martedì 18 dicembre 2012

Casarecce romane ma proprio romane che piú romane nun se pò


I nomi dei food-blog sono una sorta di tatuaggio informatico con il quale ci presentiamo ad un pubblico di perfetti sconosciuti. E'chiaro che alcuni per la loro natura lessicale esplicita nei rimandi diretti ad un profumo, ad un sapore, ad un piatto, ad una sensazione piuttosto che ad una personale inclinazione chiariscono o quantomeno proiettano una luce di aspettative che poi a ben vedere non sempre sono rispettate nei contenuti. Quando ho scelto il nome del blog, ad esempio, non ho avuto dubbi sul fatto che potesse essere Gambetto nella Zuppa, quasi posso dire di aver vissuto la circostanza come un passaggio obbligato, una sorta di coerenza gastronomica culturale che riuscisse a tracciare, per quanto in modo superficiale, un profilo (psichiatrico aggiungerei) dell'autore.
Il gambetto di prosciutto, che mia madre ha sempre usato per insaporire le zuppe e che ricercavo nelle stesse a compensazione di un pietanza settimanale che non era tra le mie preferite dell'epoca, come simbolo di golosità in un piatto che per sua natura ha tutte le caratteristiche del meltin-pot piccolo borghese nel quale sono cresciuto, un caleidoscopio umano di provincia e di città costantemente in bilico nei colori, nei gusti, nella mentalità. La zuppa è un piatto che vuol dire tutto e nulla, può essere rustica ed approssimativa così come ricercata e raffinata, è un incontro di incoerenze alimentari che sapientemente dosate creano piccoli grandi percorsi gustativi che nel loro evolversi riprendono le fasi della vita che attraversiamo.
Probabilmente, e questo è stato sempre il mio primo pensiero, non potevo scegliere un nome di un dolce a rappresentarmi, i rimandi al dessert non avrebbero mai reso gli spigoli vivi che perimetrano il mio carattere nonchè il desiderio di sottrarmi a tutto ciò che rimanda ad un sapore stucchevole, piuttosto il dolce preferisco scorgerlo nelle profondità dell'amaro, laddove ha un senso più pregnante, così come pescare la nota dolce nel cioccolato fondente. Ecco perchè faccio sempre attenzione ai nomi degli altri blog, provando sempre ad immaginare quale sia il percorso che abbia condotto a quella sintesi.
Però proprio come i tatuaggi a volte stento nel capire il nesso. Avete presente chi si tatua simboli celtici, maya, peruviani, indiani, moihicani, se non dei cani, gatti, pantere, tigri, suppellettili di vario tipo, donne con tette al vento, sirene, mezze bagasce, la luna in tutte le sue forme ispiratrici, fiori di ogni tipologia... e tutti accomunati dalla malcelata propensione a raccontarvi il perchè di quel simbolo, ognuno con il suo carico di enfasi al limite del verosimile. Se per i tatuaggi quindi la banalità dell'esotico o del diverso si fonde con il ridicolo, i blog non sono esenti da considerazioni analoghe, soprattutto per la scelta del nome, che si intuisce essere il frutto dell'incrocio della poetica di un ominide con l'acume di un primate, e mi scuso per il paragone ingiusto con la categoria dei mammiferi più simili all'uomo, una sorta di meteorismo estetico, ognuno "spara" la sua aspettando di capire quanto devastante possa essere stato.
Profumi evocativi quindi, fragranze esotiche, accoppiamenti di spezie ricercate, l'uso del musicale francese o rimandi a prerogative gastronomiche ancestrali, tutto purchè si crei una sorta di sintomatica aspettativa di competenza, ricercato, di eleganza e raffinatezza, la qual cosa, si avverte chiaramente, ha lo stesso grilletto emotivo che spinge altri a tatuarsi sul collo in bell'evidenza simboli religiosi di popolazioni lontane per sottointendere una spiritualità profonda, il che poi quasi matematicamente serve ai più ad individuare l'ennesimo decerebrato.
