martedì 30 novembre 2010

Crostatine di noci al gorgonzola














Note di una Domenica diversa dalle altre dove non ci si concede il lusso delle sfumature o dei toni intermedi. L'unica distinzione lucida che ho fatto è stata quella tra il giusto e lo sbagliato, il comprensibile e l'inaccettabile, il tollerabile e l'indifendibile, il buon senso e la mediocrità, il cuore e la ragione...tra il rock ed il lento di 'molleggiata' memoria...perche qualche volta è il buon senso ad inglobare il puntuale e caustico dettaglio di alcuni aggettivi in due categorie significativamente generiche per non distrarci dagli affetti importanti.

- La famiglia partenopea (madre, padre e due figli trentenni) vestita per un matrimonio che immancabilmente smarcavano l'eleganza e l'importanza dei propri abiti da cerimonia con maleducazione, spocchia ed arroganza 'camorristica'. La monnezza prima ancora che nelle strade è nelle teste di molti miei conterranei, politici e non. Lento...lentissimo.
- All'impiegata di una università americana che faceva da tramite linguistico per l'ennesima ragazzotta coetanea di Boston priva di sensi su una sedia per le bottiglie di whisky bevute. Lei, assistente ai viaggi dell'oblio di una gioventù straniera sotto l'alibi dello studio, non nascondeva l'insofferenza per del materiale umano che avrebbe dovuta arricchirla nella frequentazione e che invece era ed è solo soggetto passivo di soccorso nelle emergenze. Le aspettative così come il suo acerbo disincanto, inevitabilmente rock.
- Alla parte di platea agitata ed in fermento nella sala di attesa che ha quietato le domande e rabbonito le proprie intemperanze interrogative da sola. Laddove non hanno potuto le persone addette al servizio informazione è bastata una semplice partita di calcio trasmessa in diretta su uno schermo condiviso. Lento.
- All'imponente e distinto nonno anziano con seri problemi di vista che con signorilità e dignità ha mascherato lo smarrimento affettivo prima ancora che logistico nel constatare che il nipote che lo aveva guidato fino a poco prima si era allontanato come dire...'a tempo indeterminato' senza preavvisarlo, lasciandolo dipendente della sua menomazione e di un gruppo di perfetti estranei. Lui veramente rock il nipote sotto la trentina nemmeno pervenuto.
- Alla graziosa, gentile e fragile ragazza bionda in camice verde. Capelli corti scalati, tonda come solo un botero riesce ad esserlo ,addetta in quel turno al servizio assistenza parenti. Un tossicodipendente al di là del vetro prima le dice che è bellissima, poi senza alcuna ragione se non quella del pacato delirio che attraversava, che è solo brutta, fuori e dentro. Per due minuti non più di tanto sono l'elogio dell'incomunicabilità tra esseri umani. Tanto basta tuttavia per farle venire le lacrime agli occhi per qualche certa situazione personale irrisolta. Malgrado ciò, con me e con altri ha continuato ad essere disponibile e forzatamente sorridente. Il mix di fragilità&preofessionalità irrefutabilmente rock.
- Alla guardia giurata che mi teneva d'occhio in attesa che disubbidissi nuovamente alle indicazioni datemi ma che con lo sguardo mi suggeriva:"...è'solo il mio lavoro fammelo fare per favore...". Rock nel suo impermeabile silenzio non privo di comprensione.
- Essere solo con se stessi nell'incertezza del momento mentre facevo da campo di battaglia tra cuore e ragione.
Pian piano il livido dello scontro si riassorbirà, la ragione invece quella difficilmente si riprenderà da un cuore che ha sfondato ogni resistenza analitica nervosa. Forse è la seconda volta solo che sorrido pensando al mio io razionale vacillante. Moderatamente rock perchè vuol dire che sto invecchiando :)
- La signora di 79 anni con due punti azzurri per occhi con la quale ho diviso gli stipiti di una porta in attesa di potervi accedere. Un metroetrenta di altezza, capelli grigi perfetti, movenze dolci e piglio deciso. Mi ha "adottato" come nipote rimproverandomi affettuosamente più volte e sempre con il sorriso della mia condotta impulsiva, "tipica di un quarantenne!". Lei più rock di Lou Reed.
- Assopirsi rimanendo vigili del respiro altrui lasciando all'attenzione inconscia il compito di vegliare e di svegliarmi al cambio della regolarità. Le nostre doti nascoste, quelle, inaspettatamente rock.
- Cenare spalla&spalla sul divano con camomilla e biscotti profumati agli agrumi avendo chiuso fuori la porta di casa tutto e tutti, assolutamente rock.

