martedì 24 aprile 2012

Torta frangipane ai mandarini














Pontile di un vecchia marineria alla periferia del mondo.
Manca poco alla vestizione da palombaro. Lo sguardo assapora il momento nel quale gli ultimi elementi di piombo recuperati da una vecchia cabina di legno adibita a magazzino si agganceranno tra loro con un sordo suono idrofugo. Procede con calma. Ispeziona il serbatoio di gasolio ed il motore acceso accanto, lo stesso che pomperà aria nello scafandro. Il borbottio irregolare e la puzza di olio bruciato nell'aria sono le migliori garanzie dello stato di quel consunto e vitale trabiccolo. Il rumore di fondo della città si avverte ancora a tratti e quell'insistenza inaspettata ed irregolare irrita ancor di più dando maggior corpo al desiderio di immergersi. Il cellulare ultimo amo con il quale essere pescato è riposto in una sacca e richiuso nel buio di quel ripostiglio, nella speranza che non tradisca prima squillando in modo amichevole.
Volge il viso in alto mentre seduto su un piccolo ormeggio infila a memoria la tuta dalla parte delle gambe, queste ancora illuminate da un sole mollemente chino all'orizzonte. Il cielo carta di zucchero di Aprile prima del crepuscolo conferma che è ora di calarsi. Di media statura, pelle olivastra e capelli bianchi su evidenti stempiature, di corporatura media, leggermente ingrassato come da recente foto, narici larghe ed occhi castagna difficili da incrociare nascosti come sono dalla stanchezza e dagli opachi occhiali da vista blu calati a mezzo naso. La giornata è stata pesante ma adesso finalmente si va giù.
Tutto pronto. Scafandro chiuso, respirazione lenta, leva qualche alone di sporco sull'esterno di un vetro e poi via, scivola dalla scaletta e si acquieta sul fondale.
Sopra si chiude una superficie liquida di piccole parentesi tonde osservate di tanto in tanto non certo per romanticismo quanto per intuire se il vento cambierà direzione, dato fondamentale per anticipare eventuali evoluzioni delle correnti sotto. La luce bluastra avvolge qualsiasi cosa ed è silenzio.
Qualcuno potrebbe sostenere che il rumore della pompa dell'aria amplificata nella campana dello scafandro possa incidere sull'umore di quel solitario uomo calamaro che si avvia per la sua passeggiata notturna ed invece no, nulla gli suona più musicale di quei fiotti d'aria ritmicamente pompati che finiscono per accordargli i muscoli nei pacati movimenti acquei.
Persino il cuore si uniforma a quel regolare diapason così come le torcie poste sulla cima del casco la cui intensità luminosa segue gli alti e bassi di un motore sinusoidale che si divide ritmicamente tra la pompa dell'aria e la corrente elettrica. Pochi passi per scansare una vecchia ancora arrugginita, i resti di un bidone avvolto in una rete e di tanti piccoli oggetti che segnano il bagnasciuga subacqueo della civiltà in mare. Poi il lento declivio tra alghe e piccoli pesci, murene ed alghe, polpi e scogli, nell'oblio di un onirico blu con i pensieri che pian piano si sopiscono con gran conforto della ragione.
La notte passa veloce e non sembra mai sufficiente a recuperare tutte le energie perse. Alle prime luci dell'alba il palombaro ripercorre lentamente i propri passi fino a salire nuovamente sulla scaletta arruginita del pontile. Ancora assonato, sblocca lo scafandro liberandosi del pesante casco sul piccolo ormeggio incrostato di sale. Nel mentre si sveste, il respiro si adegua al giorno e perde quella regolarità notturna condivisa con i cilindri di un motore che sta per essere spento anche lui. I rumori di fondo della città si riaffacciano alle orecchie facendo adesso meno male. Pian piano la mente richiama alcuni di quei pensieri che fino a poco prima aveva ricacciato con una certa faciltà. Ripiega la tuta vicino allo scafandro in modo da poterla stivare, con essa il motore ed i cavi ordinatamente riavvolti nella piccola cabina del molo, il tempo di aggiustarsi l'abbigliamento velocemente indossato, la mano che passa veloce tra i capelli ad asciugare l'umidità residua, la vecchia chiave a bloccare con un lucchetto la notte appena trascorsa dietro la cigolante porta di legno, un tocco con l'indice per alzare gli occhiali blu sul naso, e via...la giornata oggi non sarà meno pesante di quelle precedenti, ma stasera, se Dio vuole, si rivà giù.