Poi finalmente ho visto la luce in questo bailamme lessicale gastrochic...ho capito che il momento della svolta era arrivato, che nuovi scenari si sarebbero aperti, mostrandoci infiniti altri orizzonti. Ero intento in facende personali quando dalla casella di posta legata al blog, relativamente ad un post non mio che però seguivo, si è palesato in tutta la sua magnificenza il commento di un certo "Emorroidi, rimedi naturali". Il tipo o la tipa che dir si voglia 'tampina' di complimenti la famosa amica blogger i cui post spesso trovano l'apprezzamento educato e sintetico dell'autore affetto da cotanto fuoco sacro medico-divulgativo.
Il dubbio che i commenti possano essere generati da un software mi è anche stato suggerito ma ad onor del vero mi piace sposare a ragion veduta la tesi dell'essere umano che vuole fare breccia sull'attenzione altrui con un nickname volutamente imbarazzante, che coperto dall'ovvio anonimato, gli consente invece di condurre un lecito marketing del proprio know-how naticale, magari (ma questo non l'ho verificato) finalizzato all'acquisto di prodotti mirati. L'apparente illogicità di postare commenti su blog di appassionati di cucina è a ben vedere l'amo migliore di chi vaga su questi lidi, tra i tanti che amano "sfondarsi" in cucina, infatti, probabilmente, anzi di certo c'è anche chi ha sfondato altro.
Non a caso pensavo che a questo punto sarebbe del tutto normale se dall'oggi al domani trovassimo nuovi utenti in qualche modo affini all'argomento idraulico archittetturale piuttosto che a quello strettamente corporale, con nick del tipo "Trattamenti per tazze scheggiate", "Bidet consunti, rimedi della nonna", "Dècoupage per tavolette", "Sanitari antisismici in titanio&gommapiuma" etc etc.
E'evidente che in un primo momento queste intrusioni disegnano smorfie di ironico disappunto in chi pensa di spulciare solo contenuti gastronomici ed invece si ritrova ad essere vicino-di-commento di "Emorroidi, rimedi naturali", un mago dell'equilibratura&convergenza della chiappa incidentata.
Che questo sia il fio all'essere soggetti pubblici è chiaro, una sorta di piccola tassa che in fondo paghiamo anche quando sull'autobus il nostro vicino di posto ha il tatuaggio della lacrima di Pierrot sotto l'occhio, o con il piercing sadomaso. All'inizio c'è la curiosità, qualche constatazione più o meno seria per provare a capire e poi, nel mio caso, cedo il passo all'ironia. Più o meno anche "Emorroidi, rimedi naturali", come nel caso del trasporto pubblico, è un compagno di seduta, scomoda ma è comunque un passeggero di questo carrozzone virtuale e se in un primo momento seguivo con un distacco tutto ironico le sue incursioni, poi con il passare dei giorni, riflettevo che in fondo non era di certo da meno, di chi si era disegnato un blog esteticamente e lessicalmente perfetto per corrispondere alle aspettative di un pubblico poco critico salvo poi condivedere contenuti ancor meno apprezzabili di una eventuale cremina rinfrescante per il popò. Probabilmente meglio l'onestà intellettuale di un "Emorroidi, rimedi naturali" piuttosto che la gatta-mortite di "Verzotta di Roncadelle"*, piuttosto che la supponenza ingiustificata di "Cannelle&Cacarel"** o ancor peggio la mancanza di dignità di "Dulcis in Vespasianum"***...

