martedì 20 settembre 2011

Tartufo nero ai fichi














S.T.D.
Lo sguardo di un impunito. Il sorriso mezzo accennato di un ragazzino mai cresciuto quando si parla di coetanee o di amicizia. Sembra avere qualcosa da nascondere quando rilassa la bocca in un riso docile che resta per l'appunto solo una promessa mancata, sempre. Non è uno scugnizzo, uno che la sa lunga, solo che è fatto così, severo con se stesso per tutto ciò che riguarda la vita famigliare, i 'doveri' dell'età, poi però se incrocia lo sguardo di una bella ragazza o si avventura su qualche discorso da bar è il ragazzino che conoscono tutti, quello che perdeva sempre a biglie ma non un giorno di scuola, quello che perdeva le notti a studiare e non dietro alla chitarra, quello che aveva perso qualche occasione personale nella sua adolescenza ma non il treno dell'università e della laurea dedicata ai genitori un pò in la con gli anni.
Il sorriso accennato e mai concesso, quasi una firma, una forma di pudore adolescenziale che alla lunga può rivelarsi una pregevole difesa della persona, nel momento della crescita invece è decisamente un freno. Gli amici bonariamente lo avevano soprannominato 'centouno' intendendo l'età appunto a circoscrivere a mò di sfottò una maturità precoce e decisamente caratterizzante.
Uno scugnizzo mancato, avrebbe detto qualcuno nel paesino dove era nato, uno tuttavia da vedere non proprio di buon occhio perchè si sa nel profondo sud quando studi e non bighelloni al bar davanti ad un flipper, un biliardo o ti spacchi la schiena nei campi, sei sempre un 'promettente estraneo'. La cosa brutta è il rischio di diventarlo appunto per quella famiglia allargata che ti ha cresciuto pubblicamente in quello spiazzo non più grande di un cortile che chiamano piazzetta dove dal tuo secondo piano hai imparato a riconoscere tutti e dove chiunque sa chi sei e da quale finestra ti affacci e soprattutto ti affaccerai.
C'è il bullo di poco conto che beve ed una settimana si ed una no spacca il citofono del palazzo dove abita, c'è il carabiniere della vicina stazione che si fa rispettare almeno quanto quell'intoccabile che alloggia nel palazzo accanto al piano terra, gli analfabeti assunti nell'impresa per la raccolta rifiuti il cui unico contatto con la civiltà è una divisa colorata con il nome di una ditta, una delle tante sempre dello stesso proprietario, loro invece solo manovalanza a basso costo il cui stipendio paga ben altri lavori. Poi c'è il parroco arroccato nella sua omertosa missione a fare da cuscinetto, a ricucire strappi di coscienze già guidate da divinità decisamente più umane e contraddittorie che con il pietoso Dio cristiano hanno poco a che vedere se non una formale e pomposa devozione dalla quale cercano di trarre una aura di sacrà e cinica autorità. Le speranze e le lacrime di chi non ha santi invece sono tutte quante uguali e si mischiano nella rabbia di certi posti dimenticati da tutto e tutti, fino a quando non balzano agli onori della cronaca per episodi violenti che sono sempre gli stessi, sempre la stessa storia, sempre gli stessi luoghi, sempre le stesse considerazioni a margine, sempre la stessa tristezza negli occhi rassegnati e lo stesso silenzio umano a seguire.
Restano solo le cicale ed un respiro lento che sa di sopravvivenza.
Il profondo sud di piccoli paesini di provincia è un universo di cose non dette, di lavori mai trovati, di strette di mano pesanti, di sguardi bassi ed invadenti, di senso della famiglia che travalica i legami parentali per diventare qualcosa più ingombrante, una famiglia allargata come dicevamo prima che lascia crescere solo sotto la sua ala decisionale maliziosamente protettrice.