Quelli sopra sono gli avanzi mentali di circa 500 minuti passati al reparto emergenze del pronto soccorso fortunatamente per sola e comprensibilissima paura, nulla altro, adesso è ok :)


Passiamo ora alla ricetta.
Di recente, grazie anche agli ottimi spunti di Milena e Lydia mi sono dedicato all'argomento quiche cercando delle soluzioni personali che più si avvicinassero al mio/nostro gusto.
Una mattina quindi confrontandomi con una ricetta di Alessandra (Raravis) di MT colgo il suggerimento datomi in un commento ('tarte aux noix, miel et roquefort') e passo immediatamente l'idea ai fornelli (week-end stesso) convertendola ovviamente in una versione meno delicata e fine come potrebbe suonare invece la preparazione francese :P
Il Lunedì mattina (io di solito pubblico il Martedì) Daniela la sua socia (a delinquere aggiungere a questo punto! eheheheheh) pubblica le "Stilton and walnuts tartlets".
Già avevo chiamato un avvocato :D ...quando leggendo bene mi sono reso conto che alla fine avevo conservato solo lo spunto dell'abbinamento suggeritomi facendo invece mia la lezione sulla pasta matta che nella fattispecie qui avevo modificato fino ai limiti della sostenibilità dell'impasto stesso. Considerate infatti che da quel week-end ho rifatto queste crostatine altre 3 volte, usando la pasta avanzata per una quiche di carciofi&parmiggiano davvero commovente!(le foto sotto con in evidenza lo spessore della pasta)
Come ho già accenato la pasta matta così come riportata a seguire cioè con 80g.-100g. di noci tritate grossolanamente (per pura questione di palato) è abbastanza al limite in considerazione dello spessore sottile che va dato alle mini crostatine.
Insomma i pesi riportati sono il giusto compromesso per avere degli involucri sottili ma rustici al morso senza cioè perdere il divertimento di trovarci dentro pezzettini di noce la cui maggiore granularità felicemente contrasta la scioglievolezza del ripieno.
Se le rifate non rimarrete affatto delusi :)

Crostatine di noci al gorgonzola

Ingredienti per la pasta:
200 gr. di farina "00";
50 gr. di farina integrale;
50 gr. di olio evo;
110 gr. di acqua fredda;
60 gr. di noci ~ 8 noci medie di ottima qualità;
8 gr. di sale;

Ingredienti per la farcia:
100 gr. di gorgonzola duro;
1 Uova codice "0"
150 gr. di panna;
2-3 cucchiai di Parmiggiano Reggiano;

Ripieno nel caso della crostata carciofi&parmiggiano
2 Uova codice "0"
4 carciofi puliti, tagliati a fettine sottili senza i gambi e saltati in padella;
300 gr. di panna;
8-9 cucchiai di Parmiggiano Reggiano;

Per le crostatine ma similarmente anche per la crostata carciofi&parmiggiano
Per la pasta matta alle noci si impastano tutti gli ingredienti mescolando per prassi prima quelli secchi e poi aggiugendo i liquidi, incorporando prima l'olio e poi procedendo con l'acqua fredda. Si forma una palletta che io lascio in frigo in pellicola senza PVC per almeno 3/4 ore.
A parte sbatto le uova con un pizzico di sale, aggiungendo quindi la panna ed il parmigiano.
Stendo la pasta e con un coppapasta ne taglio tanti dischetti della dimensione in diametro di poco superiore alle cavita cilindriche dello stampo da crostatine (il mio in silicone prima imburrato).
A questo punto per ogni crostatina ho messo una noce di gorgonzola versando a seguire il ripieno all'interno.
Ho cotto in forno statico, ripiano medio a 180 ° per 25-30' circa le crostatine, 40' la crostata invece.
Sono una vera e propria delizia.