PS-Appello 

Ti prego "Emorroidi, rimedi naturali", se ci sei, diventi anche un mio lettore, please...

Nota *-**-***
Ogni riferimento a blog reali è proprio così...come l'avete pensato :)

Casarecce con pollo alla romana
La cucina tipica delle città italiane si identifica usualmente in un perimetro gastronomico ben preciso che comprende l'idea di un piatto, la sua ricetta, l'iter storico e gastronomico (reale o presunto tale) che lo individua e tutte le rivisitazioni divulgate, da quelle in chiave famigliare alle declinazioni sofisticate degli chef stellati. Qui oggi si attraversa seppur di poco, il confine di questa linea immaginaria per ritrovare un piatto 'da Lunedì romano', da cena del Lunedì per essere ancor più precisi, una portata che non troverete in alcun manuale di gastronomia locale se non nelle confessioni da pianerottolo di mamme impegnate tra lavoro e figli. Il "pollo alla romana con i peperoni" è infatti una ricetta recente, nessun generale o cuoco distratto all'origine, piuttosto un piatto ricco della Domenica di molte famiglie capitoline, famiglie operaie e medio-piccole borghesi. L'iter è sempre lo stesso e non è nemmeno dettato da particolari situazioni di indigenza, di scarsezza di materie prima quanto di vera e propria opportunità da primo giorno della settimana. Quello che avanza della Domenica si travasa in un bel barattolo ed il giorno dopo quando la famiglia si ritrova a cena lo si usa per condire la pasta. Il ricco sugo del pollo alla romana con i peperoni ben si presta anche al salto in padella ed ecco che la pigrizia da Lunedì può diventare motivo di vanto tra appassionati di fornelli, lo stesso che spiega in che modo sia arrivato personalmente al piatto.
A questo punto lascio a voi la quesione se le "Casarecce con pollo alla romana" possono essere in un prossimo futuro incluse nella cultura gastronomica capitolina, magari con una bella storia di una mamma precaria in giro tutto il giorno ma ben risoluta nei gusti all'occorrenza :)
La qualità della materia prima ed una buona scelta del tipo di pasta, nel mio caso ho usato la trafila Casarecce della Garofalo n.88 , sono poi una condizione necessaria e sufficiente perchè la serata del primo giorno della settimana, solitamente il più inviso, possa acquisire un sapore consolatorio e acquietante nel gusto :)
Questo piatto però deve un grazie particolare a Simonetta, una ragazza che per amore vive in Argentina e che con il suo blog ha steso un filo diretto con l'Italia che tanto mi rammenta la corda sulle quali si stendono i panni ad asciugare. Il bucato di idee e spunti condiviso su questa robusta ed invisibile traccia a ridosso di uno oceano danno continuità ad un modo di pensare alle preparazioni ed alla cucina che trovo straordinario, anche perchè sempre teso a ritagliare ulteriori gradi di libertà a chi per motivi fisiologici si vede negato una parte dell'offerta del mondo del cibo.
Un ultimo grazie sentito va anche alla comunità di Gente del Fud (nella fattispecie in questo caso nella persona di Giorgio Marigliano), nella quale mi rivedo per approcci e per idee ed alla quale devo estrema riconoscenza per mettermi in contatto con una realtà che amo, per passione e per gusto.
Insieme mi hanno dato la possibilità di contribuire immeritatamente alla terza edizione su Donne del Web dello speciale dedicato alle grandi paste italiane insieme a blogger di maggiore caratura e bravura, ecco perchè mi ripeto nel grazie.

Casarecce con pollo alla romana (per 4 persone)

Pollo alla romana con peperoni

6 sovracosce di pollo ripulite dalla pelle e dalle ossa (ho usato solo sovracosce per rendere il piatto accessibile anche ai bambini senza correre il rischio di ossicina);
5-6 peperoni rossi, sodi, di media grandezza;
3 cucchiaini di concentrato di pomodoro;
1 bicchiere di vino bianco secco di buona qualità;
1 cipolla di Tropea;
1 mazzetto di prezzemolo;
1 foglia di alloro fresca;
1 rametto piccolo di rosmarino;
Olio extravergine di oliva;

