martedì 19 novembre 2013

Pescatrice con pizza, patate, porcini ed aglio


Famiglia partenopea, metà anni 80.
Lui MrBeard un bell'uomo alto, scuro di carnagione, barba leggermente imbiancata, occhi svelti ed intelligenti, la pancia ben nascosta dai centimetri in più e dalla divisa di un lavoro affascinante per ruolo e per l'immaginario collettivo.
Lei MrsDyeing più piccola di statura, capelli biondi di un colore improbabile con ricrescita a vista, viso leggermente emaciato, di media corporatura, mai truccata e con voce leggermente roca. I tre figli, tutti maschi, la conferma di quella piccola tradizione educativa e pedagogica che quasi matematicamente vuole che il primo sia leggermente più imbambolato del secondo, con somma gioia del terzo che per rapidità batte di gran lunga i due consaguinei che lo hanno preceduto.
Tra l'altro se il primo figlio è scuro come il padre per carattere, colori e tratti somatici, il secondo con il taglio di viso della madre aggiunge una nota di luce in più al castano che invece si fa biondo naturale nel terz'ultimo arrivato, un piccolo tifone nelle sembianze di un bambino nordico.
Famiglia dai sani principi, alla mano per approccio, di quelle che conversandoci riconosci per valori più che per impostazione. Unico neo lo stile sciatto, una leggera nota di trasandato nel quotidiano accentuata dalla parziale assenza di gusto estetico. Cromaticamente un cazzotto nell'occhio compensato raramente dalla presenza del capofamiglia ancora in divisa di ritorno o in partenza per lavoro. Lo stile casuale dell'abbigliamento tipico di tre maschi guidati da un padre con una forte vena adolescenziale nel privato, la noncuranza della madre verso il più elementare concetto di ordine declinato per qualsivoglia aspetto del quotidiano convergevano quindi in una resa pubblica sinteticamente definibile come stravagante, atipica.
Un nucleo famigliare così poteva solo essere il frutto dell'immaginazione di un bozzettista dalla camicia a fiori con il cuore a WoodStock e le ceneri di una canna nel posacenere...ed invece loro erano(e sono) realtà in carne ed ossa, la contraddizione evidente di come un certo modo di sentire potesse sposarsi con una leggerezza estetica al limite della noncuranza. La cosa che colpiva e che tutt'ora da voce a qualche domanda è di come per raffronto con gli altri non riuscissero a vedersi, una sorta di mancanza prospettica di se che li rendeva unici perchè non vivendo alcun tipo di confronto, restavano identici a se stessi. L'affetto che li legava agli altri era quindi tutto intriso nell'accettazione di quel modus vivendi che di per se restava solo forma convertendosi poi in generosità e comprensione a livello umano. Insomma, erano per molti, amici, veri amici dei quali andare fieri una volta accettata quella cortina di provvisorietà estetica che si portavano dietro come marchio di fabrica. Tanti anni a Napoli, una casa-villetta costruita praticamente a mano da MrBeard mattone dopo mattone su un terreno in una zona collinare nel quale le strade sono arrivate solo dopo molti mesi e dove la polvere ha detto la sua per lungo tempo. Poi d'improvviso una ottima occasione formativa del primogenito, la non difficoltà professionale a spostarsi di MrBeard maturarono nel giro di una manciata di giorni la scelta di muovere definitivamente nel profondo nord, per supportare il percorso istruttivo del primo figlio. Un senso di unione radicato, la volontà a non disperdere il nucleo famigliare e la leggerezza, sempre quella, di capire quando mollare le ancore per salpare pur nell'evidenza di intuire che si perdeva quanto costruito logisticamente ed affettivamente fino a quel momento si coagulò una Sabato mattina quando con un indirizzo scritto a penna su un foglio ed una station wagon carica all'inverosimile entrarono in una piccola ed ordinata cittadina sopra il Pò con tanto di cucciolo di cane a seguito.
Al civico segnato c'era una palazzina di pochi piani ed una signora ad attenderli, quella che avrebbe dovuto affittargli un proprio appartamento non prima però di aver incontrato di persona gli eventuali nuovi inquilini, la stessa signora che per l'occasione aveva indetto una riunione di condominio in modo da condividere con tutti l'approvazione a quel nuovo possibile contratto di locazione con dei meridionali. La gentile signora di provincia pensò ad uno scherzo quando li vide uscire dalla macchina. Il disorientamento che poteva dare visivamente la multicolore famiglia di MrBeard era tra l'altro accentuato dai visi stravolti per il viaggio fatto di notte, da una macchina zeppa di moscerini e polvere le cui sospensioni erano schiacciate dal peso di un bagagliaio e di una bagagliera sul tettuccio zeppa di scatoloni chiusi con scotch da imballaggio, dai tre figli la cui cattività in macchina sfogava all'aria aperta in repentini litigi fatti di spintoni e piccoli insulti, dal piccolo cane che leccava l'interno del parabrezza scodinzolando sul cruscotto dell'auto, da quel senso di sciatto di MrsDyeing incorniciato su un viso inespressivo per stanchezza, dai suoi capelli opachi legati con un consunto cordino elastico, da quella voce roca che anestetizzava un qualsiasi approccio umano o anche solamente più confidenziale.
La proprietaria di casa probabilmente si avvilì e dopo i convenevoli dettati dall'educazione introdusse la famiglia in un locale in comune dell'edificio dove ad attenderli c'erano tutti i condomini, ordinatamente predisposti come la più esigente delle giurie di un tribunale, quasi un plotone a dire il vero. Poche frasi fredde di presentazione e poi la domanda rivolta dalla stessa al piccolo gruppetto di residenti la cui malevola curiosità (per gli aspiranti vicini di casa) era stata nel frattempo anche ampiamente soddisfatta dagli occhi. La fredda questione fu esposta letteralmente così come la trovate di seguito, ripeto letteralmente senza alcun fronzolo letterario aggiuntivo.
Proprietaria, a voce non alta ma sufficiente per intonazione a farsi sentire chiaramente da tutti:"La volete questa famiglia allora come vostri nuovi vicini di casa?".
Un attimo di silenzio divise l'Italia più di quanto non fece chi a seguire esclamò senza vergogna e con tono sostenuto:"No!".
Altri si allinearono a quel monosillabo continuandone l'eco e connotandolo anche di un ingiustificato risentimento. "Nooo!...mhmm...no!".
L'umiliazione subita davanti ai propri figli annichilì MrBeard, azzittì i tre ragazzi ma non MrsDyeing che con voce roca ed occhi lucidi, mentre il cane continuava ad abbaiare dalla macchina, colorò di dignità e spirito di sacrificio poche frasi dirette ai presenti, considerazioni che rassicuravano chi poteva sentire minacciata la propria tranquillità o la semplice vivibilità del condominio, facendole convergere tutte nella parola 'possibilità' per un periodo di prova.
Ad oggi, i figli cresciuti, gli anni passati ed i sacrifici che nel tempo hanno acquisito un significato più chiaro, conferiscono all'episodio citato i tratti di una storiella con la quale intrattenersi durante una cena ed è inutile dire che ll finale felice non lo troverete scritto di seguito perchè riduttivamente giustificherebbe una morale che non c'è e non ci vuole essere.
E'solo cronaca, cronaca colorata di un meridione che si fa famiglia e si fa (ri)conoscere :)




