroppo di amarene (aggiuntivi ai 50 gr. segnati sopra);
3 fogli di gelatina commerciale;
80 gr. di cioccolata bianca di alta qualità ridotta a scagliette;
3 cucchiai di Cointreau;
Bagna
8-10 cucchiai di sciroppo di amarene;
6-8 cucchiai di Cointreau;
Decorazione
50 gr. di nocciole tostate e tritate (preferibilmente home-made);
1 amarena;
3 cucchiai della ganache al cioccolato riportata sotto;
Ganache al cioccolato.
Portare la panna al limite del bollore con il cucchiaio di glucosio per garantire la cremosità dello strato che la prevede (la ganache) in modo da non risultare molto più denso di quello della mousse. Toglierla dal fuoco e versarla sul cioccolato finemente tritato. Mescolare fino a che non sarà sciolto e profumare con i 2 cucchiai di Cointreau.
Mousse di ricotta
Lavorare per bene la ricotta con lo zucchero e lasciarla in frigo per una notte su un colino in modo da farle perdere eventuali residui liquidi. La mattina sucessiva montare la panna senza zucchero aggiungendo i 3 cucchiai di sciroppo di amarene solo alla fine. A parte scaldare in un pentolino i 3 cucchiai di Cointreau nei quali sciogliamo la gelatina strizzata in precedenza posta in una vaschetta di acqua fredda. Unire quindi la gelatina alla ricotta, incorporare con una spatola i 50 gr. di sciroppo di amarene, poi la panna montata, a seguire i 60 gr. di nocciole tostate e tritate, la cioccolata bianca ridotta a scagliette e solo alla fine i 100 gr. di amarene intere. Il composto deve risultare omogeneo nella sua parte cremosa con le sole amarene ad intervallare una densità tipica da mousse appunto.
Assemblaggio.
Togliere la calotta di crosta al pan di Spagna, dividerlo in due dischi e adagiare quello di base all'interno di un cerchio da pasticceria foderato di carta forno sulla base (con il foglio già diviso a metà in modo da poterlo eliminare facilmente una volta completato) e sul lato (o di uno stampo a cerniera, rivestito sempre di carta forno, per agevolare il trasferimento sul piatto di portata), imbibire con la bagna (6-8 cucchiai di Cointreau, senza eccedere, per non rischiare di compromettere la “tenuta” della torta) e spalmarlo con la ganache (meno 3-4 cucchiai, vedrete che in ogni caso ne avanzerà facilmente un pò...). Riporre in frigo per almeno una ora buona. Dopo questa prima fase coprire con il secondo disco che questa volta bagneremo con i soli 8-10 cucchiai di sciroppo di amarene. Ricoprire quindi con la mousse di ricotta, livellandola bene e riporre in frigo per almeno 6 ore. Una volta che la torta si è assestata eliminare il cerchio con il foglio di carta forno. Scaldare a bagnomaria o nel microonde a minima potenza la ganache avanzata e con un pennellino spennellare tutto il bordo del dolce con uno strato di cioccolato tiepido al quale applicheremo man mano la granella di nocciola. Completare quindi la superficie con la granella di nocciola posata in modo uniforme e decorare a piacere. Io ho preferito la singola amarena come post-it del ripieno :) Considerate che con le dosi del Pan di Spagna da 28 cm a me sono riusciti due pandispagna con le quali ho preparato appunto due torte. Un consiglio, il pandispagna avanzato, riposto in busta di plastica opportunamente chiusa si conserva per molti giorni rendendosi quindi versatile come eventuale ripieno di torte di recupero quale ad esempio...lo strudel parachiulo :P Se siete arrivati fin qui sotto non posso che ringraziarvi davvero per l'attenzione riposta! :)
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Ah, pero', almeno che sia tutto indice di buon cuore, a parte le evidenti tragicomiche implicazioni: ho visto con i miei occhi una donna incinta mandata aff...sull'autobus perche' aveva chiesto ad un ragazzotto di lasciarle il posto!!!