Lo scugnizzo mancato ha 37 anni, di secondo nome fa Angelo e caratterialmente lo è di fatto se non fosse per quella sua fisicicità che di certo non rimanda all'immagine di un messaggero di Dio.
Pelle olivastra, capelli neri abbastanza corti e pettinati spesso con la fila di lato, non alto, di corporatura media, si intuisce che la sua palestra sono stati solo i libri e la cucina di mamma, labbra carnose, viso leggermente squadrato, occhi puliti sempre pronti a cedere il passo a quel sorriso accennato ma mai concesso.
Settembre, primo mattino. L'aria che passa dalla finestra aperta di quel secondo piano tradisce un lento cambio stagionale contraddetto solo dall'imperituro canto delle cicale. Dal piano di sopra nessun rumore. Un veloce sguardo sulla piazzetta sotto fatto di taglio attraverso i battenti socchiusi. A parte il solito vecchietto fuori al bar non c'è nessuno ancora in giro, un salto con gli occhi alla propria macchina parcheggiata li vicino. 'E' ancora all'ombra meno male...' pensa.
Dalla camera da letto dei genitori la voce indaffarata della mamma affaccendata in altro:"...Angelo hai fatto colazione?...Angelo non fare come al solito...".
"Si ma'...lo sai, la faccio con i colleghi...". Di certo il pensiero era volato a quella ragazza conosciuta li, in quel bar di un ufficio dove la sua esigua vita sentimentale aveva preso una improvvisa deviazione arricchendo le giornate di tanti nuovi sorrisi accennati e mai concessi. Forse, ma non è dato saperlo qualche eccezione c'era anche stata.
"...prendo il caffè..." e poi per arginare il commento di ripresa che avrebbe avuto sicuramente la sera dalla madre nel lasciare sul tavolo la brioche "...anche perchè quello del bar mica è come quello tuo!...". Un lampo di luce decisionale attraversò per un attimo il viso perfettamente sbarbato fiaccando in modo repentino quella comprensibile indulgenza di prima. Si incrociò rapidamente allo specchio alla ricerca forzata di un pensiero superficiale che potesse distrarlo e fortunatamente si materializzò la constatazione che tutto sommato quel completo non gli stava male, prese quindi le chiavi di casa dal settimanile dell'ingresso, la borsa di pelle con pochi documenti dentro ed alzò gli occhi per sentire eventuali rumori dal piano di soprà.
Ancora nulla.
"Meglio..." pensò convinto, riprese fiato ed esclamò:"ciao mamma a dopo...".
Infilò le scale rapidamente pensando alle parole ingiuste e pesanti che il presidente della Repubblica, proprio lui, aveva avuto nei suoi confronti, nei 'loro confronti', ed a quelle che in risposta privata aveva lasciato invece ai suoi soli appunti: "...quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti ma credibili...".
Il pensiero volò ad un Dio vendicatore al quale si rivolgeva solo raramente, era cattolico lui, un silenzioso credente, di quelli che in chiesa non si fanno notare, te li ricordi solo quando non ci sono più proprio come gli angeli. Attraversò la piazzetta con il solito passo deciso e guardingo, via quindi in macchina, su quella statale SS640 che era decisamente vuota per essere il ventuno di Settembre.
Vuota.
Vuota ancora per poco, quel tanto da permettergli ancora di illuminarsi con un sorriso mezzo accennato, il suo, quello mai concesso, pensando a quando l'avrebbe rivista.
Poi, ancora e solo le cicale.