Preparazione della Domenica
Pulire le sovracosce di pollo della pelle residua e di eventuali ossicini e poi tagliarle regolarmente. Se si ha tempo e se si riesce ad organizzarsi con anticipo, lasciar marinare i bocconcini di pollo per una notte in frigo in una marinatura di olio, vino bianco, qualche goccia di limone ed un paio di foglie di alloro. Privare i peperoni della pelle, adagiandoli in una teglia da forno rivestita di alluminio riponendoli in forno preriscaldato a 200°. Venti, trenta minuti al massimo e spegnere il forno senza aprirlo per almeno una oretta in modo che il calore residuo contribuisca a facilitare il distacco della pelle che avverrà senza molte difficoltà. Spellare quindi i peperoni, ripulendoli di pellicine, semi e filamenti e ridurli a falde. A questo punto ridurre a lamelle sottilissime la cipolla di Tropea e farla appassire in una ampia padella unta con 5-6 cucchiai di olio evo. Alzare la fiamma ed aggiungere la dadolata di pollo, scolata dalla sua marinatura, facendo colorire i cubotti su entrambi i lati. Quando saranno coloriti versare il bicchiere di vino bianco e sempre a fiamma viva lasciar evaporare l'alcool. Aggiungere quindi infine i peperoni, il rametto di rosmarino (legato con poco filo da cucina in modo da eliminarlo completamente alla fine) ed il concentrato di pomodoro e proseguire con la cottura coprendo parzialmente con un coperchio.

Preparazione del Lunedì
Portare a bollore abbondante acqua salata con un filino di olio e mettere a cuocere le casarecce. Gli avanzi del pollo alla romana della Domenica, conservati opportunamente con il sugo, riemergono quindi dal frigo per essere rinvenuti in padella con poco olio aggiunto ed un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. La pasta viene quindi scolata con 3-4 minuti di anticipo rispetto al tempo di cottura indicato sulla confezione e viene portato in padella insieme al pollo. Alzare la fiamma e spadellare completando cottura e 'mantecatura'. Servire calde e non riporre la padella nel lavabo, c'è sempre la scarpetta da fare per ripulirla :)
Note
(1) Nella foto, il rotolino accanto è un peperone leggermente saltato in padella con un bocconcino di pollo. (2) Se ci si vuole dare un tono da casalinghe\i che la sanno lunga in cucina, giusto per dare la dritta da pianerottolo ai nostri vicini di casa, conservare l'acqua di vegetazione dei peperoni scottati nel forno, filtrata dei semini ed usarla nella cottura della pasta, ha il suo perchè :)


26 commenti:

  1. Ah ah ah! Nel caso si riformassero gli Smiths,niente Morrissey,voglio te come leader..
    Ispirata dal tuo post,cambiero' il nome del blog in "La joie de vivre" e mi faro' il tatuaggio di una tazza di matcha sulla coscetta.
    La ricetta mi gusta assai,e' che passa quasi in secondo piano rispetto a tutta la goduria che la precede!
    5 stelle.

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  2. Ultimamente ti fai attendere un pò con i tuoi post, ma l'attesa ripaga sempre, perchè una bella risata di prima mattina è prorpio energizzante e benaugurale per il proseguo di giornata :-) Tralasciando emorroidi & che con il mio lavoro già vedo troppo...ti dirò che quando ho aperto il blog non ho pensato molto all'importanza del nome e così mi sono lasciata trasportare dai ricordi dell'infanzia, con il tempo avrei voluto cambiarlo anche perchè anche chi mi conosce non capisce o non si ricorda il nesso e anche a me suona troppo infantile, ma ormai è fatta!!

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  3. Letteralmente piegato in 4 dalle risate. Ma sul “know how naticale” me so accartocciato!

    E inevitalbilmente, con le lacrime agli occhi, coadivate anche da una cecità da monitor, tre righe dopo ho letto “l’ano migliore” e prima di capire che la terza zampetta della emme l’ha elisa il mio incoscio, ho dovuto rileggere con calma!

    p.s. confessa: quando hai letto la prima volta il nome del mio blog cosa hai pensato?? :D :D :D