RispondiEliminaSul dolce, guardo, sbavo e passo: le amarene qui ancora non sono arrivate :-)))
Che bella introduzione divertente! Bisogna armarsi di pazienza quando si entra in un negozio!!!!
RispondiEliminaLa tua torta è un capolavoro! Complicata ma ne vale la pena! Spero di riuscire a provarla anche io!
Pensa che l'ultima volta che ho comprato le bomboniere, nel negozio più famoso di Genova, avevo speso qualcosa come 1500 euro e rotti. Come con i migliori gangster, le pago in due tranche- prima l'acconto, il resto a lavoro finito :-) e mi dicono che preferiscono i contanti. Pesano tutto al grammo e alla fine risulta che devo 756 euro (oltre all'ampia metà già data). Ne ho 760 e comincia la scena : un euro, cel'ha?"
RispondiElimina"no, abbia pazienza, non ho spiccioli"
"ma neance due euro?"
"li ho messi nel parchimetro" Apro il portafogli e faccio vedere "neanche 10 centesimi"
" e allora aspetti qui, che vado a cambiare"
Ci credi che mi era venuta la tentazione di mangiarle un po' di caramelle???? :-)))
Magari ce lo avessimo, un commesso così!
Veniamo alla torta. Tu sei sempre più bravo. Questa, poi, è un capolavoro di pasticceria- che oltre tutto incontra i miei gusti, visto che ero sempre l'unica che volesse il mandorlato al'amarena. E' davvero perfetta, nel'esecuzione, nella resa, negli ingredienti. Insomma- standing ovescion, tutta la vita
ciao
ale
Bravo! bravo! e bravo! buonissimoooooooooo! gnam gnam cioccolata e il mio pecato! è bellisima presentatione. Please non capisco bene l'italiano potete adjunjere uno translator, voglio leggere le tue parole. Aveve uno translator, però don't translate. Gracie.
RispondiEliminaBuona giornata dalla spagna.
Gambetto for presidente come narratore e pasticcere :DDD
RispondiEliminaNon scherzo per come forse potrebbe indurre a pensare il commento: la macchietta della ragazza dai mille colori con il pancione ed il commesso anziano-scugnizzo è eccezionale!
Per i mie gusti però lo scambio choux al cioccolato vs choux al caramello non è equo (preferisco di gran lunga l'ultim0).
Mi chiedo perché non lo abbiano riproposto: che non siano più in grado di replicarlo?
Qual è la tua idea di narratore?
La torta è super e ti dico già da ora che in questo mese si festeggiano tre compleanni a casa mia (non so se verrà affidata a me, la preparazione delle relative torte, ma stai pur certo che per il mio di compleanno la tua sarebbe più che gradita così com'è, senza varianti!) e farò tesoro dei tuoi spunti :D
Gambetto, ma non è che il pasticciere della famoda pasticceria sei tu??? Sei estremamente bravo, spieghi così bene che potresti fare corsi itineranti per l'Italia, davvero non lo dico per essere banale.
RispondiEliminaComunque immagino quel commesso da una vita, con il suo bell'accento... ne avrà viste tante, purtroppo per noi...non ne vediamo spesso di commessi così!!!! Buona buonissima giornata, Flavia
mi piacciono sempre i tuoi racconti presi della strada indicano molte più cose di quello che dici, uno spaccato di vita che mi piace.
RispondiEliminaParliamo del dolce un autentica bomba calorica di simpatia ma anche di sapore, te lo mangi tutto tu?
Ti voterei come miglior pasticcere eh ...ma ti preferirei come presidente :-)
Ora non hoiltempo per leggere con calma il tuo racconto, torno dopo, ma la ricetta l'ho letta e mi piace, assai
RispondiEliminaLa cosa che il bigne al caramello fosse stato un errore mi incuriosisce troppo....se la pasticceria è così nota come dici è impossibile che non sappiano fare il caramello. Io se fossi in te indagherei a fondo ;)
RispondiEliminaQuesto croccante è da urlo....sarà che adoro le amarene, sarà che ho sempre adorato il famoso gelato, sarà che sto morendo di fame...ma cii ho lasciato proprio il cuore davanti a queste foto ^__^
Se si continua così, crescendo in bravura e tecnica ad ogni preparazione...mi sa che ti tocca aprirla tu una pasticceria!