Nota
Angelo è Rosario Angelo Livatino, il giudice 'ragazzino' che in modo del tutto personale vorrei ricordare così.

Sub Tutela Dei


Passiamo quindi alla ricetta.
E'difficile iniziare a parlare di cibo per il solo piacere di farlo in assoluto, quantomeno ci vuole lo spunto o la motivazione portante per farlo. Trovo tuttavia agevole parlarvi di questo perchè al di là del valore oggettivo del 'Tartufo nero ai fichi' per me rappresenta anche e soprattutto un grazie al suo autore (Nanni, del blog LaVetrinaDelNanni) che simbolicamente rappresenta tutti quelli che questa estate in privato si sono fatti sentire con me in modo carino anche solo per un saluto al volo, per dirmi che si stavano 'strafocando' qualcosa degno di menzione o solo per condividere un momento della propria giornata vacanziera pur fitta di impegni. Volutamente non faccio ringraziamenti puntuali ma il grazie ripeto ci sta tutto perchè effettivamente ho avuto segno tangibile che il blog è una occasione di comunicazione che in molti di voi usano per estendere i rapporti in modo piacevole alla sola coesistenza pubblica di facciata. Posso dire che insieme alla mia lei abbiamo anche esteso il piccolissimo giro di amicizie per vie di in incontro ad-personam che si è rivelato un felice incrocio di persone molto più simili di quanto dicano apparentemente le storie delle singole vite.
Sarò pesante, ne sono consapevole ma sono queste piccole cose che fanno la differenza, magari Ferragosto quest'anno non lo dimenticherò tanto facilmente e non certo per questioni personali di grande rilievo ma solo perchè a sapere che ero "ostaggio" della mia famiglia o impegnato ad imprecare per non trovare un parcheggio era più di qualcuno di voi, chi più vicino, chi lontano molto più di tremila miglia.
La pausa estiva come tutti i pit-stop mentali, indipendentemente dal fatto che si siano fatte o meno le vacanze segna una ruga tra ciò che non vorremmo riaffrontare mai e quello che invece di buono si è costruito prima. Inevitabilmente le cose viaggiano a braccetto con continuità ma è l'esistenza del secondo aspetto che rende quasi accettabile il primo.
Trovare un sms o qualche mail sentita di soli saluti è davvero la migliore cartolina che potevo ricevere da alcuni di voi. Per gli altri resta il sorriso di averli incrociati invece fino alla prossima occasione.
Grazie davvero.

La ricetta di seguito riportata è come al solito un collage molto lineare di singole preparazioni che all'occasione si è rivelato un ottimo viatico per sdoganare in modo goloso la stagionalità e l'accostamento, per me decisamente unico, del triumvirato goloso dato da fichi-nocciole&fondente.
Dal Nanni trovate le versioni originali dei 'pezzi' adoperati qui per un 'Tartufo nero ai fichi' fatto di un pan-di-spagna alle nocciole e di una mousse al fondente per il tartufo.
Il Tartufo nero ai fichi è un piccolo viaggio nella golosità. La base leggermente granulare di nocciole imbevuta di Cointreau, i fichi naturalemente dolci ma con la punta di freschezza data dalla loro 'non lavorazione' crea il contesto ideale per tuffarsi nella mousse fondente morbida ed incisiva quel tanto che basta per ricercarla nuovamente con il cucchiaino. Decisamente da provare almeno una volta per dire..."...io lo so com'era..." :)
Chissà se i miei vicini ai quali è andata una minitortina hanno gradito? :P

Nota
La mancanza di perfezione sulla fascia laterale è da addebitare al fatto che uso carta da forno e non acetato per il rivestimento sulla circonferenza esterna motivo per il quale è quasi impossibile non avere 'grinze' almeno per le mie mani malferme :P ehehehehehe


Tartufo nero ai fichi

Pan di spagna alle nocciole

Ingredienti
65 gr. di zucchero semolato;
150 gr. di uova intere codice 0;
90 gr. di nocciole (ho usato la Tonda Gentile romana di Viterbo)
30 gr. di farina 00;
50 gr. di burro;

