martedì 23 ottobre 2012

I Peperoni di Mario


Caro Gambetto, eccomi nuovamente!
Porca miseria come vola il tempo, le settimane passano con un ritmo travolgente...non riesco a starci dietro...lavoro, sport, impegni vari... Ma credimi non sono felice di questa velocità impressionante, non voglio arrivare al traguardo...in anticipo!
Quand'ero ventenne, un paio di settimane fà, il tempo aveva il suo valore: 
la mattina, pomeriggio, sera tutto scandito da ritmi lievi e sornioni, non che non lavorassi o fossi più pigro di ora, no...era solo il tempo che passava più lentamente. Quante volte osservavo il cielo, le nuvole oppure il mio mare con l'isoletta d'Urgo all'orizzonte, mi grogiolavo osservando i bei tramonti labronesi, soprattutto quando in inverno l'aria nitida permetteva di vedere a Nord-Ovest il faro di Cap-Corse ed a Sud-Ovest l'isola d'Ilva... La vita era più semplice, più naturale...divento vecchio? Forse...ma quei due canali televisivi mi bastavano, la radio era uno strumento affascinante ed appagava la mia voglia di musica e la scoperta di mondi lontani con trasmissioni in italiano provenienti dal Giappone, dalla Russia, con la sua Radio Mosca, dagli USA.... Passavo ore con le cuffie in testa...mi perdevo nei 18 volumi dell'enciclopedia UTET, sfogliando le pagine e pensando che mai e poi mai sarei riuscito ad inglobare tanto sapere nella mia testa. Bei tempi. Oggi è tutto diverso: il 'sapere' è alla portata di un dito...posso sapere tutto in pochi secondi solo picchiettando su di uno schermo posto a venti, trenta centimetri dal mio naso....e tutto corre, niente si placa....posso essere in contatto col mondo solo picchiettando su questo piccolo schermo e grazie alla tecnologia creativa di qualche uomo talentuoso. Che bello, che arricchimento...ma quanto mi manca il domandare a mio nonno, classe 1879, chi fosse Hailé Selassié...quale fosse, secondo lui, l'opera più bella di Puccini, o come fosse stata in realtà, la prima guerra mondiale da lui vissuta in prima persona.... Che bello sedermi sul bracciolo della sua poltrona, nonostante fossi perennemente avvolto in una nuvola azzurra di sigaro toscano, ed ascoltare le sue storie, i suoi racconti che terminavano solo quando mia mamma ci chiamava per la cena...storie che riprendevano nei giorni successivi con ancora più notizie, più informazioni... Wikipedia non esisteva ed eravamo forse più 'ignoranti' ma anche tanto felici!
Un abbraccio

 MrFennec


Quella sopra è una missiva privata inviatami di recente.
Il blog che ho è un diaro personale 'nudo', come avrete intuito di recente, scritto dal tavolo della cucina e quindi mi piaceva allegare questo spaccato confidenziale che spogliato dai riferimenti individuali, ha un suo valore intrinseco più che soggettivo. Chi è MrFennec non importa, cosi come le circostanze che hanno incrociato i nostri percorsi. Mi fregio di chiamarlo amico, perchè come solo raramente mi è capitato nei miei quasi otto lustri di vissuto, quando ci confrontiamo, che si tratti di lavoro, di politica, di famiglia, di ansie e piccole manie personali o preferenze sportive, pur potendo non essere d'accordo, non si può non apprezzarne l'approccio spontaneo e mai invasivo, che non va letto come sinonimo di rustico o grezzo quanto di trasparenza affettiva. E 'naturale quindi sentirsi a proprio agio, raccontandosi (a lui) senza avvalersi di una logica da adulti perennemente fondata sulla difesa quando non è invece ancor peggio, ostentazione o aggressività. Il dettaglio che lo rende raro a mio avviso è la considerazione lampante, che pur essendo MrFennec un professionista nel proprio lavoro e un 'adulto' della mia stessa generazione con esperienze significative tali da potergli conferire un piglio naturalmente più sostenuto, si rivolge agli altri con gli occhi e la voce di un ragazzino. La mail sopra ne è la prova lampante.
Un ossimoro anagrafico a ben vedere, uno che parla a cuore scalzo, aprendosi senza malizia, lasciando a chi è di fronte la scelta di cogliere l'opportunità o meno.
Che abbia i suoi difetti è altrettanto chiaro, ma come non mettere in luce una peculiarità che a mio avviso è un piccolo tesoro da coltivare e da condividere? Mi reputo fortunato ad averlo incontrato, così auguro anche a voi un MrFennec con il quale parlare di tutto, vicino o a distanza, ma al quale poter raccontare per confronto il proprio percorso, senza suppellettili intellettuali, in modo sereno e perchè no davanti ad un buon bicchiere di vino.