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  4. @Edith Pilaff
    "La joie de vivre" mi piace ma il tatuaggio della tazza di matcha penso che possa essere il vero valore aggiunto, un riferimento grafico per se stessi e per lo stesso blog, un segno distintivo del proprio essere al di fuori degli schemi! :P aahahhahahaha
    La ricetta invece ti assicuro che è carina proprio come ripiego della settimana. Casomai facessi il pollo alla romana, aggiungendo anche del prosciutto come vuole la più accredidata delle declinazioni capitoline, conservane un pò e prova queste caserecce la sera successiva...poi mi dici se non hanno il loro perchè! :P ehehehheh
    Grazie per il tuo comment...davvero :)

    @Serena Mazzieri
    Se ci fai caso però, malgrado non sempre c'è un nesso chiaro al publico con il proprio nickname o con il nome del blog, la coerenza di quello che scrivi o dei contenuti che condividi in qualche modo disegnano una cornice di credibilità agli occhi degli altri che sdogana anche il sostantivo o l'aggettivo apparentemente più banale. Laddove invece c'è una riflessione apriori per fare colpo, per creare aspettativa, spesso si cade nella banalità se non peggio nella superficialità, un pò come quei dolci da pasticceria che dalla vetrina "chiamano" ma che al palato hanno tutti lo stesso sapore :P ehehehehehe
    Grazie sempre della tua presenza qui, paziente e mai banale.

    @Lo Ziopiero
    L'ano migliore...lo lasciamo ad un chiappologo di mestiere! :P ahahahhahaha
    Tornando a noi invece, mi sembra anche di avertelo detto cosa pensavo del tuo blog le prime volte che ci sono approdato. "I Pasticci dello Ziopiero" inizialmente aveva un sentore di falsa modestia, sapeva di caciara senza contraddittorio e poi invece alzando quel velo di "Roma" dalla superficie è uscita fuori una granbella persona, che della "romanità" ha fatto un mantello di superficie e non altro, prendendo il meglio dei propri concittadini senza dimenticare però mai l'autoironia.
    Certo all'inizio qualche provocazione l'ho anche buttata lì...le stesse che qualche tua "maestra" si è sempre segnata come offesa di "lesa maestà"! :P ahahahahahah
    I nomi non li faccio ma più chiaro di così... :)

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  5. ahahahahaha Gamby ti adoro....
    Grazie per quel filo dei panni stesi, le cui mollette a tenere attaccato tutto sono soprattutto gli incontri con persone come te(e la vita é l'arte dell'incontro diceva Vinicius de Moraes).
    Ah ci tengo a dire che il problema fisiologico che mi colpisce non é strettamente collegato al fantasiosioso nome di una patalogia quasi escatologica (che fa piú figo che dire scatologica), o forse si dato che, alla fine, sempre di disturbi gastro intestinali si tratta ;-)....
    Anche io voglio quel lettore, anche io lo voglio nei mei commenti, plis....!!
    Grazie anche per il ragazza...
    Grazie per questa strepitosa vera ricetta, é esattamente quello che cercavamo come chicca con i Garofali!!
    E...mamma mia, ma con il nome del mio blog mi sa che sono direttamente da ricovero....
    Un oceanico abbraccio,

    Simo

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  6. Più che tatutaggi certi nomi sembrano marchiature a fuoco. Di quelle che John Wayne imprimeva nei quarti di certe manze che girellavano per i vasti pascoli nell'Ovest..
    Pensare che mi facevo tante menate per il nome poco attinente alla cucina che mi sono scelta!
    Ora posso dirmi, se non attinente, quantomeno non invisa a chi pratica le cucine (stellate o stallate) di tutta la blogsfera.
    La scelta del nome da Blogger dovrebbe non essere definitiva dando modo a chi se l'è scelto se non di pentirsene, quantomeno di poter scegliere di commentare *da borghese* post inerenti al cibo, soprattutto quando si ha un nickname che sembra più un nome di battaglia di follower di *un cotto e digerito* di *parodiana memoria*.
    Passando alla ricetta... che spettacolo le cene del Lunedì!! A Roma come a Milano, il Lunedì sera porta con se un ultimo anelito del pranzo della festa quando, schiantati dalla giornata più ostica della settimana, torniamo a sederci al desco familiare.
    Il solito grugnito (non so guarda in frigo) si trasforma in una cena che rasserena, sia essa con questa pasta meravigliosa o con il risotto giallo della domenica saltato (con la crosticina)... Grande Gambetto ... come sempre!
    Nora.... opps TataNora