Tritare le nocciole insieme alla farina e sciogliere il burro a bagnomaria lasciandolo poi intiepidire lontano dalla fiamma. Con uno sbattitore elettrico montare le uova tenute a temperatura ambiente insieme allo zucchero (aggiunto gradualmente) per 15' circa, ovvero fino a quando la montata è ben gonfia e lasciandola ricadere a filo sulla massa rimane in rilievo (in gergo si dice appunto che "scrive").
A questo punto con una spatola si aggiunge prima lo 'sfarinato grezzo di nocciole', rimestolando delicatamente con un movimento dal basso in alto e poi il burro fuso (oramai raffreddato).
Il Nanni correttamente consiglia di sacrificare parte della della montata (1/4 circa) mettendola in una tazza nella quale quindi si procede ad incorporare prima il burro fuso per poi integrarlo successivamente al composto principale.
In tutta onesta ho aggiunto il burro sulla sola montata delle uova (usando il frullino per non più di 3-4 secondi reali) e poi ho proceduto manualmente con la spatola per la 'farina' di nocciole e posso dire che alla fine il composto ha perso aria in modo decisamente poco apprezzabile se valutato nell'ottica della resa complessiva.
Ho usato per la cottura uno stampo da 22 cm imburrato&infarinato a 180°, forno statico, ripiano medio per circa 30'.
Con il pandspagna alle nocciole ho ricavato due dischi (una volta tolta la calotta) con i quali ho preparato sia la torta, sia una minitortina. Nel valutare voi, le foto della resa dello stesso, in altezza e per alveolatura spero si intuisca che il passaggio più furbo (burro con frullino per 3-4 secondi) per simili preparazioni può essere fatto senza problemi particolari.

Mousse fondente

Ingredienti
1/2 lt. Panna ;
360 gr. cioccolato fondente al 70%;
100 gr. acqua;
3 cucchiai di Cointreau; (facoltativo)

Montare bene la panna fredda in un recipiente che sia stato tenuto circa un'ora in freezer. Sciogliere il cioccolato fondente con l'acqua (io nel microonde al minimo della potenza con ripetute mescolate con la frusta a mano)e far raffreddare mescolando di tanto in tanto. Aggiungere il Cointreau e mescolare uniformemente una volta che la temperatura è decisamente calata. Versare il composto di cioccolato ormai freddo a filo sulla panna montata mescolando con una frusta finchè il tutto è omogeneo.


Assemblaggio torta

Ingredienti
Cointreau per la bagna;
12 fichi maturi preventivamente privati della buccia (con santa pazienza, santissima pazienza...:P ehehehehe);
cacao amaro;

Ho usato un cerchio da pasticceria da 20 cm. rivestito di carta forno ritagliata con una altezza che sia almeno il doppio di quella dello stampo fisso. Ho quindi posto alla base una circonferenza di pari diametro di Pan di spagna alle nocciole (prelevato da uno dei due dischi tagliato con lo stesso stampo) e l'ho bagnata in modo uniforme con Cointreau al naturale.
A questo punto ho aggiunto sopra i 12 fichi maturi aprendoli come dei fiori lasciando libero un centimentro dal bordo e livellando con un cucchiaio. Dodici fichi possono sembrare eccessivi per un cerchio da pasticceria di 20 cm però essendo piccoli e volendo avere una farcia uniformemente ben distribuita sono necessari.
A questo punto ho versato sopra la mousse fondente riempendo il cerchio e livellando con una spatola corta o con un cucchiaio.
Porre in frigo a consolidare 6 ore almeno, o meglio ancora tutta una notte.
Prima di servirlo setacciate sulla superficie uno o due cucchiai di cacao amaro.




34 commenti:

  1. ho letto con la coda dell'occhio- quel tanto che basta per arrivare al cuore, dalla dedica al dolce. ci tornerò su con calma, quando non avrò un occhio sul pc e uno sull'orogologio e l'orecchio teso a sentire se vien su il caffè. Ma un bentornato gigantesco, non te lo toglie nessuno!
    ale
    ps e sull'onda dell'emozione, ti perdono pure il plissè sui bordi. Che avrei sicuramente notato, anche senza la tua precisazione... un "te possino" già di prima mattina, tanto per ripristinare il galateo, cosa dici, ci sta??? :-)