martedì 16 novembre 2010

Camille all'arancio e fondente














Agosto. Garage sotto terra con accessi a rampa a cielo aperto sui lati. Lo sovrasta un palazzo di 10 piani di una strada popolare.
L'ingresso e l'uscita invece (le rampe cioè) accedono a due vie secondarie ma di solito molto trafficate.
In questo periodo non ci sono molte macchine, movimento sì ma non tale da congestionare, tuttaltro. Si riesce anche a sentire il sostituto-portiere spazzare davanti all'androne alle 8:00 benchè non sia a vista.
Lui, il portiere, ad Agosto torna al paese d'origine con la famiglia.
Il custode del garage invece, solitamente rintanato a combattere nel buio di un immenso sottoscala puntellato di colonne gommate ed estintori con lo spazio mai sufficiente e l'aria resa irrespirabile dall'andirivieni di chi può permettersi di pagare quel secondo fitto di casa, adesso può vivere la giornata come l'ha sempre desiderata durante l'inverno.
Il lavoro di fatto è notevolmente ridotto ma essendo sua l'attività non se la sente di demandare a nessuno il compito di vigilare in un periodo così delicato come quello delle vacanze estive. Non so quanto la cosa abbia un fondamento ma ho sempre ritenuto (forse a torto) che più che la vigilanza privata che ha come servizio dedicato, sempre h24, d'estate le sue insicurezze siano inspessite dall'assenza dell'amico-pensionato di rimpetto al primo piano la cui insonnia abbinata alla presenza costante dietro il vetro della finestra sul balconcino, funge come il miglior antifurto tecnologico disponibile sulla piazza. Da fine Luglio sino ai primi giorni di Settembre è con la figlia in una casetta al mare sul litorale.
Durante i restanti mesi il SignorDirimpettaiodelPrimoPiano, all'incirca sotto l'ottantina, potrebbe tranquillamente scrivere il diario degli impegni di chiunque nell'edificio di fronte, annotando con sguardo attento e puntuale ma non malizioso tutte le ricorrenze dei passaggi, dei ritorni, degli incontri e...degli scontri.
Ad Agosto il quartiere non si spopola, la metà delle persone è a casa eppure c'è quasi una sorta di narcisistica "vergogna" a mostrarsi in giro oltre il dovuto. Decisamente pesa dover essere prove evidenti e deambulanti della impossibilità di andare in vacanza e quindi meglio rintanarsi durante le ore più calde per poi ritrovarsi a scambiare qualche chiacchiera in tardo pomeriggio dai balconcini tutti vicini quando si ritirano i bucati asciugati in pochissime ore.
Le due salumerie di riferimento chiudono anche loro per 15 giorni, meglio così meno spiegazioni da dover dare, idem per la macelleria e la merceria. Solo l'impersonale ed asettico supermercato è degno di una visita quotidiana.
Anche il portiere è in vacanza come già accenavo prima e solo il custode del garage che poi coincide con il proprietario c'è...e lui sì che ha sotto gli occhi la mappa economica di quell'angolo di quartiere, un paese nel paese. C'è chi può permettersi un posto auto, chi di questi è in vacanza, chi no, chi ha lasciato la moglie al mare ma continua a lavorare chi ha tanti soldi ma preferisce parcheggiare in strada per palese tirchieria e va in vacanza solo ad Ottobre, chi non ha grandi introiti eppure si concede un posto riservato con grandi sacrifici.
Per un mese è lui il custode di quei 3 isolati, uno addossato all'altro. Alle 7:00 porta un ombrellone ed una sdraio fuori e li posiziona nella parte larga dello spiazzo dove le due rampe si separano. La sdraio rivolta verso l'interno ma abbastanza esterna da poter controllare il garage e le due strade laterali fino ai marciapiede più vicini, così come non perde di vista le dieci balconate sopra di lui.
Non sarebbe la prima volta che qualche ragazzino abbia provato a fargli un innocente gavettone con conseguente e risentito "vaffa" udito anche a chilometri di distanza.
Incute rispetto non timore.
Passare alle 14:00 di sfuggita e vederlo abbandonare per un attimo gli occhi dalla panella straimbottita, grondante di umori oleosi di farce cromaticamente invitanti e fermamente strette dalle mani, per capire chi tu sia è come intravedere il bambino che è stato quando qualcuno lo disturbava durante il gioco preferito.
Non ci salutiamo, solo e sempre il solito cenno con la testa unica evidenza materiale o estetica delle domande che entrambi ci facciamo in quel preciso istante, ogni giorno, senza mai cambiare una virgola ai nostri interrogativi.
Io:"Ma come cazzarola fai a digerire quella panella sconfinata??"
Lui:"Ma come minchia fà questo a passare sempre quando sto per dare il primo morso??"