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  7. Com'è che questo post me lo sono perso???
    Ti dirò tra l'altro che il nostro amico è tornato proprio ieri all'attacco...che bello sapere di poter contare su di lui :-)
    Mi hai fatto venire in mente un conoscente australiano che ha il suo nome tatuato in arabo su un braccio. Peccato che gli abbiano invertito due lettere e invece che Thomas si legga Thamas...non so se si sia reso conto ma diciamo che sorvolo :-)

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  8. da me non è apparso nessuno tipo ANCHE I RICCHI PIANGONO oppure NON C'E' TRIPPA PER GATTI...boh che c'entra? non lo so mi è venuta così....e quando hai letto per la prima volta il titolo del mio blog POVERIMABELLIEBUONI che idea ti sei fatto?
    Io ricordo benissimo che GAMBETTO NELLA ZUPPA mi piacque subito e appeno lessi due righe scritte da te capii quanto era appropriato!
    E un accenno al piatto, a quanto pare ogni tanto fai roba salata, acciughe mai eh? non è che mi fai una sorpresa per il gran finale, 8 gennaio, pensaci....
    intanto auguri di Buon Natale e tutto il resto....
    Cris

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  9. @Glu.fri cosas varias sin gluten
    Il grazie va a te per avermi incluso, serio :)
    In merito a quello che ho detto sulla tua persona invece è frutto di quello che leggo, in molti casi resto un lettore silente ma non vuol dire che sono disattento però, soprattutto al tono ed alla passione che si infonde nelle idee e nelle condivisioni, quelli sono sempre oggetto di particolare attenzione.
    Ricambio l'abbraccio oceanico che ha un suo essere speciale come pochi :)
    A presto...ragazza dell'altro emisfero...

    @Elisabetta pendola
    Confesso anche la mia preferenza per questa trafila...non vorrei chiamarla proprio dipendenza...mettiamola sulla passione decisa :P ehehehehehe

    @TataNora
    Si in effetti è come dici, il nick viene pensato per un contesto ma poi per volontà, per esigenza o anche solo per contingenza ci si può trovare a sentirne l'inadeguatezza in alcuni casi e quindi si può pensare di cambiarlo.
    L'aspetto che però mi affascina di quanto detto è il cambio di prospettiva da parte di alcuni, non cioè una scelta rappresentativa di se stessi quanto qualcosa di studiato per un fine in particolare.
    Tra i due estremi ovviamente ci sono le varie sfumature di gusto e cattivo gusto...ecco dove volevo pescare io :) ehehehehehe
    PS
    Il Lunedì è sempre giorno di riciclo...di sacrosanto riciclo...ma quando è fatto bene...che goduria! :))))

    @Araba Felice
    Sai che mi raccontava un amico...proprio degli errori grammaticali che avevano molte frasi tatuate...cioè uno non solo si fa tatutare la prima frase da Bacio Perugina che gli capita ma ha anche lo scotto di dover portare a vita sulla pelle l'ignoranza di chi gli a fatto il tatuaggio...pensa che pena eterna! :P ahahhahaha
    PS
    Il tuo blog è una fucina di argomenti in ogni caso e qui ne approfitto pubblicamente per ringraziarti sempre per la disponibilità a scherzare e ad ironizzare su tutto, dandomi la possibilità di fare il "ragazzaccio" anche sul tuo diario.
    Fossero tutte come te ci metterei la firma, serio.