Passiamo quindi alla ricetta.

Questa estate o poco prima ho conosciuto Mario, un rivenditore di 'esperienza ortofrutticola' prima ancora che di prodotti agroalimentari, il cui negozio, tempo addietro, mi era stato consigliato da un barbone-cuoco, Pierre. La sua storia, è la storia di chi conosce la campagna, avendone a disposizione una sua con differenti tipi di coltivazione (non intensiva) in Molise. Negozio piccolo e ben curato, prodotti di qualità scelti al mercato e propri (saltuariamente), questi ultimi piccole grandi gioie.
Da Mario, non si acquista solamente, ma si apprende, si conosce e si impara a rispettare i frutti del lavoro nei campi, puntando alla qualità, al poco ma buono, al boccone da prete che fa la differenza a livello di palato ed anche affettivo, lui che ha la fortuna di poter pescare anche da una esperienza di vita all'estero, la sua la dice sempre con semplicità e convinzione.
Il tempo della spesa non è mai sufficiente per raccontarsi di ricette, di prezzi al mercato fuori 'di testa', di alberi che danno frutti inaspettati, di raccolti decenti e di altri che invece non ne vogliono sapere di trovare una stagione decente (come i fichi quest'anno) e quindi sono sempre sul filo di un telefono che squilla e di un "scusa, continuiamo la prossima volta".
Mario però è attento ai clienti più curiosi (per non dire rompiballe come me!) ed è così che un giorno mi ha raccontato di una ricetta con la quale 'conserva' i peperoni migliori per l'inverno. Coerentemente alla sua natura verace non si limita a descrivermi il procedimento, me ne regala un barattolo appena fatto e mi fa vedere quelli che nel frattempo sta lavorando nel retrobottega per la propia famiglia. La ricetta l'ho trovata redatta sul foglio il giorno dopo.
Questi peperoni sono stati preparati, regalati ed anche mangiati tutti. Sto già pensando di farne qualcun altro con gli ultimi siciliani che ancora si trovano.
In fin dei conti è una conserva come tante altre eppure perchè ha un gran successo...semplice...perchè:
  • i peperoni restano callosi e saporiti, ideali per accompagnare o per essere riusati in qualche preparazione più complessa;
  • l'olio di marinatura, che vedete sempre nella foto, è un piccolo dono ancor più prezioso, quando finisce il prodotto primo. Lo ho usato per insaporire insalate, per marinare le alici o il pesce azzurro ed anche per i miei "crostini al peperone", ricavati dal pane che mi avanza dalla produzione quotidiana ridotto a quadratini e ripassati in forno solo dopo averli unti leggermente con il condimento appunto;
  • i peperoni risultano inaspettatamente digeribilissimi senza alcun problema in fase digestiva (visto che ne soffro...); 
  • si prestano a più varianti potendo mettere in infusione anche erbe aromatiche alternative;  
Adesso è chiaro il perchè per noi adesso sono i "peperoni di Mario", no?! :P ehehheheheehe
"Grazie Mario!" ahhahahhaha


 "I Peperoni di Mario"
3Kg. di peperoni puliti (lavati, asciugati e ripuliti di semini, picciolo e filamenti bianchi);
Sale;
1 l. di aceto bianco(ho usato quello di mele);
1 bicchiere d'olio;
1/2 bicchiere di zucchero;
1/2 bicchiere di sale;
Olio di oliva extravergine di ottima qualità per la conserva nei singoli barattoli;
Erbe aromatiche (facoltativo ma anche "inutile" vista la natura decisa e versatile del prodotto finito);
Barattoli da conserva opportunamente sterilizzati;

Preparazione
Tagliare i peperoni a falde e adagiarli su teli di cotone puliti. Con le mani quindi passargli del sale sopra e lasciarli così per 2-4 ore. E'chiaro che dovete mettere in conto una bella lavatrice di teli di cotone imbevuti del liquido di vegetazione che verrà fuori copioso nel mentre! :P ehehehehe Al termine di questa fase depurativa ripulire dal sale in eccesso ed asciugare ogni singola falda dall'umidità residua. Preparare quindi una miscela con l'aceto, il bicchiere di olio, il mezzo bicchiere di sale ed il mezzo bicchiere di zucchero, versare dentro uno stampo adeguato e qui immergere i peperoni (ben asciutti mi raccomando). Lasciare in quiescenza per 48ore mescolandoli di tanto in tanto. Dopo le ore di 'cottura' scolare i peperoni, asciugarli nuovamente e riporli nei barattoli da conserva ricoprendoli con dell'ottimo olio extravergine d'oliva. Chiudere e conservare, verbo quest'ultimo che non mi appartiene visto che li abbiamo già mangiati tutti! :P ahahahahaha Li rifaccio comunque perchè decisamente richiesti :)
 "Grazie Mario!" ahhahahhaha