Passiamo quindi alla ricetta.
Non partecipo alla gara del MTChallenge indetto dalle autrici di MenuTuristico per un motivo principalmente, il tempo non altro. Questo però non mi impedisce di seguirlo sempre visto che ho fatto parte dell'allegro carrozzone per un pò. Rispetto agli inizi non è cambiato molto in termini di prospettiva almeno, in quanto la gara riesce a veicolare una buona dose del desiderio di 'sano cazzeggio' (Muscaria approverebbe la definizione lo so...) di molti di noi (appassionati di cibo) pur essendo di pari passo incrementato il numero di adesioni e quindi indirettamente della qualità proposta.
Di recente quindi ho adocchiato la frangipane, nuovo oggetto di contesa, ed ho pensato di fare mio lo spunto e condividere da esterno la mia personale interpretazione. Non potrò vincere, questo è certo, ma se mai ha una valenza non gastronomica questo mio dolce è quello della partecipazione senza prospettiva, quello del divertirmi mettendo alla prova la mia personale fantasia interpretativa con quella di decine e decine di blogger che inviano ricette pur non avendo uno proprio spazio pubblico. Il primo ingrediente quindi è di mettersi in gioco con se stessi, quella la vera gara, il resto solo un preteto per prendersi per il "chiulo" con una sana leggerezza quella che a molti di noi manca nel quotidiano, quella che in questi contesti non dovrebbe mancare mai, che si partecipi o meno alla competizione.
Per questo dolce tra l'altro uso degli stampi regalati da una amica di penna, prima ancora che di cucina, una ragazza speciale con la quale c'è un legame fatto di caffè e di crostate, di considerazioni leggere ma mai banali, di confronti costanti con la quotidianetà, di piccole vicissitudini personali e perchè no di voglia di ritrovarsi di tanto in tanto a prendersi una pausa magari incrociandosi per 10 minuti in una piazza affollata di ua grande città per una spremuta di arancia che rischiava persino di non essere pagata per quanto eravamo calati a parlare di caccavelle, famiglie, amicizie, fornelli e libri.
Ah il dessert, dimenticavo. Poche righe. La mia impronta meridionale in cucina è più che palese se non un vero e proprio limite. Quando ho pensato alla fragipane, ho valutato la componente grassa della crema stessa, motivo per il quale ho trovato nei mandarini disidratati il giusto fattore acido in grado di compensare e puntellare la parte oleosa della mandorla. Tutto qui il ragionamento fatto, d'altra parte i migliori mandarini, nonchè le migliori mandorle sono vicine di campo dalle mie parti, sono frutti degli stessi microclimi e degli stessi sguardi. Ho preso aggiuntivamente spunto anche dall'ottimo "Gateau breton alle mele" (Lost in Kitchen) di Giovanna dal quale ho fatto mio il passaggio dell'aggiunta alla frangipane di poca panna, tale da darle una umidità aggiuntiva per strati ridotti della crema come farcia. Infatti, visto che temevo un gusto troppo forte per il mio palato ho optato per la doppia crostata e quindi pensando ad un livello di farcia più piccolo appunto, onde evitare che si asciugasse troppo, ho trovato perfetto l'aggiunta della panna.
Con le dosi sotto riportate infatti sono uscite ben due crostate più che soddisfacenti sul piano del palato :)
Un ultima cosa...la frolla che ho usato è quella 'di casa', di non facilissima lavorazione ma certamente una delle migliori che abbia mai provato per questo tipo di dolci. Resta infatti morbida e scioglievole senza un retrogusto "carico" di burro.