Passiamo quindi alla ricetta, pescatrice con pizza, patate, porcini ed aglio.
Intuitiva nei passaggi ma dall'impatto al palato davvero convincente. Di solito propongo sempre dolci, perchè non so fotografare se non il giorno-dopo e quindi chiaramente escludo dalle mie condivisioni tutti quei piatti "espressi" che non si prestano ad una lunga pausa in attesa. Adesso farò qualche eccezione e la motivazione è altrettanto semplice voglio fissare riportandole qui alcune dritte e tecniche che sto apprendendo pian piano da tutta una serie di libri decenti di cucina che di recente mi sono stati regalati per una occasione cosidetta personale di un certo conto.
La filosofia personale in cucina è sempre stata quella della linearità e quindi quale miglior aggancio se non quello dello chef Niko Romito, del quale a breve (sempre da me) scoprirete altre ricette indegnamente riprese e rivisitate secondo gusti e possibilità (se non veri e propri limiti) personali.
 Il grazie va anche a Lydia che mi parlava di questo chef in tempi non sospetti, facendomi quindi acquistare il libro quando quest'ultimo (Romito) ancora non sapeva di avere nel proprio destino le tre stelle gastronomicamente più importanti. Quindi ancora Lydia nella mia cucina malgrado le occasioni di incrociarsi siano pressochè ridotte al lumicino lei è comunque sempre "raggiungibile" sull'ottimo Gastronomia Mediterranea.
L'idea è quello del riciclo (pizza avanzata fatta con il lievito madre), di una ottima materia prima e di piccole preparazioni che accostate compongano un degno puzzle di gusto al palato.
Adoro la rana pescatrice, la pizza patate e porcini freschi mi fa letteralmente sbavare e quindi perchè non unire tutto in unico piatto. Tecnica e spunti per la crema d'aglio li ho presi dal libro di Romito "Semplicità Reale", fantasia, improvvisazione e cialtroneria invece sono frutto anche di studio personale...."pensate come sto messo"! :P ahahahahahahaa
Pescatrice con pizza, patate, porcini ed aglio
1 rana pescatrice del mediterraneo (si riconosce per le dimensioni ridotte rispetto a quelle dell'Atlantico, per sapore e per polpa soda ma non dura) di circa 2Kg(testa compresa); Pizza bianca prodotta in casa avanzata (la mia fatta con lievito madre e poco rosmarino);
1 Patata bianca;
3-4 porcini freschi (nel mio caso due perchè erano grandi) ed un piatto di finferli;
100 gr. di aglio rosa di Sulmona sbucciato e privato dell'anima;
1/2 litro di latte intero;
2 foglie di alloro, una carota, un gambo di sedano;
vino bianco secco;