RispondiEliminaCerto...non una normale, ma una in cui i clienti non si spazientiscono perchè la domenica mattina ci sono i tuoi racconti a far loro compagnia mentre sono in fila, in cui nell'attesa vengono offerti assaggi di beignet al caramello e sbricioate all'amarena monoporzione e dove, ad ogni ora, si trova un caffè pagato...
@Arabafelice
RispondiEliminaBeh si...il buon cuore di uno "scugnizzo" che offre la mano e trova anche l'occasione per scherzarci su...è davvero impagabile considerando l'ambientazione e cioè una pasticceria nel suo momento più critico e soprattutto pensando che siamo a...Napoli! :P ahahahahahaha
@More
Provala che non è complicata per nulla ha solo qualche passaggio in più ma sono tutti molto lineari.
Al momento non posso permettermi nemmeno io soluzioni complesse per difficoltà ma assemblare più tecniche di base quello si che se'pò fà! :P hehehehehehe
@Alessandra (raravis)
Ed io che pensavo che saresti tornata con una mazza da baseball a fare un pò di cocci! :D
Comunque se un pò ti conosco mi sa che proprio così 'nature' non l'hai lasciata passare...mi sa che se non è stato con qualche battutina al vetriolo...ho idea che con lo sguardo almeno l'avrai un pò...disintegrata, vero Raravis?! :P ahahahahahaha
Per la torta credimi che è stato solo "chiulo" e desiderio di affondare nell'oblio di una torta che potesse appagare il desiderio di dolce del momento...quando si dice raptus di golosità mirato...:P
@Odile
Grazie a te invece! :)
Ho appena cambiato il translator a lato e sembra funzionare bene :P
Mi fai sapere se è così? :))
Salutami la Spagna...in attesa di poter trovare l'occasione di tornarci...
@Milen@
Lo choux al caramello è stato un "errore" del pasticcere che stava provando una crema che ha successivamente impiegato per degli choux appunto ma non in modo mirato per una produzione su larga scala. Poichè però so che non c'è stata solo quella richiesta...di per certo, ed a dire di persone realmente 'ben informate', ci sarà sicuramente un ulteriore sviluppo in merito. E' proprio difficile che un desiderio popolare rimanga troppo a lungo inascoltato...e quindi non appena quello choux (si sempre lui) ci sarà di nuovo, perchè così sarà, lo vado a provare di persona e ti dico se meritava tanto...:P ehehheehehehe
PS
Per i tuoi compleanni non oso immaginare cosa possa uscire dalla tua cucina...pagherei per esserci credimi! :)))))
@EliFla
Io posso solo "pasticciare" in modo itinerante nel senso che ho un dono nel fare danni concreti in cucina da poterci anche fare un corso credimi :P
Guarda potrei anche cominciare a pensare a qualche percorso formativo dove sarei insegnante indiscusso:
"Teoria e pratica della macchia sul muro con lo sbattitore elettrico"
"Analisi comparativa di un mixer fuori controllo"
"Modelli e geometrie variabili dell'olio che frigge nell'ambiente circostante"
Se qualcuno si vuole iscrivere io mi organizzo anche eh! :P ahahahahah
@Günther
Il dolce quello che vedi più piccolo sullo sfondo....ebbene si...ehm....lo confesso...senza pudore...l'ho mangiato (quasi) tutto da solo e non scherzo!!! :D
Dovrei vergognarmi ma non ci riesco che dici mi preoccupo più di questo?! :P ahahhaaah
@Lydia
:))))
Io invece aspetto le dritte di Gennaro Esposito sul tuo blog...anche se già qualcosa è trapelata...:P ahaahahhaha
@Elenuccia
Come scrivevo sopra non è stato un vero e proprio errore di pasticceria quanto una mancata programmazione di alcuni esperimenti del laboratorio che avendo trovato nell'"opera di recupero", gli choux al caramello appunto, grande consensi non si erano proprio attrezzati materialmente per passarli alla produzione più estesa :P
Poichè la cosa interessa anche me...ehm il mio palato goloso volevo dire...a breve mi sa che avrete anche gli aggiornamenti in merito...e soprattutto spero di potervi dire direttamente la mia sulla questione nel 'dopo assaggio'! :DDD
@Virò
Ho anche il nome per una favola del genere..."La pasticceria che non c'è!"...che ne pensi!!! :DDDD
Per l'angolo gelateria ho anche idea di chi possa esserci a mantecare semifreddi ed a parlare di libri...che ne pensi?! :P ehehehhehehehe
Te lo dico ho saltato a piè pari l'intro perchè come ho letto amarene non ho capito più niente....io le adorissimo!