Torta frangipane ai mandarini

Ingredienti per la frolla
400 gr. di farina 00;
160 gr. burro a temperatura ambiente;
160 gr. zucchero;
zeste di un limone medio;
2 uova intere codice 0 di grandezza media fredde di frigo;

Preparazione della frolla
Fare a fontana la farina mescolata in precedenza con la zeste di limone. Aggiungere quindi il burro ridotto a pezzettini e lo zucchero. Impastare sbriciolando tutto con il classico movimento con le dita che indica 'i soldi' raggiungendo una grana che sia la più sottile possibile (solitamente in una 20' non oltre anche perchè poi cominciano a dolere le dita stesse).
Aggiungere quindi alla fine le due uova ed impastare compattando rapidamente. Riporre il panetto in frigo per una oretta buona.
Stendere la frolla in uno strato sottile e foderarvi due tortiere (meglio se col fondo amovibile) precedentemente imburrate ed infarinate. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e sistemarvici sopra un foglio di carta forno bagnato&strizzato con dei fagioli a coprire tutta la superficie della tortiera. Infornare a 180° per circa 10 minuti, quindi rimuovere i fagioli e la carta ed infornare nuovamente per altri 10 minuti circa.

Per la crema frangipane:
125 gr. di burro;
100 gr. di zucchero a velo;
125 gr. di mandorle intere tostate e poi ridotte in farina dalla grana piccola;
150 gr. di uova codice bio;
12 gr. di limoncello;
25 gr. di maizena;
60 gr. di panna fresca liquida;

Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Procedere quindi con la frusta a mano aggiungendo prima le uova leggermente sbattute, il limoncello, la farina di mandorle (mandorle tritate con una piccola percentuale dello zucchero a velo preso dal totale insieme alla totalità invece della maizena). Completare con la panna fresca liquida, amalgamando il composto fino a quando non si ottiene una crema omogenea dal punto di vista della densità.

Per farcire, decorare:
Mandarini essicati;
Liquore di mandarini (quello fatto in casa è preferibile ovviamente);
Confettura di mandarini di ottima qualità;
Mandorle a scaglie;

La sera prima che si vuole preparare il dolce mettere a bagno i mandarini essiccati nel liquore di mandarino appunto e lasciare in recipiente coperto almeno 12 ore al termine del quale si scolano gli stessi e si asiugano con carta assorbente.
Pennellare quindi con la confettura di mandarini il fondo delle due torte e sistemarvici sopra i mandarini idratati in modo regolare.
Coprire con la crema frangipane e cospargere con le scaglie di mandorle. Infornare a 180° per 30' minuti, finchè non sarà ben dorata e croccantina in superficie ma morbida al taglio. Lasciare raffreddare.
Nel mio caso come si evidenzia anche da foto non è stato necessario spennellare con gelatina alcuna.





25 commenti:

  1. due considerazioni:
    io quando partecipo lo faccio per vincere! ecco spiegato perchè non partecipo mai a contest, gare, etc.... !!!!!

    l'impronta meridionale? lunghi dall'essere un limite!

    irene

    RispondiElimina
  2. Si può dire che proprio per partecipare al cazzeggio generale io abbia aperto un blog e, dunque, ho partecipato alla gara (altrimenti che cazzeggio è?). Per questo motivo mi sono attenuta alla ricetta frangipane fornita da Ambra che, peraltro, ho trovato migliore di quella Montersino, già utilizzata in passato, perchè è rimasta più umida. Prima o poi proverò questa tua versione: la frangipane è tra le cose che stuzzica la mia voglia di cucinare. E sai una cosa? Dal momento che parli di scioglievolezza, voglio proprio provare anche la tua frolla. Quella Montersino, in cima alla mia personale "Top Ten", mi ha riconciliato con questa base....Non è escluso che anche la tua.... Bah, vediamo!

    RispondiElimina
  3. @grEAT
    Solitamente anche per me è a stessa cosa, ma per l'MT Challenge però, più che vincere a me piace capire quanto riesco a pescare dentro di me per elebaorare qualcosa secondo gusti personali. Qui la molla è diversa, da una parte la voglia di prendere e prendersi per il "chiulo", dall'altra la piccola gara con se stessi.