17 commenti:

  1. Buongiorno!! Vedo che siamo come sempre sulla stessa lunghezza d'onda.... e temo pure nella stessa epoca!
    A volte mi trovo a parlare di quando ero una giovane studentessa e, per avvisar gli amici, mi bastava la telefonata classica, quella fatta la sera prima, sul *fisso* nel senso che il telefono era a muro, sulla parete del corridoio d'entrata. Magari telefonando dalla cabina della SIP, con il gettone che metteva ansia quando cadeva.
    Quando ne parliamo con la mia migliore amica, magari in presenza del figlio diciottenne, questo ci prende in giro e si stupisce di sapere che ci si incontrava lo stesso, si andava a ballare, si *bigiava* a scuola, si andava a mangiare la pizza. Tutto ciò senza Faccialibro, senza gli SMS o le chat-line.
    Si parlava... meglio di persona... e basta.
    Ma torniamo a te, con questi peperoni che (sallo!) io rifarò per questa casa nella prateria (nebbiosa)...
    So già che mi dovrò sbrigare approfittando degli ultimi arrivi sul banco del mercato... e saranno un successo!
    Buona giornata Sor Gambetto.... e ... buona vita!
    Nora

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  2. @TataNora
    La velocità della vita attuale, vuoi per una maggiore faciltà comunicativa, vuoi per la richiesta esterna di una maggiore versatilità, ci fa rileggere il tempo andato come più lento. Penso che sia una sensazione che più o meno prova ogni generazione, variando solo il contesto ma non l'approccio malinconico nel girarsi indietro.
    Sembra quasi fisiologico questa mancanza che poi si prova a recuperare ritagliandoci spazi personali di comunicazione diretta. Quello che mi è piaciuto della mail di MrFennec non è tanto questa malinconia di sottofondo quanto il coraggio di aprirsi senza aver paura di toccare argomenti&parole che ad una lettura superficiale potrebbero suonare addirittura retoriche.
    I telefoni fissi sono anche un mio ricordo...quando dalle cabine non coperte di alcuni marciapiedi esposti alle intemperie, alle cacatine dei cani, alle mosche con il caldo e la cornetta bollente, al passaggio di passanti vocianti...io provavo a chiamare alla mia fidanzatina con quei gettoni ramati che cadevano sempre troppo veloci...
    Quante cattive parole avrò detto grazie a queste forme di comunicazione *fisse* le stesse che non hanno insegnato nulla a quanto pare visto che le persone tutt'ora invece di ricercare privacy raccontano ad alta voce con il cell i fatti loro, dall'autobus alla metro, dal bar all'osteria :P ehhehehehehe
    GraziesempreNora! :)))

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  3. Credo che Mr Fennec abbia un animo rimasto bambino, nel senso buono del termine, che lo rende così com'è. Non è colpa sua, lo disegnano così...:-)

    Sono contenta di leggere di non essere l'unica a cui le conserve non si conservano :-)

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  4. @Stefania Orlando
    Concordo con la tua visione di MrFennec e come non potrei d'altra parte.
    Un ossimoro come accennavo prima, ma un ossimoro di cui andare fieri e da coltivare per quanto possibile.

    PS sulle conserve che non si conservano
    In questa casa siamo dei morti di fame ma penso che una idea precisa l'avevi già di tuo in merito! :P ahahhahahahah
    PS2
    Sono invidioso di te...e tu adesso ti chiederai di cosa...e te lo dico subito..."sono strainvidioso che tu riceva commenti da un lettore il cui nick è 'Emorroidi rimedi naturali'!!!!" ahahhahaahahhaha
    Lo voglio anche io un lettore così accalorato e bruciante!! ahahaahahahaaha
    PS del PS2
    Ho le lacrime agli occhi...ma adesso ho una missione...voglio conoscere chi si cela dietro 'Emorroidi rimedi naturali'!!!!