Adesso consuma il suo pranzo dentro e ci incrociamo solo di sfuggita per caso. Quella silente, divertita e tranquilla indiscrezione mi manca ma ad onor del vero penso che manchi anche a lui e non certamente per me.


Passiamo ora alla ricetta che a ben vedere è partita con un dolcetto a fare da riferimento certo per poi cambiarlo in corsa fino a farlo diventare uno scherzetto niente male, di quelli da annotare per poi riprodurlo in serie.
Tempo fa avevo messo gli occhi sulle Camille dello ZioPiero ma come sempre io non so abituarmi all'idea della sola riproduzione. Certo a saperle rifare certe chicche dello Zio ci metterei anche la firma ma il mio ego, questa volta sbruffoncello, ha pensato bene di puntare ad una ricetta con inferiori pretese tecniche che più facilmente si prestava invece alla sperimentazione...insomma avrebbe avuto (il mio ego :PP) certamente atteggiamenti più timidi se si fosse parlato di SetteVeli :PP
Le mie camille rivisitate sono infatti preparate con qualche ingrediente differente e con un metodo alternativo a quello classico, solitamente riportato anche in altri siti. Il risultato è stato davvero sorprendente soprattutto per equilibrio di sapori.
Insomma il fattore "c" che in cucina mi benedice circa uno due volte al mese si è ripresentato con mia somma gioia e con tanto di cero acceso al santo protettore dei cuochi (San Francesco Caracciolo) indegnamente richiamato da me che sono invece solo un dilettante allo sbaraglio.
La prova amici-vicini è stato l'ulteriore segno di un buon risultato non valutato solo con occhi soggettivi o parziali :)
La differenza con la versione classica (che ho mangiato ma non preparate da me) penso sia tutta riconducibile ad una diversa consistenza dell'impasto che da cotto resta più aereo mantenendo nell'alveolatura un vapore agrumato che le profuma in modo evidente. Il retrogusto d'arancia è maggiormente esaltato dalla glassa fondente che, lasciatemo dire, consente dei bei sorrisi soddisfatti a denti neri! :)
A seguire la ricetta presa dallo ZioPiero e modificata secondo la mia versione:

Camille all'arancio e fondente

Ingredienti
140 gr. di carote pesate e già pelate;
160 gr. di mandorle spellate e leggermente tostate;
40 gr. di farina "00" setacciata;
150 gr. di zucchero;
2 uova codice "0";
1 albume di un uovo codice "0";
2 cucchiaini da caffè rasi di lievito NON vanigliato;
zeste di due arance grandi (grattugiate finemente) o mezzo cucchiaio di arance candite sminuzzate;
1 cucchiaio di liquore all'arancia;
Un pizzico di sale

Glassa di cioccolato di Santin

Ingredienti:
300 gr. di cioccolato fondente (sotto il 60%);
20 gr. di cacao in polvere;
300 gr. di panna fresca;

Preparazione
Tritate le mandorle fino ad ottenere una granularità molto fine. Fatelo anche con le carote e unitele alle mandorle, alla farina, al lievito, alle zeste d'arancia ed al pizzico di sale.
A parte montate bene i due tuorli con lo zucchero fino a quando non diventano chiari. Unire a questo punto le polveri delicatamente incorporandole in modo omogeneo.
Nel frattempo montare a neve (non necessariamente fermissima) gli albumi ed aggiungerli delicatamente al composto con i classici movimenti in verticale.
In forno in stampi di silicone a 180° per 18-20' minuti.