    Per l'impronta meridionale però la tua considerazione non vale...siamo entrambi "terroni"! :P ahahahhahaaha
    Grazie sempre Irene :)))

    @Giulietta
    Questa volta ho colto l'opportunità di non poter partecipare all'MT per cambiare qualcosa in corsa e devo dire senza affatto pentirmente, tutt'altro.
    Relativamente alla competizione poi, avendo partecipato sin dagli inizi, come accennavo su ad Irene, mi è sempre piaciuto il carattere leggero del confronto gastronomico, quello per il quale è più probabile trovarsi a 'cazzeggiare' l'uno contro l'altro nella fase dei "premi" che non a discutere di elementi tecnici. Certo la trasparenza dei partecipanti è alla base e non dico altro altrimenti ci addentriamo nella psichiatria più profonda e non è il caso! :P ahahhahaha
    Tornando invece a noi, provala la frolla ed a secondo dell'uso che ne devi fare considera anche l'aggiunta di piccole dosi di lievito per dolci.
    Se posso darti un consiglio...oltre alla Raravis, grande fonde di piatti da "porca figura"...prova anche a frequentare Giovanna di Lost in Kitchen, non te ne pentirai :)
    Giulietta grazie sempre per essere qui.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Lost in Kitchen già lo frequento e tra l'altro il Gateau Breton l'avevo già copiato e incollato ;-).
      A presto

      Elimina
  4. Una tazzina di caffè fumante nelle mani, silenzio intorno, una piovosa mattina di Aprile e un giorno di ferie. Condizioni ideali per poter assaporare questa descrizione quasi palpabile della tua idea di riposo. Incredibile come il vago senso claustrofobico della notte, familiare a chi, come me, ha sempre sofferto d’insonnia, si ripresenti puntuale nello scorrere delle righe. Cullata dalle onde di pensieri rimandati per tutto il correre del giorno alla lenta quiete della notte, a tratti intervallati dal tenue chiarore di una lampadina e degli occhi che scorrono grati le pagine di un libro, muovo spesso passi di piombo nel tuo stesso fondale melmoso.
    Certo che, al risveglio, un dolce come il tuo sarebbe quella marcia in più per affrontare le innumerevoli correnti contrarie contro le quali mi tocca lottare tutto il santo giorno.
    Asprezza di mandarino, dolcezza di fragola, crema morbida avvolgente. Direi che questa torta ti descrive, pur con un approccio meridionale, e ne fa un biglietto da visita di gran intenditore.
    Partecipare al cazzeggio e alle sfide non è indispensabile (convengo con te) e spesso astenersene non guasterebbe alla qualità ed al livello della sfida. Io mi cimento da massaia, con poche idee e ben confuse (espressione molto *sentita* da mio marito) senza pensare ad insegnare nulla di nuovo, per il puro gusto di farmi due risate, di imparare preparazioni nuove e per l’allegria e la curiosità che genera l’incontro con individui al tuo livello: colti, graffianti e … pure bravi in cucina! ;-)
    Spesso mi chiedo che senso abbia questa finestra pubblica su privati errori… voglia di confronto (forse) stimolo a migliorare il livello delle mie preparazioni sicuro, scambio di pensieri un fatto che mi stupisce e mi affascina sempre.
    Buona giornata a te a Miss. D e, ahimè, alla tua meravigliosa torta!
    Nora

    RispondiElimina
  5. Ebbene lo ammetto, non ho mai fatto una frangipane! Inoltre partecipo poco ai contest, per mancanza di tempo, ma mi piace spulciare le ricette proposte e si vedono tante di quelle belle cose che poi mi dico che ho fatto bene a non partecipare :-)....sulla frolla sto ancora decidendo quale preferisco, ne sto provando tante ultimamente. Ovvio che proverò anche questa, soprattutto se mi garantisci il minor sapore di burro! Mi sono gustata lentamente il tuo post stamattina.....ancora a letto con il caffè e il diluvio universale fuori....un piacere! Ciao

