martedì 26 gennaio 2010
Involtini di Spada all'arancia e caciocavallo
Interno di ospedale. Bar con edicola annessa. Unica rivendita e punto di ritrovo per interi reparti. Ore 6:45, già una piccola armata brancaleone in attesa che alle 7:00 apra quell'unica isola di ristoro.
Infermiere con il trucco segnato dal turno di notte, sorveglianti in cerca di scambiare 4 chiacchiere prima del passaggio di consegne ai colleghi, giovani medici di gavetta a raccogliere i cocci di una professionalità scarsamente visibile agli sguardi diurni di chi conta, pochi pazienti insonni troppo lontani dal letto di casa e sommessamente restii per cedere a quelli del nosocomio, cercano in quel bar uno scampolo di quotidiana normalità.
Piccola e varia umanità galleggia in attesa. Poi si accendono le luci, il profumo di caffè invade l'atrio, il fischio strozzato del vapore saluta i primi cappuccini in partenza su vassoi per chissà quale reparto, la fragranza di lievitati modesti ma scintillanti come manna in quell'angolo di mondo accompagnano i primi sorrisi di chi chiude una giornata e chi invece la inizia vestendo o dismettendo in quello 'spogliatoio' comune, la propria maschera.
Poi arriva lei. Oltre la sessantina, corpulenta, matronale ma non sopra le righe, tutt'altro, respiro sincopato a dispetto dell'immagine serena, caviglie grandi e gonfie, pantofole comode, calzini grigi arricciati di lana morbida, vestaglia azzurra semplice e austera, capelli corti in ordine, occhiali datati a fare tutt'uno con il volto, da tempo immemore, troppo.
Scende dal reparto del primo piano, lenta, incerta nel passo ma non nell'intenzione, profuma di pulito ad un miglio di distanza. Non guarda in viso nessuno, sembra solo attenta agli scalini ed agli spifferi di finestre i cui infissi mostrano i segni degli anni anticipando nell'aria la condizione del tempo fuori.
Ordina la colazione ed un quotidiano, sempre lo stesso, il CorriereDelloSport! :) Piegà il giornale in 4 come il più consumato pensionato tifoso al circolo delle bocce possa fare. Sorseggia un thè con una brioches semplice...poi lentamente comincia nuovamente la scalata a quel primo piano. Una mano per reggersi, un piede dopo l'altro, il tutto lanciando di tanto in tanto l'occhio su quella che mi sembra essere la classifica di serieA che troneggia tronfia in quel quarto di mondo sportivo, piegato con cura, che mai avrei detto gli sarebbe appartenuto. Nulla stona in quell'istantanea. Pochi minuti di quotidianetà lenta e serena a precedere il trambusto e la tensione delle ore a venire.
Solo per cronaca, la signora l'ho vista per ben 3 giorni di seguito nel medesimo rituale.
Confesso che sarei contento di incrociarla ad una edicola pubblica :)
A seguire vi riporto una ricetta il cui spunto è stato tratto da questo link ma la cui realizzazione ha poi seguito una strada propria
Ingredienti per 4 persone
8 Fette di pesce spada tagliato non troppo doppio;
3 Pugni di mollica di pane bianco cotto a legna;
2 Arance medie;
80g. di pinoli;
120g. di caciocavallo semistagionato (Io ne ho usato uno di bufala, tutte le varianti DOP ovviamente sono ottime)
1 Ciuffo folto di prezzemolo;
1 Spicchio molto piccolo di aglio;
Pan grattato per panatura ed un cucchiaio scarso per la farcia(ovviamente meglio quello fatto in casa a grana grossa)
1 Filetto di alice in olio d'oliva di media grandezza;
olio extravergine di oliva;
Preparazione:
Prendo le fette di pesce spada singolarmente e le metto tra due fogli di cartaforno, lavorandole con un batticarne assotigliandole in modo da renderle adatte alla formatura degli involtini.
Procedo quindi con la farcia mettendo dapprima la mollica a mollo in acqua fredda. Poi la strizzo e la passo al mixer con il prezzemolo opportunamente pulito, lo spicchietto d'aglio, 40g. di pinoli, 20g. di caciocavallo ed il filetto di alice. Levo dal bicchiere il composto, una volta che ha assunto una consistenza omogenea, e procedo incorporando la zeste grattuggiata delle due arance, il succo scarso di una sola delle due (arance), i restanti pinoli, il caciocavallo fatto a cubetti di 1/2cm di spessore. Aggiungo ancora un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva (nel mio caso 3) ed aggiusto eventualmente con un cucchiaio di pangrattato.
La farcia deve risultare umida, consistente e profumata. La granularità del caciocavallo, dei pezzettini microscopici di arancia e dei pinoli deve essere un complemento uniforme alla base creata nel mixer.