Per la glassa invece, far bollire la panna, stemperare il cacao e versare il tutto sul cioccolato precedentemente fuso e con un mixer ad immersione lavorare l’impasto, facendo attenzione a non incorporare aria, fino ad averlo liscio e lucido.
Usare subito o riporlo in frigo.



















sabato 13 novembre 2010

Patate Hasselback














La ricetta che vedete oggi (in modo del tutto estemporaneo visti i miei soliti tempi di pubblicazione) è figlia di una casualità, sorella di una famiglia numerosa (altre patate Hasselback per inciso), causa a sua volta di sorrisi non voluti ma proprio per questo ancor più benvenuti.
La coincidenza come tramite ha fatto si infatti che la patata Hasselback si ergesse per qualche giorno ad essere un piccolo monolite di convergenze di intenzioni, nella fattispecie di alcuni foodbloggers (Daniela di MT, Muscaria di AncheICialtroniMangiano, Acquaviva di AcquavivaScorre) me compreso.
Eccola quindi riproporsi nuovamente qui.
Non si parla di allineamenti di pianeti, di odissee nello spazio o di trip da acidi, non si spiega con incontri ravvicinati del terzo tipo, niente P2 o P3, nessuna allucinazione da dissenteria per abuso di dolci, nessuna droga naturale, nessuna profezia Maya, nessun lancio pubblicitario, neppure un piccolo segreto dei templari, nessun chupacabra, nessun delfino curioso...solo la voglia con una amica di unirci ad altre due amiche per fare uno "sgarbo" al food-web 'allineato'.
Buon week-end a tutti :))

PS
La ricetta e la sua origine...con delle amiche come loro appunto ve la risparmio (la mia versione è in foto, il procedimento uguale) e vi giro direttamente su altrettanti link dove troverete non solo le patate Hasselback...ma tutto un mondo di spunti, riflessioni...forse anche il chupacabra o qualche delfino curioso!
Menuturistico
Anche i cialtroni mangiano
Acquaviva scorre


martedì 9 novembre 2010

Tarte fichi e cioccolato














Ci sono cose che per quanto siano comprensibili e siano anche state lette, ascoltate ed archiviate dalla mia mente stanca tornano a riproporsi senza un preciso motivo proprio come il già così lontano...dolcetto o scherzetto??

- Il nostro ministro della Difesa la cui mente illuminata sta valutando di mandare i caccia bombardieri in Afghanistan ma che spero invece possa ravvedersi e non perchè abbia studiato come è finita la guerra fatta dai Russi nelle medesime regioni con ben altri e più consistenti mezzi ma perchè quel caro ed affettuoso tifoso serbo di Genova possa suonargli il campanello direttamente a casa ricordandogli che se non siamo in grado di limitare "nu' guapp e cartone" (uno sfrontato di scarsa consistenza) da noi come possiamo pensare di farlo altrove con dei terroristi...insomma appunto...din-dlon..."dolcetto o scherzetto"??

- Al nostro Presidente del Consiglio, che sorride alle sue barzellette bestemmiando, che ingaggia donne per i discorsi di Gheddafi, che giura sui figli ma che ha sempre il tacito assenso della Chiesa per la quale il pentimento non passa per qualche rosario ed un paio di giorni di digiuno del colpevole medesimo mah...sembra solo per la penitenza che lo stesso peccatore fa fare al nostro erario con ulteriori finanziamenti alle scuole private pontificie mentre la Gelmini continua a limare la dignità di alcune generazioni di ricercatori, insegnanti, dottori,...dolcetto o scherzetto??

- Sempre la Gelmini che in una intervista a "Il Giornale" dice testuali parole:"Dobbiamo prenderci uno spazio in Rai per dare voce al Governo".....dolcetto o scherzetto??

- Il viso spaesato alle domande dei giornalisti 'di sinistra' della donna in carriera passata dal velinismo al gradino più alto del ministero delle PariOpportunità il cui polso duro contro la prostituzione è stato fermato anzitempo dallo scandalo escort a PalazzoGrazioli...dolcetto o scherzetto??

- Alle facce di sgomento fatte dal pubblico della Bignardi quando il "Trota" ha candidamente confermato di guadagnare diecimila euro al mese. Non si è visto ma qualcuno dalle quinte lo hanno anche trattenuto di forza dal dargli addosso, altro che tifoso serbo quello si che era davvero incazz...dolcetto o scherzetto??

- Al posteriore della Belen inquadrato così bene e così da vicino che dopo essersi prestato ottimamente alla causa delle vendite presso il target erotomani&affini è stato poi riciclato ai corsi di Medicina interna come video tecnico per una colonscopia...dolcetto o scherzetto??

- Al circo delle forze di opposizione al governo, fatto di saltimbanchi pronti a vendersi, di un pagliaccio belloccio, dell'uomo invisibile, della donna panda e del metallaro...tutti in attesa che dalla scuola dei direttori esca l''alternativa' carismatica in grado di guidare il carrozzone...magari con l'orecchino(è una speranza)...dolcetto o scherzetto??