    RispondiElimina
  6. @TataNora
    Premessa e due considerazioni.
    Premessa
    Commenti come il tuo fanno la differenza, completano il confronto, tracciano una linea di continuità che in parte, ma solo in parte danno sollievo al dubbio iniziale di pubblicare quanto hai letto sopra. Fino all'ultimo ero indeciso tra due piccoli miei articoletti...uno più facile ed ironico e poi questo. Alcune cose non hanno mai trovato luce, questa volta ho azzardato e sono contento che c'è chi abbia colto il mio maldestro tentativo di raccontarmi :)
    Considerazione 1
    Se avessi tempo...sarei più dedito al "cazzeggio", questo di certo e quindi probabilmente parteciperei di più a certe iniziative. Di solito sono poco incline al web, perchè il virtuale è una arma a doppio taglio e bisogna sempre saperne prendere le distanze, però scelte con il lanternino non esiterei a buttarmi a kamikaze tipo il book-club per intenderci :P eehheheheheh (A proposito...mancano una novantina di pagine...ed arrivo in fondo...)
    Cosiderazione 2
    Penso, ma questa è una ipotesi non fondata ed a stento suffragata da piccole constatazioni che personalmente ho un blog perchè attraverso quella che è una mia reale passione, il cibo e la cucina, ho trovato un modo per cercare nel "circondario" persone con sensibilità affine con le quali condividere un percorso che da una parte è e deve avere una valenza tecnica (imparare qualcosa ai fornelli dagli altri) mentre dall'altra concretizza una ricerca di chi possa condividere un certo modo di pensare, sfruttanto il web al massimo per ottimizzare buon umore, distrazione, ironia e perchè no anche delle belle risate.
    Grazie :)

    @Franci e Vale
    Gare come l'MT sono una bella sfida per se stessi ma anche l'occasione per conoscere altre persone e soprattutto per farsi una bella dose di ironia condividendo lo spirito, almeno nel mio caso, più che goliardico. Certo ai fornelli si torna seri ma non più di tanto, diciamo che l'incipit personale ogni qualvolta che ho aderito era:"chissenefrega ci provo...vuoi vedere che esce anche qualcosa di decente!" :P ehehheheheh
    Confesso però che anche io vedendo la bravura di molti mi sono chiesto più di una volta:"Ma dove mi butto...che qui sono in gamba sul serio!" :D ahahahhahaahah
    Per le frolle non so che dirti invece. E' ovvio che proverei a tirare acqua al mio mulino dicendoti che quella che vedi sopra merita. In realtà ne ho provate anche io parecchie e quelle poste nella sezione "mai più" ci sono arrivate sempre e solo per una questione di gusto piuttosto che di resa. Provala, poi magari mi dici :)
    Per la frangipane invece provo a passarti una certezza...è squisita. Avevo forti dubbi perchè il dolce troppo "calcato" non mi piace (ed infatti ho usato agrumi per bilanciare...) eppure mi sono ricreduto. Se non vuoi per la frolla...approccia la fragipane allora! ;P
    Grazie di tutto!!

    RispondiElimina
  7. ma quindi partecipi o no? non l'ho mica capito dal tuo post, sai?
    comunque, che tu partecipi o meno, questa frangipane al mandarino è veramente invitante, e l'idea del mandarino che è uno dei frutti che più amo mi piace moltissimo.
    mo' me la segno.

    RispondiElimina
  8. Sicuro di non essere uno scrittore oltre che un pasticcere??? ;)

    RispondiElimina
  9. @La Gaia Celiaca
    No, non partecipo, non ho nemmeno segnalato la cosa ovviamente già sono abbastanza impegnate con tutti i partecipanti veri. Tra l'altro non so se hai visto l'offerta di alternative proposte, c'è di che rifarsi gli occhi e non pensare che non mi sia soffermato sulla tarte Bourdaloue con le pere caramellate al limone... :D
    Questo mi piace dell'MT...ognuno trova la sua strada con una prospettiva interessante da offrire agli altri...
    Quasi quasi mi verrebbe da dire...ci scambiamo una fetta dei nostri dolci...questa si che sarebbe una degna conclusione dell'incontro! :P ahahahahahahah