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  2. @Alessandra (raravis)
    Che onore, il primo commento il tuo, mi è venuto da sorridere come un deficiente...quale sono off-course! :)
    Grazie per il bentornato anche se il grazie a te...sai bene che espresso in quelle poche righe sopra.
    Non dico altro...affilo i coltelli per le nostre quotidiane "querelle" su qualsiasi cosa! :P

    PS
    Per i plissè hai perfettamente ragione...dovrei comprare l'acetato ma soprattutto dovrei farmi di valeriana per avere le mani ferme! :D ahahahaahahahaha
    PS2
    Il "te possino" mi mancava...soprattutto come sostituto del "buondì" che è decisamente troppo per noi! hihihihi

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  3. Ti faccio i miei complimenti perché scrivi veramente bene racconto, vita vera un' emozione leggerti! E per ne super golosa la torta e' da far venire l' acquolina per cui mi sono aggiunta di corsa ai tuoi lettori. Se vuoi venire a trovare mi fa piacere non sono brava come te ma sto imparando :-)

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  4. Non ho letto niente, ma sono felice di rileggerti! Ci chiedevamo tutti che fine avessi fatto... e poi siamo stati rassicurati! Vedo che torni alla grande, poi torno a e mi soffermo. Ma da una sbirciatina ho visto che potrebbe essere una ricetta perfetta per il contest delle (st)renne senza glutine se sostituisci quegli insignificanti 30 grammi di farina con la fecola! Pensaci! :))))

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  5. Non è possibile!

    Mi torni così, dopo un mese di assenza e mi parli del protagonista del libro che ho sul comodino?!

    Dalla Chiesa è stato il mio docente di Sociologia mille anni fa e da allora, dopo la pubblicazione di Delitto Imperfetto, ho sempre seguito la sua lotta viscerale contro la mafia...la biografia di Livatino è disincantata, amara ma di fondo affettuosa.

    Ritorno alla grande, eh?

    Personaggio e ricetta di spessore: mancavi davvero!

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  6. BENTORNATOOOO!!!! Mi mancavano i tuoi "ritratti d'autore", così ricchi di poesia e di ironia e che fanno pensare. Se fossero stati scritti più di 100 anni fa saresti stato tu a dare lezioni a Verga, altro che storie...
    Peccato solo una cosa: come ebbe a dire Ale una volta, la tua penna magica fa passare in secondo piano le strepitose ricette, che tali rimangono anche col plissé. :-D

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  7. oh my godddddddddddddd...posso svenire subito???? bentornato caro e complimenti per questa opera d'arte!

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  8. che fai scherzi? la mancanza di perfezione! venisse a me cosi mi sentirei hermèe, non oso pensare il sapore fichi con la mousse fondete con la base di pan di spagna alle nocciole è una goduria, si può dire? non è una brutta parola?
    mi hai fatto venire una voglia di dolce...

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  9. Bentornato, Gamby.
    E come sempre i tuoi racconti emozionano...
    :))

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  10. Finalmente eccoti sul blog ..e alla grande! Come al solito ho dato una prima occhiata al volo ma stavolta non rimando a dopo la rilettura;vado in cucina, spengo i fuochi e torno ad godermi tutto (anche il dolce, facendomi del male visto che sono a dieta!)...

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  11. Bellissimo questo blog, non ti conoscevo, ma la tua scrittura mi ha incantata...scorrevole, riflessiva, quasi poetica nello descrivere sensazioni e realtà, dati oggettivi e aspetti soggettivi dell'essere, tremendamente perfetta e raffinata in una società in cui il piacere del parlare correttamente e, ancor più, dello scrivere con cura si è perso dietro al linguaggio tecnologico e contaminato dall'esterofilia travestita da modernità: bravissimo, preciso e curato come nelle ricette che proponi! Inizierò a seguirti per il tramite del blog che condivido con due amiche, lo farò appena rincaso perchè dal lavoro non mi è possibile accedere ad alcunchè non sia strettamente professionale... un caro saluto ed un grazie per il piacere che mi hai donato nel leggerti!
    Bucaneve di "Tre svitate in cucina"