RispondiEliminaQuesta tortina deve essere proprio super...
Un sorriso con l'acquolina,
D.
Mi capita sempre più spesso di rimanere intrappolata dalle parole, quindi arrivo da assaggidiviaggio, mi tuffo in una introduzione alla crostata di pere e cioccolato e ora sono in una pasticceria napoletana...che dire è il potere delle parole che risvegliano pensieri e emozioni. Il dolce mi piacerebbe trovarlo in pasticceria, troppo difficile e lungo da fare ma dev'essere squisito. A presto, Alejandra
RispondiElimina...è bello iniziare la giornata leggendoti.
RispondiEliminaQuesto racconto, poi, rappresenta al meglio la tua vera anima di persona sensibile e generosa che, come tutte le persone sensibili, sa prima cogliere e poi rappresentare la generosità altrui.
/raravis: aho, ma allora è vero quello che raccontano sui genovesi!!
:)))
Gracie per il traductor, e bellisimo il to raconto, mi piaccereva potere leggerlo tutto in italiano, deve essere ancorea più bello. Ciao! buona giornata.
RispondiElimina-Ha funzionato!!-
RispondiEliminaLe papille gustative sono in fermento e anche il reparto “ricordi” si è risvegliato!
Parlo di quando eravamo in una pensione familiare a Rocca Pia, in Abruzzo, e io avevo il pancione..quando ero seduta a tavola per la colazione, il pranzo o la cena, chiunque con qualsiasi vassoio mi passasse davanti, si fermava e…“favorite!” sorridendo, ma col punto esclamativo!
Non mi ricordo cosa c'era per dolce nella lista, decisamente questa torta ci va di diritto!!!
Ti abbraccio
@Diletta
RispondiEliminaUn sorriso...rosso amarena come grazie quindi lo accetti?! :P ehehehheehe
@Alex
Mi capita in modo similare con alcuni dei blog che frequento...fermo restando che è poi la componente golosa e godereccia che prende la meglio facendomi soffermare sul dolce di turno...ed ovviamente facendomelo desiderare.
In questo caso e non lo dico per qualche motivo ti assicuro che il croccante ha indubbiamente un pò di passaggi ma è decisamente lineare nella sua preparazione...per cui mi sento di dire...che un pensierino forse potresti anche farlo...non te ne pentiresti :)
@Lo Ziopiero
Tu sei sempre troppo buono con me...si vede che hai dimenticato che volevo scriverti un commento sullo sportello dell'auto eh?! :P heheheheheh
In ogni caso ti assicuro che nell'episodio citato la vera nota "stonata" per una città quale quella partenopea...era che realmente nessuno ha mostrato segni di insofferenza manifesti...pur nel contesto concitato...nel quale tuttu andavano di "'pressa" (di fretta per i non campani :P)
@Odile
RispondiEliminaGracias por venir de nuevo y lo siento por las inconvenientes del traductor
:)
@Petronilla
Mi immagino che tu abbia provato qualsiasi cosa vero?! :P
Ok, allora andata per questa nella lista ma soprattutto contento di sentire nelle parole quella nota ritrovata...come di qualcosa che decisamente va meglio...:)))))
Un abbraccio :)
Wow!