    @Paola
    Più che altro un insano di mente che non è ne l'uno ne l'altro...:P ahahahahahahaha
    Grazie davvero per il complimento, sono appena reduce dal tuo blog e devo dire che è uno spettacolo...altro che!
    Ci incrociamo presto...nel frattempo grazie per aver lasciato una traccia del tuo passaggio qui :)

    RispondiElimina
  10. Ciao! Ti seguo da un po' e da un po' di più mi diverto a leggere i tuoi post da Muscaria.
    Qui da te ho scoperto una cucina raffinata ma non affettata, elegante ma ricca, ecc. ecc. non per sminuire ma per dirti che quello che mi ha colpito tremendamente quando per la prima volta sono atterrata qui è stata la misura e la delicatezza delle parole.
    Oggi ti scrivo per la prima volta... colpita dal fatto che al mio terzo giro MTC proprio oggi ho pubblicato una frangipane ai mandarini! Ma mica sono stata elegante e misurata come te!!! Io burro, panna, zucchero e grassi di ogni sorta a volontà....... tornerò per studiare un po'!

    Ciao
    Roberta

    RispondiElimina
  11. leggerti è sempre un piacere e dire che non amo per nulla i post troppo lunghi e pieni di prologhi noiosi e banali! Ma sia da te che dalla Stefania nazionale in quel di Dubai (mi pare)è sempre un vero piacere..ma lo sai che mentre leggevo vedevo il personaggio nella mia mente? è questo saper scrivere :-D della torta che dire? è perfetta come tutti i dolci che finora ho visto da te e che sono pronta a copiarti ;-) buona serata e grazie :-D

    RispondiElimina
  12. io sono più terrona di te!!!! modestamente!!!! :)

    irene

    RispondiElimina
  13. non segnali, perchè sei un gran signore. Ma io intanto da qui ci passo sempre (e non perchè sono la cronista d'assalto di Radio Serva, sia chiaro), leggo, tiro su col naso e ringrazio che esistano persone come te (poi passa, sia chiaro).
    Nessun commento sulla prima parte: desidero lasciare intatte le emozioni suscitate dal tuo racconto. Abito sul mare, son figlia di uomo di mare e i risvolti di una vita di questo tipo si contano anche fra le ferite del cuore. Che le tue parole, ovviamente, riaprono, per cui è meglio leccarsele un po'- e passare oltre.

    Passo quindi alla frangipane, che prelevo di autorità, un po' perchè è il solito capolavoro di pasticceria firmato Gambetto, molto per sedare la nostalgia di non vederti più nell'allegro carrozzone dell'MTC.
    E faccio pure una confessione pubblica: la mia frangipane ha la panna, e neppure poca: sostituisce del tutto il burro, pensa te. Non è la ricetta originale, ovviamente, ma la trovo più neutra e quindi più trasversale, se mi passi il termine. Non solo: da quando l'ho scoperta, anni fa, non esistono più torte di mele o pere o fichi che non si accompagnino con questa crema. Schiava, diventai.

    Sul resto, una cosa sola: il cazzeggio logora chi non ce l'ha. E qui, modestamente, l'ebbimo :-)))
    Besos
    ale

    RispondiElimina
  14. Passo di qua de vez em quando...grazie. Bello leggerti.
    Armonia, essenzialità e dettaglio. Sono quel che mi colpisce.

    RispondiElimina
  15. @Pupaccena
    Troppo gentile con me Roberta, davvero, tra l'altro come hai potuto ben vedere ho appena visto (nei giorni scorsi) che hai un blog molto curato nei contenuti ed anche nella grafica.
    Sono contento che c'è qualcun altro che aveva immaginato l'accostamento mandarini&frangipane come ideale per dare un corretto equilibrio al dolce, di certo chi meglio di una siciliana poteva arrivarci visto che nel DNA avete la predisposizione per la pasticceria con tutto quel ben di Dio che produce la vostra terra ed il vostro clima.
    Tu tornerai sul blog...io invece non vedo l'ora di tornare a Palermo, serio e non lo dico per dire... :)
    Grazie.