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  12. Oh finalmente.... ti perdoniamo solo perchè è stato un rientro alla grande!!!! ..... ma ci hai fatto preoccupare....tra noi (st)renne avevamo già pensato di chiamare l'FBI!!! .... comunque bentornato..alla grandissima..ciao Flavia

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  13. complimenti, ricetta molto interessante ;))
    cioa cris

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  14. bellissimo ritratto, bellissimi racconti, sempre un piacere leggerti.
    sul dolce chapeaux.

    e capisco il problema con le grinze, ho fatto anch'io di recente un dolce simile come struttura, e non usando l'acetato... era tutto una ruga :-)
    se il tuo aveva quarantacinque anni, il mio ne aveva ottanta, insomma :-)
    ma va bene così. questo comunque lo proverò, dev'essere squisito. come molti altri tuoi semifreddi, che non ho scordato e stanno lì stampati in attesa della prima occasione :-)

    bentornato!

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  15. @Ombretta
    Grazie mille Ombretta :)
    La torta se hai tempo preparala è davvero semplice da fare ed in cambio riscuote ampi consensi!
    Alla prox :)))

    @Fantasie
    "Non ho letto niente, ma sono felice di rileggerti!" ma allora è vero che ci vuole la neuro per il vostro gruppo di strenne! :P ahahahhhahaha
    Scherzo...come non scherzo invece sulla proposta di rendere la ricetta gluten-free...magari io non lo sottolineo abbastanza ma tu sai che qui effettivamente molte altre proposte rientrano perfettamente nella sfera del "glutine, no grazie".
    Proprio di recente ho preparato qualcosa per una coppia di amici con la stessa 'antipatia' per il glutine....:))))
    In ogni caso...sei tremenda...santo subito il tuo dolce-doppio! :))

    @Virò
    Per la serie tutto torna...pur senza averne mai parlato :))))
    Sono contento che tu l'abbia apprezzato, magari il mio è di certo un ritratto 'ingenuo' ma comunque molto sentito per tutta una serie di motivi che qui forse è superfluo accennare.
    GRAZIE per esserci sempre :)

    @MaPi
    Come sempre sei troppo carina con me. Il tuo commento però mi faceva pensare che un ritorno al minimalismo verista al di là delle considerazioni letterarie sarebbe auspicabile a prescindere visto a quanto surrealismo ingannevole siamo costretti a subire con la politica attuale o anche solamente vedendo un tg :P heehehehehe
    Detto ciò posso solo dirti GRAZIEEEEEEE!! :))))

    @Francesca
    Anche io sono svenuto in verità...ma dopo che me ne sono stati richiesti un paio di rifacimenti! :P ehehehehehe
    Grazie mille :)))

    @Günther
    Ma che brutta parola e brutta parola...devi sapere che Lunedì sera me ne era avanzata una fetta e con la mia dolce-metà ce la siamo contesa a cucchiaiate sulle mani e non scherzo! :P ehehehhehee

    @Lo Ziopiero
    Troppo buono...ma a te preferisco (se e quando ci riesco) emozionarti con la cucina che so che è più difficile! :) ehehehehehe

    @Petronilla
    A dieta...ma dieta dieta??? Insomma nessuna incursione dal gelataio che conosciamo??? Perchè fatico a crederci! :P ahahahahaha

    @Bucaneve di "Tre svitate in cucina"
    Grazie per le belle parole spese. Scrivere per se stessi è di certo un modo per confrontarsi con le proprie idee, per crescere, per analizzare, poi di certo l'aspetto più 'ludico' di capire cosa invece ci leggono "gli altri" (rendendolo pubblico) è un ulteriore momento di approfondimento che non tralascio mai sia che si tratti di un complimento ma ancor più per una critica.
    Concordo in ogni caso con te sulla sciatteria morale e culturale, aggiungo io, che attraversa con maggior forza il nostro paese attualmente e la colpa se di certo la si può attribuire ad una classe dirigente che ne ha fatto la principale bandiera analogamente non può essere preso a pretesto per lasciarsi andare. Insomma almeno una parvenza di dignità cerchiamo di mantenerla no?! :P ehehehehe
    Grazie davvero comunque, è un piacere leggere anche il tuoo contributo :))