Fumetto di pesce
Levare la testa dalla rana pescatrice tagliandola di netto e con un coltello affilato seguendo la spinadorsale del pesce ricavare due filettoni longitudinali ai quali va successivamente eliminata la pelle. Quest'ultima insieme agli scarti del pesce opportunamente ripuliti sotto l'acqua corrente servono per il fumetto di pesce da preparare con circa due litri d'acqua, la carota, il gambo di sedano e le foglie di alloro (poco sale e qualche granello intero di pepe bianco).
Schiumare il liquido durante l'ebollizione e farlo ridurre di circa 2/3, filtrarlo con un colino cinese e tenere da parte.

Pan grattato di pizza bianca
Ridurre la pizza a tocchetti sottilissimi con un coltello affilato, riporli in teglia su carta forno e farli colorire in forno a 180° per una decina di minuti, dopodichè frullarli a grana medio piccola in un mixer. Personalmente non ho nemmeno aspettato che si raffreddassero.
Funghi
Pulire bene i funghi, tagliarli a fette e spadellarli in olio evo caldo fino a coloritura. Sfumare con il vino bianco e chiudere la cottura con poco prezzemolo tagliato al coltello. Non usare l'aglio. Aggiustare di sale e prelevare le fette di porcini più carnose da usare per la presentazione del piatto.

Patate
Pelare la patata, ricavarne delle fette spesse, scacquarle in acqua fredda in modo da farle perdere l'amido superficiale e cuocere a vapore per 10 minuti. Le fette principali una volta cotte, friggerle a fiamma vivace in olio evo caldo fino a completa doratura, i pezzettini angolari di patata avanzati invece tenerli da parte senza friggerli.