Procedo quindi alla formatura degli involtini, farcendoli con l'impasto ottenuto ed arrotolandoli a mò di braciolette senza l'ausilio alcuno di stuzzicadenti o altro.
Li passo poi in olio extravergine di oliva e successivamente nel pan grattato. Li allineo su una placca da forno rivestita di cartaoleata e verso su ognuno degli involtini un filofilo di olio extravergine di oliva e qualche goccia di vino bianco di qualità (in assenza altrimenti meglio desistere) per profumare ulteriormente.
A seguire ripongo il tutto in forno statico (preriscaldato) a 180° (ripiano medio) per non più di 20'.
Ottimi tiepidi. L'occhio suggerirebbe di tagliarli a rondelle e procedere ad impiattarli in modo più artistico...ma da queste parti vale l'approccio rustico e quindi lascio a voi il compito di colmare il debito estetico con delle eventuali scorzette d'arancio caramellate in precedenza ehehehe :))
Il pregio è che rimangono belli umidi e piacevoli al palato contrastando la lieve crosticina in superficie.
Considerate che le foto sono di quelli avanzati il giorno dopo...
PS
Un etna bianco DOC o un Cutizzi (uve di Greco) dei Feudi di San Gregorio (come nel mio caso) accompagnano egregiamente il piatto :)
PS2
Dimenticavo che il giorno dopo sono stati riscaldati nuovamente in forno per essere consumati (quelli della foto appunto) e non si erano affatto asciugati (insomma un piccolo pregio da non trascurare).
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Io te lo auguro- di incrociarla in un'edicola pubblica- ate e soprattutto a lei. Gran bel ritratto, bel modo di iniziare la giornata
RispondiEliminaciao
ale
P.S. sulle rielaborazioni delle ricette, sfondi una porta aperta: ormai le cambio così spesso che la trasgressione più grande sarebbe seguirne una passo passo!
riciao
Ho vissuto quello che hai scritto come se fosse dal vivo. bellissimo.
RispondiEliminala ricetta? ecchettelodicoaffà' ;) grazie
Da quando sono uscita da casa mi ero programmata di passare da te: sentivo la tua mancanza e avevo bisogno di uno "sguardo" interessante e ironico sul mondo.
RispondiEliminaBellissima la descrizione dell'umanità galleggiante nel risveglio del mattino ospedaliero (che tra l'altro conosco benissimo, per alcuni miei trascorsi ....) e finalmente leggo la ricetta che già mi aveva affascinata per quel caciocavallo di cui si fregia!!!! In tutta sincerità il pesce spada non è tra i miei preferiti, ma questa versione ricca di profumi e morbidezza mi intriga. Copio ed eseguo quanto prima!
Passo poi alla lettura dei tasting-paccheri e del baccanale gastronomico a cui hanno preso parte e finalmente mi dico che posso cominciare bene la giornata :))
buongiorno! La signora mi sembra quasi di averla davanti agli occhi, ed è un ritratto che fa soridere... augurandole di comprare la gazzetta "fuori" appena possibile e a te di non incontrarla più "dentro".....
RispondiEliminaOriginale la tua ricetta , un modo per rendere gradito il pesce anche chi , come me , non lo ama. Grazie e buonissima giornata
Dani
Sterpitosi Mario, questi te li copio
RispondiEliminaCiao! bellissimo questo ripieno per il pesce! la nota agrumata ci intriga e, anche se solitamente il formaggio non si utilizza..qui ci deve stare proprio bene!!
RispondiEliminaun bacione
@alessandra (raravis)
RispondiEliminaBello il ribaltamento della trasgressione uniformandosi alla copia pedissequa della preparazione. Veramente non fa per me, ma se non fumo, non bevo e non mi drogo un modo per trasgredire pure lo dovrò trovare o mi sbaglio?! Quasi quasi copio qualcosa di Nigella...quella si che sarebbe TRASGRESSIONE allo stato puro per me!! ahahaha
@cinzietta
Grazie mille davvero! :))
@lenny
A te non posso altro che dire: GRAZIE per le belle parole.
Considera che ho le medesime aspettative quando leggo gli incipit dei tuoi post...so sempre che mi stupirai con qualche considerazione tanto lieve ed elegante quanto forte come immagine e profumo. Una dote, quella dell'eleganza e della giusta misura difficilmente reperibile in giro.