    @EliFla
    Meglil l'FBI che CriminalMinds altrimenti voleva dire che ero diventato un killer seriale con parecchi problemi mentali...ed attualmente quest'ultimo aspetto non posso dire che sia del tutto da escludere! :P ahhahhaahaha
    Grazie davvero per il pensiero :))))

    @Cristiano
    Grazie a te per averlo sottolineato con il tuo contributo qui invece :)

    @La Gaia Celiaca
    Il tartufo nero è stata una sorpresa anche per me. Considera che mi aspettavo un gusto più stucchevole ed invece si resta piacevolmente sorpresi dalla consistenza leggera e dall'incisività decisamente non invadente del fondente. La base alla nocciola da invece corpo al dessert...i fichi freschi e non lavorati un capriccio personale e non certo perchè mi mancasse la volontà di dargli una "rifinitura" più da dolce. Insomma vale un tentativo secondo me.
    Per il resto grazie davvero per il tuo bentornato...è davvero piacevole riaffaciarsi e trovare continuità con quanto di piacevole c'era prima :)

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  16. Bentornato !!!
    Complimenti per ogni tua squisitezza !!!

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  17. Ola!;-)) E...Olè! :-))))
    Che rientro in grande stile, in super forma sia narrativa che culinaria
    Besos.....

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  18. Vedere una mia ricetta associata, seppur indirettamente, alla memoria di un personaggio di così elevata statura morale è una cosa che ti confesso mi onora e mi gratifica oltremodo.

    Per quel che riguarda la ricetta, le variazioni in gusto e metodo che applichi di volta in volta sono sempre interessanti e condivisibili per golosità e praticità.

    Concludo con un profondo grazie di cuore per la generosità della tua ennesima citazione e mi auguro davvero di poterlo fare molto presto anche di persona... :-DDD

    Un abbraccio

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  19. grazie per il ritratto condiviso, per la tua capacità di emozionare e per il sorriso finale che la belllllissima torta lascia! Una splendida giornata a te ed omonima
    Dani

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  20. Ma lo sai che ieri ho sentito alla radio che a breve dovrebbe iniziare il processo di beatificazione di Livatino, che oltre ad essere un magistrato integerrimo era anche un profondo uomo di fede?

    Non avevo mai considerato la sua figura da questo punto di vista...

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. @Virgikelian
    Ma grazie!! :)))

    @Poverimabelliebuoni/insalata mista
    Buon divertimento a te...e facci sapere poi :)

    @Nanninanni
    Quando dici praticità hai proprio ragione, solitamente mancandomi il tempo punto sempre a soluzioni che non trascurino mai l'aspetto funzionale fine al fatto che possano ben integrarsi nei tempi della composizione del dolce ed ovviamente alle mie aspettative. Per il resto non dico nulla sei a tutti gli effetti un amico acquisito sul campo e quindi c'è poco da aggiungere, solo grazie a te che ancora mi sopporti! :P ahahahaahaha

    @Daniela
    Troppo buona con me, sicuro che lo merito viste le cattiverie che di solito lascio in giro con i commenti?! :))))

    @Virò
    Lo sapevo. Questo è stato l'unico motivo per il quale ho pubblicato un giorno prima dell'anniversario che poi coincide anche con l'inizio della valutazione del materiale raccolto per il processo di beatificazione. Credimi che per Settembre non ne avevo proprio voglia...quanto da te scritto è stata l'unica molla che mi ha spinto a farlo, come dire una forma di rispetto verso chi ha testimoniato che volendo si può essere diversi, sempre, con umiltà e con coraggio.