    @Sonia
    Sono contento...sai che qualcuno un pò di tempo fà mi ha detto che scrivo post più curati della media per cercare di nascondere quanto sono rozzo ai fornelli...ed in parte potrebbe anche essere vero! :P ehehehehehehe
    Autocritica a parte, sono molto lineare in cucina, cerco di fare mie le tecniche di base per poi potermi lanciare in interpretazioni personali. A volte riesco altre meno, quelle pubblicate ovviamente sono i risultati più apprezzati :))
    Grazie anche a te per il tuo contributo :)

    @grEATA
    Lo sapevo che lo avresti detto...lo sapevo e non sai quanto "rosico" per questa cosa! :P ahahahhahaha

    @Alessandra Gennaro
    Con te che dire. Ci 'scontriamo' per carattere, poniamo sul piano del confronto qualsiasi cosa, dalla provocazione ironica alla riflessione più seria e finiamo sempre con la distensione del viso in un sorriso, sia che ci sia un "vaffa" sia che ci si lasci in modo più pacifico. Su questo un granello alla volta abbiamo imparato a conoscerci ed a stimarci, il resto, e con il resto intendo il blog, il virtuale, siamo riusciti a renderlo un ottimo strumento per divertirci, per "cazzeggiare" appunto...perchè se non lo facessimo, ma chi ce lo farebbe fare (più voi ovviamente) di tenere in piedi questo "castelletto". Questo attestato di affetto però non vuo dire che non mi divertirò sulla tua auto alla prossima occasione nel quale non siam d'accordo eh?! :D ahahahahhaha
    PS
    La frangipane con la panna...è tutta una altra cosa vero?! :P ehehehehe Considera che non ho osato perchè è la prima volta che la preparo ma faccio mia la tua dritta e vado ad eliminare quasi del tutto il burro :)))
    Grazie.


    @lefragoledinverno
    Tre aggettivi che mi fanno davvero piacere. Passerò presto sul tuo blog...che mi incuriosisce e non poco :)
    Grazie davvero.

    @Fantasie
    Il tuo commento è sparito ma lo ho nella posta. Dicevi che "tu non vinci mai?" Ma il Recipe-tionist allora???
    Hai letto il commento che ho lasciato da Anna Luisa & Fabio...??
    Se non lo hai fatto ti consiglio di farci una scappata e vedrai cosa penso!
    Anche su te, cloroformio a parte per tenerti buona quando scatti, poco da aggiungere, insieme a tuo marito posso solo dire che siete due persone davvero uniche, per formazione, per valori, per capacità di coinvolgere gli altri, per voglia di divertire e per capacità di farlo sempre con intelligenza ed ironia. Ovviamente dal vivo negherei sempre! :P ahahahhahaaha

    RispondiElimina
  16. una grande frangipane mandorle e agrumi mi piace molto l'abbianamneto, mi fa venire una fame...

    RispondiElimina
  17. adoro la tua "componente meridionale"!
    ho voglia di dolce e se la pigrizia non me lo impedisce esco a comprare quel che manca :)
    buon we

    RispondiElimina
  18. Un altro dei cammei a firma Gambetto che mi incantano oltremodo e mi fanno sentire orgogliosa di essergli amica :DDD

    La frangipane per me è una droga, ma tutto quel quantitativo di burro che il dolce richiede nel complesso, fà sì che me ne tenga alla larga il più possibile, ma l'idea di aggiungere la panna è geniale: lode a Giovanana per averla condivisa e a te per avermela fatta conoscere!

    RispondiElimina
  19. Forse si conosce davvero qualcuno quando si scopre il suo rifugio, il fondo del mare dove appoggiare i pensieri a riposare, al riparo dal rumore della vita che ha ritmi che a volte non è possibile seguire.

    Davvero uno dei tuoi racconti più belli, insieme a quello del venditore di bottoni naturalmente, che rimane tra i miei preferiti.

    Per la torta ho un solo rammarico: aver finito quei meravigliosi mandarini essiccati cinque minuti dopo aver aperto il sacchetto per sentirne il profumo: ma prima o poi l'indirizzo del tuo spacciatore di frutta disidratata lo rendi noto, vero?