    @Poverimabelliebuoni/insalata mista
    Ho avuto un anno per preparare qualcosa con le acciughe ed ancora nulla...sono proprio la schifezza delle schifezze di tutti gli scarti di blogger di questo mondo e se anche lo dico ridendo...sappi che ne sono pure consapevole e non scherzo.
    Relativamente al nome del tuo blog invece mi è piaciuto subito perchè centrava una considerazione che ho fatto sempre mia nel quotidiano per il pesce azzurro. Mai avrei incentrato un blog su un argomento così ristretto e devo dire che sono stato colpito dal coraggio di farlo. Probabilmente per ragioni matematiche visto che non ti conoscevo qualche perlplessità sul quanto riuscissi "a percorrere questo sentiero" la nutrivo...poi però pian piano ho intuito che non solo avresti avuto la meglio ma chemi avresti anche impartito una bella lezione come poi hai fatto.
    Sono contento di averti conosciuto sin dalle tue prime righe scritte sul web, davvero :)

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  10. Finalmente un piatto di pasta!!! Oggi ho fatto un'indigestione di zuccheri. Mi stava per venire un attacco di nervi con tutto quello zucchero!
    Non ho il piacere di "conoscere" questo tizio dal "simpatico" nomignolo, quindi non ho ben capito che genere di commenti posti. Ma leggendo nei commenti immagino che non sia proprio il massimo del divertimento.
    Ti faccio tantissimi Auguri di Buon Natale.

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  11. mi sono fatto due risate, non è male Emorroidi trattamenti naturali, lo volgio anche io un follower così :-)
    auguri di buon anno

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  12. Manco da un po' causa un surplus di lavoro, mi connetto con una stanchezza galattica, ma vengo immediatamente ripagata da un post che riesce ad essere intelligente nonostante l'oggetto della trattazione... e che quindi mi ha fatto sbellicare!!! Giuro che i commenti devono essere da sballo!
    Poi la riflessione sulla scelta nel nome di un blog: l'ho vissuto sulla mia pelle, da "socia" di un blog che non sentivo mio, pieno di imposizioni e privo di libere scelte, ad uno che è la mia seconda pelle, che non ho aperto sinchè non ho trovato il nome giusto, quello che mi rappresenta al meglio... non so bene cosa trasmetta il mio agli altri, so che le foto parlano di me, sono lo specchio del mio essere, sono la mia anima.
    E poi... un tripudio di sapori salati, finalmente salati... lo sai quanto ami i piatti dal gusto deciso, quando adori la cucina mediterranea, quanta passione abbia per il "salato"! Bravo, bravissimo come sempre, anche nell'uscire dai tuoi schemi abituali, proprio nel dimostrare che gli schemi non sono una limitazione!
    Un abbraccio di cuore....

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  13. Ahaah, l'incursore proctoleso nel blog di Stefania me l'ero perso, ma in compenso anche io ho la mia "precisetti" stronzopuntista che passa e lascia i suoi commenti inutili...Che uno dice: ma non c'hai un cactus di meglio da fare nella vita che passare a stronzopuntualizzare cose inutili sul mio blog?...;)

    P.s il sugo inventato con gli avanzi di arrosti, carini ecc... mi piace un casino...Io tempo addietro avevo fatto una pasta simile a questa con del maiale arrosto avanzato e, se non ricordo male peperoni saltati in padella...Sono i sughi più buoni!!!

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  14. Scherzare e ironizzare?

    Se non hai paura a frequentarmi che secondo me tra poco mi chiudono il blog le autorità del luogo dove vivo per me lo sai che sei più che benvenuto...anzi per rimanere in tema domani mattina se ti fischiano le orecchie sono io che ti ho tirato in ballo ;-)

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  15. Ciao, ho trovato il tuo link da Stefania... non ho resistito e mi sono affacciata... a parte che mi sono sganasciata dal ridere... Ma come si fa a non seguirti? Un bascio!