    Grazie per essere presente non solo per cortesia ma per vera e propria partecipazione, che eri speciale, però già lo sapevo :)

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  23. Bentornato!
    Sulla torta non ho dubbi. Il Nanni è una garanzia. Complimenti per l'esecuzione (e per il racconto di oggi)!

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  24. beh era tempo che tu tornassi a scrivere!!!
    una tirata di orecchie
    ma ci sei mancato :)

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  25. Devo ancora leggere tutto (e lo farò al più presto!) però un "ciao" sulla polvere del monitor dovevo lasciartelo :-DDD

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  26. (aspetta ora ci aggiungo anche "lavami") :P

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  27. Aspettavo come tutti che tu tornassi, e pure con impazienza. Anch'io ti dico che scrivi benissimo, scusa la banalità, ma al momento (appena finito di leggere il tuo ricordo) non mi viene altro
    Maria Chiara

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  28. Fantastico come sempre nelle tue personalissime descrizioni, sei capace come pochi di tratteggiare nei dettagli i tuoi soggetti. Chapeau! Preciso, mai banale e toccante. Potrebbe essere la storia di molti noi, l'inizio di un libro o "semplicemente" la vita di una persona straordinaria.
    Comunque venendo alle cose concrete,sient' a mme, lasciali a qualcun altro pane&pomodori ahahahah ;-)
    Fabio

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  29. @Gaia
    Grazie mille! Per Nanni perfettamente d'accordo è una garanzia in cucina con le sue ricette :)

    @Gio
    Prolunga la tirata d'orecchie...ancora devo venire a 'trovarti'...ma spero di farmi perdonare a breve :P ehehehehe

    @Muscaria
    Bentornata MadMuscaria!!! :)))))))))))

    @Maria Chiara
    Sempre molto carina con me, grazie davvero per l'affetto dimostrato! :)

    @Anna Luisa e Fabio
    In primis grazie per aver letto e per il tuo commento attento che in modo sincero fa piacere soprattutto perchè indice di una grande sensibilità che va al di là del mio racconto amatoriale. Un bel gesto d'amicizia :)
    Per il resto invece...mi sa che a pane&pomodori posso aggiungere del tonno, come suggerito dalle pagine del tuo blog, che dici me la cavo ancora :P ehehehehehe

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  30. Buonasera, ho appena letto questa golosa ricetta e volevo chiederle se si potevano sostituire i fichi freschi con quelli non propriamente secchi, ma ammborbiditi. Il suo blog è veramente bello.
    Saluti.
    Tiziana

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    Risposte
    1. Ciao Tiziana,
      assolutamente si magari li tieni per una notte intera in una ciotola con del vino dolce scolandoli la mattina successiva e riducendoli in crema in modo tale da avere una corretta consistenza.
      Con il vino avanzato dall'"infusione" invece potresti farlo ridurre in padella fino a farlo diventare uno sciroppo con il quale accompagnare una fetta del medisimo dolce.
      Se procedi in questo modo mi fai sapere poi come è venuto il tutto? :))

      Elimina
  31. Grazie per la risposta, ti farò sapere senz'altro.
    Tiziana

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  32. Capitata per caso su questa ricetta, ne sono rimasta conquistata. Poi, il resto lo ha fatto il ricordo di Livatino: persona che non dobbiamo dimenticare, come tanti altri purtroppo.

    /intanto, salvo la ricetta... bentrovata!

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  33. @Teresa De Masi
    Grazie mille Teresa, sono contento dell'apprezzamento per la ricetta ma ancor più per Livatino. Troppo spesso dimenticata la sua storia, certi episodi visto la tragicità dell'epilogo vanno almeno ricordati perchè possano fungere da spunto educativo per un paese che si crogiola solo della cronaca nera fine a se stessa.
    Grazie per aver pescato uno dei miei post preferiti :)

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