Crema d'aglio (ricetta presa da "Semplicità Reale" di Niko Romito) Mettere l'aglio precedentemente sbucciato e privato dell'anima in una pentola con almeno un paio di litri di acqua e portare a ebollizione. Scolare, aggiungere acqua fredda, ritufarre l'aglio e riportare a ebollizione. Ripetere l'operazione per 5 volte (la ricetta originale prevede solo 4 passaggi ma per me o quantomeno per il mio gusto non sono sufficienti).
La sesta volta mettere invece il latte al posto dell'acqua (la ricetta originale prevede 500gr. di latte per 200gr.di aglio sbucciato ma io ho preferito mantenere la stessa quantità di latte anche a quantitativo dimezzato del secondo) e procedere similarmente. Prelevare quindi l'aglio con un colino e frullarlo aiutandosi con qualche cucchiaino di acqua fino a renderlo a crema. Aggiustare di sale.

Crema di funghi
Frullare i porcini ed i finferli (ad esclusione di quelli per la presentazione) insieme al fumetto di pescatrice (procedere con un cucchiaio di liquido alla volta in modo da ottenere una corretta densità) fino al raggiungimento di un consistenza cremosa senza la presenza di alcuna granularità. Aggiungere eventualmente di sale. Aiutarsi con un pezzettino di patata al vapore per correggere la consistenza qualora ci si fosse fatta prendere la mano dall'aggiunta del fumetto (a me è capitato...:P ehehehhe)

Rana pescatrice
I filettoni di pescatrice vanno preliminarmente passati nell'olio evo e poi vengono ripassati nel pangrattato di pizza bianca (a granularità accennata) e lasciati in frigo a riposare (coperti di carta forno) per qualche oretta. Riporre in forno statico a 200° con un filino di olio e cuocere fino a doratura accennata della panatura. Riporre i tranci su carta assorbente prima di poggiarli sui piatti da portata.

Composizione del piatto
Pescatice al centro, crema ai funghi adiacente, patata fritta calda con porcino sopra e crema all'aglio.

PS
L'eccesso di foto è dovuto al fatto che la ricetta era pensata per una iniziativa che prevedeva il passo-passo,ma visto che l'iniziativa ha trovato degli intoppi non meglio giustificati ecco che mi ritrovo a pubblicare le foto in più giusto per rendere riconoscenza alla mia pazienza che con la macchina fotografica è inversamente proporzionale a qualla che ho in cucina.

 Ah dimenticavo...cosa dire del piatto...è l'esaltazione del semplice che arriva al palato e si ricompone in un quadro di sapori, le cui tonalità di sapidità e di consistenze le decide il commensale secondo la scelta di come combinare il boccone. Ad oggi sono al terzo rifacimento...il che vuol dire che forse è piaciuto :P eheheheheheh










32 commenti:

  1. interessante. e non solo la ricetta.
    Sandra

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  2. Piatto strepitoso... per caso sei tu il terzogenito? :P

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  3. E' sempre estremamente difficile commentare i tuoi post, data la grande quantità di spunti che vi si trovano.
    Eppure qui c'è una sola cosa che mi continua a rimbombare in testa: famiglia. Sarà un caso?
    Un bacione!!!

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  4. Sei tornato....commento prima di leggere, ma sono sicura che il post sarà strepitoso, dal racconto alla ricetta!
    Ciao

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  5. @sandra liccioli
    Grazie Sandra :)))

    @Ginestra e il mare
    No, non sono io il terzogenito, tutto sono fuorchè chiaro ma soprattutto non sono mai stato "sveglio" il ruolo che mi compete è quello dell'"addormuto" per te che sei terrona come me...devo tradurre?! :P eheheheheheh

    @Stefania
    No...non è un caso, è un concetto che ho dentro di mio, la famiglia è un conglomerato di valori diversi, non sempre compatibili ma che per qualche strana ragione qualcuno sente di dover tenere unita più di altri. Questo qualcuno coincide anche con me, declinato da terrone per qualche aspetto e da svedese per altri restando pur sempre un tema centrale che mi portodietro qualsiasi cosa racconto. Sono contento che questo filo rosso che guida si faccia vedere.. :)
    Graziemille per essere passata di qui...