    @EVE
    "Quasi per caso" verrò a trovarti per prendere spunto dalla tua cucina e per ringraziarti per aver lasciato traccia del tuo passaggio :)))

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  5. Avere un amico che non solo ti ascolta ma ti SA ASCOLTARE e' un lusso da non sprecare, un tesoro da non perdere. Le parole volano leggere, i ricordi si intrecciano con le passioni, le paure con i desideri, il futuro con il presente. Senza un filo logico apparente, i pensieri escono dal cuore in un turbinio di parole che solo l'orologio puo arrestare. Sono semplicemente stupito di come due persone divise da due mari e due vite completamente differenti possano per magia comprendersi cosi' profondamente e diventare AMICI nel verso senso della parola. Spesso due parole dette col cuore valgono piu' di un'intera enciclopedia.
    Mr. Fennec

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  6. Io mi diverto con le parole, mi piace pescarle e metterle insieme, a volte per scherno, altre per raccontare o raccontarmi, il più delle volte nel quotidiano per difendermi, per difendere qualcuno o per attaccare anche. In questo caso, annuisco e sorrido solo, leggendo un commento che condivido e faccio mio. Non aggiungo nulla, meglio, ma ti aspetto per la prossima bevuta insieme, che da Amici ne abbiamo di argomenti e di persone o situazioni da prendere per i fondelli! :P

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  7. Mario i tuoi peperoni sono una delizia per gli occhi e , sfortunatamente posso solo immaginare,:-), anche per le papille gustative! Come pure è specialissimo il tuo modo di essere! Un abbraccio grande
    Dani

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  8. Pensa tu!
    I miei amici non mi scrivono missive così schiette e aperte, ma minacciano di suonare e accampare richieste urlate al citofono!!!!
    La conserva che non si conserva è da provare: Grazie Mario!!!!

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  9. Quello che mi stupisce di più dei mezzi di comunicazione 'di oggi' e soprattutto di 'faccialibri' come lo chiama Tatanora, è principalmente l'aspetto della privacy inesistente. Privacy è una parola che non mi piace, di cui si abusa e che è conosciuta solo perché si mette una crocetta su tutte quelle mail che ti mandano i siti a cui ti iscrivi per lavoro o altro, il cui vero significato secondo me e ignorato dalle fasce giovani soprattutto. Il privato, i ragazzi non sanno neanche che cos'è! Tutto è sbandierato in maniera allucinante e sbattuto su uno schermo in modo che chiunque lo possa vedere. Per me è inconcepibile. È inconcepibile che i ragazzi spesso non si rendano conto di non avere più segreti, di non poter tenere solo per se o per pochi amici, dei 'pensieri' da sussurrare e di cui essere gelosi. Ma non se lo pongono proprio il problema! Ho un'amica che s'incavola regolarmente con sua sorella (che pure non è una ragazzina), perchè senza chiedere il permesso ogni tanto la sbatte su facebook con la scusa di foto di vacanze o compleanni, riunioni di famiglia o altro che , chissà perché devono essere condivise con il mondo ( fatto in questo caso da sconosciuti)....
    Ti ringrazio dell'augurio che ci fai: un amico con cui poter essere 'leggeri ' e se stessi senza complicazioni, è il regalo più bello.....
    La ricetta è molto bella, entrerà presto nella mia dispensa....o nella mia pancia!!
    Baci

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  10. Eccomi. Tu sai, sono un po' come Mr. Fennec e passo da te solo quando so di poterlo fare con calma, senza dover essere preso dall'ansia di rispondere a 12 mail o fare 4 telefonate. Mi è piaciuto molto questo tuo post e me lo sono goduto. Grazie. E anche a Mr. Fennec. :)

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  11. Che bel post, mi ha fatto riflettere sulle corse che ogni giorno mi affanno ad intraprendere e che iniziano a starmi strette, sulla necessità di rallentare perchè mi rendo conto sempre più che i momenti trascorsi in casa con la mia famiglia a cucinare loro cose buone o a preparare delle cremine per la pelle delicata del mio piccolo sono i più preziosi. Voglio ritornare a poter oziare ogni tanto, come quand'ero piccola e mi sdraiavo sul pavimento ad osservare il soffitto, voglio godermi un po' di buona musica o solo sentire quella degli alberi che frusciano al vento appena al di là della mia finestra, voglio passeggiare guardando i tetti dei palazzi e non correre in una valanga umana con le orecchie incollate ai telefonini che non hanno capito ancora dove stanno andando.
    La ricetta è splendida, di una sfizioseria unica, e grazie alla quantità di peperoni appena ricevuti ne approfitterò subito... io amo i cibi salati, lo sai... sì, sono sempre la solita Bucaneve che però si è rotta le scatole di non essere se stessa ed è tornata ad essere Tatiana, libera come non mai.