    RispondiElimina
  20. @Günther
    Ehehehehehe...grazie Gunther...diciamo che vicino ci sarebbe stato bene anche un pò di gelato! :P ahahahahahha :)

    @Gio
    Prova l'accostamente mandorle-mandarini, io ne ho fatto la mia firma in casa per molte cose, dalle pastine di mandorle, al cake di Oliver fino a quest'ultima torta frangipane e sempre senza mai pentirmene. Se vinci la pigrizia mi sa che sarai ampiamente ripagato :P ehehehehehe


    @Milen@
    Grazie sempre :)
    Per la panna nella frangipane, lo spunto l'ho preso da Giovanna poi come accennava anche la Raravis sopra l'accorgimento sembra essere un ottimo viatico per restituire umidità ed un tocco di leggerezza in più alla crema. Quando si impara da chi è bravo è tutto più facile dopo, e tu sei uno dei miei riferimenti come ben sai.
    Un abbraccio e cerchiamo di sentirci :)

    @Virò
    Troppo buona con me come sempre. Passando subito ai mandarini invece, ti passo volentieri l'indirizzo del pusher, magari una volta ci andiamo insieme così ti faccio conoscere i visi di chi mi sopporta al mercato in orari non proprio usuali per la maggior parte dei clienti. Ovviamente noi ci andiamo con comodo non vorrei che con MissD. mi ci mandiate ancora prima di iniziare il piccolo tour agroalimentare! :P ahahahahahahaha
    Un abbraccio :)))

    RispondiElimina
  21. Nel continuare ad ammirare i tuoi dolci bellissimi e mai banali preferisco soffermarmi sul racconto... molto intimistico nel rapporto tra l'anima e il mare... perchè il mio mare lo adoro, lo amo visceralmente, perchè profuma anche se molto tempo fa un uomo del sud mi disse che "il nostro mare profuma, il vostro no"... e invece è un profumo diverso perchè è una terra diversa, la vegetazione è diversa... qui c'è un mare di fondale, ci tuffiamo dalle scogliere, i pini marittimi e l'erica si rispecchiano nell'acqua cristallina, è un mare che profuma di montagna, di bosco, ma che a me dona valanghe di emozioni, di un calore che si sprigiona nel rosso di un tramonto, di una nostalgia che si perde nei cavalloni sferzati dalla bora invernale, di uno stupore dinanzi ai moli ghiacciati di febbraio. Ecco perchè apprezzo la tua riflessione sul mare e sul rapporto che può insorgere con esso, il mare è vivo e ti suona mille melodie anche quando la superficie sembra immobile....

    RispondiElimina
  22. @Bucaneve
    Il mare non ha una latitudine, il mare è sempre diverso pur guardandolo dallo stesso posto, mi immagino da prospettive alternative quante altre sfumature possa restituire, tutte tese a completare chi lo guarda.
    Quello della mia infanzia (e di quando ci posso fare una scappata) profuma di pini a picco su salti di circa 700m, di limoni e di terrazzamenti di vite, di mandarini e di pere, di scorci mozzafiato sulla nuda roccia che si solleva dall'abisso fino a farsi montagna. Lo avresti mai detto sapendo che sono campano? :)
    Ecco perchè un uomo del sud che dice "il nostro mare profuma, il vostro no", forse ha perso quella nota profonda tipica dei meridionali che sono tali dentro, e non certo anagraficamente, perchè di base intuiscono il bello della diversità, avendo acuito una sensibilità in tale direzione grazie alle troppe e distanti dominazioni che hanno(abbiamo) maturato storicamente inducendo a trovare un che di positivo in ogni cosa figuriamoci se non nel mare altrui. In realà non è una predisposizione genetica in quanto ho un paio di amici nati oltre il Pò che sono più terroni di me...e quindi uomini del sud lo si è dentro e per questo mai nessuna carta d'identità potrà essere veritiera :P ehehehehehe
    PS
    La frangipane con i mandarini...merita, merita :))))

    RispondiElimina