RispondiElimina...e allora io aggiugo l'indirizzo: seconda stella a destra e poi dritto, fino al mattino...
(Bennato forever!)
Dunque, comincio col dirti che sono felice di non essere incinta perché dopo cotanta visione e soprattuto cotanta spiegazione e cotanto titolo ("GLUTEN FREE"), avrei anche potuto abortire... almeno che tu non fossi venuto subito a portarmene almeno una fetta!
RispondiEliminaDue: adoro la ricotta e la cassata, per me, è la regina delle torte, ma quella che dico io... anche se qui a Palermo lo dico di tante... ;)
Tre: Ieri in un negozio di catoleria all'ingrosso (dove ormai vado ogni giorno) ho comprato 5,50 di roba e mi hanno fatto pagare 5 euro... come dire Palermo-Napoli, siamo uguali!
Quattro: La prossima versione, mi prometti che la fai pure gluten free? ;)
Cinque: ... io arrivo sempre fino in fondo ai tuoi post... eroica o pazza? ;)))
Aahahaha la frase finale del pasticciere mi ha fatto piegare dal ridere, avrei voluto esserci (e con la telecamera nascosta!)
RispondiEliminaSenti, ora te lo dico in confidenza, fra te e me, da amica: se vai avanti così, a preparare dolci di questo tipo, ad evolverti in questa maniera, mi costringerai a chiederti il pizzo.
(va bene anche quello del reggicalze)
Sei fantasticA!!!!
Sei braverrimA!!!
RispondiEliminaFabrizio
@Virò
RispondiEliminaQuindi vuol dire che ci stà da qualche parte...vero?! :P ehehehehehehe
@Fantasie
1) Ti assicuro che davanti ad un dolce pur appartenente ad un genere differente mi sembra di avere le stesse voglie di una donna in stato interessante! :D
2) A Palermo ho avuto modo di mangiare parecchi cannoli e cassate e ti dico che ogni volta che ci penso ho una perdità di rigidità della mascella che crolla verso il basso irrigidendosi poi nella constatazione che siamo troppo lontani...
3) Che Napoli-Palermo sia uno stesso asse culturale non c'è dubbio anche se devo spendere un maggior apprezzamento per Palermo che rispetto alla mia città qualche passo avanti lo ha decisamente fatto...ed in questo onore e merito ai palermitani, davvero. Lo dico con sincera stima per quello che ho visto e ti assicuro che gli occhi di un napoletano per certe brutture hanno una maggiore sensibilità...
4) Ok, andata per te è il minimo! :))))
@Muscaria
...mi immagino te con la telecamera tra un piano lungo ed un primo piano fatto solo con la scusa di fregarti uno choux al cioccolato :P !!! ahahahahahhahha
Per il pizzo non c'è problema...lo tempesto di amarene e penso che sarà ancora più gradito, no?! ;P
PS
Fabrizio grazie anche tu sei un granderrimo!!!! ahahhahahahaaha
Arrivo casualmente sul tuo blog e resto fulminata come di fronte ad una vetrina di dolci. Ho fatto una giro dei tuoi post e ho ancora una piccola vertigine. Certe persone sono nate per procurare dolore agli altri, sì, perchè non potendo allungare una mano su quella torta, oggi passerò la mia giornata rimpiangendola. A parte scherzi, bellissimo post, splendido blog. A presto, Pat
RispondiElimina@Muscaria in Fabrizio (o Fabrizio in Muscaria?!): tu che da Parigi (o Londra o Genova o Pescara) chiedi il pizzo ad un napoletano?
RispondiEliminaMa qui non c'è più religione!