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  12. il risultato di una ricetta dipende da tante cose: ingredienti come i peperoni o l'olio, dipendono dalle tecnica, ma sopratutto da quella variabile x che a me piace tanto cioè le relazioni, senza i personaggi che ci hai abilmente descritto questa ricetta non avrette lo stesso sapore, è come se ogniuno avesse messo dentro qualcosa di suo :-)

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  13. Ero venuta per "origliare" il tuo blog...dopo la corte che mi hai fatto per tutto il Salone non potevo esimermi dal farlo....Ma quanto cavolo scrivi????? E' un blog di logorroici! Post logorroico, commenti logorroici, lista delle ricette logorroica.... Credo che mi troverò benone ahahaha!!!! Quindi non mi resta che unirmi ai tuoi fanZ!

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  14. Marioooooooooooooooooooo, come va?? Mi unisco a quanto scritto da Fujiko, anche se io tua FanZ lo sono da un bel po' ;-) Bacione e se mai dovessi passare da Napoli....batti un colpo ;-))
    Rosalba

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  15. @Daniela
    Sempre molto carina con me! I peperoni meritano davvero, sono versatili e si 'dovrebbero' conservare a lungo. Anche quell'olio aromatizzato è una favola...ma che vengo a dirlo a te che hai una cucina che fa i fuochi d'artificio davvero! :P ehehehhehe

    @Milen@
    Che brutte persone questi amici, stanne a distanza che si rivelano sempre dei morti di fame in grado di importunare anche solo per un gelato da condividere a distanza! :P ahahahahahhahaa
    La conserva che non si conserva è una piccola scoperta per me che nn amo eccessivamente le preparazioni da "accantonare" :))))
    Attenta al citofono....:D

    @Franci e Vale
    I mezzi di comunicazione come i social network sono una piccola grande conquista se e solo se si riesce a non farsi limitare nel proprio quotidiano. Analogamente si potrebbe dire di quelli che giocano sul cell ai videogiochi, o di quelli che dipendono da una chat o da una identità alternativa. Va tutto bene sia chiaro, fino a quando però non si stravolgono dei valori fondamentali per sentirsi vivi a se stessi prima ancora che 'socialmente'.
    Come sempre interessanti le tue considerazioni che, purtroppo per te, mi rendono più logorroico del solito! :P ehehehehehe
    PS
    Auguro a tutti davvero un amico come MrFennec.

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  16. @Lo Ziopiero
    Tutti possono essere MrFennec, basta essere trasparenti e legati ad un certo tipo di valori. Come dicevi anche tu non è il 'fare una cosa' ma è il come la si fa che sancisce la differenza tra persone ed i legami che con esse si stringono.
    Ecco perchè certe volte ci sentiamo a telefono come due "amanti"! :P ahahahahahaha

    @Cucinaincontroluce
    Come vedi i percorsi anche se a distanza sono simili, ognuno in cerca della propria libertà. Tu di espressione con il nuovo diario di Tatiana, io di comunicazione con un amico con il quale è piacevole conversare, come MrFennec.
    Meno ma sempre di maggiore qualità e guarda caso molte volte conincide con il tirarsi fuori dalle "correnti sociali" che vanno per la maggiore :P eheheheheh
    Less is more, ed effettivamente può essere una buona chiave di lettura dei molti, troppi impegni quotidiani che dobbiamo affrontare...
    Grazie mille ed in bocca al lupo per il tuo diario Tatiana! :)

    @Günther
    Caro amico mio come sempre centri nel punto, individuando il baricentro e le sfumature migliori di quello che condivido.
    Grazie sempre per il tempo che dedichi qui...anche se so che sei sempre impegnato :)))

    @Fujiko
    Ebbene si, dovevo in qualche modo fare 'indegnamente' la parte dello ZioPiero :P ehehheheheehehe
    Contento di rivederti qui ma soprattutto di saperti dotata di pasticche per il mal-di-testa per aver avuto il coraggio di leggere un mio post...questo si che è un attestato di amicizia fuori dal comune :D
    In campana comunque che verrò presto a trovarti sul tuo blog :))))))

    @Rosalba
    E'stato un piacere conoscerti, lo dico sinceramente e non certo perchè stavamo quasi scoprendo di essere 'parenti' e nemmeno per avermi dato una bellissima soffiata per Gio, quanto piuttosto per aver girovagato sul tuo blog ed aver intuito un approccio alla cucina che è tra quelli che preferisco, che iniziano dalla famiglia e continuano su volti conosciuti, non solo sterili ricette ma storie di 'fornelli e di volti'. La forma impone sempre una certa riconoscenza a chi ti lascia un commento ma qui è fatto davvero con lucidità e cuore :)

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