- Il nostro presidente del Consiglio (ancora) che a Mosca pronuncia testuali parole:"Putin è un dono di Dio". Inevitabile il déjà-vu con Guccini..."Dio è morto"?!...dolcetto o scherzetto??

- Lo sparuto gruppetto di partenopei che hanno spinto un autobus in panne nel corso principale di Secondigliano riscattando amorevolmente anni di biglietti non pagati e bestemmie lanciate contro l'azienda di mobilità ed i suoi autisti...dolcetto o scherzetto??

- Pompei cade a pezzi ed il miglior esponente della cultura partenopea ma aggiungerei anche una delle più convincenti firme del nostro scadente panorama letterario (Erri De Luca) commenta:"Ricopriamo tutto, è l'unico modo per lasciare alle generazioni future il nostro patrimonio"...dolcetto (amaro) o scherzetto??

- Ad alcuni TG nazionali che aprono con la cronaca nera, con il Superenalotto o con l'approfondimento di costume e società del tipo quest'anno andrà il gelato gusto fungo o trippa...dolcetto o scherzetto?

- Agli orchi...omicidi e protettori, peccatori e redentori, contadini e parlamentari...così lontani eppure così vicini nella loro miserevolezza...dolcetto(avvelenato) o scherzetto?

- Al Sud ancora sommerso dall'immondizia e dalla precarietà gestionale sulla raccolta rifiuti, il governo esclama "Problema risolto, possiamo andar via!", dolcetto...pardon sacchetto o scherzetto??

- Alle famiglie napoletane ancora non organizzatesi bene per la festa di Halloween ma che hanno rimediato con fantasia alla mancanza per cui è anche capitato di trovarsi sul pianerottolo di casa una bambina cicciotta di 6 anni circa con sotto il braccio a mò di giornale una confenzione da un Kg di OroSaiwa ripetere sorridente ed orgogliosa del proprio bottino voluminoso...dolcetto o scherzetto??

- La ragazzina del talent della Clerici che canta"...E se domani io, non dovessi rivedere te..." ed il papà inquadrato che sentendosi tirato in causa sorride alla telecamera mentre con fare impacciato tenta di nascondere una epica grattata di 'zebedei'!!...dolcetto o scherzetto??

- I turisti che a Napoli hanno chiesto&ottenuto di cambiare i propri itinerari artistici e culturali per andare ad osservare&annusare da vicino i quartieri dove si ergono i più alti "Himalaya" di monnezza mai visti...dolcetto o scherzetto??

Ai miei amici vicini di casa che mi hanno visto nella nuova mise autunnale e cioè...pigiama invernale e pantofole estive...dolcetto o scherzetto??

- Fare gli aeroplanini assorto, pensieroso&compiaciuto con le pagine dell'ultimo ed unico catalogo Ikea recapitato nella buca della posta sotto gli occhi atterriti della mia ragazza che non l'aveva ancora sfogliato...dolcetto o scherzetto??