    @Franci e Vale
    Speriamo...qui comincio a rincretinirmi e quindi...:P ahhahaahaha

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  6. Credo che i veri amici siano quelli che si ritrovano anche dopo una lunga pausa come se si fossero lasciati da 5 minuti. E torno (finalmente, che ti possino! :-)) qui proprio con questo spirito. Un posto dove non c'è bisogno di cerimonie, di lacrime o di altro, perché è un posto familiare.
    Detto ciò, ho trovato il post davvero molto interessante (come al solito), anche se la prima domanda che mi verrebbe da farti è "ma tu che ne sai cosa è successo lì, eri in macchina con loro?" o comunque, come hai saputo gli sviluppi (sto leggendo troppi gialli ultimamente, scusami :-D). Sappiamo che i pregiudizi sono tali e che spesso e volentieri la conoscenza e l'apertura portano a superarli, anche se ancora al giorno d'oggi, ahinoi, esistono e ci dobbiamo convivere. Ma mi piace anche sorprendere chi li ha :-)
    Detto questo, ho capito che volevi tornare anche tu una volta avuta la terza stella. Ora non ti perdere di nuovo. Ricetta da alta cucina.
    Un abbraccio a "voi".

    Fabio

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  7. @Fabio
    Questa storia l'ho sentita raccontare dai diretti interessati da quando è successa (avendo vissuto in prima persona quella partenza) ed oggi fa parte del nostro "patrimonio letterale famigliare". Inizialmente fu motivo di preoccupazione, sapere degli amici lontani e non "ben-accettati" rendeva le telefonate di rito per gli auguri (compleanni, feste, ricorrenze...) leggermente meno scanzonate del solito con tanto di racconti ed episodi sul modo totalmente diverso di approcciare le situazioni. La riunione di condominio pre-accettazione con tanto di cane che abbaiava in macchina c'è stata raccontata a caldo e credimi non aveva nulla di divertente...poi il tempo ha cambiato l'aspetto dell'episodio ma ricordo con precisione che mi ero fatto una idea (nel mio modo di pensare adolescenziale) dei settentrionali a dir poco pessima...sai di quando preferisci metterla sul piano fisico del tipo...""facciamo a mazzate"" :D ehehehehehehehe
    Devo ringraziarti anche della domanda...ma tu pensa un pò :D perchè dell'episodio oggi mi resta la matrice comica ma nello scriverti mi sono venute in mente quei visi preoccupati ed interrogativi di quelle telefonate che sembravano all'epoca intercontinentali....
    Per il resto poco da dire, grazie di essere qui come se il tempo appunto non fosse passato in mezzo, perchè con alcuni di noi fortunatamente quel senso di famigliare confidenza non è mai andato scemando...l'unico che si è "scemunito" forse sono io ma per quello ho l'alibi dell'età che avanza :P eheheheheheheh
    PS
    La foto di quel cielo scozzese non mi è sfuggita...un vialetto...una casa 'eterna' alla fine del viottolo, le mura a secco ed il cielo sconfinato sopra. Quella si che è una foto! :)

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  8. Ho visto il post e mi sono detta sorridendo "E' tornato". Ma avevo aperto, stamattina, e richiuso subito. Bisogna dedicarti tempo, nonleggere di corsa senza capire.

    Eccomi, mi sono fermata.

    Per leggere la tua storia tutta d''un fiato, per godere di quel meridione che si fa famiglia, e non sono stata delusa. La storia prima di tutto.
    Poi una ricetta che attrae il mio gusto e tutti quei consigli preziosi....quel pan grattato di pizza bianca, pagherei per assaggiarlo, ecco.