Tornando invece alla ricetta, considera che la medesima preparazione l'ho fatta con i filetti di sogliola, sostituendo il basilico con delle zucchine leggermente saltate in padella in pochissimo olio evo. La mia ragazza probabilmente ha gradito anche più della versione postata ma come ben sai io fotografo pochissimo :)
Alla prossima e buon prosieguo di giornata ;-))))
@daniela
La prima volta che l'ho incrociata (la signora appunto) ero alquanto stupito, e non solo per l'apparente incoerenza donna-quotidiano_sportivo quanto per il modo di fare consumato, quasi religioso di alcuni gesti quotidiani, oserei dire sedimentati. Ecco perchè ho chiuso dicendo che spero di incrociarla fuori, proprio perchè mi piace pensare che quella ripetitività e quella passione non siano state acuite solo dall'essere in ospedale quanto da una vera e propria passione per il gioco del calcio. La cosa suona molto più confortante così ovviamente ;)
La ricetta è una simpatica variazione sul tema degli agrumi, non è difficile e rende come risultato invece :)
@Lydia
Grazie Lydia...se solo sapessi invece la sfilza di cose tue che sono in attesa di essere copiate da queste parti :)) ahahaha
@manuela e silvia
Il formaggio (a dire il vero) all'occorrenza mi piace accostato al pesce. Mi è capitato di usare anche la mozzarella (come la ricetta 'Spatola bufala e pomodoro'). Certamente l'attenzione agli abbinamenti è maggiore perchè non è facile indovinare
sempre una giusta complementarità di sapori/sapidità ma quando la si centra credimi non si abbandona più. Ho avuto la fortuna di dovermi ripetere più volte con la Spatola ad esempio, mentre la ricetta che vedi, così come anticipavo pocanzi a Lenny l'ho fatta con i filetti di sogliola, sostituendo il basilico con delle zucchine leggermente saltate in padella in pochissimo olio evo. Veramente ottimi e non lo dico in modo autoreferenziante.
Se vi cimentate fatemi sapere ;)
Gambetto...scusa ma non ho capito!!! Metti prezzemolo o basilico? Nella ricetta scrivi prezzemolo e nei commenti dici basilico...forse ho perso qualcosa e non me ne rendo conto! Sarà che son in lab, è tardi e la giornata è stata uno strazio.
RispondiEliminaUn sorriso tonto,
D.
Conosco fin troppo bene quel rituale mattutino, ormai da qualche anno non appartiene più al mio quotidiano e a volte mi manca ( ma parlo da medico, ovviamente, non da paziente) a quelle ore sia i colleghi che le altre persone erano svestite di qualsiasi maschera, ma bastava passare alla seconda colazione, quelle di poco prima delle nove per vedere magari le stesse facce, rifatte di trucco, barba e la solità falsità...
RispondiEliminaConfesso che il pesce spada non mi entusiasma, però confesso anche che al ristorante non lo prendo mai e a casa idem, l'ho cucinato una sola volta ai ferri e non mi è piaciuto, ma credo che sia stata colpa del metodo di cottura scelto, non del povero pesce, fatto sta che rientra in casa solo previa affumicatura!! Ora però con questa ricetta mi hai stuzzicato le papille gustative e credo proprio che gli darò una seconda chance!
a presto
@Diletta
RispondiEliminaQui se c'è un tonto sono io che il più delle volte rispondo senza mai rileggere ehehehe
Sorry, hai perfettamente ragione!!
Me ne scuso anche con gli altri. Infatti quando l'ho preparata con i filetti di sogliola, ho sostituito il PREZZEMOLO con le zucchine leggermente saltate in padella in pochissimo olio evo. Adesso però spiego anche il perchè ho scritto sempre basilico. Devi sapere che mi piace sempre variare e stavo già pensando a fare un farcia con pochi datterini e basilico, in sostituzione, o del prezzemolo o delle zucchine..da qui il lapsus!
Sorry sorry :)))
Buona giornata ;)
@Milla
Già. Hai letto perfettamente quello che più o meno cercavo di de-scrivere tra le righe. Non c'è somiglianza con la stessa umanità vista qualche ora dopo, cambia completamente lo sguardo e non certo in meglio. Però quella piccola magia poi si ripete la mattina presto successiva...e questo ti fa sempre che qualcosa cambi in meglio :))
Per il pesce spada anche dalle mie parti è abbastanza raro, solitamente preferisco altro, ma se dovessero capitarti delle belle sogliole provale in questo modo e vedrai che non rimarrai delusa.
PS
Anche se al momento solamente sulla carta ma qui si fanno già parecchi 'pensierini' sul quando inforneremo le tue due versioni di "Crescente" ehehehehe ;)
uhm... dubito che sarò così a 60 anni... sulle caviglie non garantisco, ma sul giornale sì :D
RispondiEliminache goduria questi involtini! ma... non è che per la forma ti sei regolato su quella delle suddette caviglie?
che fine umorista...
:-)
Mi mancava il tuo commento...poi è arrivato portatore sano di sorrisi come sempre :)))
RispondiEliminaPS
Non hai idea di quanto abbia camminato in quei giorni...'indi per cui'...per la forma mi sono regolato SOLO sulle mie di caviglie!! ahahahaha
Certo che riesci ad essere un osservatore acuto anche di mattina presto ed in una situazione in cui i pensieri immagino siano altrove...E' un pregio raro...