Passiamo ora alla ricetta.
La prima volta che l'ho vista ho subito pensato questa la preparo quanto prima eh...così è stato. In realtà non l'ho fatta una sola volta e c'è stata anche una prova in precedenza che prima o poi pubblicherò anche...forse...
Al momento solo gli amici vicini hanno assistito al percorso di avvicinamento a questo dolce che rifarò quanto prima con frutta differente.
Complice di questa tarte è stata Stefania che mi ha sopportato per almeno due settimane rispondendo sempre con pazienza alle mie domande, grazie davvero! :))
Il blog ArabaFelice non ha bisogno invece di commenti è un punto di riferimento per buon umore, ironia, competenza e passione e la cosa che me lo ha fatto piacere...è il suo taglio non 'affettato' cosa non da poco. Basta apprezzamenti perchè a giudicare dal suo successo mi devo solo mettere in coda per i complimenti :P e mi sa da oggi...anche per le domande, le mie off-course! hahahahahaha
Di fatto quello che mancava non era qualcosa relativo al gusto ma alla resa in altezza della sfoglia di sucree.
Quindi in ordine, prima il lungo carteggio con l'Araba, poi la mia testa dura l'hanno avuta parzialmente vinta individuando cosa mancava alla preparazione di Michel Roux per renderla perfetta anche all'occhio...il passaggio in freezer. Come vedrete anche dalle foto infatti i bordi non sono perfetti e questo è dovuto al mancato passaggio frigo-forno preriscaldato. Il tenore di burro della sucree la rende vulnerabile allo shock termico iniziale causando un rilassamento della pasta che invece non ci sarà se prima di passarla al forno appunto la si lascia nel freezer per una 15'.
Questo io non l'ho mai fatto e si vede ma se non siete proprio schizzignosi provatela questa tarte che tra l'altro ha il pregio di essere molto versatile. Io l'ho fatta un pò di tempo fa quando ancora si trovavano i fichi ma già sto pensando ad una declinazione autunnale...
L'abbinamento fichi&cioccolato penso sia uno tra i miei preferiti...ma a breve potrei prepararne una con le pere che pure è una idea che mi ronza in testa da parecchio...
La ricetta è presa pari pari dal blog di Stefania con qualche piccola nota mia a far da reminder a chi si accinge ad approcciarla per la prima volta...ma soprattutto per me che dimentico subito per poi pentirmi dopo!! :P ehehehhehe

Tarte fichi e cioccolato

Ingredienti per la pasta sucree

250 gr. di farina;
100 gr. di burro a pezzetti;
100 gr. di zucchero a velo;
un pizzico di sale;
2 uova codice 0 a temperatura ambiente;

Ingredienti per il ripieno

250 ml di panna liquida da montare;
200 gr. di cioccolato fondente di ottima qualita'(io 70%);
25 gr. di glucosio;
50 gr. di burro (io 40 gr.);
250 gr. di fichi già puliti;
Marmellata di fichi;

Preparare la sucree (anche in anticipo): versare la farina a fontana in una ciotola e mettere al centro il burro a pezzetti, lo zucchero a velo setacciato ed il sale. Mescolare usando la punta delle dita, strofinandole tra loro.
Quando l'impasto ha una consistenza grumosa, unire le uova leggermente battute in precedenza. Amalgamare prima con una forchetta, e poi a mano finche' il tutto sta insieme.
La pasta e' morbida ma si fa lavorare a mano molto meglio di altri impasti.
Avvolgere nella pellicola e mettere in frigo per un paio d'ore.
Con questa dose viene circa mezzo kg di sucree. Una meta' per il dolce è sufficiente con il resto invece o lo si può surgelare o dedicarsi a crostatine e varie...come ho fatto io.
Stendere quindi la prima metà di pasta in una teglia da 20 cm di diametro, bucherellare il fondo e mettere la teglia in frigo per 20 minuti prima e poi per 10' in freezer.
Coprire con carta forno e fagioli secchi, quindi cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 20 minuti. Togliere quindi la carta ed i fagioli, abbassare il forno a 180 e continuare a cuocere altri 5-8 minuti, finche' sara' dorata.
Far raffreddare completamente prima di farcire.

Preparare il ripieno: mettere la panna in un pentolino sul fuoco. appena raggiunge il bollore spegnere ed aggiungere il cioccolato a pezzetti ed il glucosio, mescolando con una frusta a mano finche' si ottiene una crema liscissima.
Sempre mescolando unire il burro, un pezzetto alla volta, e far riposare a temperatura ambiente una mezz'ora.
Il passaggio che mi sentirei di aggiungere e che non ho fatto per mia ignoranza è quella di sbattere un pò la ciotola sul tavolo per far emergere eventuali residui di aria. Questo è un consiglio del Nanni che ho avuto modo di sfruttare bene in questi giorni e che raccomando. La differenza è solo estetica ma come vedrete dalle foto si nota.

Comporre quindi il dolce, pennellando la base con un velo di marmellata di fichi. Riporre quindi i fichi aperti a metà e coprire con la ganache al cioccolato. Lasciare in frigo almeno 6 ore.

NOTE:

-Michel Roux suggerisce di usare un coltello bagnato in acqua bollente ed asciugato per tagliare la torta. Ovviamente non l'ho fatto e mi sa che anche questo si vede :PP ahahahah

- la pasta sucree ripeto regge benissimo anche con spessori al limite ma non certo in altezza se non si ha l'accortenza del passaggio in freezer prima della cottura.