    Grazie Gambetto, e in ogni caso bentornato :)

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  9. Ben tornato a te..e alle storie di stravagante a moralitá (nel senso che la morale non ce l'hanno)....
    Non so cosa lega la sgarruppara famila Beard con questo strutturatissimo e sicuramente ottimo piatto ma il mio dubbio é : la mostruosa rana pescatrice atlantica ce coje con qqesto piatto? o forse meglio ma mostruosa merluza negra.....mumble mumble.

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  10. @Michela
    Grazie a te di essere qui invece e...provalo quel pan-grattato grossolano di pizza bianca. Va fatto perchè ha una versatilità spiccata in cucina con quel leggerissimo retrogusto di rosmarino che spezza e che si abbina per impanatura a tante cose. Quando prepari la pizza bianca quindi proprio come quelle fette avanzate non sono da pattume...tutt'altro vanno subito riusate per una scorta di pangrattato da tenere in frigo che fa la sua "porca figura" al momento giusto :) eheheheheheeh
    Grazie sempre...

    @Glu-fri
    Ma noi siamo sempre stati a-morali lo sai, in fondo lo è anche la tua vita a cavallo tra due continenti no?! :P eheheheheheh
    Battute sciocche a parte, grazie di essere qui e per la rana pescatrice atlantica...procedi pure, per avere quel contrasto di carne "fondente" con la croccantezza della panatura hai bisogno di una carne soda che non penso alcuna merluza sia in grado di darti.
    Poichè tuttavia la pescatrice oceanica è unpò più duretta...magari la porzioni prima e la lasci marinare in olio e rosmarino dal giorno prima....secondo me...sepoffà :))))

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    1. Ma certo che ci provo, puoi contarci!!! :)))
      Già scritto tutto sul mio quadernino :)
      Grazie!!

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  11. BENTORNATOOOOO!!!!
    E' sempre un immenso piacere leggere sia le tue introduzioni, sia le tue ricette (altro che spunti!).
    Il pesce io lo adoro e per anni non me lo sono cucinato, visto che il Martirio non gradisce e che cucinare pesce in maniera *seria* per una sola persona, diventa penoso.
    Da quando c'è Arc, invece, ho ricominciato e questa sicuramente sarà una preparazione che apprezzerà tantissimo.
    No scomparireeeeeee .... mi mancavi!
    Nora

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  12. Oh, finalmente!!!!

    Non c'è nulla da commentare: quando si legge un bel racconto si chiude il libri e ci si ripensa, in santa pace.
    QUalunque cosa in più sarebbe di troppo.
    Bentornato!!!

    Pesce??? Pensavo avresti postato un dolce :D

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  13. Bella, belle, belle, bella! Figata di ricetta. La tua assenza è pienamente giustificata. Ed aggiungo: viva la crema all'aglio che voglio utilizzare anche io in qualsiasi modo sia possibile. Intanto provo a farla e poi, una volta assaggiata e testata, deciderò come.

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  14. @TataNora
    Ma grazieeeeeeeeeeee!!! :D
    Anche i tuoi commenti mi mancavano, mi davano e mi danno allegria...io di contro sono solo un pò più rinco del solito ma credimi che saltare sull barca del web e ritrovare i compagni\e di viaggio ancor più bravi e carichi di quanto mi ricordassi è una bella sensazione :D
    La pescatrice con una bella impanatura è davvero una ottima cena, come la si accompagna è solo un optional che dipende dal tempo e dal desiderio del momento...e tu in quanto ad idee in cucina non scarseggi...fammi sapere se la prepari!
    Grazie e bentrovata

    @Araba Felice
    A te non posso dire nulla...se non che sono due giorni che canticchio:"Mmmmazinga....mmmmazinga, vola, si butta dalle stelle giù in picchiata, se sei nemico prega e` gia` finita...". Ve possino sembro un deficiente, serio! :D