@Patty
RispondiEliminaSono contento che ti sia piaciuto il blog, niente di che considerato quello che c'è in giro :P
Grazie e di tutto e verrò presto a trovarti :)
Questo dolce è un vero capolavoro.
RispondiEliminaBRAVO !!! E' proprio fortunatissima la tua "ragazza".
Leggo sempre i tuoi racconti
anche se non commento mi piacciono molto.
Virginia
Sei un grande ma che te lo dico a fà? :-)
RispondiEliminaSia per il racconto che per il dolce.
Eravamo tutti lì dentro alla pasticceria mentre si leggeva il racconto
Il dolce è semplicemente libidinoso, io lo guardo, leggo la ricetta ma sono negata, spero di invitarti un giorno e che me lo porti!!!
@ Virò: hai ragione! E' la dura realtà, bisogna accettarla :P
RispondiEliminaIl pizzo con le amarene è il pizzo che chiunque vorrebbe poter chiedere, almeno una volta al mese! :P
RispondiEliminaGamby...scusa la tempestivitá incredibile del commento, é che io ti devo leggere con calma.
RispondiEliminaE questo spaccato domenicale é roba dai piú alti livelli della commedia all'italiana..
Raccogliamo il tutto in un pdf detto la commedia non umana, alla Balzac, ma italiana che é una categoria del pensiero a parte..?
Un abbraccio..
PS la torta pure me é piaciuta assai ...ed senza glutineeeeeeeeeeeeeeeeee
@Virò @Muscaria
RispondiEliminaInsieme siete pericolose...:)
Certo che l'idea di chiedere il pizzo in manufatti da cucina mi piace...Muscaria in ogni caso se io il mio contributo lo do in amarene...sappi che Virò fa un gelato da svenire (adesso faccio anche lo spione! :P ahahhahahaha) oltre a cucinare in modo spettacolare...che fai passi anche da lei a fine mese?! : hihihihihi
@Virgikelian
Grazie mille Virginia :))
@Poverimabelliebuoni/insalata mista
Il dolce lo porto...tu però prepari un pò di quelli splendidi piatti di pesce azzurro che posti...che anche quelli lasciano un bel desiderio di provarli! :)))))
@Glu.fri cosas varias sin gluten
Mi piace la classificazione :)
Ognuno di noi sai quanti racconti similari potrebbe condividere...pagine e pagine, un piccolo e colorito spaccato delle nostre quotidianetà...
Basta guardarsi intorno che nel nostro paese proprio non si può dire che non manchino gli spunti! :P ehehhehehehe
MA è una meraviglia questa torta!!! te la sei inventata tu?? complimenti perchè sembra di una golosità unica! ne faccio una versione e poi ti dico!
RispondiElimina@Caris
RispondiEliminaEbbene si me la sono inventata io facendo un collage di varie ricette che avevo in mente da un pò. Con la fortuna del principiante mi è anche andata bene sul piano dell'equilibrio :P
Se la posti mi fai sapere...please...che sono troppo curioso! :)
e no. io adesso voglio che mi spiegate come fate a mettere quella granella sul bordo esterno della torta. Io ci provo ma mi ritrovo la granella in ordine sparso e a macchia di leopardo, alla fine mi rimangono di più attaccate sul bordo del palmo della mano che su quello della torta e alla fine ci rinuncio ti prego dimmi come fai, le lanci, le incolli una ad una, le spruzzi con qualche caccavella a me ignota? :)
RispondiElimina@Cristina
RispondiEliminaIl segreto è nella noncuranza...tutte le volte che ho pensato "questa torta non devo fotografarla" mi è venuta perfetta...quando avevo amici o parenti a cena una cag@t@ pazzesca!!! :P ehehehhehe Infatti se vedi sopra le foto sono state fatte in una giornata no per la luce...però visto che lo "sgranellamento" mi era venuto bene ho deciso di ricredermi e fare qualche istantanea...
PS
Il bello cmq è mangiarsi dopo tutto quello che avanza tra granella e crema ressidua...una goduria!!