RispondiEliminaGli involtini sono davvero una bella ricetta che mi sono copiata subito; mi piace molto la presenza delle zeste d'arancia e la cottura in forno che permette di preparare tutto con un po' d'anticipo e di cuocerlo al momento: perfetto quando ci sono ospiti!
Oltre al pesce spada ed alla sogliola con quali altri pesci vengono bene, secondo te?
P.s. Mi chiedevo perchè usi le etichette creandone una per ogni preparazione anzichè raccogliere per temi. E' forse perchè ogni ricetta è...davvero unica?!
Noi si mangia pochissimo pesce ma questa tua ricetta mi sa tanto che possa garbare anche al resto della famiglia :-) Buona serata Lauradv
RispondiElimina@Virò
RispondiEliminaSolitamente sono attento per natura tranne quando decido di lobotomizzarmi ascoltando la radio ed armeggiando in cucina ehehehe
Guarda come alternativa io vedo bene anche le sarde ed il pesce spatola. Nel caso delle sarde opterei per la soluzione con le zucchine saltate in padella al posto del solo prezzemolo in modo da lasciare ancora più umidità nella farcia. Per lo spatola invece, il prezzemolo va benissimo. Se trovassi anche il pesce stella, potresti provarci ma non garantisco sulla tenuta dell'involtino perchè non ne ho mai fatto uno con quel tipo di pesce.
Per le etichette hai perfettamente ragione. Il motivo non è l'unicità, quella semmai la ha solo la storia che sta alle spalle della preparazione ma questo è fisiologico di ogni nostra esperienza. Probabilmente, ma sto azzardando, non ho mai curato l'aspetto 'logistico' del mio blog proprio per lasciargli l'impronta del mio approccio, che rimane quella di postare all'occorrenza e cioè quando ho qualche appunto da annotare. La cucina in fondo è così...è una raccolta mentale di ricordi, note, sensazioni, che per quanto ci sforziamo di ordinare consente solo messe a fuoco temporanee poi si procede ad istinto. Almeno così è per me :)
Grazie per la bella osservazione comunque...mi ha consentito di riflettere su un aspetto che avevo sempre trascurato ;)
@Lauradv
Grazie Laura. E'certamente un modo insolito (lo è almeno a casa mia) e quindi per agirare i sapori di preparazioni più frequenti può essere una ottima alternativa :))
che belli involtini dai salpori decisamente originali mai pensato di unire il pesce con il formaggio ma è molto intrigante
RispondiEliminaMi piacciono. Senza esitazioni, con quell'ispirazione vagamente siciliana (le arance, i pinoli...). Mi piace anche il tocco di formaggio saporito, e la cottura in forno, quel loro restare morbidi dentro. Insomma, involtini di gran classe!
RispondiEliminaMa il mio cuore batte per la signora al bar dell'ospedale, con la vestaglia azzurra e il quotidiano sportivo sottobraccio. Io faccio il tifo per lei, e per tutti i suoi compagni di cornetto e cappuccino: per quell'umanità che palpita, soto camicie da notte e pigiami portati come divise da battaglia.
Nell'attesa di incontrare la signora a un'edicola pubblica,
Sabrine
Finalmente questa ricetta è sul blog! L’aspettavo al varco per metterla in cima alla lista ;-D.
RispondiEliminaLa descrizione che ne avevo avuto e i relativi commenti lo imponevano!
Oltre a ciò debbo complimentarmi con te per la leggerezza con cui hai parlato di “quei giorni”
che per fortuna ci siamo lasciati felicemente alle spalle. :-*
@Gunther
RispondiEliminaNe vale comunque la pena anche per avere una alternativa alle solite modalità di preparare il pesce ;)
@sabrine d'aubergine
Grazie Sabrine :)
Ci accomuna lo stesso tipo di tifo, lo merita quella signora...lo meritano tutti quelli che come accenni tu in pigiama affrontano quotidianamente piccole e grandi battaglie.
Ci vediamo davanti l'edicola pubblica per vedere la signora ;))))
@Petronilla
Nella lista oramai è inserita. Grazie a te invece :)
PS
Avevo scritto sull'argomento, invece, due cose. La prima è questa, appunto, la seconda verrà a brevissimo, inconvenienti a parte. Spero ti piacerà anche il prossimo ;)
A presto
ciaooooooo sei bravissima!!!sono una giovane cuoca che vuole imparare!...mi sono inserita tra i tuoi sosteniroti e mi farebbe piacere se lo facessi anche tu così puoi sempre vedere cosa cucino di nuovo!!...e poi lasciarmi un commento...critica...consiglio...e se ci scappa un complimeto!! ti aspetto!!...il blog è www.spadelliamo.blogspot.com oppure clicca sulla foto...:-) ciao!!
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