    @Giulietta
    La crema all'aglio prima di farla mia l'ho rifatta almeno tre volte per trovare la giustà intensità di sapore...ma una volta che ci fai la mano diventa un passpartout elegante per varie preparazioni, credimi.
    Piuttosto grazie per essere qui anche io non ho parole :)))

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  15. Le tua stravaganza nella scelta dei racconti che intendi fare, la tua passione tutta personale per le storie senza morale scritta finale, ti caratterizzano e mi piacciono molto. Questa non fa eccezione. E poi rimango colpita dall'accostamento che hai fatto degli ingredienti del tuo piatto rivisitato. Sei un po' folle, ma va benissimo così:-)
    Bentornato!

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  16. Felicissima di leggerti in ricetta di pesce (che io adoro), ricetta assolutamente di altissimo livello, bravo bravo e bentornato! Il racconto iniziale, gradevolissimo, mi ha ricordato tanto la storia dei miei zii e cugini che, nella speranza di una vita migliore, si trasferirono nella, allora, lontana e nebbiosa Milano. Solo che era la fine degli anni sessanta (1967)...lascio a te immaginare cosa hanno dovuto "mandare giù". Infatti, dopo 4 anni circa, sono ritornati al sud, con due figli in più ed una casa che li aspettava al Parco Fabiola :-)
    Un abbraccio grande e non sparire, per favore!
    p.s. ma tu sei scrittore? e se no, perché non ci fai un pensierino? abbiamo sempre bisogno di gente bella che sappia scrivere...ed emozionare ;-)

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  17. Anvedi chi se rivede!!!!

    Senti, mo nun cio' tempo, aripasso! :))))

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  18. Era ora. punto. :-)
    faccio come lo zio Piero e passo domani: ma che bello poter prendere di nuovo il caffè (lungo) qui sopra :-)

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  19. @Daniela Ferri
    Leggo dalle tue righe affettuose ed equilibrate...che in pratica sono da trattamento sanitario obbligatorio...sezione psichiatria ovviamente! :P ahahahhahhahah
    Grazie per esserci e per esserci stata anche e soprattutto quando non ero sul web, davvero, certe cose hanno davvero un valore ;)

    @Rosalba
    Ma che scrittore, sono il re dei cialtroni che correda la cucina di racconti in modo che mi facciano compagnia quando anche la memoria mi avrà lasciato così come fa la lucidità di recente :P ehehehehehehe
    Sono contento di sentirti e di incrociarti sul web, certe volte pur senza scriverlo "mi sembriamo" quei gruppi di auto-aiuto con i quali supportarsi in modo da sopportare meglio il quotidiano...altro che "meno male che Silvio c'è"....piuttosto canterei "e meno male che il web c'è..." :D
    Un abbraccio e grazie sempre anche della tua testimonianza...

    @Lo Ziopiero
    La voce di Roma ritorna :P eheheheheheheh
    PS
    Appena ho un sec mi vengo a vedere il panettone...ma non è che me lo fai a Natale?! :P ehehehehehehe

    @Alessandra Gennaro
    Era ora!....che mi dessero qualche ora di libertà dal manicomio, ecco, anche i trattamenti sanitari più lunghi necessitano di pause che al momento condivido con voi, con il tuo caffè lungo, con i vostri cambiamenti di ruolo sul web perchè se io non sono proprio normale, voi e soprattutto tu non sei mica da meno!! :D ahahahahhaahhaah

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  20. Io sono contenta della ricetta di pesce!!! Sono l'unica?? :)

    Bentornato!

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  21. che ricetta raffinata da noi si fa molta difficoltà a trovare la rana pescatrice, mi piace molto la preparazione della ricetta

    mi mancava i racconti un po' cattivelli, cronaca di un meridione che si fa famiglia e si fa riconoscere mi piace e penco che molti si siano rivonosciuti

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  22. No ma bentornato eh! E io pure mi aspettavo un dolce ma va benissimo così. un abbraccio

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  23. Sei tornato con i fuochi d'artificiooooooooo :)
    E' una ricetta composita e molto elegante, ricca di sapori che mi immagino perfettamente orchestrati!
    Ne trarrò svariati spunti, ne sono certa!

