venerdì 8 maggio 2009

Arrostini di tacchino farciti














Eccomi a riportarvi di una ricetta ripresa dall'ultimo numero di Sale&Pepe e rifatta con qualche accorgimento differente dalla mia ragazza, alla quale io ho fatto solo da aiutante. Tra l'altro sono risultato anche scarso come aiuto-in-cucina visto che la foto del piatto finale non l'ho fatta per sbadataggine :-P
Cercavamo insieme un secondo di carne che fosse semplice e saporito per un pranzo con due amici...insomma di quei "quasi classici" da tavola che tuttavia se non rifiniti nell'esecuzione, curandoli nei dettagli(ingredienti e preparazione), lasciano un ricordo così-e-così...quasi a voler sminuire l'importanza dei commensali con qualcosa dal sapore standard.
Invece gli arrostini si sono rivelati ottimi nell'equilibrio dei sapori e per nulla stereotipabili come di routine.
Passiamo ai fatti che l'improvvisato aiutante in cucina nonchè dilettante cronista(si pensi alla foto finale mancata:-D) per ragioni di comodità, racconta in prima persona quasi ad averlo fatto lui...ma ci tengo a sottolineare che è tutto opera della mia ragazza ;-)

Ingredienti:
7 Fettine di petto di tacchino 700g.;
150 g. salsiccia fresca;
150 g. carne di vitello tritata;
20 g. olive verdi fresche tritate;
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano;
1 tuorlo;
100 g. pancetta affumicata;
2 cucchiai di olio extravergine di oliva;
2 spicchi di aglio;
1 cucchiaio di pangrattato molto fine;
2 bicchieri di vino bianco secco;

NB
Si necessita di spago da cucina

Preparazione:
Mescolare con una cucchiarella in una ampia ciotola di vetro la salsiccia spellata e sgranata, la carne di vitello tritata, le olive verdi, il tuorlo ed il parmigiano, fino ad ottenere un composto omogeneo. Stendere per bene le fettine di tacchino e distribuire sopra la farcia. Si preparano gli involtini, avvolgendoli senza stringere troppo e terminando con una fetta di pancetta. Chiudere le bracioline con spago da cucina avendo cura di sistemare per ognuna un rametto di rosmarino.
Con lo spago occorre fare proprio come una caramella, si stringe un pò di più agli estremi per non far fuoriscire la farcia, mentre la restante parte, quel tanto che basta per tenere legata la pancetta alla carne.
Si passano prima in padella per circa 10' con i due cucchiai di olio extravergine di oliva ed un paio di spicchi di aglio. Si fa in modo che gli involtini acquisiscano un colore deciso girandoli di frequente e stando attenti che non brucino su qualche lato. Al termine si passano in forno preriscaldato a 180° per circa 20' (non di più per non asciugarli troppo) in una teglia a bordi alti nella quale abbiamo precedentemente versato i 2 bicchieri di vino bianco secco.
Se avete una padella che va bene anche in forno tanto di guadagnato...mettete direttamente quella nel forno ed avrete quindi una teglia in meno da lavare :-P
A fine cottura preparare il piatto prelevando l'arrostino, lasciandolo al caldo, ed addensando invece il fondo di cottura con un pò di pan grattato finissimo(un cucchiaio circa) che poi verseremo di li a poco, una volta reso omogeneo appunto, sull'involtino stesso. L'aggiunta del pangrattato come addensante e non di altro mantiene il piatto di una certa rusticità nel gusto che a me non dispiace.
Purtoppo la foto della portata finita per ragioni contingenti (la fretta di impiattare e servire) non c'è...spero che quella del "timido" arrostino da solo basti a rendere l'idea :-)
Questo piatto è stato servito con un morellino di Scansano di marca, che ho trovato molto adatto al piatto in quanto pur non essendo molto strutturato (solo pochissimi Morellini lo sono e sono per altre tasche :-P) ben reggeva la sapidità ricercata ma non carica dell'arrostino.
Da rifare sicuramente.