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  16. ciao
    anche io come sopra!!!!
    e permettimi di ringraziarti per questa ricettina niente male che magari non avrà nulla di trascendentale ma mi affascina l'amore con cui la descrivi e questo è abbastanza!! ^_^
    sorvolo sulle sganasciate che mi son fatta nell'antefatto..... ^_^

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  17. arieccomi
    mi inchino.... ho sbirciato nel blog....bellissimo complimenti mi unisco ai tuoi lettori.... felice di leggerti....^_^

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  18. @Ilaria
    Eh si anche io un piatto di pasta! :)
    Che poi come dicevo non è che non ne cucini di pasta...però proprio non ce la faccio a fotografare, sono troppo un "morto di fame" per sacrificare la qualità "espressa" con una serie di scatti che farebbero raffreddare il tutto.
    Quando si dice "morto di fame" appunto... :))

    @Günther
    Tutti aspiriamo ad un follower così, è la "stella Michelin" dei blog! :P ahahahahahhaah

    @Cucinaincontroluce
    Ricambio con affetto l'abbraccio di cuore, aggiungendo che è sempre apprezzabile saper trovare la propria strada ritagliandosi uno spazio che sia più conforme alle proprie di esigenze piuttosto che a quelle altrui. Qui infatti non si tratta di capire quanto 'sociali' siamo o quale è il nostro grado di versatilità in gruppo quanto piuttosto in che misura riusciamo ad essere noi stessi senza nasconderci dietro maschere virtuali. In questo sei un esempio da mostrare con orgoglio, serio :)

    @Trattoria da Martina
    Ci conosciamo tramite lo ZioPiero anche se io sul tuo blog è già da un pò che giro e dal quale tra l'altro ho annotato un bel pò di spunti. Te lo verrò a dire di persona ma visto che per prima rispondo qui ci tenevo non solo a ringraziarti del tuo contributo quanto per dirti che mi piace il tuo stile, verbale ed anche gastronomico, fatto di concretezza e di gusto. Complimenti a te e grazie davvero per essere arrivata qui :)
    PS
    Concordo...questi sono i primi piatti che preferisco, aromi riposati pronti ad essere esaltati da un semplice salto in padella e piccole accortenze :)

    @Araba Felice
    Paura a frequentarti.....ehehehehe...non ci siamo....qui c'è solo stima&affetto per l'autrice di ottimi contenuti quale sei, e questo indipendentemente dal campo di confronto. E'difficile incrociare ragazze simili a te, è più facile trovare superficialità, vanità tout-court o 'personaggi', tu sei una felice eccezione che sono orgoglioso di conoscere dal vivo, serio.

    @Patty Patty
    Troppo gentile, davvero!! :))

    @Annaferna
    Felice di conoscerti qui e magari anche in qualche futura occasione di confronto! :) eheheheheh
    Thanks!

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  19. Lo vedi?
    Se continui così portano in galera anche te, per connivenza :-)

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  20. @Araba Felice
    L'alternativa che ho al momento è il manicomio...insomma potrei anche guadagnarci al momento! :P

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  21. Premesso che il nome che ho scelto per il mio blog mi fa un po'...no, non lo dico, se no mi attiro qualche commentatore del tipo "Come guarire la diarrea in pochi minuti"...ehm, scusa...dicevo: il nome che ho scelto per il mio blog non è che mi piaccia tantissimo ma è stato il primo che mi è venuto in mente qualche anno fa, quando decisi di lanciarmi nel mondo del web attraverso un sito di ricette, e pensavo a come avrei chiamato un mio ristorante (che poi non è che sia un gran bel nome per un ristorante eh :/). Non pensavo che in effetti potesse avere un'importanza e un impatto di un certo tipo. Però dai non menzionando emorroidi e dintorni non credo di aver fatto un gran danno no? :)
    Scherzi a parte, mi piace moltissimo il modo in cui scrivi, ti avevo già notato (probabilmente da Ale e Dani di MT) e ora che ti ho ritrovato, non ti lascio più scappare e finisci dritto dritto tra i miei blog preferiti ;)
    A presto e piacere di conoscerti!

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  22. I prodotti di qualità sono sempre al primo posto, quando si parla di scelta giusta. Scegli anche tu le casarecce . Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2Mjk2MjI0MywwMTAwMDAwOSxjYXNhcmVjY2UuaHRtbCwyMDE2MDYwOCxvaw==

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