    Boicottato? E' un vero peccato la ricetta è da oscar!

    BENTORNATO: la tua mancanza si è sentita pesantemente!

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  24. http://instagram.com/themetalcook197321 novembre 2013 alle ore 20:57

    Non ti ho mai scritto,ma in silenzio ti ho sempre seguito,ti volevo dire Bentornato!Ah aspetto un bel post dolce però :P

    Paolo

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  25. @Elvira
    No non penso e poi ci voleva pure un piccolo cambio...qui rischio di diventare una mongolfiera se continuo così!! :P ahahhahaahahah
    Graziemille comunque e bentrovata a te! :)))

    @Günther
    Non so in quanti si siano riconosciuti in quella sciattezza ma nella storia suppongo di si, le colpe come sempre sono divise ugualmente a metà, ma non è questa la sede per rileggere la questione meridionale, quanto piuttosto quella per esprimere la mia felicità di vederti qui. Ci tengo molto alla tua amicizia, il perchè è inutile dirlo, un commento non è sufficiente, la stima e l'affetto maturato in questi anni però sono sufficienti a dire che prima o poi pure ci incontreremo davanti ad una bella tavoletta di fondente a discorrere del più e del meno ;P
    Un abbraccio e grazie :)

    @Cristina
    Beh si, una pausa per eccesso di carie era necessario, anche perchè effettivamente comincio a dover pianificare l'uso di una dentiere se continuo così! :P ahahahhahah

    @Milena
    A te non dico nulla. Ci intendiamo anche senza parlare, ma stai attenta che quando meno te lo aspetti tornerò ad essere uno "stalker" :P eheheheheheheh
    Un abbraccio!

    @Paolo
    Per il dolce non preoccuparti, prossimamente ci sarà anche quello...nel frattempo però ti ringrazio per questa tua uscita pubblica.
    Certi commenti mi stupiscono sempre ma non posso nascondere che mi fanno anche contento. Grazie davvero, buon we ed alla prossima! :)

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  26. bello, tutto. Ma proprio tutto.

    Ti seguirò con molto piacere.

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  27. Finalmente..... Bentornato
    Manuela

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  28. Il tuo approccio al salato è sempre equilibrato ed interessante quanto quello al dolce: dovresti pubblicare le tue creazioni più spesso perché...ce lo meritiamo!

    Relativamente al racconto, invece, l'amaro domina...d'altronde la paura della diversità è il vero problema creato dall'ignoranza ed è insopportabile in tutti i campi: verso i meridionali come nel tuo racconto, verso gli immigrati nelle cronache quotidiane, verso i diversamente abili negli atti di bullismo...

    L'anno scorso ho lavorato in una prima superiore di 28 ragazzi di cui solo sette erano italiani: chissà che le nuove generazioni, in particolare quelle cresciute in realtà multietniche, possano sentirsi finalmente cittadini del mondo...

    Bentornato, comunque, senza di te il web non era esattamente lo stesso!...

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  29. @ManuelaFinalmente..... Bentornato
    Grazie Manuela!! :D

    @Virò
    L'integrazione del diverso, perchè anche la parola accettazione qualche volta suona pesante e fuori luogo, è lontana dall'essere presente nella nostra società e questo per una carenza fondamentalmente culturale perchè è sempre più facile riversare su ciò che non ci sembra appartenere i propri limiti piuttosto che farsene carico per migliorarli.
    La storia mi sa che si ripete, senza mai imparare nulla.
    Oggi però mi consolo con quel "lavoro eroico" fatto dalle due motovedette della Guardia Costiera che malgrado il mare proibitivo hanno portato in salvo tutti gli immigrati!
    Grazie sempre di passare di qui, serio :)

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  30. Mmmm, sembra delizioso!! Da provare :)

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